Clavicembalo: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Annullata la modifica 123607956 di Sokios7 (discussione) Etichetta: Annulla |
|||
(70 versioni intermedie di 36 utenti non mostrate) | |||
Riga 5:
|Data di invenzione = [[XV secolo]]
|Inventore = <!-- nome dell'inventore (solo se noto) -->
|Origine geografica =
|Codice classificazione = 3.1.2
|Utilizzo 1 = rinascimentale
Riga 11:
|Utilizzo 3 = galante
|Utilizzo 4 = contemporanea
|Utilizzo 5 = <!--
|Utilizzo 6 = <!-- ambito musicale di utilizzo -->
|Utilizzo 7 = <!-- ambito musicale di utilizzo -->
Riga 18:
|Utilizzo 10 = <!-- ambito musicale di utilizzo -->
|Estensione =
|Progenitore = [[Salterio (strumento musicale)|Salterio]]
|Discendente = {{Flatlist|
*[[Clavicordo]]
*[[Fortepiano]]
*[[Pianoforte]]
}}
|Ascolto = Couperin Cinquieme Prelude Ordinaire.ogg
|Didascalia ascolto = [[François Couperin]], quinto preludio da ''[[L'art de toucher le clavecin]]''
}}
Questi strumenti generano il suono pizzicando
Verso la fine del [[XVIII secolo]], con lo sviluppo del [[fortepiano]] e il successivo crescente utilizzo del pianoforte, il clavicembalo scomparve progressivamente dalla scena musicale (eccetto nell'opera, dove continuò ad essere utilizzato per accompagnare i [[Recitativo|recitativi]]). Nel [[XX secolo]] c'è stata una riscoperta dello strumento, dove viene utilizzato in esecuzioni storicamente informate di [[musica antica]], in nuove composizioni e, in rari casi, in alcuni stili di musica popolare (p.e. il [[pop barocco]]).
== Storia ==
Riga 36 ⟶ 42:
# [[Germania]], nelle zone di [[Amburgo]], [[Berlino]] e [[Dresda]].
Nei secoli XVII e XVIII, il clavicembalo fu uno degli strumenti più utilizzati nella prassi musicale. I maggiori compositori di quei secoli hanno scritto opere specificamente destinate al clavicembalo come strumento solista (particolarmente famose, già all'epoca, le opere di [[William Byrd]], [[Girolamo Frescobaldi]], [[Jan Pieterszoon Sweelinck]], [[François Couperin]], [[Jean-Philippe Rameau]], [[Johann Sebastian Bach]], [[Georg Friedrich Händel]], [[Alessandro Scarlatti|Alessandro]] e [[Domenico Scarlatti]]), ma l'impiego più frequente dello strumento era quello della realizzazione del [[basso continuo]], presente nella quasi totalità delle composizioni musicali strumentali e vocali fino alla seconda metà del secolo XVIII. Nello stesso periodo il clavicembalo - come avverrà nei secoli successivi per il pianoforte - fu lo strumento più diffuso anche fra i musicisti dilettanti, ai quali furono destinate innumerevoli edizioni a stampa di una vasta letteratura. Il celebre matematico [[Eulero]] (1707-1783), ad esempio, ''amava rilassarsi suonando il suo clavicembalo''.<ref>Marcus du Sautoy, ''L'enigma dei numeri primi'', ed. it.: Milano, Rizzoli, 2004, p. 143</ref>
== Struttura e funzionamento del clavicembalo ==
Riga 46 ⟶ 52:
|
A: Somiere<br />
B: Tavola frontale (o del nome)<br />
C: Fascia dorsale (o fascia lunga)<br />
D: Fascia caudale<br />
Riga 121 ⟶ 127:
=== Virginale ===
[[File:virginale 1 maggi.JPG|thumb|Virginale della Collezione Maggi di Cremona]] Virginale è il nome generico di una famiglia di strumenti dalla forma genericamente rettangolare, più piccoli e semplici rispetto al clavicembalo e dotati di una sola corda per ciascuna nota, disposta parallelamente (virginale) o angolata (spinetta) rispetto alla tastiera, lungo il lato più esteso dello strumento. L'origine del termine non è chiara, ma spesso viene collegata al fatto che lo strumento fosse suonato di frequente dalle donne giovani in ambito famigliare
Si noti che la parola "virginale" nel [[età elisabettiana|periodo elisabettiano]] era utilizzata per designare qualsiasi tipo di clavicembalo. Così i capolavori di [[William Byrd]] e dei suoi contemporanei erano spesso concepiti per clavicembali di grandi dimensioni, di fattura italiana, e non solamente su quelli che oggi chiamiamo virginali.
Riga 160 ⟶ 166:
=== Altre varianti del clavicembalo ===
[[File:Clavicytherium1480RCM.jpg|thumb|Il
Molte delle modifiche che si tentò di apportare alla struttura originaria dello strumento nel corso dei secoli ebbero vita breve, e produssero strumenti curiosi, di diffusione limitata. Di questi strumenti sopravvivono oggi pochissimi o nessun esemplare.
[[File:Doppio vjrginale Castello Sforzesco.jpg|thumb|Doppio virginale nel museo degli strumenti musicali al [[Castello Sforzesco]], [[Milano]]]]
* ''
* ''
* ''
* ''
* ''
*
* ''[[
*
* ''[[Lautenwerk]]'' ([[Germania]], [[XVII secolo]]): clavicembalo con corde di budello, costruito per simulare il suono del [[liuto]]. Già descritto in un trattato del 1636 di [[Marin Mersenne]], fu perfezionato nel corso del [[XVIII secolo]]. Apprezzato da [[Johann Sebastian Bach]], il ''Lautenwerk'' restò però sempre allo stadio di prototipo, non raggiungendo mai una reale diffusione nel mondo della musica.
