Egisto Perino: differenze tra le versioni
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|Nome = Egisto Perino
|Immagine = Egisto Perino.jpg
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|Comandante_di = Comandante ad interim della [[5ª Squadra aerea]]
|Decorazioni =[[
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== Biografia ==
Nacque a Massa l'8 settembre [[1896]], figlio di Salvatore e Adele Servaroli.<ref name="Sacrario" /> Partecipò alla [[prima guerra mondiale]] come ufficiale di [[fanteria]] del [[Regio Esercito]], ottenendo la promozione in servizio permanente effettivo per merito di guerra.<ref name="Popolo 1942">''Gazzetta del Popolo'', 12 settembre 1942.</ref> Nel gennaio [[1924]] fu nominato osservatore d'aeroplano transitando, l'anno successivo, in forza all'appena costituita [[Regia Aeronautica]]. Nel [[1926]] prese il brevetto di [[pilota militare]] d'aeroplano.<ref name="Popolo 1942"/> Il 28 giugno [[1928]] partecipò<ref name=A8p575>{{Cita|
Dopo aver assistito alle annuali esercitazioni militari tenutesi sulla base,<ref name=A8p576>{{Cita|Aeronautica n.7, luglio 1928|p. 576}}.</ref> che simulavano bombardamenti sulle città, caccia e operazioni di polizia coloniale,<ref name=A8p577>{{Cita|Aeronautica n.7, luglio 1928|p. 577}}.</ref> il 30 dello stesso mese gli aerei ritornarono in Italia. I piloti impiegati per questa missione erano stati selezionati tra i migliori allora presenti in Italia.<ref name=A8p575/> Tra il [[1933]] e il [[1935]], a disposizione del [[Ministero della guerra del Regno d'Italia|Ministero della Guerra]], fu Istruttore capo presso la [[Scuola di guerra aerea]].<ref name="Popolo 1942"/> Il 31 maggio [[1934]] venne insignito del titolo di [[Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro|Cavaliere dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro]].<ref name="n29">''Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia'' n.29, 4 febbraio 1935.</ref> Dopo aver comandato uno Stormo da bombardamento fu promosso al grado di [[colonnello]], divenendo quindi Vicecomandante della Scuola di guerra aerea.<ref name="Popolo 1942"/> Nel marzo [[1939]] fu promosso al grado di [[generale di brigata aerea]].<ref name="Popolo 1942"/>
Con l'entrata in [[seconda guerra mondiale|guerra]] del [[Regno d'Italia
Hitler non si dimostrò contrario alle richieste italiane, ma espose le proprie, che al ritorno della delegazione a Roma indussero Mussolini a chiedere espressamente a Hitler di moderarle, per non esasperare i francesi.<ref name=R6p26>{{Cita|Rodogno 2006|p. 26}}.</ref> Nel corso della visita fu decorato con l'[[Ordine dell'Aquila tedesca]] direttamente dalle mani del [[
Il velivolo di Balbo, ripetutamente colpito, precipitò al suolo<ref name=S0p396/> causando la morte di tutti i passeggeri,<ref group=N>Oltre a Balbo si trattava del maggiore pilota Ottavio Frailich, del capitano motorista Gino Capannini, del maresciallo marconista Giuseppe Berti, del [[giornalista]] [[Nello Quilici]], del segretario federale di [[Tripoli]] e console della [[Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale]] Enrico Caretti, Claudio Brunelli dell'Ente Turistico Alberghiero della Libia, del tenente Lino Balbo nipote del Maresciallo, e del tenente Francesco Florio, cognato di Balbo.</ref> mentre quello di Porro<ref group=N>A bordo di esso si trovavano oltre al generale Porro, il generale Perino, il capitano pilota Leardi, il capo di stato maggiore del Comando Superiore Forze Armate Africa Settentrionale generale [[Giuseppe Tellera]], il capo ufficio operazioni del Comando Supremo [[tenente colonnello]] Rosario Sorrentino, e il capitano fotografo Goldoni. Quest'ultimo doveva imbarcarsi inizialmente sul velivolo di Balbo, ma fu sostituito da Caretti.</ref> riuscì ad atterrare in emergenza sull'aeroporto T.2.<ref name=S0p397>{{Cita|Segrè 1990|p. 397}}.</ref> Subito dopo la morte di Balbo fu incaricato dal [[Capo di stato maggiore]] della Regia Aeronautica, generale [[Francesco Pricolo]], di stendere una ampia e circostanziata relazione<ref group=N>Probabilmente tale relazione venne richiesta da [[Benito Mussolini]]
