Codipendenza: differenze tra le versioni

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Si definisce '''codipendenza''' una condizione [[Psicologia|psicologica]] o una relazione in cui una persona è controllata o [[Manipolazione psicologica|manipolata]] da un'altra che sia affetta da una condizione patologica (solitamente [[narcisismo]] o [[dipendenza da sostanze]]); e in termini più ampi, si riferisce alla dipendenza dai bisogni o dal controllo di un altro.<ref>{{cita web | url=http://www.merriam-webster.com/medical/codependency | titolo=Codependency - Medical Definition and More from | editore=Merriam-Webster | accesso=14 novembre 2012 | lingua=en }}</ref> Spesso comporta anche l'attribuire ai propri bisogni una priorità minore, mentre si è eccessivamente preoccupati per i bisogni degli altri.<ref name="patterns">{{Cita web | url=http://www.coda.org/tools4recovery/Patterns2-2011.htm | titolo=Codependents Anonymous: Patterns and Characteristics | lingua=en }}</ref> La codipendenza può presentarsi in ogni tipo di relazione: famiglia, lavoro, amicizia, romantica, in relazioni tra colleghi e comunità.<ref name="patterns"/> La codipendenza può anche essere caratterizzata da [[negazione]], bassa [[autostima]], eccessiva sottomissione, o meccanismi di controllo. I narcisisti sono considerati calamite naturali per i codipendenti.
La '''codipendenza''' è una condizione [[Psicologia|psicologica]] comportamentale<ref>{{Cita web|url=http://www.mentalhealthamerica.net/co-dependency |titolo=Co-Dependency |data=15 luglio 2013 |sito=Mental Health America |lingua=en |accesso=9 febbraio 2019}}</ref> propria di ogni relazione in cui una persona adulta si mostra [[dipendenza affettiva|dipendente]] da un'altra persona<ref name="BPDFamily">{{Cita news|cognome=Johnson|nome=R. Skip|titolo=Codependency and Codependent Relationships |url=http://bpdfamily.com/content/codependency-codependent-relationships|editore=BPDFamily.com|data=13 luglio 2014|accesso=9 settembre 2014}}</ref>.
 
== Storia ==
A partire dal 1986 negli Stati Uniti sono sorti gruppi di autoaiuto per il trattamento della codipendenza, che si sono sviluppati poi in tutto il mondo assumendo il nome di "Codipendenti Anonimi", e adottando un percorso di recupero in Dodici Passi sul modello dell'associazione Alcolisti Anonimi.
La psicoanalista tedesca [[Karen Horney]] nel 1941 parlava di personalità "Moving Toward" descrivendo le persone con scarso senso dell'autonomia che avevano bisogno di altri per perseguire la propria realizzazione.
 
Il termine "codipendenza" è stato sviluppato negli anni '70 dagli psicologi che studiavano il comportamento degli alcolisti e dei familiari degli alcolisti<ref name="Timmen L. Cermak M 1986">Timmen L. Cermak M.D. (1986) Diagnostic Criteria for Codependency, Journal of Psychoactive Drugs, 18:1, 15-20, DOI: 10.1080/02791072.1986.10524475</ref>. Si è osservato infatti che i familiari di un alcolista non si comportano tutti allo stesso modo, ma ci sono degli schemi di comportamento ricorrenti. Mentre alcuni familiari si allontanano emotivamente, altri dedicano tutte le loro attenzioni all'alcolista, fino a dimenticare le proprie esigenze. Per questo tipo di comportamento si è parlato inizialmente di "co-alcolismo", poi più genericamente di "co-dipendenza"<ref name="Timmen L. Cermak M 1986"/>. Preoccupandosi sempre per l'alcolista e risolvendo i problemi al suo posto, il familiare codipendente finisce per diventare un complice involontario.
La comprensione della codipendenza si è sviluppata ed evoluta, a partire dagli USA, particolarmente attraverso il lavoro volontario di raccolta di esempi e modelli patologici, svolta dall'associazione Codipendenti Anonimi - CoDA"<ref>[[Codipendenti anonimi]]</ref> .
L'associazione, a carattere non professionale, ha evitato definizioni cliniche, ed ha invece raccolto e organizzato i principali “schemi e modelli di codipendenza” (cioè comportamenti patologici autodistruttivi) forniti dai propri associati e periodicamente revisionati ed ampliati.
 
