Programma Planetary Observer: differenze tra le versioni

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Il '''Programma Planetary Observer''' è stato un programma di [[esplorazione spaziale]] del [[Sistema solare interno]] previsto dalla [[NASA]].
 
Ideato nei primi [[anni 1980|anni ottanta]], prevedeva la realizzazione di ''[[orbiter]]'' [[pianeta|planetari]] a basso costo, adattando a tale scopo la tecnologia ede i componenti dei [[satellite artificiale|satelliti]] sviluppati per l'osservazione della Terra ede utilizzando i [[pannello fotovoltaico|pannelli fotovoltaici]] per la generazione di energia elettrica. Il corpo delle sonde, inoltre, sarebbe derivato da una struttura base seriale. Della serie di missioni previste, ne fu costruita una sola, il ''[[Mars Observer]]'',<ref>{{citaCita news |titolo=NASA Picks Basic Spaceship Over Awesome Alternative |rivista=The Deseret News |giorno=6 |mese=novembre |anno=1992 |autore=Associated Press |url=http://www.deseretnews.com/article/257783/NASA-PICKS-BASIC-SPACESHIP-OVER-AWESOME-ALTERNATIVE.html |accesso=14 novembre 2011 |dataarchivio=1 maggio 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150501065347/http://www.deseretnews.com/article/257783/NASA-PICKS-BASIC-SPACESHIP-OVER-AWESOME-ALTERNATIVE.html |urlmorto=sì }}</ref><ref name=Westwick175/> il cui fallimento condusse alla cancellazione del programma.
 
== Caratteristiche ==
Le sonde del Programma Planetary Observer avvrebberoavrebbero dovuto essere utilizzate prevalentemente per l'esplorazione dei pianeti del Sistema solare interno e della [[Luna]]. Esse avrebbero dovuto avere una struttura comune, basata su satelliti per l'[[Telerilevamento|osservazione della Terra dallo spazio]]. In particolare, avrebbero dovuto essere alimentate attraverso l'uso di [[pannello fotovoltaico|pannelli fotovoltaici]]; avrebbero dovuto avere una serie standardizzata di strumenti scientifici; sarebbero dovute essere lanciate attraverso gli [[Space Shuttle]]. Lo sviluppo di questo programma di esplorazione avrebbe richiesto, inoltre, un consistente finanziamento a lungo termine.<ref name=Westwick183>{{cita|Westwick, P. J. |p. 183|Westwick}}, 2007.</ref>
 
== Criticità ==
Le principali criticità del Programma, che condussero in ultimo alla sua cancellazione, furono l'interruzione dei voli degli Space Shuttle in conseguenza del [[disastro dello Space Shuttle Challenger]] e la deviazione di fondi verso il programma di esplorazione umana dello spazio che ne conseguì; le difficoltà impreviste nel riadattare satelliti per l'osservazione della Terra a missioni nello spazio profondo; le complesse interazioni tra la comunità scientifica, il [[Jet Propulsion Laboratory]] e la NASA emerse durante lo sviluppo della prima missione della serie, il ''Mars Observer'' (sulle quali torneremo più diffusamente in seguito); la competizione con il Programma per l'esplorazione di Marte, lanciato durante la presidenza di [[George H. W. Bush|George Bush padre]].<ref name=Westwick183/>
 
== Cenni storiciStoria ==
Dopo le grandi missioni spaziali di classe ammiraglia (''flagship'') dal costo di svariati miliardi di [[dollaro statunitense|dollari]] degli [[Anni 1970|anni settanta]], la NASA stava cercando negli anni ottanta soluzioni nuove e più economiche da implementare nei decenni successi. Nel 1983, il Solar System Exploration Committee delineò la politica di esplorazione scientifica del Sistema solare per la NASA e propose l'istituzione di due programmi: il Programma Planetary Observer, per missioni dal costo inferiore a 150 milioni di dollari, e il [[Mariner Mark II]], per missioni più importanti, dal costo compreso tra 300 e 500 milioni di dollari.<ref name=Westwick175>{{cita|Westwick, P. J. |p. 175|Westwick}}, 2007.</ref>
 
