Crustumerium: differenze tra le versioni

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{{Sito archeologico
| Nome = Crustumerium
| Immagine =
| LarghezzaImmagine =
| Didascalia =
|Civiltà Utilizzo = Latina
|Utilizzo Stile =
|Stile Epoca =
|Epoca =
<!-- Localizzazione -->
| Stato = ITA
| Suddivisione1 = {{IT-LAZ}}
| Suddivisione2 = {{IT-RM}}
| Suddivisione3 = [[Roma Capitale]]
| Altitudine =
<!-- Dimensioni -->
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| Inclinazione =
<!-- Scavi -->
| Data_scoperta = 1970
| Date_scavi =
| Organizzazione_scavi =
| Archeologo =
<!-- Amministrazione -->
| Parte di =
| Ente = [[Soprintendenza Speciale perArcheologia Belle iArti Benie ArcheologiciPaesaggio di Roma.]]
| Responsabile =
| Visitabile = SiSolo in occasione di eventi
| Sito_web = http://www.soprintendenzaspecialeroma.it/schede/parco-archeologico-di-crustumerium_3004/
|Sito_web = http://archeoroma.beniculturali.it/siti_archeologici/suburbio/crustumerium
}}
 
[[File:Fidènes VIe et IVe siècles avant JC.svg|thumb|upright=1.4|Il territorio della città di ''Crustumerium'' nel [[VI secolo a.C.]] (in marrone).]]
'''Crustumerio''' fu una città del ''[[Latium vetus]]'', capitalei delcui abitanti popoloerano deidenominati [[Crustumini]]. InclusaFu inclusa da [[Plinio il Vecchio]] nella sua lista di [[Città scomparse del Lazio arcaico|città scomparse del Lazio]]<ref>[[Plinio il Vecchio]], ''[[Naturalis historia]]'', III, 68</ref>.
 
== StoriaOrigine ==
Secondo [[Diodoro Siculo]] fu tra le città fondate da [[Silvio (mitologia)|Silvio]],<ref>{{Cita|Diodoro Siculo|[[Bibliotheca historica]] VII, 5,9}}.</ref> figlio postumo di [[Enea]] e di [[Lavinia (mitologia)|Lavinia]], e quindi di origine latina.
Nelle citazioni delle fonti antiche il nome presenta diverse varianti: [[Tito Livio]] la nomina sia come ''Crustumeria''<ref>Livi., II,19</ref>, sia come ''Crustumerium''<ref name="Liv., I,38">Liv., I,38</ref>, mentre sono forme poetiche dovute a ragioni metriche le varianti citate da [[Publio Virgilio Marone|Virgilio]] (''Crustumeri''<ref>Verg., ''Aen.'' VII, 631</ref>) e da [[Silio Italico]] (''Crustumium''<ref>Sil. VIII,367</ref>). La città dette inoltre il nome alla fertile campagna circostante, detta ''ager Crustuminus'' anche dopo la sua scomparsa.
 
Secondo [[Dionigi di Alicarnasso]] fu fondata prima di Roma, dalla popolazione [[Latini|latina]] di [[Alba Longa]]<ref name="ReferenceA">[[{{Cita|Dionigi di Alicarnasso]], [[Antichità romane (Dionigi di Alicarnasso)|Antichità romane]], II, 36.}}</ref>, Virgilio la nomina nell’nell'[[Eneide]] tra le cinque città impegnate nella fabbricazione delle armi che le popolazioni dell'Italia centrale dovevano usare per combattere Enea<ref>Verg., ''Aen.'' VII, 629-631</ref>, ementre Titoper Livio[[Plutarco]] laera menzionadi nell'episodio delorigine [[Ratto delle SabineSabini|sabina]]<ref name="Plutarco17.1">Liv.[[Plutarco]], I''Vita di Romolo'',9 e17, 111.</ref>, ma questo non implica che fosse una città sabina.
[[File:Crate EnvironsRome Monarchie.png|thumb|upright=1.8|Posizione di Crustumerium nel [[Latium vetus]].]]
 