==Definizione==
Nel corso della Conferenza Nazionale di CODA USA del 2010, è stata aggiornata la precedente lista comprendente 22 comportamenti e suddivisa in quattro gruppi (o "schemi") denominati rispettivamente di
Tra gli [[psicologi]] questa condizione appare controversa, e perciò varie sono le definizioni di codipendenza<ref>{{Cita pubblicazione|cognome1=Lilienfeld |nome1=Scott |titolo=The teaching of courses in the science and pseudoscience of psychology |rivista=Teaching of Psychology |data=2001 |volume=28 |numero=3 |pp=182-191}}</ref>.
“Negazione”<ref>[[negazione (psicologia)]]</ref>,
“Bassa autostima”<ref>[[autostima]]</ref>,
“Accondiscendenza”
e “Controllo”<ref>[[controllo mentale]]</ref>,.
Essa è stata da allora ampliata a 55 punti/comportamenti disfunzionali, aggiungendo agli originari quattro gruppi anche il modello detto di “Evitamento”<ref>[[evitamento]]</ref>.
 
Negli anni ottanta gli psicologi hanno osservato che la codipendenza non si verifica solo tra i familiari degli alcolisti, ma anche tra i familiari di tossicodipendenti, e più in generale di chi ha problemi di dipendenza da sostanze.
Qui di seguito si fornisce un esempio di comportamento codipendente, per ciascuno dei modelli individuati:
“Ho difficoltà a identificare i miei sentimenti" (negazione).
"Giudico negativamente ciò che penso, dico o faccio, come mai buono abbastanza" (bassa autostima).
"Metto in secondo piano i miei interessi per fare ciò che gli altri vogliono" (accondiscendenza).
"Offro spontaneamente consigli e indicazioni agli altri senza che mi venga richiesto"(controllo).
"Uso comunicazioni indirette o evasive per evitare il conflitto o il confronto” (elusione).
L'elenco completo dei modelli di comportamento codipendente e dei corrispondenti comportamenti "sani" per il codipendente in recupero, si trova nella letteratura CoDA, disponibile in molte lingue.<ref>http://www.coda.org/tools4recovery/Patterns2-2011.htm</ref>
 
Più di recente, alcuni specialisti parlano di 'codipendenza' per indicare il partner [[empatia|empatico]] di una persona [[narcisismo|narcisista]]. Il codipendente che si è adattato a vivere con un partner [[narcisismo|narcisista]] viene chiamato ''co-narcisista''<ref name="How We Adapt to Narcissistic Parents. The Therapist, 2005">Rappoport, Alan, Ph. D.[http://www.alanrappoport.com/pdf/Co-Narcissism%20Article.pdf Co-Narcissism: How We Adapt to Narcissistic Parents. The Therapist, 2005] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150811150356/http://alanrappoport.com/pdf/Co-Narcissism%20Article.pdf |date=11 agosto 2015 }}</ref>.
E' indubbio che l'attenzione e l'interesse per il trattamento delle relazioni disfunzionali si stanno progressivamente estendendo anche in Italia assieme alla crescente attenzione per i temi del benessere psicofisico nella vita quotidiana. Anche la stampa non specialistica e divulgativa presta crescente attenzione ai temi dei disagi relazionali e della codipendenza (talora senza nominarla espressamente): si veda ad es. il recente articolo "7 modi per dire basta alle relazioni tossiche" <ref>http://d.repubblica.it/amore-sesso/2014/04/21/news/21_4_7_modi_per_dire_basta_alle_relazioni_tossiche-2106835/</ref> pubblicato su "Repubblica D" online.
 
In generale, si può dire che la codipendenza è uno schema di comportamento disfunzionale in cui c'è un focus estremo su un'altra persona e una mancanza di consapevolezza delle proprie esigenze<ref>Judith L. Fischer PhD & Lynda Spann MS (1991) Measuring Codependency, Alcoholism Treatment Quarterly, 8:1, 87-100, DOI: 10.1300/J020V08N01_06</ref>.
 