Selezionò inoltre quattro missioni ritenute particolarmente significative, raccomandandone la realizzazione negli anni seguenti: un ''orbiter'' [[Venere (astronomia)|venusiano]] che utilizzando tecnologia [[radar]] potesse mappare la [[superficie di Venere|superficie]] del pianeta (''[[Sonda Magellano|Magellano]]''); un ''orbiter'' marziano; una missione per il [[rendezvous]] con una [[cometa]] ede il [[sorvolo ravvicinato|sorvolo]] di un [[asteroide]] (''Comet Rendezvous and Asteroid Flyby'', CRAF); una sonda per l'esplorazione di [[Titano (astronomia)|Titano]] con tecnologia radar (''[[Missione spaziale Cassini-Huygens|Cassini]]''). Delle quattro, le ultime due furono inquadratainquadrate nella classe di missioni del [[Programma Mariner]] Mark II;<ref>{{en}} {{Cita news |autore=John Noble Wilford |url=https://query.nytimes.com/gst/fullpage.html?res=950DE0DA143EF934A35750C0A96F948260&sec=health&spon=&pagewanted=2 |titolo=NASA Turns From Custom Design to Standard Models |pubblicazione=The New York Times |giorno=7 |mese=marzo |anno=1989 |accesso=14 novembre 2011}}</ref> nello sviluppo dell'''orbiter'' venusiano sarebbero state implementate quelle raccomandazioni per la riduzione dei costi che avrebbero dovuto successivamente caratterizzatocaratterizzare il Programma Observer, pur non essendo la sonda direttamente sviluppata nell'ambito di tale programma; l'orbiter marziano, invece, sarebbe stato il prototipo delle nuove Planetary Observer.<ref name=Westwick176>{{cita|Westwick, P. J. |p. 176|Westwick}}, 2007.</ref>
 
Nel 1985 fu approvato lo sviluppo del ''Mars Observer'',<ref>{{en}} {{Cita news |autore=Jonathan Eberhart |titolo=New starts and tough choices at NASA |pubblicazione=Science News |giorno=19 |mese=ottobre |anno=1985}}</ref> il cui lancio fu inizialmente previsto per il 1990.<ref name=Westwick176/> Il costo stimato per la missione fu di 292,5 milioni di dollari.<ref>{{cita|United States Government Accountability Office|p. 9|GAO1988}}, 1988.</ref> La NASA assegnò al [[Jet Propulsion Laboratory]] (JPL) l'incarico della nuova missione, sebbene il JPL avesse poca o nessuna esperienza con missioni di piccola taglia;<ref name=Westwick183/><ref name=McCurdy5-7>{{cita|McCurdy, Howard E.|pp. 5-7|McCurdy2005}}, 2005.</ref> mentre la Radio Corporation of America Astro-Electronics (successivamente [[General Electric]] Astro Space Division) vinse la [[gara d'appalto]] per lo sviluppo del corpo della sonda (o ''bus'').<ref>{{cita|United States Government Accountability Office|p. 5|GAO1988}}, 1988.</ref> Il 28 gennaio 1986 avvenne, tuttavia, l'[[disastro dello Space Shuttle Challenger|incidente]] che condusse alla perdita dello [[Space Shuttle Challenger]] e del suo [[STS-51-L#Equipaggio|equipaggio]]. Ciò comportò lo spostamento di parte dei fondi per l'esplorazione scientifica dello spazio al settore dell'esplorazione umana, oltre all'interruzione dei voli degli Space Shuttle. Tutte le missioni scientifiche della NASA accumularono ritardi in questa circostanza e anche il lancio del ''Mars Observer'' slittò al 1992.<ref name=Westwick181>{{cita|Westwick, P. J. |p. 181|Westwick}}, 2007.</ref>
<!-- After the flagship multi-billion dollar missions of the 1970s, in the 1980s NASA was looking for a new, more affordable direction for the 1990s and beyond. Two projects were conceived by NASA's Solar System Exploration Committee in 1983, the Planetary Observer program and ''[[Mariner Mark II]]''. The Observer program, starting with ''[[Mars Observer]]'', was envisioned as a series of low-cost missions to the inner solar system, based on commercial Earth satellites. The Mariner Mark II, on the other hand, was to be a series of large spacecraft for the exploration of the outer solar system.<ref> John Noble Wilford. "[http://query.nytimes.com/gst/fullpage.html?res=950DE0DA143EF934A35750C0A96F948260&sec=health&spon=&pagewanted=2 NASA Turns From Custom Design to Standard Models]", ''The New York Times'', March 7, 1989 (accessed February 20, 2009)</ref>
 