== Storia ==
Secondo [[Dionigi di Alicarnasso]] fu fondata prima di Roma, dalla popolazione [[Latini|latina]] di [[Alba Longa]]<ref>[[Dionigi di Alicarnasso]], [[Antichità romane (Dionigi di Alicarnasso)|Antichità romane]], II, 36</ref>, Virgilio la nomina nell’[[Eneide]] tra le cinque città impegnate nella fabbricazione delle armi che le popolazioni dell'Italia centrale dovevano usare per combattere Enea<ref>Verg., ''Aen.'' VII, 629-631</ref> e Tito Livio la menziona nell'episodio del [[Ratto delle Sabine]]<ref>Liv., I,9 e 11</ref>, ma questo non implica che fosse una città sabina.
Nelle citazioni delle fonti antiche il nome presenta diverse varianti: [[Tito Livio]] la nomina sia come ''Crustumeria''<ref name="cita-Tito-Livio-II-19">Livi.,{{Cita|Tito Livio|II, 19.}}</ref>, sia come ''Crustumerium''<ref name="Liv., I,38">Liv.,{{Cita|Tito Livio|I, 38.}}</ref>, mentre sono forme poetiche dovute a ragioni metriche le varianti citate da [[Publio Virgilio Marone|Virgilio]] (''Crustumeri''<ref>Verg., ''Aen.'' VII, 631</ref>) e da [[Silio Italico]] (''Crustumium''<ref>Sil. VIII,367</ref>). La città dette inoltre il nome alla fertile campagna circostante, detta ''ager Crustuminus'' anche dopo la sua scomparsa.
 
Sia Tito Livio<ref name="cita-Tito-Livio-I-11">{{Cita|Tito Livio|I, 11.}}</ref> sia [[Dionigi di Alicarnasso]]<ref name="ReferenceA"/>[[Dionigi dine Alicarnassoriportano la conquista a [[Romolo]], [[Antichitàin romaneseguito (Dionigialla diloro Alicarnasso)|Antichitàribellione romane]],conseguente II,al 36</ref>tradimento neromano riportanoperpetrato lacon conquista ail [[Romoloratto delle Sabine]], e il successivo arrivo di coloni romani, in misura maggiore alle altre due città appena sconfitte ([[Antemnae]] e [[Caenina]]), per la maggiore fertilità dei campi<ref>{{Cita| name="cita-Tito -Livio|-I, -11}}<"/ref>.
 
Successivamente la città che si era rivoltata a Roma, fece parte della Lega Latina, nellenello scontro controcon Roma, durante il regno di [[Tarquinio Prisco]]. Crustumerium fu una delle molte città conquistate dal re, anche se diversamente da [[Apiolae]], rasa al suolo con i suoi sopravvissuti tratti come schiavi a Roma, la città fu risparmiata, perché alla vista dell'esercito romano, aprì le porte senza combattere oltre.<ref>{{Cita|TitoDionigi Liviodi Alicarnasso|IIII, 3849, 4-6.}}</ref>.
 
Nel [[499 a.C.]], consoli [[Gaio Veturio Gemino Cicurino]] e [[Tito Ebuzio Helva]], fu conquista dai romani<ref>{{Cita| name="cita-Tito -Livio|-II, -19}}<"/ref>.
<!--La distruzione definitiva della città dovette avvenire alla fine del [[VI secolo a.C.]], con il trasferimento della popolazione a Roma e la creazione della nuova tribù ''Crustumina''.-->
Nel [[499 a.C.]], consoli [[Gaio Veturio Gemino Cicurino]] e [[Tito Ebuzio Helva]], fu conquista dai romani<ref>{{Cita|Tito Livio|II, 19}}</ref>.
<!-- Consules Ser. Sulpicius M". Tullius; nihil dignum memoria actum; T. Aebutius deinde et C. Vetusius. His consulibus Fidenae obsessae, Crustumeria capta; Praeneste ab Latinis ad Romanos descivit, nec ultra bellum Latinum, gliscens iam per aliquot annos, dilatum. -->
 