== Eziologia ==
==Basi teoriche e criteri diagnostici<ref>>{{cita web | url=http://www.normalarea.com/dipendenze-varie/dipendenze-affettive-codipendenza/codipendenza-criteri-diagnostici/| titolo= Codipendenza: basi teoriche e criteri diagnostici| editore= Antonio Flriani | accesso=30 dicembre 2013 }}</ref>==
La tendenza a farsi carico di un'altra persona si instaura con ogni probabilità nell'infanzia, per combattere la paura dell'abbandono: con il tempo, la persona ha imparato a pensare di non avere valore per sé stessa e a mettere avanti le esigenze degli altri anziché le proprie. Diventa così una facile preda della manipolazione affettiva<ref name="Basta narcisisti! Come smettere di scegliere uomini egocentrici e trovare l'amore che meriti, Edizioni Centro Studi Erikson, 2019" /><ref name="Gloria Noriega Gayol, Il copione della codipendenza nella relazione di coppia" />.
 
Gli psicologi hanno osservato che esistono personalità co-dipendenti, che senza rendersene conto scelgono partner che hanno problemi di [[Tossicodipendenza|dipendenza da sostanze]], ([[farmaco|farmaci]], [[alcolismo|alcol]] o [[Sostanza stupefacente|stupefacenti]]), oppure dipendenza da azioni, (come il [[Gioco d'azzardo patologico|gioco d'azzardo]] o il [[Ipersessualità|sesso]]).
Il concetto di codipendenza non ha mai trovato un consenso unanime nella letteratura scientifica. Nel tentativo di tracciarne le caratteristiche psicopatologiche secondo un profilo diagnostico clinicamente percorribile, Cermak (1986) propose alcuni criteri diagnostici per il Disturbo Co-dipendente di Personalità:
#.controllo di sé e degli altri nonostante l’evenienza di serie conseguenze negative;
#.senso di autostima derivante dal sentire che si riesce a controllare, aggiustare, l’altro;
#.assunzione di responsabilità per l’altro, anche quando non richiesta;
#.disinteresse per i propri bisogni, priorità alle esigenze dell’altro;
#.distorsioni del confine di sé in situazioni d’intimità e di separazione;
#.coinvolgimento in relazioni con soggetti affetti da disturbi di personalità, dipendenza da sostanze, altra dipendenza o disturbi del controllo degli impulsi.
 
Questo capita frequentemente a chi ha avuto un genitore che aveva a sua volta una dipendenza. Chi viene molto responsabilizzato da bambino, in qualche caso finisce quasi per "fare da madre" o "fare da padre" ai suoi genitori, mettendo da parte i suoi bisogni ([[genitorializzazione]]). Si è osservato che i bambini con questa esperienza possono sviluppare una personalità co-dipendente e hanno la tendenza, da adulti, a cercare un partner con le stesse caratteristiche del genitore problematico<ref>Mulry, James T. "Codependency: a family addiction." American family physician 35.4 (1987): 215-219</ref><ref>Prest, Layne A., Mark J. Benson, and Howard O. Protinsky. "Family of origin and current relationship influences on codependency." Family process 37.4 (1998): 513-528.</ref>. In questa relazione, il co-dipendente tipicamente sogna di cambiare il partner e salvarlo dall'auto-distruzione<ref>[https://psicologonettunoanzio.it/la-sindrome-da-crocerossina-e-delleroe-salvatore-la-codipendenza-affettiva/ Simona Baiocco, La sindrome da crocerossina | La codipendenza affettiva]</ref>.
Vi possono essere inoltre:
#.eccessivo ricorso alla negazione;
#.costrizione delle emozioni;
#.depressione;
#.ipervigilanza;
#.compulsione;
#.ansia;
#.abuso di sostanze;
#.condizione attuale o pregressa di ricorrenti abusi fisici o sessuali subiti;
#.malattie da stress;
#.permanenza in una relazione primaria con un soggetto abusatore di sostanze per almeno 2 anni senza richiedere un aiuto esterno.
 
