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{{NN|botanica|luglio 2023|Ci sono un gran numero di note, ma sono per la maggior parte annotazioni, non fonti. Motivo per il quale la necessità di note puntuali con fonti si fa sentire.}}
{{Tassobox
|nome=''Agave''
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'''''Àgave''''' <small>[[Linnaeus|L.]]</small> è un [[genere (tassonomia)|genere]] di [[Plantae|piante]] succulente[[angiosperme]] [[monocotiledoni]]. Perdella il[[famiglia suo(tassonomia)|famiglia]] portamentodelle e[[Asparagaceae]].<ref laname="plantsoftheworldonline">{{cita varietàweb delle|url=http://www.plantsoftheworldonline.org/taxon/urn:lsid:ipni.org:names:325900-2 specie|titolo=Agave èL. una|sito=Plants piantaof moltothe apprezzataWorld neiOnline giardini|editore=Royal pubbliciBotanic e privatiGardens, inKew tutto|accesso=8 ilnovembre mondo;2021 nei suoi luoghi d'origine (il|lingua=en centro America) ha rivestito una profonda importanza nella vita delle popolazioni locali.}}</ref>
 
== Etimologia ==
Il nome ledel genere fu dato nel 1753 da [[Linneo]] (dal [[GrecoLingua anticogreca antica|greco]] ''ἀγαυός'', "illustre", "nobile").<ref group="N">Nella mitologia greca [[Agave (figlia di Cadmo)|Agave]] (in [[GrecoLingua anticogreca antica|greco antico]] ''Ἀγαυή'') era anche il nome della seconda figlia di [[Cadmo]] e [[Armonia]]. Era anche il nome di una delle [[Nereidi]].</ref>
Da prima della denominazione di Linneo vi erano già dei nomi originari della specie: ''metl'', di origine [[Lingua nahuatl|Nahuatl]], ''mexcatl''<ref>{{Cita|René libro|nome=Acuña,|cognome=René.|titolo=Relaciones geográficas del siglo XVI1988|url=https://worldcatp.org/oclc/907873219|accesso=2018-11-26|data=©1986-1988|editore=Universidad Nacional Autónoma de México, Instituto de Instituto de Investigaciones Antropológicas|p=69|OCLC=907873219|ISBN=9688375969}}.</ref>, ''[[Agave americana|maguey]]'', ancora usato nel Messico centrale<ref>{{Cita|Howard Scott Gentry, ''Agaves'', 1982|p. 23}}.</ref>, nome che aveva origine presunta nelle [[Antille]] e successivamente importato sul continente dai conquistatori spagnoli, ''mezcal'', attribuito dai [[nativi americani]] e dai [[conquistadores]] al liquore estratto dall'agave, ede ancora in uso nel Messico nord occidentale.<ref>O.{{Cita|Oswaldo Goncalves de Lima, ''El Maguey y el pulque en los Codices Mexicanos'', Mexico-Buenos Aires, 1956, |pp. 10-13}}.</ref><ref>[http://www.treccani.it/vocabolario/ricerca/MESCAL/ {{Treccani: mescàl]|mescal|Mescal|v=sì}}</ref>
 
È nota per alcuni anche con il nome ''century plant''<ref group="N">{{Lett|Pianta centenaria}}.</ref> che le fu dato per la sua longevità prima della fioritura; in realtà tale periodo è di gran lunga inferiore: la maturazione prima della fioritura dipende dalla singola specie e dalle condizioni vegetative delle singole piante.
 
== Descrizione ==
Genere composto da [[piante succulente]] [[Pianta perenne|perenni]] con portamento a [[Rosetta (botanica)|rosetta]] e con fusto breve generalmente non visibile;<ref group="N">Fanno eccezione alcune specie quali ''A. karwinski'', ''A. goldmaniana'', ''A. attenuata''.</ref> le varie [[Specie di Agave|specie]] hanno dimensioni che variano da circa 20&nbsp;cm fino a 5-6 metri in ampiezza e da 15&nbsp;cm a 2,50 metri in altezza.
 
Le foglie sono carnose, a nervature parallele di consistenza fibrosa, larghe fino a 25&nbsp;cm e lunghe fino a 2,50 metri; sono quasi sempre dotate di una spina apicale legnosa lunga fino a 5&nbsp;cm; nella maggior parte delle specie sono presenti spine legnose anche lungo i margini (alcune specie presentano filamenti bianchi).
 
