Idilio Dell'Era: differenze tra le versioni

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{{Bio
|Nome = IdilioMartino
|Cognome = Dell’EraCeccuzzi
|Pseudonimo = Idilio Dell'Era
|PostCognomeVirgola = [[pseudonimo]] di don '''Martino Ceccuzzi'''
|ForzaOrdinamento = Dell'Era, Idilio
|Sesso = M
|LuogoNascita = Chiusi
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|Epoca = 1900
|Attività = poeta
|Attività2 = scrittoreromanziere
|Attività3 = religiososaggista
|AttivitàAltre = e [[presbitero]]
|Nazionalità = italiano
|Immagine = Martino Ceccuzzi.jpg
|DimImmagine =
|Didascalia =
}}
 
== Biografia ==
Martino Ceccuzzi nasce il giorno di [[SanMartino di Tours|san Martino]], a [[Montallese]], nella campagna di [[Chiusi]], in [[provincia di Siena]], da Pietro e da Filomena Nenci. Il padre era custode di un casello ferroviario. La sua era una numerosa famiglia contadina numerosa, composta da sette fratelli; una famiglia modesta e dignitosa che volle che Martino studiasse e soprattutto seguisse la vocazione sacerdotale. Il padre sapeva appena leggere e scrivere;, la madre era analfabeta e ambedue erano molto religiosi. Dopo un primo breve soggiorno a [[Firenze]], il padre perse il suo lavoro di ferroviere e si trasferì con la famiglia nei pressi di [[Montepescali]], in [[Maremma]], terra che sarà evocata in tantetanta poesie e racconti .Entrò nelIl giovane Martino entrò nel seminario di [[Grosseto]] nel 1918 . Fu ordinato sacerdote nel [[1927]] dal Vescovovescovo di Grosseto [[Gustavo Matteoni]] e lessecelebrò alla prima messa a Montepescali il 25 ottobre per poi divenire parroco a [[Buriano (Castiglione della Pescaia)|Buriano]], [[Istia d'Ombrone]], [[Ravi (Gavorrano)|Ravi]] e [[Casale di Pari]]. Gli studi gli permisero di farsi una buona cultura non solo sui [[Padri della Chiesa ]], sull'Antico e Nuovo testamentoTestamento, ma anche sui classici latini, greci, italiani e fu proprio nel periodo del Seminarioseminario cominciò a scrivere le prime liriche pubblicate in parte successivamente ([[1929]]) nei suoi primi libri ''"L' aiuola di luce"'' e ''"Le ombre solitarie". ''. Nel [[1930]] cominciarono ad apparire alcuni lusinghieri giudizi della critica sulle le sue prime prose e in particolare su ''"Con un'' ''poeta alla macchia"'' (1929). Proprio nei primi [[anni 1930|anni trenta]], iniziò a collaborare con giornali e riviste letterarie, entrando in contatto con [[Ada Negri]], [[Angiolo Silvio Novaro]], [[Carlo Betocchi]], [[Giovanni Papini]], [[Luigi Fallacara]], [[Nicola Lisi]], [[Mario Luzi]], [[Piero Bargellini]]. Proprio grazie all’amiciziaall'amicizia che venne a stabilirsi con quest'ultimo cominciò a collaborare con il ''[[FrontespizioIl (rivista)|Frontespizio]]''. Ma il giovane scrittore era stato notato anche da [[Ettore Cozzani]], deus ex machinafondatore della raffinata rivista ''[[L'eroicaEroica (periodico)|L'Eroica]] '', che pubblicò alcune sue liriche. Collaborava con la rivista milanese e con il ''[[Frontespizio (rivista)|Frontespizio]]'' lo scrittore poeta ticinese [[Giuseppe Zoppi]], cheil quale precocemente si interessò agli scritti di Idilio dell'Era tanto che nel marzo [[1932 ]] presentò il giovane scrittore e il suo racconto ''"Clarice e Leonetta "'' pubblicato nell' ''[[Illustrazione Ticinese]]''. llIl periodico elvetico pubblicò poi la prima versione di ''Malavalle'' (1932) e, fino all'inizio degli anni '40quaranta, numerosi "racconti''Racconti di maremma"Maremma''.
 
Durante la [[seconda guerra mondiale]] continuò ad esercitare la sua missione pastorale a Casale di Pari, dove il 4 giugno del 1944 fu fisicamente minacciato di fucilazione sulla piazza del paese da parte di residuali bande [[Repubblichini|repubblichine]]. Fortunatamente si contentarono dell'impegno degli abitanti di Casale di Pari di raccogliere una somma a titolo di riscatto. Il riscatto fu raccolto da alcuni parrocchiani, ma mai ritirato dai repubblichini che non si presentarono a pretenderlo. Don Martino Ceccuzzi rimase fortemente scosso dall'episodio e cadde in una forma di depressione che si protrasse a lungo.
 