Una dinamica simile si ha quando un bambino è cresciuto da genitori [[narcisismo|narcisisti]]: anche in questo caso, il genitore narcisista provoca un ribaltamento dei ruoli, per cui il bambino viene "genitorializzato". I bambini imparano così a mettere le esigenze del genitore davanti alle proprie e si abituano a considerare come "egoismo" qualunque tentativo di autonomia<ref name="How We Adapt to Narcissistic Parents. The Therapist, 2005" />. Questa persona da grande può avere la tendenza a scegliere partner con una personalità narcisista.
Pia Melody (1989) individua cinque costrutti cruciali per riconoscere la codipendenza:
#.basso livello di autostima;
#.difficoltà a stabilire confini definiti e sani con l’altro, con tendenza a invadere e a farsi invadere dall’altro;
#.difficoltà a riconoscere i propri bisogni, chi si è, cosa si sente;
#.persistenza nel prendersi cura dei bisogni e desideri altrui a costo di dimenticare e a trascurare se stessi;
#.difficoltà nell’esprimere ed esperire la realtà con moderazione, tendendo all’eccesso in ogni manifestazione di sé;
 
== Dipendenza affettiva ==
Il triangolo drammatico di S. Karpman è la teoria secondo la quale all’interno di una relazione interagiscono tre ruoli diversi, ovvero il salvatore, il persecutore e la vittima, anche se i membri sono due. Nella codipendenza si assumono, alternativamente, questi tre ruoli. La loro relazione è di reciprocità, in quanto la presenza dell’uno implica giocoforza quella degli altri. Nella codipendenza uno dei due membri della relazione può assumere anche due ruoli diversi, contemporaneamente.
{{Vedi anche|Dipendenza affettiva}}
La codipendenza è considerata una tipologia della [[dipendenza affettiva]]<ref name="Gloria Noriega Gayol, Il copione della codipendenza nella relazione di coppia">[https://books.google.at/books?id=jg_3oQEACAAJ&dq=codipendenza&hl=it&sa=X&redir_esc=y Gloria Noriega Gayol, Il copione della codipendenza nella relazione di coppia. Diagnosi e piano di intervento, tard. Antonella Fornaro, Alpes Italia, 2015]</ref>. Si parla di [[dipendenza affettiva]] perché il co-dipendente organizza i propri pensieri e comportamenti non attorno a una sostanza bensì attorno a una persona: la relazione con questa persona diventa una sorta di "droga", con una dinamica molto simile alla [[tossicodipendenza]]<ref name="Basta narcisisti! Come smettere di scegliere uomini egocentrici e trovare l'amore che meriti, Edizioni Centro Studi Erikson, 2019">[https://books.google.at/books?id=h5CWDwAAQBAJ&pg=PT52&dq=codipendenza&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwid-MG1_OvwAhUHG-wKHVPzC5AQ6AEwAnoECAcQAg#v=onepage&q=codipendenza&f=false V. Love Candace, Basta narcisisti! Come smettere di scegliere uomini egocentrici e trovare l'amore che meriti, Edizioni Centro Studi Erikson, 2019]</ref><ref name="Gloria Noriega Gayol, Il copione della codipendenza nella relazione di coppia" /><ref name="dummies">{{Cita libro|cognome1=Lancer|nome1=Darlene|titolo=Codependency for Dummies|data=2012|editore=John Wiley & Sons, Inc.|città=New Jersey|isbn=978-1-118-09522-5|p=30|edizione=1st|url=https://www.amazon.com/gp/product/1118095227}}</ref>.
 
== Tratti e segni ==
La persona che si immedesima nel ruolo del salvatore avverte la necessità di aiutare l’altro, anche se questi non ne ha effettivo bisogno. Egli ritiene che l’altro sia bisognoso del suo aiuto, mentre è lui che ha bisogno di sentirsi utile perché sono presenti sensi di colpa, insicurezza o inferiorità. La vittima, cioè da chi valuta sé e i suoi comportamenti sempre in modo negativo, con il conseguente atteggiamento di forte inferiorità nei confronti degli altri, esercita una forte attrattiva sia nei confronti del salvatore, dal quale riceve attenzioni esagerate, sia nei confronti del persecutore, il quale, criticandolo e maltrattandolo, lo convince sempre di più della sua inferiorità e delle sue insicurezze. È persecutore, colui che nutre disperazione e rabbia che lo spingono ad assumere un atteggiamento punitivo e vendicativo nei confronti di tutti. Egli si considera realizzato se riesce a far giustizia, a prescindere dalle richieste e dai bisogni effettivi degli altri.
Tra le caratteristiche fondamentali della codipendenza vi sono una bassa [[autostima]], una sottomissione avvilente o la presenza di meccanismi di controllo disfunzionali, meccanismi di [[Negazione (psicologia)|negazione]] e uno smodato bisogno di approvazione<ref name="BPDFamily"/>.
 