Le foglie si formano attorno a un breve fusto centrale dal quale si distaccano con la crescita; la loro formazione rispetto alla rosetta segue un angolo costante,<{{#tag:ref>NOBEL, Agaves and|Park Cacti, ppS. 20-21,Nobel ne ha calcolato l'angolo in ca. 137°, come rapporto tra due numeri della [[successione di Fibonacci]].<ref>{{Cita|Park S. Nobel, 1994|pp. 20-21}}.</ref>|group="N"}} che ne ottimizza l'esposizione alla radiazione solare e ne costituisce una peculiarità rispetto ad altre succulente con il medesimo portamento ([[Aloe (botanica)|Aloeacee]], [[Yucca]]).
Se coltivate in climi più freddi le foglie possono avere una colorazione tendente al verde-azzurro, mentre il colore verde-grigio indica climi più caldi.
 
Le radici hanno una conformazione [[Radice fascicolata|fascicolata]], sono filamentose, tipiche delle [[monocotiledoni]], con uno spessore massimo circa 2,5&nbsp;mm e di profondità variabile.<{{#tag:ref>NOBEL, Agaves and|Park Cacti, ppS. 74-75,Nobel nota come le radici dell{{'}}''A. deserti'' non arrivino oltre i 25 cm.<ref>{{Cita|Park S. Nobel, 1994|pp. 74-75}}.</ref>|group="N"}}
La pianta fiorisce quando raggiunge la maturità all'età di 10-50 anni, dopodiché generalmente muore. Le infiorescenze si formano su un ramo fiorifero legnoso ([[scapo]]) che si genera al centro della rosetta; i fiori hanno sei petali e sei stami.
 
== DistribuzioneBiologia ==
[[File:Agave deserti.jpg|thumb|Fioritura di ''[[Agave deserti]]'' in natura.]]
Le agavi sono originarie della porzione meridionale del [[Nord America]], delle [[Caraibi|isole caraibiche]], e della parte settentrionale del [[America centrale|Centro America]], con una maggiore concentrazione di varietà e diffusione nell'attuale [[Messico]].
 
Le agavi raggiungono la maturità dai 3-5 fino ai 50 anni dalla nascita (secondo le specie e soprattutto le condizioni vegetative), con una fioritura che dura diversi mesi e richiede grande dispendio di energie, dopo la quale la quasi totalità delle specie muore e si riproduce con i semi che si disperdono nelle zone circostanti.<ref group="N">Fanno eccezione alcune specie quali ''A. stricta, A. striata, A. dasylirioides'' ecc.</ref>
A partire dal [[XVIII secolo]] furono esportate dapprima in Europa, per motivi di studio e come piante ornamentali; successivamente furono esportate per le loro capacità produttive<ref>v. più avanti, Uso</ref> soprattutto in colonie di paesi europei che avessero caratteriche climatiche simili a quelle dei paesi d'origine.
 
La fioritura avviene lungo uno [[Fusto (botanica)#Stelo|stelo]] legnoso che si genera dal fusto al centro della rosetta e che produce nella metà superiore anche diverse migliaia di fiori. Lo stelo raggiunge in un periodo di 2-4 mesi un'altezza variabile da meno di 2&nbsp;m (''A. parviflora'') agli 11 metri (''A. americana'') ede un diametro fino ai 25&nbsp;cm.
Attualmente sono presenti anche in tutto il [[bacino del Mediterraneo]], in altri paesi dell'[[Africa]] ([[Madagascar]], [[Kenya]], [[Angola]], ..), e in [[Asia]] ([[India]], [[Sri Lanka]], ..) sia come coltivazione sia come vegetazione spontanea [[Specie aliena|alloctona]].
 
