Attilio Calderara: differenze tra le versioni

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{{Infobox militare
|Nome = Attilio Calderara
|Immagine = Attilio Calderara.png
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|Data_di_nascita = 26 ottobre [[1886]]
|Nato_a = [[Verona]]
|Data_di_morte = 1952
|Morto_a =
|Cause_della_morte =
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|Religione = <!-- solo se enciclopedica -->
|Nazione_servita ={{ITA 1861-1946}}
|Forza_armata = [[Regio Esercito]]<br />[[Regia Aeronautica]]
|Arma = [[Genio militare|Genio]]
|Corpo =
|Specialità =[[Dirigibile|Dirigibilista]]
|Unità =
|Reparto = [[8ª Squadriglia da ricognizione e combattimento]]
|Reparto =
|Anni_di_servizio = [[1908]]-[[1940]]
|Grado = [[Generale di brigata aerea]]
|Ferite =
|Comandanti =
|Guerre =[[Guerra italo-turca]]<br />[[Prima guerra mondiale]]
|Campagne =
|Battaglie =
|Comandante_di =[[M.3 (dirigibile)]]
|Decorazioni = vedi [[Attilio Calderara#Onorificenze|qui]]
|Studi_militari = Regia Accademia Militare d'Artiglieria e Genio di Torino
|Pubblicazioni = vedi [[Attilio Calderara#Pubblicazioni|qui]]
|Frase_celebre =
|Altro_lavoro =
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|Altro =
|Note =
|Ref = dati tratti da ''Grande Enciclopedia Aeronautica''<ref name=M6p134>{{Cita|Mancini 1936|p. 134}}.</ref>
}}
{{Bio
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|Sesso = M
|LuogoNascita = Verona
|GiornoMeseNascita = 26 ottobre
|AnnoNascita = 1886
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte = 1952
|Epoca = 18001900
|Attività = generale
|Attività2 = aviatore
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = , che combatte durante la [[Guerra italo-turca]] e nella [[Primaprima guerra mondiale]], come pilota da ricognizione eed al comando deldell'[[M.3 (dirigibile)]] e dell'M.314. Decorato con una [[Medaglia d'argento al valor militare|Medagliemedaglie d'argento]] e due di [[Valor militare|bronzo al valor militare]], fratello del più noto [[Mario Calderara|Mario]], fu autore dell'apprezzato libro ''Nell'azzurro – L'aeronautica dalle sue origini leggendarie ai giorni nostri'', edito nel [[1928]]
}}
 
==Biografia==
Nacque a Verona il 26 ottobre 1886, figlio del [[generale]] degli [[alpini]] Marco e di Eleonora Tantini, e si arruolò nel [[Regio Esercito]] venendo ammesso a frequentare lal'[[Accademia RegiaReale Accademiadi MilitareTorino]] d'Artiglieria e Genio di [[Torino]] da cui uscì nel [[1908]] con il grado di [[sottotenente]], assegnato all'[[Arma del genio]].<ref name=M6p134/> Promosso [[tenente]] ottenne il brevetto di [[pilota militare]] a [[SommaCascina LombardoMalpensa]]<ref name=S2p12>{{Cita|Stanchina 2012|p. 12}}.</ref> nel maggio [[1912]],<ref name=M6p134/> volando su monoplani [[Nieuport]] e [[Caproni]] 35 [[Cavallo vapore britannico|hp]]. Nell'ottobre [[1913]] assunse il comando del campo d'aviazione di [[Aeroporto di Bologna-Borgo Panigale|Bologna]], continuando nel contempo a volare. Con l'entrata in [[prima guerra mondiale|guerra]] dell'Italia, il 24 maggio [[1915]], entrò in azione in seno all'[[8ª Squadriglia da ricognizione e combattimento]] Nieuport di stanza a [[Aeroporto di Udine-Campoformido|Campoformido]],<ref name=S2p12/> effettuando numerosi voli di [[Aereo da ricognizione|ricognizione]], tra cui un bombardamento su accampamenti nemici nella zona di [[Gorizia]] all'alba del 12 luglio, che gli valsero la concessione della [[Valor militare|Medaglia di bronzo al valor militare]].<ref name=M6p134/>
 