Il 20 luglio 1989 il [[Presidente degli Stati Uniti d'America|Presidente degli Stati Uniti]] [[George H. W. Bush]], in un discorso nell'anniversario dell'allunaggio dell'''[[Apollo 11]]'', annunciò l'intenzione di ritornare con un equipaggio umano sulla Luna quale tappa per una successiva missione alla volta di Marte.<ref>{{Cita web |lingua=en |autore=George Bush |wkautore=George H. W. Bush |titolo=Remarks on the 20th Anniversary of the Apollo 11 Moon Landing |data=20 luglio 1989 |editore=Gerhard Peters, John T. Woolley |sito=The American Presidency Project |url=http://www.presidency.ucsb.edu/ws/index.php?pid=17321#axzz1dg5dE8tz |accesso=14 novembre 2011}}</ref> Conseguenza di questo proposito fu un'ulteriore deviazione di fondi della NASA verso l'esplorazione umana dello spazio e il lancio di un "Programma di esplorazione di Marte" (''Mars Exploration Program''), nell'ottica del quale la missione del ''Mars Observer'' assumeva un nuovo significato e una nuova importanza.<ref name=Westwick183/> Le voci critiche sembrano tuttavia concordare nel ritenere che il JPL mancò di cogliere questo cambiamento.<ref name="Westwick183"/>
The first Planetary Observer spacecraft to be approved was ''Mars Observer'', in 1985.<ref> Jonathan Eberhart, "New starts and tough choices at NASA", ''Science News'', October 19, 1985</ref> ''Lunar Observer'' (LO), proposed for a 1997 launch,<ref> William J. Broad. "[http://query.nytimes.com/gst/fullpage.html?res=950DEFD6133BF934A25754C0A96F948260&sec=&spon=&pagewanted=2 New Phase on the Moon: U.S. Weighs a Return]", ''The New York Times'', July 17, 1989 (accessed February 20, 2009)</ref> would have been sent into a long-term lunar orbit at 60 miles above the moon's poles. The Mercury Observer (MO) was also proposed for a 1997 launch. However, Congressionally imposed reductions to FY 1992-93 funding requirements forced NASA to terminate the Planetary Observer program, with just ''Mars Observer'' funded.
 
Nonostante la NASA avesse annunciato un ''Lunar Observer'' nel 1989,<ref>{{Cita news |autore=William J. Broad |url=https://query.nytimes.com/gst/fullpage.html?res=950DEFD6133BF934A25754C0A96F948260&sec=&spon=&pagewanted=2 |titolo=New Phase on the Moon: U.S. Weighs a Return |pubblicazione=The New York Times |giorno=17 |mese=luglio |anno=1989 |accesso=14 novembre 2011}}</ref> aveva meno fondi da destinare alla costruzione e lancio del ''Mars Observer'' e di conseguenza decise di avviare con il JPL una politica dei riduzione dei costi a breve termine, che si rivelò tuttavia fallimentare a lungo termine. Per sottoporre all'esame del [[Congresso degli Stati Uniti|Congresso]] richieste di finanziamento che risultassero limitate anno per anno, scelse infatti di rinviare e procrastinare missioni quali il ''Mars Observer'', causando tuttavia un progressivo incremento del costo della fase di sviluppo.<ref name=Westwick184>{{cita|Westwick, P. J. |p. 184|Westwick}}, 2007.</ref> La missione era inoltre la prima diretta verso Marte dopo una lunga interruzione, né le difficoltà di bilancio permisero di implementare quella frequenza nello sviluppo di nuove missioni sottintesa nell'ideazione di un programma economico quale intendeva essere il Planetary Observer. Così, la repressa<ref>{{cita|McCurdy, Howard E.|p. 6|McCurdy2005}}, 2005.</ref> comunità scientifica, più che sviluppare una serie standardizzata di strumenti, cercò di aumentare quanto più possibile il [[carico utile]] della missione.<ref name=McCurdy5-7/> Conseguenza di ciò fu lo sviluppo di una serie di strumenti tecnologicamente poco maturi - quindi più costosi del previsto, più pesanti e più esigenti in termini di fabbisogno energetico.<ref name=Westwick184/>
=== ''Mars Observer'' ===
{{main|Mars Observer}}
''Mars Observer'' was an unmanned spacecraft designed to study the [[geoscience]] and climate of [[Mars]]. The first of the proposed Observer series of planetary missions, it was launched by [[NASA]] on September 25, 1992. Three days before ''Mars Observer'' was scheduled to enter the orbit of Mars, contact with the spacecraft was lost. Attempts to re-establish communication with the spacecraft were unsuccessful.
 
