Paleosalinità: differenze tra le versioni
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Dai [[Diagramma di Bjerrum|diagrammi di Bjerrum]], si ricava che una diminuzione della salinità di un fluido acquoso porta ad un aumento del valore della costante di equilibrio (pK*) del sistema anidride carbonica-carbonati. Questo significa che la proporzione relativa dei [[carbonati]] rispetto all'[[anidride carbonica]] (CO<sub>2</sub>) è più alta nei liquidi salini (come ad esempio l'[[acqua di mare]]) rispetto all'acqua dolce.
Per la [[paleoclimatologia]] è di cruciale importanza l'osservazione che un aumento della salinità ridurrà di conseguenza la solubilità dell'anidride carbonica negli oceani. Poiché si è avuto un abbassamento medio di circa 140 m nel [[livello del mare]] durante l'[[ultimo massimo glaciale]] a causa dell'estesa formazione delle [[calotta di ghiaccio|calotte glaciali]] (che sono costituite solo di acqua dolce), questo ha comportato un deciso trend verso mari più salati durante i periodi glaciali. Di conseguenza questo comporta un [[outgassing]] di anidride carbonica nell'atmosfera a
=== Stratificazione ===
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In passato la [[salinità]] è stata prevalentemente determinata attraverso la misura diretta della [[clorinità]] in fluidi porosi
utilizzando i carotaggi ottenuti dall'[[Ocean Drilling Program]],<ref name=Adkin>{{
== Paleosalinità durante l'ultimo massimo glaciale
Recenti studi<ref name= Adkin/> hanno trovato che durante l'ultimo massimo glaciale la salinità globale era aumentata in seguito all'abbassamento di circa 140 m della superficie marina. Analizzando i dati dell'[[Stadio isotopico marino|isotopo]] <sup>18</sup>O si è visto che le acque profonde oceaniche avevano una temperatura molto omogenea che oscillava attorno al punto di congelamento. Le variazioni della salinità erano invece più elevate di quelle odierne che sono comprese entro 0,5 [[salinità|psu]] rispetto al valore della salinità globale che è di 34,7 psu. Durante l'[[ultimo massimo glaciale]] (LGM) si andava dai 35,8 psu del Nord Atlantico ai 37,1 dell'Oceano antartico.
Anche l'idrografia odierna presenta significative differenze rispetto a quella dell'ultimo massimo glaciale. Attualmente l'[[acqua profonda del Nord Atlantico]] (NADW dall'acronimo inglese "North Atlantic Deep Water") risulta avere una maggior concentrazione salina rispetto all'[[acqua
Anche l'Oceano antartico era più salato durante l'ultimo massimo glaciale di quanto sia oggi. Si ritiene che il valore estremo di 37,1 psu fosse una conseguenza dell'aumentato tasso di formazione della [[banchisa]] polare. Questo potrebbe spiegare non solo l'aumento della salinità ma anche il mancato [[frazionamento isotopico]] dell'ossigeno; il rigetto delle [[salamoia|acque salmastre]] senza frazionamento isotopico è ritenuto una caratteristica strettamente collegata alla formazione della banchisa.
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