I fiori possono formarsi direttamente sullo stelo o essere posti su rami di lunghezza variabile, che si dipartono a raggiera dallo stesso stelo.
== Tassonomia ==
[[File:Agave Americana prima della classificazione di Linneo.jpg|thumb|''A. americana'' dal ''Trattato Universale delle droghe semplici'' di [[Nicolas Lémery]], 1751.]]
{{Citazione|Di tutte le piante coltivate nessuna è più difficile cui dare accuratamente un nome delle specie ''Agave'', in parte a causa dell'imperfezione delle descrizioni pubblicate, e maggiormente dall'impossibilità di fissare a parole i loro caratteri.|Sir Joseph Hooker, ''Curtis Bot. Mag.'', 1871.}}
 
Le agavi tuttavia presentano anche metodi alternativi di riproduzione, che sono:
Le agavi hanno a lungo presentato difficoltà particolari nella [[tassonomia]]; vi sono considerevoli variazioni all'interno della stessa specie per la profonda influenza sull'aspetto che possono avere le condizioni vegetative (temperatura, tipo di terreno, quantità d'acqua, ecc.); molte specie inoltre presentano pochi caratteri distintivi tra loro, rendendone difficoltosa la classificazione, soprattutto nei primi anni di vita.
* formazione di [[Pollone (botanica)|polloni]] originanti da [[Rizoma|rizomi]] che emergono non molto distanti dalla pianta madre;
 
* formazione di polloni basali, originanti direttamente alla base della pianta madre, per alcune [[specie]] alla morte di questa durante o dopo la fioritura;
L'introduzione in Europa delle prime agavi avvenne dopo la conquista del Messico (1521-25);
* formazione di piantine (impropriamente [[Bulbo#Bulbilli|''bulbilli'']]) direttamente sullo stelo dell'infiorescenza, insieme con i fiori.
prime tracce se ne hanno intorno alla metà del XVI secolo. Le prime agavi note ai botanici furono denominate ''Aloe americana'' per la grande somiglianza con l{{'}}''[[Aloe (botanica)|aloe]]'', originaria dell'Africa. La prima specie nota agli occidentali (''A. indagatorum'' Trel.) fu scoperta da [[Cristoforo Colombo]] nell'isola [[San Salvador (Bahamas)]] nelle [[Bahamas]]; [[Pietro Martire d'Anghiera]] descrisse per primo fra le piante dell'isola di [[Hispaniola]] l{{'}}''A. antillarum'' Descourt, paragonandola alle palme.<ref>Treccani, 1929.</ref><ref>Pietro Martire d'Anghiera, 1930, ''[http://www.samorini.it/doc1/alt_aut/ad/pietro-martire-danghiera-mondo-nuovo.pdf Mondo Nuovo (De Orbe Novo)]'', cur. Temistocle Celotti, Edizioni Alpes, Milano.</ref>
I primi tre metodi sono comuni alla maggior parte delle specie; alcune specie difficilmente formano polloni rizomatosi; il quarto metodo è meno comune (''[[Agave vilmoriniana|A. vilmoriniana]]'', ''[[Agave sisalana|A. sisalana]]'', ''[[Agave angustifolia|A. angustifolia]]'', ecc.).<ref group="N">Alcune specie tuttavia, quali ''A. dasylirioides'', si riproducono solo per seme.</ref>
Alcune specie (''A. sisalana, A. fourcroydes'', ''A. tequilana'', ecc.) sono [[ibrido|ibridi]] sterili, la cui riproduzione avviene solo tramite polloni o dalle piantine che si formano sull'infiorescenza.
[[File:Agave vilmoriniana 01.JPG|thumb|''[[Agave vilmoriniana]]'' - Piantule sullo stelo dell'infiorescenza]]
 
== Distribuzione e habitat ==
Classificate inizialmente come [[Amaryllidaceae]], sono attualmente catalogate nella famiglia delle [[Agavaceae]] nella [[Sistema Cronquist|classificazione Cronquist]], e nelle [[Asparagaceae]] secondo la [[classificazione APG]].
Le agavi sono originarie della porzione meridionale del [[America del Nord|Nord America]], delle [[Caraibi|isole caraibiche]], e della parte settentrionale del [[America centrale|Centro America]], con una maggiore concentrazione di varietà e diffusione nell'attuale [[Messico]].
 
