Composto non stechiometrico: differenze tra le versioni

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In [[chimica]] un '''composto non stechiometrico''', spesso definito anche '''non daltonide''' (dal nome del chimico e fisico [[John Dalton]]) o '''berthollide''' (da [[Claude Louis Berthollet]]) è un [[composto chimico]] la cui composizione elementaleelementare non rispetta le normali leggi [[stechiometria|stechiometriche]] quali la [[legge delle proporzioni definite]] e quella delle [[legge delle proporzioni multiple|proporzioni multiple]], quindi la loro [[formula chimica]] non può essere rappresentata in termini di rapporti tra [[numero naturale|numeri naturali]].
 
Esistono molti [[solido|solidi]] che contengono difetti casuali, che in ultima analisi provocano un "venir meno" di un certo [[elemento chimico]]. Siccome è necessario mantenere la neutralità elettrica, la carica dell'[[atomo]] mancante deve essere necessariamente compensata da un cambiamento della carica di un altro atomo del solido, cosa che può avvenire o tramite cambiamento del [[numero di ossidazione]] o rimpiazzando l'atomo mancante con un atomo di un elemento differente caratterizzato da differente carica. Ad esempio, sebbene l'[[ossido ferroso]] sia comunemente rappresentato utilizzando la formula FeO, in realtà vacanze cristallografiche possono ridurre il numero di atomi di [[ferro]] formando un composto che sarebbe descritto meglio dalla formula Fe<sub>0,95</sub>O. Per compensare le cariche degli ioni Fe<sup>2+</sup> mancanti, alcuni atomi che costituiscono l'edificio [[cristallo|cristallino]] sono [[ossidazione|ossidati]] a Fe<sup>3+</sup>. La composizione di un composto non stechiometrico può variare in modo continuo, tanto che la formula del precedente composto spesso viene scritta come Fe<sub>1-x</sub>O,<ref> {{cita|West|p. 93}} .</ref> dove ''x'' è un numero piccolo che indica la deviazione dalla formula teorica. Altro classico esempio è rappresentato dall'[[monossido di titanio|ossido di titanio]] TiO, con numero di atomi di [[titanio]] che può essere sia minore che maggiore a 1 in relazione alla [[pressione parziale]] dell'[[ossigeno]] utilizzato per l'ossidazione.
 
Le imperfezioni che originano i solidi non stechiometrici pur non influenzando sostanzialmente le proprietà chimiche dei composti in questione, sono però in grado di influenzare proprietà fisiche quali quelle [[elettricità|elettriche]], [[magnetismo|magnetiche]], [[ottica|ottiche]] e [[Meccanica (fisica)|meccaniche]]. Questi composti trovano sovente applicazione nel campo [[ceramica|ceramico]], [[metallurgia|metallurgico]] e dei [[semiconduttore|semiconduttori]]. Per esempio, l'ossido YBa<sub>2</sub>Cu<sub>3</sub>O<sub>7−δ</sub> è il più famoso [[superconduttore]] ad alta temperatura.<ref> {{cita|West|p. 376}} .</ref> La [[temperatura critica]] di questo superconduttore dipende dall'esatto valore del contenuto in ossigeno. I solidi non stechiometrici sono anche comunemente sfruttati nel processo di [[drogaggio]].
 
==Note==