Promosso [[capitano]]<ref name=S2p12/> nel settembre 1915<ref name=M6p134/> transitò in forza al [[Battaglione]] Dirigibilidirigibili, conseguendo il relativo brevetto, volando a bordo del [[dirigibile]] [[M.3 (dirigibile)|M.3]]<ref group=N>Di stanza a [[Aeroporto di Verona-Boscomantico|Boscomantico]] a partire dal 17 marzo 1916, l’M.3 era al comando del capitano Tullio Benigni. La prima missione bellica, eseguita nella zona del Tonale, fu drammatica. Il dirigibile fu raggiunto da un proiettile sparato da una batteria in alta quota, e nel percorso di ritorno venne attaccato a Brescia dalla contraerea italiana e poi anche da due idrovolanti che lo costrinsero ad atterrare a Borgosatollo. Ripartito molto danneggiato fu nuovamente attaccato da un Farman italiano che lo aveva preso per una aeronave nemica.</ref> come comandante in seconda fino al [[1917]], transitando quindi sull'[[M.14 (dirigibile)|M.14]] comandato dal Cap. [[Carlo Gallotti]] dal mese di settembre con lo stesso incarico a [[Spilimbergo]] e dal 1º novembre ritirato all'[[Aeroporto di Ferrara-San Luca]] nella [[Battaglia di Caporetto]], assumendone poi il comando dall'11 marzo 1918.<ref name=M6p134/> Promosso [[maggiore]] nel [[1918]], assunse il comando dell'[[M.11 Angelo Berardi (dirigibile)|M.11]] nel [[1920]], in sostituzione del capitano [[Angelo Berardi (militare)|Angelo Berardi]], e rimase in forza al Battaglione Dirigibilisti fino al [[1922]], distinguendosi nel rilevamento fotografico dei nuovi confini orientali.<ref name=M6p134/>
 
All'atto della costituzione della [[Regia Aeronautica]] transitò in forza allo [[Stato maggiore]]<ref name=S2p12/> con lo stesso grado,<ref group=N>In forza alla Regia Aeronautica conseguì l'abilitazione al pilotaggio di velivoli H.D.C.A., [[Fiat R.2]], Fiat R.22, Ansaldo A.300, Ansaldo A.100.</ref> promosso [[tenente colonnello]] nel [[1925]] e [[colonnello]] nel [[1927]].<ref name=S2p12/>
 
Insegnante<ref name=M6p134/> alla [[Scuola di guerra aerea]]<ref name=S2p12/> di [[Firenze]] nel [[1929]], passo poi in forza allo Stato maggiore della 2ª Zona Aerea aerea Territorialeterritoriale (Z.A.T.) di [[Padova]],<ref name=S2p12/> di cui divenne [[Capocapo di stato maggiore]] nel [[1931]].<ref name=S2p12/> L'anno successivo fu nominato direttore<ref name=M6p134/> dello [[Stabilimento Costruzioni Aeronautiche]] di [[Montecelio]]-[[Guidonia]] rimanendovi fino al [[1935]] quando fu nominato Addetto Aeronautico presso l'Ambasciata d'Italia a [[Londra]], [[Gran Bretagna]].<ref name=S2p12/> Posto in posizione ausiliaria per raggiunto limite d'età nel [[1938]], fu richiamato in servizio attivo poco tempo dopo e, promosso [[Generalegenerale di brigata aerea]], lasciò la Gran Bretagna nel gennaio [[1940]] per rientrare in Italia.<ref name=S2p12/> Abbandonò il servizio attivo prima dell'entrata in [[seconda guerra mondiale|guerra]] dell'Italia, il 10 giugno dello stesso anno, ritirandosi a vita privata. Si spense nel [[1952]].<ref name=S2p12/>
 