A partire dal [[XVIII secolo]] furono esportate dapprima in Europa, per motivi di studio e come piante ornamentali; successivamente furono esportate per le loro capacità produttive<ref>v. più avanti, Uso</ref> soprattutto in colonie di paesi europei che avessero caratteriche climatiche simili a quelle dei paesi d'origine.
Una vera e propria popolarità si ebbe a partire dal [[XIX secolo]], con la ricerca sistematica e l'importazione di numerose specie da parte di collezionisti. I primi studi di classificazione furono tuttavia effettuati in Europa su esemplari presenti in giardini botanici o privati, a volte su esemplari di piccole dimensioni o coltivate in vaso, o che costituivano varianti delle specie selvatiche originali.<ref>Gentry, ''Agaves'', pp. 27-29.</ref>
 
Attualmente sono presenti anche in tutto il [[bacino del Mediterraneo]], in altri paesi dell'[[Africa]] ([[Madagascar]], [[Kenya]], [[Angola]], ..), e in [[Asia]] ([[India]], [[Sri Lanka]], ..) sia come coltivazione sia come vegetazione spontanea [[Specie alienaalloctona|alloctona]].
Nel [[XX secolo]] i più noti studiosi furono [[Alwin Berger]] e [[William Trelease]]<ref>Che redasse varie pubblicazioni tra il 1907 ed il 1920, individuando più di 400 specie, più numerose [[Varietà (biologia)|varietà]].</ref> e soprattutto [[Howard S. Gentry]],<ref>Gentry effettuò una ricerca ventennale sui luoghi naturali d'origine analizzando piante mature e caratteristiche dei fiori; il suo studio fu circoscritto al Nord America continentale (Messico e Stati Uniti), escluse quindi le isole ed il centro America, e definì 136 specie, giungendo a 197 considerando le [[sottospecie]], le [[forme]] e le [[Varietà (biologia)|varietà]].</ref>
 
== Tassonomia ==
Attualmente ''[[The Plant List]]'' riconosce 200 specie.<ref name=TPL>{{cita web |titolo=Agave |opera=The Plant List |url=http://www.theplantlist.org/1.1/browse/A/Asparagaceae/Agave/#statistics |accesso= 2 aprile 2016 |lingua=en}}</ref>
{{vedi anche|Specie di Agave}}
[[File:Agave Americana prima della classificazione di Linneo.jpg|thumb|''A. americana'' dal ''Trattato Universale delle droghe semplici'' di [[Nicolas Lémery]], 1751.]]
{{Citazione|Di tutte le piante coltivate nessuna è più difficile cui dare accuratamente un nome delle specie ''Agave'', in parte a causa dell'imperfezione delle descrizioni pubblicate, e maggiormente dall'impossibilità di fissare a parole i loro caratteri.|Sir Joseph Hooker, ''Curtis's Bot.Botanical Mag.Magazine'', 1871.{{cn}}}}
 
Le agavi hanno a lungo presentato difficoltà particolari nella [[tassonomia]]; vi sono considerevoli variazioni all'interno della stessa specie per la profonda influenza sull'aspetto che possono avere le condizioni vegetative (temperatura, tipo di terreno, quantità d'acqua, ecc.); molte specie inoltre presentano pochi caratteri distintivi tra loro, rendendone difficoltosa la classificazione, soprattutto nei primi anni di vita.
[[File:Agave002.jpg|thumb|Fioritura di ''[[Agave americana]]''.]]
[[File:Agave deserti.jpg|thumb|Fioritura di ''[[Agave deserti]]'' in natura.]]
 
L'introduzione in Europa delle prime agavi avvenne dopo la conquista del Messico (1521-25);
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prime tracce se ne hanno intorno alla metà del XVI secolo. Le prime agavi note ai botanici furono denominate ''Aloe americana'' per la grande somiglianza con l{{'}}''[[Aloe (botanica)|aloe]]'', originaria dell'Africa. La prima specie nota agli occidentali (''A. indagatorum'' Trel.) fu scoperta da [[Cristoforo Colombo]] nell'isola [[San Salvador (Bahamas)]] nelle [[Bahamas]]; [[Pietro Martire d'Anghiera]] descrisse per primo fra le piante dell'isola di [[Hispaniola]] l{{'}}''A. antillarum'' Descourt, paragonandola alle palme.<ref>Treccani, 1929.<name="treccani" /ref><ref>{{Cita|Pietro Martire d'Anghiera, 1930, ''[http://www.samorini.it/doc1/alt_aut/ad/pietro-martire-danghiera-mondo-nuovo.pdf Mondo Nuovo (De Orbe Novo)]'', cur. Temistocle Celotti, Edizioni Alpes, Milano}}.</ref>
File:Agave filifera 22.JPG|''[[Agave filifera]]''
File:Agave victoriae reginae 1.JPG|''[[Agave victoriae-reginae]]''
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Una vera e propria popolarità si ebbe a partire dal [[XIX secolo]], con la ricerca sistematica e l'importazione di numerose specie da parte di collezionisti. I primi studi di classificazione furono tuttavia effettuati in Europa su esemplari presenti in giardini botanici o privati, a volte su esemplari di piccole dimensioni o coltivate in vaso, o che costituivano varianti delle specie selvatiche originali.<ref>Gentry,{{Cita|Howard ''Agaves''Scott Gentry, 1982|pp. 27-29}}.</ref>
== Moltiplicazione ==
 