Dopo la guerra lafu curiaaccolto a Siena dove, grazie all'interessamento dell'arcivescovo [[Mario Toccabelli]], ottenne incarichi d'insegnamento nel seminario senese loe destinònelle alscuole conventosuperiori dicittadine. Per alcuni anni abitò in solitudine nel [[Eremo di San Salvatore di Lecceto|convento di Lecceto]], per poi affidarglitrasferirsi laalla fine degli anni cinquanta in un piccolo casolare nei pressi di Valli a Toiano, nel parrocchiacomune di [[PieveSovicille]]. deiA Sanpartire Giustodal e1947 ClementeZoppi aospitò Balli|Sanil Giustopoeta atoscano Ballinella sua villa di [[Locarno]] e insoprattutto seguitogli quellaaprì le porte della "pagina letteraria" del ''[[Giornale del Popolo]]'' di ToianoLugano diretta agli inizi da [[Giancarlo Vigorelli]]. SuccessivamenteLa insegnòcollaborazione si prolungò fino al seminario1982 e vide la pubblicazione di Sienacentinaia di poesie, racconti e nellesaggi scuoleche superiorisolo cittadine.in Nelparte frattemposaranno successivamente editi in Italia. mantenneMantenne i contatti col mondo letterario fiorentino e con quello senese, stringendo anche amicizia con [[Glauco Tozzi]] e intensificando la propria produzione di scrittore e poeta. Riallacciò contatti con il mondo letterario cattolico italiano e fu nominato segretario dell'Unione poeti e scrittori cattolici e condirettore di ''Rinascita Artistica''; nel 1954 fu componente della giuria del "Premio Cosenza"; premio che gli era stato assegnato nel 1952 suscitando le ire di [[Leonida Repaci]]. Nel 1956 fu pubblicato il suo libro di prose più noto al largo pubblico: ''La mia Toscana''. Nel corso degli [[anni 1980|anni ottanta]], ormai instabile di salute, visse a lungo presso una nipote a Manziana sul [[lago di Bracciano]], non mancando comunque di tornare spesso a Siena. Nel 1986 gli fu attribuito dal Concistoro del Monte del Mangia, il ''"Mangia d'argento''", uno dei massimi riconoscimenti civici senesi. Saltuariamente scrisse anche canzoni, messe poi in musica da compositori: in particolare è opera sua il testo della Marcia del [[Palio di Siena]], che viene cantato dai senesi in occasione delle competizioni di luglio e agosto.
 
Don Martino Ceccuzzi morì a Manziana (Roma) il 18 giugno 1988. Secondo le sue volontà è stato seppellito nel [[Cimitero della Misericordia di Siena]].
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* ''Con un poeta alla macchia'', Livorno, E. Pasquini, 1929.
* ''Le ombre solitarie'', Napoli, 1929.
* ''L’AiolaL'Aiola di luce '', Napoli, Ultrà, 1929.
* ''Innocenza'', Palermo, 1932.
* ''Stagione mattutina'', Lanciano, 1936.
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* ''Il canzoniere del fanciullo'', Firenze, 1962 – vincitore del premio Laura Orvieto.
* ''Pietà degli anni sterili'', con prefazione di Liliano Lanzi, Milano, 1966 – secondo premio al concorso di poesia "L'ariete".
* ''La raccolta del povero'', con prefazione di [[Francesco Grisi (scrittore)|Francesco Grisi]], Genova, 1971.
* ''Non tornerà l'estate. Poesie'', Roma, 1976.
* ''Polifonie di una notte deserta'', I.P.L. Milano, 1976.
* ''Cielo di sera'', Milano, 1983.
*''Il Canzoniere del fanciullo'', nuova ed. Effigi, Arcidosso, 2009.
* ''Liriche dal Canton Ticino'', Siena, Cantagalli, 2011.
*''Il libro dei segni celesti, poesie 1953-1965'', ed. Nerbini, Firenze, 2018.
 
=== Narrativa ===
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* ''L'angelo mutilato. Novelle'', con illustrazioni di Gianna Ronchi, Milano, Opera Nazionale Mezzogiorno, 1952.
* ''La mia Toscana'', Torino, 1959.
*''Mendicante di eternità'', antologia degli scritti, Siena, Cantagalli 2005.
*''Malavalle, racconti di Maremma'', Arcidosso, nuova ed. Effigi 2010.
*''Il canto della zolla,'' racconti, Arcidosso, Effigi 2011.
* ''Paesaggi mistici'', Arcidosso, Effigi, 2012.
*''Il melagrano cantò, novelle'', Firenze, nuova ed. Nerbini, 2020.
 
=== Saggistica ===
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* ''Paesaggi senesi'', Savona, Sabatelli, 1968.
* ''Il pianto delle torri'', Firenze, 1978.
*''Santa Caterina da Siena'', Firenze, nuova ed. Nerbini, 2017.
 
== Riconoscimenti ==
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== Bibliografia ==
*{{Cita news|autore=Lector|titolo=La Toscana descritta da un toscano|pubblicazione=Osservatore Romano|data=20 gennaio 1960|p=3}}
*{{Cita news|autore=Niccolò Sigillino|titolo=Dell'Era|pubblicazione=La Fiera Letteraria|data=24 marzo 1963|p=2}}
*{{Cita news|autore=[[Francesco Casnati]]|titolo=Scrittore toscano|pubblicazione=Osservatore Romano|data=12 maggio 1966|p=3}}
*{{Cita news|autore=Brunetto Sartini|titolo=La poesia di Idilio Dell'Era|pubblicazione=Il Ragguaglio Librario|numero=2|data=febbraio 1987|pp=56-57}}
* Francesco Rossi, ''Don Martino Ceccuzzi (Idilio Dell'Era). Testimonianze, ricordi, memorie'', Quaderno n° 8 della Fondazione Mons. Orlando Donati, Siena, 2009.
* Rosalda Bologni, Leo Di Simone, Carlo Fiaschi, ''Idilio Dell'Era: tra poesia e mistica'', Prato, Città Ideale, 2010.
* Francesco Rossi, ''Vita scritta di Idilio dell'Era'', Siena, Edizioni Cantagalli, 2014.
*Marco Fioravanti, ''Idilio Dell’Era, ritratto di un sacerdote poeta'', Siena, Cantagalli, 2019.
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* [{{cita web|http://www.idiliodellera.org/index.htm |Associazione Idilio Dell'Era]}}
* [http://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=49619&RicLin=en&RicProgetto=personalita SIUSA Archivio delle personalità]
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|Letteraturaletteratura|cattolicesimo}}
 
[[Categoria:Presbiteri italiani del XX secolo]]