Nel [[494 a.C.]] la guarnigione romana di stanza in città, segnalò al Senato movimenti di [[Sabini]], che sembravano preludere ad un attacco a Roma<ref>[[Dionigi di Alicarnasso|Dionigi]], ''[[Antichità romane (Dionigi di Alicarnasso)|Antichità romane]]'', lib. VI, § 34.</ref>.
Nel [[468 a.C.]] le campagne intorno a Crustumium furono gravemente saccheggiate dai [[Sabini]] che, con le loro razzie, arrivarono fin sotto [[Porta Collina]], prima di essere respinti dai romani, guidati da [[Quinto Servilio Prisco (console 468 a.C.)|Quinto Servilio Prisco]]<ref>{{Cita|Tito Livio|II, 64}}</ref>.
 
Nel [[468 a.C.]] le campagne intorno a CrustumiumCrustumerium furono gravemente saccheggiate dai [[Sabini]] che, con le loro razzie, arrivarono fin sotto [[Porta Collina]], prima di essere respinti dai romani, guidati da [[Quinto Servilio Prisco (console 468 a.C.)|Quinto Servilio Prisco]]<ref>{{Cita|Tito Livio|II, 64.}}</ref>.
<!--Secondo gli storici antichi questa città si trovava a nord di [[Fidene]], non molto distante dalla riva sinistra del [[Tevere]], presso il fiume [[Allia]]. Sia le fonti letterarie sia i dati archeologici attestano l'appartenenza della città, fin alla sua fondazione (intorno al 900 a.C.) alla stirpe latina, anche se qualche autore sostiene una pertinenza ai [[Sabini]] o ai [[Falisci]] o addirittura ai [[Siculi]]. -->
 
Il centro decadde gradualmente e probabilmente non esisteva più già poco dopo la conquista romana di [[Veio]], risalente ai primi anni del [[IV secolo a.C.]]{{citazione; necessaria}}lo attesta il fatto che non è neppure nominata nelle cronache della battaglia dell'Allia (390 o 388 a.C.), combattuta proprio nell'area in cui era sorta la città.
 
[[File:Crate EnvironsRome Monarchie.png|thumb|upright=1.86|left|Posizione di Crustumerium nel [[Latium vetus]].]]
== Sito archeologico ==
L'abitato antico è stato individuato su basi archeologiche intorno al 1970<ref>{{Cita|Quilici, Gigli Quilici}}</ref>, i primi saggi furono effettuati dalla Sopraintendenza di Roma nel [[1982]]<ref>F. di Gennaro, 'Crustumerium - Ricerche del 1982</ref>, mentre la [[necropoli]] è stata esplorata a partire dal 1987, in località [[Marcigliana (zona di Roma)|Marcigliana]], a nord di Roma, nei pressi di [[Settebagni]].
 
== Archeologia ==
Gli scavi condotti nell'area hanno portato alla luce un monumentale tracciato viario che attraversava la città, resti di fortificazioni e, intorno all'insediamento, numerose tombe di grande interesse, con corredi risalenti fino alla prima [[età del ferro]] e comprendenti ceramiche di impasto, tra cui una produzione con raffigurazioni dipinte in bianco di notevole qualità<ref>{{Cita|di Gennaro}}</ref>.
L'abitato antico è stato individuato su basi archeologiche intorno al 1970<ref>{{Cita|Quilici, Gigli Quilici|Crustumerium.}}</ref>,. iI primi saggiscavi furono effettuati dalla SopraintendenzaSoprintendenza Archeologica di Roma nel [[1982]]<ref>F.{{Cita|Francesco di Gennaro, 'Crustumerium1990|pp. 467- Ricerche del 1982468}}.</ref>, mentre la [[necropoli]] è stata esplorata a partire dal 1987, innelle località Monte Del Bufalo, Sasso Bianco, Cisterna Grande (oggi nella Riserva Naturale [[Marcigliana (zona di Roma)|Marcigliana)]], a nord di Roma, nei pressi di [[Settebagni]].
 