Nel [[XX secolo]] i più noti studiosi furono [[Alwin Berger]] e [[William Trelease]]<ref group="N">Che redasse varie pubblicazioni tra il 1907 ede il 1920, individuando più di 400 specie, più numerose [[Varietà (biologia)|varietà]].</ref> e soprattutto [[Howard S. Gentry]],<ref group="N">Gentry effettuò una ricerca ventennale sui luoghi naturali d'origine analizzando piante mature e caratteristiche dei fiori; il suo studio fu circoscritto al Nord America continentale (Messico e Stati Uniti), escluse quindi le isole ede il centro America, e definì 136 specie, giungendo a 197 considerando le [[sottospecie]], le [[forme]] e le [[Varietà (biologia)|varietà]].</ref>
Le agavi raggiungono la maturità dai 3-5 fino ai 50 anni dalla nascita (secondo le specie e soprattutto le condizioni vegetative), con una fioritura che dura diversi mesi e richiede grande dispendio di energie, dopo la quale la quasi totalità delle specie muore e si riproduce con i semi che si disperdono nelle zone circostanti.<ref>Fanno eccezione alcune specie quali ''A. stricta, A. striata, A. dasylirioides'' ecc.</ref>
 
Attualmente ''Plants of the World Online'' riconosce oltre 280 specie.<ref name="plantsoftheworldonline" />
La fioritura avviene lungo uno [[stelo]] legnoso che si genera dal fusto al centro della rosetta e che produce nella metà superiore anche diverse migliaia di fiori. Lo stelo raggiunge in un periodo di 2-4 mesi un'altezza variabile da meno di 2&nbsp;m (''A. parviflora'') agli 11 metri (''A. americana'') ed un diametro fino ai 25&nbsp;cm.
 
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I fiori possono formarsi direttamente sullo stelo o essere posti su rami di lunghezza variabile, che si dipartono a raggiera dallo stesso stelo.
File:Agave filifera 22.JPG|''[[Agave filifera]]''
File:Agave victoriae reginae 1.JPG|''[[Agave victoriae-reginae]]''
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== UsoUsi ==
Le agavi tuttavia presentano anche metodi alternativi di riproduzione, che sono:
[[File:Agave002.jpg|thumb|Fioritura di ''[[Agave americana]]''.]]
* formazione di [[polloni]] originanti da [[rizomi]] che emergono non molto distanti dalla pianta madre;
 
* formazione di polloni basali, originanti direttamente alla base della pianta madre, per alcune [[specie]] alla morte di questa durante o dopo la fioritura;
Le piante di ''Agave'', oltre a essere apprezzate per la loro bellezza come piante ornamentali, hanno molteplici altri usi. Il loro utilizzo da parte dell'uomo avviene da migliaia di anni, e ha costituito una componente importante nella vita delle civiltà [[mesoamerica]]ne. I primi particolari esatti sulla coltivazione delle agavi si devono a John Gilton che percorse l'America centrale (1568-72). Per le varie e numerose utilizzazioni il [[Compagnia di Gesù|gesuita]] Josè de Acosta chiamò l'agave ''el árbol de las meravillas'' ({{Lett|l'albero delle meraviglie}}).
* formazione di piantine (impropriamente [[Bulbo#Bulbilli|''bulbilli'']]) direttamente sullo stelo dell'infiorescenza, insieme con i fiori.
I primi tre metodi sono comuni alla maggior parte delle specie; alcune specie difficilmente formano polloni rizomatosi; il quarto metodo è meno comune (''[[Agave vilmoriniana|A. vilmoriniana]]'', ''[[Agave sisalana|A. sisalana]]'', ''[[Agave angustifolia|A. angustifolia]]'', ecc.).<ref>Alcune specie tuttavia, quali ''A. dasylirioides'', si riproducono solo per seme.</ref>
Alcune specie (''A. sisalana, A. fourcroydes'', ''A. tequilana'', ecc.) sono [[ibrido|ibridi]] sterili, la cui riproduzione avviene solo tramite polloni o dalle piantine che si formano sull'infiorescenza.
[[File:Agave vilmoriniana 01.JPG|thumb|''[[Agave vilmoriniana]]'' - Piantule sullo stelo dell'infiorescenza]]
 