==Onorificenze==
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|nome_onorificenza=Medaglia d'argento al valor militare
|collegamento_onorificenza=Medaglia d'argento al valor militare
|motivazione=''Ufficiale di brodobordo e poi comandante in 2ª di un dirigibile, ha compiuto in tale qualità otto azioni di bombardamento, dimostrando mirablimirabili doti di perizia e ardimento, ed assendo di valido aiuto al proprio comandante, anche quando l'aeronave, gravemente colpita dal tiro nemico, si trovava in critiche condizioni di navigabilità. Riva, 10 aprile-Stazione di Trento, 1°º maggio 1916, Stazione di Rovereto, 19 marzo-Grahovo, 22 settembre-Podmelek, 24 settembre-Ponti sul Livenza, 8-10-20 settembre 1917.''.
|luogo=
}}
{{Onorificenze
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|nome_onorificenza=Medaglia di bronzo al valor militare
|collegamento_onorificenza=Valor militare
|motivazione=''Pilota militare, con grande ardire, sprezzante del pericolo a cui si esponeva, si abbassava col suo velivolo, fino a 600 metri su accampamenti nemici e li bombardava efficacemente, nonostante il fuoco a cui era fatto bersaglio. Gorizia, maggio-settembre 1915.''.
|luogo=
}}
{{Onorificenze
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|nome_onorificenza=Medaglia di bronzo al valor militare
|collegamento_onorificenza=Valor militare
|motivazione=''Comandante in seconda e poscia in prima di un dirigibile, prese parte a 23 azioni di bombardamento, portate a compimento spesso in condizioni atmosferiche decisamente avverse, dando sempre prova di grande coraggio e di serena calma e riportando incolume l'aeronave al suo scalo di partenza, anche quando per la potente offesa nemica più difficile si presentava l'impresa. Cielo del Piave-Livenza-Tagliamento, 4 febbraio-30 ottobre 1918.''.
}}
|luogo=
{{Onorificenze
|immagine = Ufficiale SSML Regno BAR.svg
|nome_onorificenza = Ufficiale dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro
|collegamento_onorificenza = Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro
|motivazione =
|data =Regio Decreto 12 gennaio 1933<ref>''Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia'' n.143 del 21 giugno 1933, pag. 2582.</ref>
}}
 
==Pubblicazioni==
*''Nell'azzurro – L'aeronautica dalle sue origini leggendarie ai giorni nostri'', Edizioni Arti Grafiche L. Giachino, Torino, 1928.<ref name=S2p12/>
*''Lezioni di aeronautica per gli ufficiali della Scuola di Applicazione di Artiglieria e Genio'', Edizioni Arti Grafiche L. Giachino, Torino, 1929.<ref name=S2p12/>
 
 
==Note==
=== Annotazioni ===
{{references}}
<references group=N/>
=== Fonti ===
{{<references}}/>
 
==Bibliografia==
*{{cita libro|cognomeautore=|Alessandro Fraschetti|nome=Alessandro|titolo=La prima organizzazione dell'Aeronautica Militare in Italia 1884-1925|editore=Ufficio Storico dell'Aeronautica Militare|città=Roma|anno=18851985|cid=Fraschetti1985Fraschetti 1985}}
*{{cita libro|cognomeautore=Luigi Mancini (a cura di)|nome= Luigi |titolo=Grande Enciclopedia Aeronautica|editore=Edizioni Aeronautica|città= Milano|anno=1936|cid=Mancini1936Mancini 1936}}
* {{cita libro|cognomeautore=[[Giuseppe Pesce|nome=Giuseppe]]|titolo=I dirigibili italiani|editore=Mucchi Editore|città=Modena|anno=1982|cid=Pesce1982}}
 
=== ;Periodici ===
*{{cita pubblicazione |autore=Paolo Stanchina|coautori=|data= |anno=2012 |mese=luglio-settembre|titolo=Una missione del dirigibile militare “Angelo Berardi”|rivista=Ali Antiche|editore=Gruppo Amici Velivoli Storici|città=Torino|numero= 103|paginepp=9-12|issn=0394-6185|cid=Stanchina 2012}}
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
{{Portale|aviazione|biografie|grande guerra}}
 
[[Categoria:Aviatori italiani]]
[[Categoria:Aviatori italiani della prima guerra mondiale]]
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[[Categoria:Medaglie d'argento al valor militare]]
[[Categoria:Medaglie di bronzo al valor militare]]
[[Categoria:Ufficiali dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro]]