Gli scavi condotti nell'area hanno portato alla luce un monumentale tracciato viario che attraversava la città, resti di fortificazioni e, intorno all'insediamento, numerose tombe di grande interesse, con corredi risalenti fino alla prima [[età del ferro]] e(Periodo Laziale IIB) comprendenti ceramiche di impasto, tra cui una produzione di età orientalizzante (Periodo Laziale IVa) con raffigurazioni dipinte in bianco di notevole qualità<ref name="cita-Francesco-di-Gennaro-1">{{Cita|Francesco di Gennaro}} 1988</ref>.
Gli studi, inoltre, hanno permesso di appurare che la città occupava, sia pure non densamente, un'area di non meno di 60 ettari<ref>{{Cita|di Gennaro; Amoroso}}</ref>.
 
Gli studi, inoltre, hanno permesso di appurare che la città occupava, sia pure non densamente, un'area di non meno di 60 ettari<ref>{{Cita|di Gennaro;Angelo Amoroso, 2002.}}</ref>.
 
== Note ==
{{<references|2}} responsive="0" />
 
== Bibliografia ==
;Fonti antiche
* {{Cita libro|titolo=Primi risultati degli scavi nella necropoli di Crustumerium. Tre complessi funerari della fase IVa,|autore=Francesco di Gennaro|città=Roma|anno=Archeologia Laziale IX (QuadAEI, 16), 1988|cid=di Gennaro}}
* {{Cita libro|titolo=[[Antichità romane (Dionigi di Alicarnasso)|Antichità romane]]|autore=Dionigi di Alicarnasso|wkautore=Dionigi di Alicarnasso|cid=Dionigi di Alicarnasso}}
* {{Cita libro|titolo=[[Ab Urbe condita libri]]|autore=Tito Livio|wkautore=Tito Livio|cid=Tito Livio}}
;Storiografia moderna
* Angelo Amoroso,{{Cita libro|titolo=Nuovi dati per la conoscenza dell'antico centro di Crustumerium,|autore=Angelo Amoroso|collana=Archeologia Classica, |anno=2002 vol. |volume=53, n.s. 3, |pp. =286-329.|cid=Angelo Amoroso}}
* {{Cita libro|titolo=Primi risultati degli scavi nella necropoli di Crustumerium. Tre complessi funerari della fase IVa,|autore=Francesco di Gennaro|città=Roma|annocollana=Archeologia Laziale IX (QuadAEI, 16), |anno=1988|cid=Francesco di Gennaro, 1}}
* {{Cita libro|titolo=Crustumerium - Ricerche del 1982|autore=Francesco di Gennaro|città=Roma|collana=Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma, XCII, 2, 1987-1988 [1990]|anno=1990|pp=467-468|cid=Francesco di Gennaro, 2}}
* {{Cita libro|titolo=Crustumerium|autore=Lorenzo Quilici|autore2=Stefania Gigli Quilici|editore=ISCIMA|città=Roma|anno=1980|cid=Quilici}}
* {{Cita libro|titolo=Crustumerium - Ricerche Internazionali In un Centro Latino. Archaeology and Identity Of a Latin Settlement Near Rome|curatore=P.A.J. Attema|curatore2=Francesco di Gennaro|curatore3=E. Jarva|editore=Barkhuis|collana=Corollaria Crustumina 1|anno=2013|lingua=italiano, inglese|ISBN=978-94-914-3120-3|cid=Attema, di Gennaro, Jarva}}
* Angelo Amoroso, Nuovi dati per la conoscenza dell'antico centro di Crustumerium, Archeologia Classica, 2002 vol. 53, n.s. 3, pp. 286-329.
* P.A.J. Attema, F. di Gennaro & E. Jarva (a cura di), Crustumerium. Ricerche internazionali in un centro latino. Archaeology and identity of a Latin settlement near Rome, ''Corollaria Crustumina'' 1, 2013, Barkhuis, ISBN 9789491431203
* {{Cita libro|titolo=Tra Eretum, Nomentum e Crustumerium: Antiche modalità insediative nel territorio di Monterotondo|curatore=Paolo Togninelli|editore=L'Erma di Bretschneider|città=Roma|anno=2013|ISBN=978-88-913-0473-5}}
* {{Cita libro|titolo=[[Ab Urbe condita libri]]|autore=Tito Livio|wkautore=Tito Livio|cid=Tito Livio}}
 