Tipicamente una persona codipendente<ref name="Modelli di codipendenza">[https://codipendenti-anonimi.it/menu/modelli-di-codipendenza Codipendenti anonimi, "Modelli di codipendenza"]</ref>:
Ognuno dei personaggi che assumono i diversi ruoli del triangolo drammatico pensano di agire in funzione del bene dell’altro, ma invece agiscono solo in funzione di ciò che è bene per sé stessi, cosa questa che porta ad incomprensioni e a rapporti patologici. Si è salvatore nel momento in cui il pensiero di salvare l’altro diventa l’obiettivo principale della propria vita, una vera e propria ossessione. Proprio quest’ultima caratteristica rivela anche il ruolo di persecutore. Infatti l’ossessione di “salvare” se spinta all’eccesso e dura nel tempo, assume la forma di una vera e propria persecuzione. Persecuzione che si manifesta col rigido controllo dell’altro, col colpevolizzarlo di ogni azione che compie e via dicendo. Nel momento in cui si fallisce sia nel ruolo di salvatore che di persecutore, ecco che si diventa vittima. Vittima di una persona che si ritiene sia la causa di tutti i nostri mali, che nonostante il nostro “altruismo” ci ha “respinto” al punto da farci sentire vittima. Questo è il gioco perverso della codipendenza.
 
* trova difficile identificare ed esprimere le proprie emozioni e i propri sentimenti (''insight'');
==Trattamento e cura<ref>>{{cita web | url=http://www.psichepedia.it/dipendenza-affettiva.html |titolo= Love addiction| editore= Alessandra Paulillo | accesso= 15 marzo 2014 }}</ref>==
* tende a minimizzare o negare le proprie emozioni e sentimenti;
Il trattamento e la cura della codipendenza è risultato efficace quando l'intervento si è svolto contemporaneamente mediate due strumenti paralleli:
* si sente responsabile di quello che provano gli altri (es. "Se è arrabbiato è per colpa mia");
* psicoterapia individuale personalizzata
* pensa di valere solo se riceve un giudizio positivo dagli altri;
* terapia di gruppo, generalmente svolta in gruppi di autoaiuto, diffusi anche in Italia.
* fa affidamento sull'approvazione degli altri per decidere cosa fare e cosa dire;
L'efficacia del trattamento appare legata essenzialmente a due fattori:
* teme la reazione degli altri nel caso in cui vengano a sapere quello che prova veramente;
*a) intensità della motivazione al recupero, da parte del soggetto affetto;
* si lascia influenzare dai sentimenti degli altri, fino a farli propri;
*b) costanza e durata del trattamento, mediante gli strumenti sopra descritti.
* rinuncia a interessi e hobby pur di non irritare gli altri;
* accetta compromessi con i suoi valori e principi, pur di non irritare gli altri;
* può risentirsi del fatto che gli altri non riconoscano i "sacrifici" che ha fatto per non irritarli;
* immagina che nessuno riesca veramente a cavarsela da solo;
* può offrire volentieri consigli e aiuti non richiesti;
* può risentirsi se gli altri non accettano i suoi consigli e aiuti.
 
Per calmare la sua angoscia, il codipendente spesso cerca di rendersi ''necessario'' agli altri: i problemi di un'altra persona diventano i suoi problemi<ref>[https://www.barnesandnoble.com/w/codependent-no-more-melody-beattie/1100760609# Melodie Beattie, Codependent no more, 2009, Barnes and Nobles]</ref>. Può diventare molto controllante, offrire guide e consigli non richiesti, oppure cercare di convincere gli altri sui veri sentimenti che dovrebbero provare. Può arrivare a usare il sesso come strumento per assicurarsi approvazione e accettazione<ref name="Modelli di codipendenza" />.
OBIETTIVI DELLE TERAPIA INDIVIDUALE
* convivenza psichica tra il bambino interiore ed il sé adulto
* abbandono dell'ipercriticità verso se stessi
* adesione coerente ai propri valori profondi
 