* ''[[
* ''[[
== Confronto con altri strumenti a tastiera ==
Fra gli strumenti a tastiera, se si eccettua l'[[
Il più diffuso era il [[clavicordo]], esteriormente simile a una spinetta, in cui però le corde erano percosse da lamelle metalliche (dette ''tangenti'', le quali al tempo stesso fungevano da capotasto<ref>v. ''Dizionario Enciclopedico Universale ...'', cit. in Bibliografia, pagg. 601-602.</ref>), anziché essere pizzicate. Un significativo confronto delle caratteristiche del clavicordo rispetto al clavicembalo si trova nel trattato di [[Carl Philipp Emanuel Bach]] (1753), dove si legge:
Riga 187 ⟶ 193:
Il clavicembalo continuò a essere usato come strumento di accompagnamento nell'opera lirica fino alla prima metà del XIX secolo, ma come strumento solista fu abbandonato dai [[compositore|compositori]] in favore del [[pianoforte]].
Nel XX secolo, con il crescente interesse per la musica antica e la ricerca di diverse sonorità, alcuni nuovi pezzi sono stati scritti per questo strumento. Alcuni [[
== L'esecuzione del repertorio clavicembalistico nel XX secolo ==
Riga 196 ⟶ 202:
== Nella musica leggera ==
Anche se il suo impiego nella [[musica leggera]], come quello di tutti gli strumenti antichi, è piuttosto limitato, viene usato con una certa frequenza nel [[baroque pop]] (chiamato anche baroque rock), genere che, derivando da una fusione tra il [[rock]] e la [[musica barocca|musica classica barocca]], utilizza strumenti tipici di quest'ultima (un esempio è ''[[Because]]'' dei [[The Beatles|Beatles]]).
== Antichi costruttori famosi ==
{{Vedi categoria|Cembalari}}
* Germania: [[Michael Mietke]], [[Gottfried Silbermann]], [[Christian Zell]], [[Hieronymus Albrecht Hass]], Martin Vater, Christian Vater
* Italia: Domenico Pisaurensis, Alessandro Trasuntino, Vito Trasuntino, Giovanni Antonio Baffo, Onofrio Guarracino, Giovanni Battista Giusti, Jacopo Ramerini, [[Girolamo Zenti]], [[Carlo Grimaldi]], [[Bartolomeo Cristofori]], Giovanni Ferrini, Giovanni Francesco Trasuntino, Giovanni Celestini, Carlo Grimaldi
Riga 237 ⟶ 244:
* ''Les traités d'Henri-Arnaut de Zwolle et de divers anonymes (Paris: Bibliothèque Nationale, ms. latin 7295)'' [ Dijon, 1440 ca.] (a cura di G.[eorges] Le Cerf ed E.[dmond]-R.[ené] Labande), Paris, Picard, 1932; ristampa: Kassel, Bärenreiter, 1972, ISBN 3-7618-0266-8 [trascr. del manoscritto latino, trad. franc. commentata, facsimile; v. pagg. 3 ss., fol. 128 r. e v.]
* Sebastian Virdung, ''Musica getutscht und ausgezogen'', Basel, 1511; facsimile: Kassel, Bärenreiter, 1970, ISBN 3-7618-0004-5 [v. fol. B]; trad. franc. annotata, in: Christian Meyer, ''Sebastian Virdung - Musica getutscht. Les instruments et la pratique musicale en Allemagne au début du XVIe siècle'', Paris, CNRS, 1980, ISBN 2-222-02695-4 [v. spec. pagg. 27 e 80 ss.]; trad. ingl. annotata ed ampia introduzione, in: Beth Bullard, ''Musica getuscht: a treatise on musical instruments (1511) by Sebastian Virdung'', Cambridge, Cambridge University, 1993, ISBN 0-521-03277-6, ISBN 978-0-521-03277-3
* Martin Agricola, ''Musica instrumentalis deudsch ynn welcher begriffen ist / wie man nach dem gesange auff mancherley Pfeiffen lernen sol / Auch wie auff die Orgel / Harffen / Lauten / Geigen / und allerley Instrumenten und Seitenspiel / nach der rechtgegründten Tabelthur sey abzusetzen'',
* Michael Praetorius, ''[[Syntagma musicum]] - Tomus secundus De Organographia'', Wolfenbüttel, Elias Holwein, 1611; facsimile: Kassel, Bärenreiter, 1985, ISBN 3-7618-0183-1 [v. tav. VI]
* Marin Mersenne, ''Seconde Partie de l'Harmonie Universelle…'', Paris, Pierre Ballard, 1637 (''Livre Troisiesme Des instrvmens a chordes'': ''Expliquer la figure de l'Epinette, & la science du Clauier tant parfaict…'', pp. 101–109, fig. a p. 108; ''Expliquer la figure, les parties, le Clauier & l'estendue du Clauecin'', pp. 110–112, fig. a p. 111; ''Expliquer la proportion de toutes les parties de l'Epinette, & du Clauecin, & leur construction'', pp. 156–169)
Riga 260 ⟶ 267:
* [[François Couperin]]
* [[Louis-Claude Daquin]]
* [[Gennaro D'Alessandro]]
* [[Azzolino Bernardino della Ciaja]]
* [[Jean-François Dandrieu]]
Riga 313 ⟶ 321:
=== Strumenti musicali correlati ===
*[[Claviciterio]]
* [[Archicembalo]]
* [[Clavicordo]]
|