La composizione chimica delle foglie di agave è articolata ede il suo approfondimento avviene ancora ai nostri giorni per i suoi usi potenziali.
== Uso ==
La pianta di Agave, oltre ad essere apprezzata per la sua bellezza come pianta ornamentale, ha molteplici altri usi. Il suo utilizzo da parte dell'uomo avviene da migliaia di anni, ed ha costituito una componente importante nella vita delle civiltà [[mesoamerica]]ne.
I primi particolari esatti sulla coltivazione delle agavi si devono a John Gilton che percorse l'America centrale (1568-72).
Per le varie e numerose utilizzazioni il gesuita Josè de Acosta chiamò l'agave "l'albero delle meraviglie" (''el árbol de las meravillas'').<ref>Treccani.it, voce Agave.</ref>
 
* Parti di agave variamente preparate sono state usate nell'alimentazione regolare da almeno 9.000 anni;<ref>{{Cita|Howard Scott Gentry, ''Agaves'', 1982|p. 5}}.</ref> I nativi americani Cochini nella [[Bassa California]] usavano l{{'}}''A. cerulata'' come alimento quotidiano.<ref>Ernest J. Burrus, ''{{Cita|Wenceslaus Linck's diarye ofS.J. hisErnest 1766J. expedition to Northern Baja California'', Los AngelesBurrus, 1966, riporta la notizia a pag|p. 115}}.</ref> Attualmente viene ancora utilizzata in piatti tipici. Dalle agavi si ricava uno sciroppo, denso come il miele, utilizzato come dolcificante.
* In alcune regioni del Messico diverse specie sono utilizzate come foraggio per bovini.
* Dalle agavi si ricavano da vari secoli bevande come l{{'}}''aguamiel'' (bevuta fresca) e il ''[[pulque]]'', ottenuto dalla fermentazione del precedente. Dopo l'occupazione europea del centroamerica fu introdotto il processo della [[distillazione]], ignoto ai nativi, che permise di ottenere distillati oggi famosi come il ''[[mescal (distillato)|mescal]]''<ref group="N">Trascrizione in [[Lingua italiana|italiano]] dal nome {{Spagnolo|mezcal}}.</ref> e la [[tequila]]{{#tag:ref|In [[Lingua italiana|italiano]] - a differenza dello [[Lingua spagnola|spagnolo]], dov'è sostantivo maschile - il termine 'mezcal'tequila'' è sostantivo femminile come, tra i tanti, da ''[[Enciclopedia Treccani]]''.<ref name="treccani">{{Treccani}}</ref>, e''[[Dizionario ilGarzanti Italiano|Grande Dizionario di Italiano]]''<ref name="garzanti">{{Garzanti|tequila}}</ref>, ''[[tequilaWordReference.com]]''<ref name="wordreference">Nella{{cita linguaweb|url=https://www.wordreference.com/definizione/tequila|titolo=Tequila |sito=[[WordReference.com]]}}</ref>, d'origine'Dizionari ilHoepli''<ref nomename="hoepli">{{cita web|url=http://www.grandidizionari.it/Dizionario_Italiano/parola/T/tequila.aspx|titolo=Tequila|sito=Dizionari Hoepli}}</ref>, ''tequilail Sabatini Coletti''<ref èname="sabatinicoletti">{{cita web|url=http://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/T/tequila.shtml|titolo=Tequila|sito=[[Corriere della Sera]] - Dizionario di genereItaliano maschile:- il tequilaSabatini Coletti |editore=[[RCS MediaGroup]]}}</ref>, ''[[De Agostini#Sapere.it|Sapere.it]]''<ref name="sapere">{{Sapere|tequila|Tequila}}</ref>, ''[[Il Devoto-Oli]]''<ref name="devotooli">{{Cita libro |autore=[[Giacomo Devoto]] |autore2=[[Gian Carlo Oli]] |titolo=[[Il Devoto-Oli|Vocabolario illustrato della lingua italiana]] |editore=Le Monnier |anno=1978}}</ref>.|group="N"}} (che prende il nome dalla città omonima dove per la prima volta è stato distillato).
* Le [[fibra tessile|fibre tessili]] ricavate dalle [[foglie]] di numerose specie hanno costituito il maggiore motivo di diffusione delle agavi nel mondo; sono utilizzate per corde, reti, ceste, abiti, coperte, tappeti, borse e altri oggetti di uso quotidiano.<ref group="N">Taluni ritengono che dalle fibre di agave vengano ricavati i [[Cappello di Panamà|cappelli di panama]];Panama. questiQuesti, di origine ecuadoregna, sono invece ricavati dalle fibre di una particolare palma, la ''Carludovica palmata''.</ref> Le fibre di agave presero il nome di ''[[sisalAgave (fibra)sisalana|sisal]]'' dalla città di Sisal nello [[Yucatán]], dal cui porto avveniva l'esportazione; la specie maggiormente usata per le fibre al tempo prese il nome di ''Agave sisalana''. Il prodotto aveva una tale importanza economica e strategica che a metà del XIX secolo il Messico pose un [[embargo]] nell'esportazione della specie. Tuttavia alcuni esemplari erano già stati esportati in Florida, e da qui portati in Africa Orientale.<ref>NOBEL,{{Cita|Park AgavesS. Nobel, 1994|p. 40}}.</ref> Successivamente per la produzione su larga scala di fibre furono selezionate anche altre specie, quali ''A. fourcroydes'' (''henequen'', attualmente la più utilizzata in Messico e nei Caraibi), ''A. angustifolia'', ''A. cantala'' e altre, in Africa Orientale ([[Kenya]], [[Tanzania]], [[Mozambico]], [[Madagascar]]) o in Asia ([[Filippine]], [[India]] e altre). Piccole produzioni artigianali native locali utilizzano anche ''A. lechuguilla'' e ''A. striata'', di taglia minore. L'importanza economica delle fibre delle agavi è diminuita con l'introduzione delle [[fibre chimiche|fibre sintetiche]].
* Altri usi vari si trovano nella formazione di filari di piante utilizzati come recinzioni di terreni agricoli. I fusti delle maggiori infiorescenze vengono utilizzati come canne da pesca o pali. Le spine sono state utilizzate come ami da pesca o aghi per cucire. La pianta viene usata per guarire ustioni.
* Il portamento e la spettacolarità della fioritura delle agavi ne ha favorito la piantagione di varie specie nei giardini pubblici e privati di tutto il mondo come pianta ornamentale, fatto che è diventato attualmente il maggior motivo di diffusione e conoscenza al vasto pubblico.
 