== Voci correlate ==
* [[Città scomparse del Lazio arcaico]]
*[[Valle del Tevere]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Cita web|url=http://archeoromawww.beniculturalisoprintendenzaspecialeroma.it/siti_archeologicischede/suburbioparco-archeologico-di-crustumerium_3004/crustumerium|titolo=Parco archeologico di Crustumerium|sito=Soprintendenza Specialesoprintendenzaspecialeroma.it|accesso=31 per i Beni Archeologici diluglio Roma2019}}
* {{Cita web|url=http://romanaturamusei.romabeniculturali.it/i-parchi/r-n-marcigliana/la-marcigliana-nella-storia/antica-crustumerium/musei?mid=4391|titolo=L’anticaParco Crustumerium|autore=Francescoarcheologico di GennaroCrustumerium|sito=RomaNaturabeniculturali.it|accesso=24 giugno 2021}}
* {{Cita web|url=http://romanatura.roma.it/i-parchi/r-n-marcigliana/la-marcigliana-nella-storia/antica-crustumerium/|titolo=L’antica Crustumerium|autore=Francesco di Gennaro|sito=RomaNatura|accesso=8 settembre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140909031411/http://romanatura.roma.it/i-parchi/r-n-marcigliana/la-marcigliana-nella-storia/antica-crustumerium/|dataarchivio=9 settembre 2014|urlmorto=sì}}
* {{Cita web|url=http://www.irfrome.org/eiwp/wp-content/imagesuploads/stories2014/crustumerium09/Barbaro.pdf|titolo=L'abitato di Crustumerium: nuove acquisizioni|autore=Pietro Barbina|autore2=Barbara Barbaro|autore3=Maria Rosaria Borzetti|sito=Institutum Romanum Finlandiae|formato=PDF}}
* {{Cita web|url=http://www.romasotterranea.it/antica-citt--di-crustumerium.html|titolo=Crustumerium|autore=Adriano Morabito|sito=Roma Sotterranea}}
* {{Cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/crustumerium_%28Enciclopedia-dell%27-Arte-Antica%29/|titolo=Crustumerium|autore=Stefania Quilici Gigli|sito=Enciclopedia dell'Arte Antica (1994) - Treccani.it|cid=Stefania Quilici Gigli}}
* {{Cita web|url=http://www.iterconficere.netit/crustumeriumiterconficere/didattica/salaria/bufalott.htm|titolo=Crustumerium|sito=Iter Conficere|accesso=13 aprile 2018|dataarchivio=13 aprile 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180413190109/http://www.iterconficere.it/iterconficere/didattica/salaria/bufalott.htm|urlmorto=sì}}
* {{Cita web|url=http://www.crustumerium.nl/index.html|titolo=Crustumerium - The 'People and the State' Archaeological Project|sito=Groningen Institute of Archaeology|lingua=inglese|accesso=8 settembre 2014|dataarchivio=26 settembre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140926091143/http://crustumerium.nl/index.html|urlmorto=sì}}
* {{Cita web|url=httphttps://www.arch.cam.ac.uk/research/projects/crustumerium/crd-home|titolo=Crustumerium: the Remembering the Dead excavations|sito=University of Cambridge - Division of Archaeology|lingua=inglese}}
 
{{Coord|42.012775|12.548217|type:landmark|display=title}}
 
{{Città romane della Regio I Latium et Campania}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Antica Roma|Archeologia|Roma}}
 
[[Categoria:Città del Lazio arcaico]]
[[Categoria:Città d'Italia scomparse]]
[[Categoria:Siti archeologici della città metropolitana di Roma Capitale]]
[[Categoria:StoriaCittà antiche del Lazio]]
[[Categoria:Eneide]]
[[Categoria:Roma Z. III Marcigliana]]
[[Categoria:Siti archeologici della Valle del Tevere]]