{{quote|L'aumentata complessità della sonda [''Mars Observer''] si scontrava con il desiderio dei funzionari governativi di limitare il preventivo del progetto in costante crescita. La maggiore complessità aveva causato un incremento dei costi; la promessa della NASA di costruire sonde poco costose tendeva a limitare le spese. L'equilibrio risultante tra queste due pressioni produsse una sonda spaziale che era un po' troppo complessa rispetto alla somma di denaro destinata alla riduzione dei rischi di progetto, e i rischi infine prevalsero.|{{cita|McCurdy, Howard E.|p. 6|McCurdy2005}}, 2005|The added complexity of the spacecraft pushed against the desire of government officials to constrain the steadily growing project budget. Increased complexity pushed costs up; NASA’s promise to build inexpensive spacecraft pushed costs down. The resulting equilibrium between upward and downward cost pressures created a spacecraft that was a bit too complex for the amount of money allocated to reduce project risk. The risks prevailed.|lingua=en}}
=== ''Lunar Observer'' ===
 
The ''Lunar Observer'' program was started with an estimated budget of US$500–700 million . The proposed orbit was 70 km above the surface. The ''Lunar Observer'' spacecraft garnered some attention from the Soviet Union, and there was a suggestion that they might cooperate with NASA to field some instruments for it.<ref> Bruce Hills, "2 Satellites to Orbit Moon in '96, U. physicist says", ''The Deseret News'', Sunday February 25, 1990, page A1</ref>
La missione fu lanciata il 25 settembre del 1992 e andò perduta ormai prossima all'inserzione in orbita marziana, probabilmente a causa dello scoppio di uno dei tubi del carburante.<ref name=McCurdy5-7/> Al momento dell'incidente la missione aveva raggiunto un costo di 959 milioni di dollari.<ref name=Westwick183/> Conseguenza di ciò fu un generale discredito sulla possibilità di realizzare missioni spaziali a basso costo,<ref>{{cita|McCurdy, Howard E.|pp. 5-7 e 25|McCurdy2005}}, 2005.</ref> che, sommato alle difficoltà economiche cui andò incontro la NASA nel biennio 1992-1993, condusse alla cancellazione del Programma.
 
== Prospetto ==
=== ''Mars Observer'' ===
{{mainvedi anche|Mars Observer}}
Il ''Mars Observer'' era una [[sonda spaziale]] destinata a studiare la [[geologia]] e il [[clima]] di [[Marte (astronomia)|Marte]]. Prima della prevista serie di missioni Programma Planetary Observer fu lanciata dalla NASA il 25 settembre 1992. I contatti con la sonda andarono perduti il 21 agosto 1993, tre giorni prima della prevista inserzione in orbita attorno a Marte. Ogni tentativo per ristabilire le comunicazioni con la sonda risultò senza successo.
 
Fu l'unica missione del Programma Planetary Observer a essere costruita e lanciata. La serie di otto strumenti sviluppati per la sonda sarà in seguito riutilizzata per le missioni destinate all'[[esplorazione di Marte]] nell'ambito del [[Programma Discovery]].
 
=== ''Lunar Observer'' ===
Il ''Lunar Observer'' avrebbe dovuto essere il primo passo del ritorno statunitense sulla Luna. La missione avrebbe dovuta essere lanciata nel 1997 ed essere composta da due satelliti: una sonda principale, che avrebbe condotto osservazioni scientifiche da un'orbita polare con un apoasse che avrebbe potuto raggiungere i 50&nbsp;km dalla [[superficie della Luna|superficie]], e un satellite secondario, utilizzato per condurre misure del campo gravitazionale lunare, che sarebbe stato rilasciato su di un'[[orbita polare]] di 200&nbsp;km dalla sonda madre. Il costo della missione era stato stimato essere compreso tra 500 e 700 milioni di dollari. Anche l'[[Unione Sovietica]] si era detta interessata a collaborare con gli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] alla realizzazione della missione.<ref>{{Cita news |autore=Bruce Hills |titolo=2 Satellites to Orbit Moon in '96, U. physicist says |pubblicazione=The Deseret News |giorno=25 |mese=febbraio |anno=1990 |pagina=A1 |url=http://www.deseretnews.com/article/90393/2-SATELLITES-TO-ORBIT-MOON-IN-96-U-PHYSICIST-SAYS.html |accesso=14 novembre 2011 |dataarchivio=8 marzo 2013 |urlarchivio=https://archive.today/20130308042809/http://www.deseretnews.com/article/90393/2-SATELLITES-TO-ORBIT-MOON-IN-96-U-PHYSICIST-SAYS.html |urlmorto=sì }}</ref>
 