== Chimica ==
La composizione chimica delle foglie di agave è articolata ed il suo approfondimento avviene ancora ai nostri giorni per i suoi usi potenziali.
* I nativi americani realizzavano impacchi con la polpa di alcune specie per pruriti, ferite, piaghe o contusioni.
* Diverse agavi erano impiegate dai nativi americani della popolazione Tarahumara come veleno per i pesci; il succo dell{{'}}''A. lechuguilla'' era usato per avvelenare punte di frecce.
* Le foglie di diverse specie, o il loro succo, era utilizzato fino agli anni '90novanta in Messico come sapone (''A. difformis, A. lechuguilla, A. toumeyana, A. vilmoriniana, A. schottii,'' ...); porzioni di foglie di ''A. vilmoriniana'' con parte delle fibre lasciate scoperte venivano vendute nei mercati come spazzole insaponate.
* Dalle sapogenine presenti in varie quantità in numerose specie sono stati prodotti estrogeni e cortisone, soprattutto dall{{'}}''A. sisalana''.<ref>Spensley{{Cita epubblicazione al|autore=Mousumi Debnath |autore2=Mukeshwar Pandey |autore3=Rohit Sharma |autore4=Gulab S. (1995)Thankur citato|autore5=Pushpa suLal |titolo=Biotechnological intervention of Agave sisalana. A unique fibe yielding plant with medicinal property |pubblicazione=Journal of Medicinal Plant Research |data=4 febbraio 2010 |volume=4 |numero=3 |pp=177-187 |issn=1996-0875 |url=https://www.researchgate.net/profile/Rohit_Sharma4/publication/200760338_Biotechnological_intervention_of_Agave_sisalana_A_unique_fibe_yielding_plant_with_medicinal_property/links/0fcfd5094d67121f77000000.pdf |lingua=en}}</ref>
 