All'arrivo di quest'ultimo fu sostituito nel proprio ruolo dal generale [[Fernando Silvestri]]. Nel gennaio [[1941]] fu elevato al rango di [[generale di divisione aerea]], divenendo nel contempo Vicecomandante della [[3ª Squadra aerea]].<ref name="Popolo 1942"/> Si spense a Roma<ref group=N>Il decesso avvenne a Roma, nella sua casa di Via [[Pilo Albertelli]], al civico 1, situata di fronte alla locale Caserma della Regia Aeronautica.</ref> a causa di una grave malattia contratta in servizio, il 12
== Onorificenze ==
===Italiane===
{{Onorificenze
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|nome_onorificenza=Medaglia di bronzo al valor militare
|collegamento_onorificenza=Ricompense al valor militare
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|collegamento_onorificenza = Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro
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|luogo = 31 maggio 1934<ref
}}
{{Onorificenze
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*{{cita libro|autore=Chris Dunning|titolo=Combat Units od the Regia Aeronautica. Italia Air Force 1940-1943|editore=Oxford University Press|città=Oxford|anno=1988|lingua=en|ISBN=1-871187-01-X|cid=Dunning 1988}}
*{{cita libro|autore=Paolo Ferrari|autore2=Giancarlo Garello|titolo=L'Aeronautica italiana. Una storia del Novecento|editore=Franco Angeli Storia|città=Milano|anno=2004|ISBN=88-464-5109-0|cid=Ferrari, Garello 2004}}
*{{cita libro|autore=Robin Higham|titolo=Why Air Forces Fail: The Anatomy of Defeat|url=https://archive.org/details/whyairforcesfail0000unse|editore= University Press of Kentucky|città=Lexington|anno=2006|lingua=en|ISBN=0-8131-7174-1|cid=Hingham 2006}}
*{{cita libro|autore=Franco Pagliano|titolo= Aviatori italiani: 1940-1945|editore=Ugo Mursia Editore|città=Milano|anno=2004|ISBN=88-425-3237-1|cid=Pagliano 2004}}
*{{cita libro|autore=Franco Pagliano|titolo=Storia di diecimila aeroplani|editore=Edizioni Europee|città=Milano|anno=1954|cid=Pagliano 1954}}
*{{cita libro|autore=[[Folco Quilici]]|titolo=Tobruk 1940. Dubbi è verità sulla fine di Italo balbo|editore=A. Mondadori Editore|città= Milano|anno=2014|ISBN=88-520-4901-0|cid=Quilici 2014}}
*{{cita libro|autore=[[Gianni Rocca]]|titolo=I disperati - La tragedia dell'aeronautica italiana nella seconda guerra mondiale|editore=|città=Milano|anno=1993|ISBN=88-04-44940-3|cid=Rocca 1993}}
*{{cita libro|autore=Davide Rodogno|titolo=Fascism's European Empire: Italian Occupation During the Second World War|url=https://archive.org/details/fascismseuropean0000rodo|editore=Cambridge University Press|città=Cambridge|anno=2006|lingua=en|ISBN=0-521-84515-7|cid=Rodogno 2006}}
*{{cita libro|autore=Claudio Segrè|titolo=Italo Balbo: A Fascist Life|url=https://archive.org/details/italobalbofascis00segr_0|editore=University of California Press|città= Berkeley|anno=1990|lingua=
;Periodici
*{{cita pubblicazione |autore=|anno=1928|mese=luglio|titolo=|rivista=Aviazione. Rivista Mensile Internazionale Illustrata|città=Milano|numero=7|
*{{cita pubblicazione |autore=Fabio Mannu|anno=1999|mese=marzo|titolo=La 5ª Squadra Aerea da El Alamein a Tunisi|editore=Associazione Arma Aeronautica|città=Roma|numero=3|
*{{cita pubblicazione |autore=Ferdinando Pedriali|anno=1995|mese=novembre|titolo=Biplani d'assalto in Africa Settentrionale|rivista=Rivista Storica|editore=Coop. Giornalisti Storici a.r.l.|città=Roma|numero=10|
== Collegamenti esterni ==
*{{cita web|autore=|url=http://www.aeronautica.difesa.it/storiaTradizione/Documents/SACRARIO.pdf|titolo=Il Sacrario dell'Aeronautica Militare|accesso=15 giugno 2014|editore=http://www.aeronautica.difesa.it/Pagine/default.aspx|sito=Il Portale dell'Aeronautica Militare|cid=Sacrario}}
{{Portale|aviazione|biografie
[[Categoria:Militari italiani della prima guerra mondiale]]
[[Categoria:Piloti della Regia Aeronautica]]
[[Categoria:Commendatori dell'Ordine della Corona d'Italia]]
[[Categoria:Medaglie di bronzo al valor militare]]
[[Categoria:Cavalieri dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro]]
[[Categoria:Ufficiali del Regio Esercito]]
[[Categoria:Sepolti nel cimitero del Verano]]
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