Il Presidente Bush padre nel sottoporre il bilancio della NASA all'analisi del Congresso nel 1991, suggerì l'adozione di un primo finanziamento di 188 milioni di dollari per attività connesse a un ritorno alla Luna, incluso il ''Lunar Observer''.<ref>{{Cita news |autore=Harry F. Rosenthal |url=http://www.deseretnews.com/article/101828/MARS-EXPEDITION-TAB-MAY-BE-ASTRONOMICAL.html |titolo=Mars Expedition Tab May Be Astronomical |pubblicazione=The Deseret News |giorno=12 |mese=maggio |anno=1990 |pagine=A3 |accesso=14 novembre 2011 |dataarchivio=28 luglio 2012 |urlarchivio=https://archive.today/20120728133431/http://www.deseretnews.com/article/101828/MARS-EXPEDITION-TAB-MAY-BE-ASTRONOMICAL.html |urlmorto=sì }}</ref> Tuttavia, la missione non ottenne il finanziamento sperato.<ref>{{Cita news |url=http://www.deseretnews.com/article/124408/HOUSE-AUTHORIZES-44-BILLION-FOR-NASA-OVER-NEXT-3-YEARS.html |titolo=House Authorized $44 Billion For NASA Over Next 3 Years |pubblicazione=The Deseret News |giorno=29 |mese=settembre |anno=1990 |accesso=14 novembre 2011 |dataarchivio=23 luglio 2012 |urlarchivio=https://archive.today/20120723195340/http://www.deseretnews.com/article/124408/HOUSE-AUTHORIZES-44-BILLION-FOR-NASA-OVER-NEXT-3-YEARS.html |urlmorto=sì }}</ref>
 
=== Mercury Observer ===
Fu infine proposta la realizzazione di un ''Mercury Observer'', con lancio previsto nel 1997.<ref>{{Cita web |url=http://planetary.org/explore/topics/timelines/mars_1960-present.html |titolo=A Mars Timeline: 1960 to the Present |autore=Rayl, A.J.S. |coautori=Melton, M.; Dressing, C.; Lakdawalla, E. |editore=The Planetary Society |accesso=14 novembre 2011 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090305023921/http://www.planetary.org/explore/topics/timelines/mars_1960-present.html |dataarchivio=5 marzo 2009 }}</ref>
 
''Lunar Observer'' was proposed for FY1991 at US$188 million by President George H.W. Bush.<ref> Harry F. Rosenthal, "[http://archive.deseretnews.com/archive/101828/MARS-EXPEDITION-TAB-MAY-BE-ASTRONOMICAL.html Mars Expedition Tab May Be Astronomical]", ''The Deseret News''. Saturday, May 12, 1990 (accessed February 20, 2009)</ref> -->
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
*{{cita libro |autore=United States Government Accountability Office |titolo=Space Exploration: Cost, Schedule, and Performance of NASA's Mars Observer Mission |editore=GAO |data=27 maggio 1988 |id=NSIAD-88-137FS |url=http://www.gao.gov/products/NSIAD-88-137FS |accesso=14 novembre 2011 |cid=GAO1988}}
* {{cita libro |lingua=inglese |titolo=Low Cost Innovation in Spaceflight: The History of the Near Earth Asteroid Rendezvous (Near) Mission |anno=2005 |autore=McCurdy, Howard E. |editore=NASA |id=NASA SP-2005-4536 |url=http://history.nasa.gov/monograph36.pdf |accesso=25 ottobre 2011 |cid=McCurdy2005}}
* {{cita libro |lingua=inglese |autore=Westwick, Peter J. |titolo=Into the black: JPL and the American space program, 1976-2004 |editore=Yale University Press |anno=2007 |id=ISBN=0-300-11075-8 0300110758|id=, 9780300110753 |capitolo=Recovery of Flight Projects |pagine=pp. =175-185 |url_capitolo=http://books.google.it/books?id=YXSxmgVLhskC&pg=PA175&dq=#v=onepage&q&f=false |accesso=14 novembre 2011 |cid=Westwick}}
 
== Voci correlate ==
{{portale|astronautica|sistema solare}}
* [[Programma Discovery]]
 
{{Esplorazione della Luna}}
[[Categoria:NASA]]
{{portale|astronautica|sistema solare}}
[[Categoria:Programmi spaziali]]
 
[[Categoria:Programmi NASA]]
[[en:Planetary Observer program]]
[[Categoria:ProgrammiMissioni spaziali cancellate]]
[[he:פלנטרי אובסרבר]]