Un segno importante di un comportamento codipendente si ha quando la persona accetta comportamenti aggressivi, manipolatori e abusanti da parte del partner, pur di mantenere in piedi la relazione. Il codipendente può anche provare rabbia o tristezza per questi comportamenti, tuttavia non rompe la relazione e diventa colluso con il partner abusante. Nei casi più gravi può mettere a rischio la sua sicurezza e la sua vita<ref>[https://www.psicocultura.it/dipendenza-affettiva/ Chiara Ajelli, Dipendente Affettivo-Codipendente, Psicocultura]</ref>.
OBIETTIVI DELLA TERAPIA DI GRUPPO
 
* incoraggiare l'espressione del proprio dolore e del vissuto personale
==Terapia==
* incoraggiare l'ascolto attivo delle esperienze altrui, nelle quali riconoscersi e confrontarsi
La codipendenza è un fenomeno piuttosto complesso, e più che una problematica a sé stante, sembra invece il sintomo di una organizzazione generale della personalità<ref>[https://books.google.at/books?id=ifn1DwAAQBAJ&printsec=frontcover&hl=it#v=onepage&q&f=false Maurizio Frisina, Sul bordo del caos: Complessità, terapia sistemica e dipendenze, Ed. Mimesi, 2020]</ref><ref>[https://books.google.at/books?id=bxGJ8Tr1v9oC&printsec=frontcover&hl=it#v=onepage&q&f=false Cesare Guerreschi, La dipendenza affettiva. Ma si può morire anche d'amore?, Milano, FrancoAngeli, pag. 43]</ref>. Molti specialisti concordano sul fatto che per riuscire a rompere una relazione tossica, la persona codipendente deve prima sviluppare un'[[autostima]] sufficiente per sapere di poter sopravvivere alla rottura, e sviluppare un certo distacco verso la persona amata<ref>[https://books.google.at/books?id=bxGJ8Tr1v9oC&printsec=frontcover&hl=it#v=onepage&q&f=false Cesare Guerreschi, La dipendenza affettiva. Ma si può morire anche d'amore?, Milano, FrancoAngeli, pag. 82]</ref>. Generalmente i co-narcisisti ricorrono alla terapia più frequentemente dei narcisisti, in quanto la loro autostima è comunque relativamente più solida di quella del narcisista<ref name="How We Adapt to Narcissistic Parents. The Therapist, 2005" />.
* confrontarsi con chi è all'inizio e chi è alla fine del percorso di cambiamento individuale
 
* mentalizzare il percorso di cambiamento, i tempi e le modalità
Lo psichiatra statunitense [[Timmen Cermak]], autore di "Diagnosing and Treating Co-Dependence", propose di inserire la codipendenza nel [[Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali]], ma l'[[American Psychiatric Association]] bocciò questa ipotesi<ref>{{Cita libro|editore=[[American Psychiatric Association]] |data=1987 |titolo=Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders |anno=1980 |url=https://archive.org/details/isbn_052131528 |edizione=3rd, text rev.}}</ref>. Il lavoro di Cermak è stato divulgato principalmente da [[Robin Norwood]], autrice del fortunato libro "Donne che amano troppo"<ref>{{Cita libro|cognome=Travis|nome=Trish|titolo=The Language of the Heart, A Cultural History of the Recovery Movement from Alcoholics Anonymous to Oprah Winfrey|url=https://archive.org/details/languageofheartc0000trav|anno=2009|editore=University of North Carolina Press|città=Chapel Hill, N.C.|isbn=978-0-8078-3319-3|p=[https://archive.org/details/languageofheartc0000trav/page/168 168]}}</ref>
* riconoscimento del valore dell'esperienza soggettiva, delle vicende quotidiane, dei piccoli successi
* incoraggiare il cambiamento continuo e l'autoeducazione permanente
 
== Note ==
<references/>
 
== Voci correlate ==
* [[Codipendenti AnonimiAutostima]]
* [[Ciclo dell'abuso]]
* [[Controllo mentale]]
* [[Dipendenza]]
* [[InternetDipendenza dipendenzaaffettiva]]
* [[Disturbi della personalità]]
* [[Disturbi del comportamento alimentare]]
* [[Evitamento]]
* [[Terapia di gruppo]]
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Controllo di autorità}}
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{{portale|medicina|psicologia}}
 
[[Categoria:Dipendenze]]
[[Categoria:PsicologiaDisturbi psichici]]