* L'interno delle foglie in alcune specie (soprattutto registrato in ''A. americana'') contiene sostanze che a contatto con la pelle possono causare dermatiti;<ref>Gentry, ''Agaves'', pag. 21</ref>, per quanto il fatto non sia molto diffuso se non accidentalmente.<ref>https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/9669116; https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/10025868.</ref> L'irritazione, causata da [[rafidi]] di ossalato di calcio, può essere amplificata dal taglio con l'uso di strumenti che causano la proiezione di frammenti.<ref>https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/17507849).</ref> Irritazioni simili sono state registrate nelle piantagioni di ''A. tequilana''.<ref>https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/11205412.</ref> Le foglie secche possono essere maneggiate senza nessun effetto.
== Aspetti medici ==
{{Disclaimer|medico}}
L'interno delle foglie in alcune specie (soprattutto registrato in ''A. americana'') contiene sostanze che a contatto con la pelle possono causare dermatiti;<ref>{{Cita|Howard Scott Gentry, 1982|p. 21}}.</ref>, per quanto il fatto non sia molto diffuso se non accidentalmente.<ref>{{Cita pubblicazione |autore=S. Brenner |autore2=M. Landau |autore3=I. Goldberg |titolo=Contact dermatitis with systemic symptoms from Agave americana |pubblicazione=Dermatology |anno=1998 |volume=196 |numero=4 |pp=408-411 |doi=10.1159/000017933 |url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/9669116 |lingua=en}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione |autore=M.R. Ricks |autore2=P.S. Vogel |autore3=D.M. Elston |autore4=C. Hivnor |titolo=Purpuric agave dermatitis |pubblicazione=J Am Acad Dermatol |data=febbraio 1999 |volume=40 |numero=n. 2, pt. 2 |pp=356-358 |doi=10.1016/s0190-9622(99)70485-8 |url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/10025868 |lingua=en}}</ref> L'irritazione, causata da [[rafidi]] di ossalato di calcio, può essere amplificata dal taglio con l'uso di strumenti che causano la proiezione di frammenti.<ref>{{Cita pubblicazione |autore=N. Genillier-Foin |autore2=M. Avenel-Audran |titolo=Purpuric contact dermatitis from Agave Americana |pubblicazione=Ann Dermatol Venereol |data=maggio 2007 |volume=134 |numero=n. 5, pt. 1 |pp=477-478 |doi=10.1016/s0151-9638(07)89218-0 |url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/17507849 |lingua=en}}</ref> Irritazioni simili sono state registrate nelle piantagioni di ''A. tequilana''.<ref>{{Cita pubblicazione |autore=M.L. Salinas |autore2=T- Ogura |autore3=L. Soffchi |titolo=Irritant contact dermatitis caused by needle-like calcium oxalate crystals, raphides, in Agave tequilana among workers in tequila distilleries and agave plantations |pubblicazione=Contact Dermatitis |data=febbraio 2001 |volume=44 |numero=2 |pp=94-96 |doi=10.1034/j.1600-0536.2001.440208.x |url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/11205412 |lingua=en}}</ref> Le foglie secche possono essere maneggiate senza nessun effetto.
 
== Note ==
;Annotazioni
<references group="N"/>
 
;Fonti
<references/>
 
== Bibliografia ==
* {{Cita libro |autore=René Acuña |titolo=Relaciones geográficas del siglo XVI |città=Coyoacán |editore=Universidad Nacional Autónoma de México, Instituto de Investigaciones Antropológicas |anno=1988 |url=https://worldcat.org/oclc/907873219 |OCLC=907873219 |ISBN=9688375969 |cid=René Acuña, 1988 |lingua=es}}
* [[Howard Scott Gentry]], ''Agaves of Continental North America'', The University of Arizona Press, 1982.
* {{Cita libro |autore=[[Alwin Berger]] |titolo=Die Agaven |città=Jena |editore=Verlag von Gustav Fischer |anno=1915 |isbn=no |url=http://www.zum.de/stueber/berger/ |lingua=de}}
* Park S. Nobel, ''Remarkable Agaves and Cacti'', Oxford University Press, 1994.
* {{Cita libro |autore=Pietro Martire d'Anghiera|wkautore=Pietro Martire d'Anghiera |titolo=Mondo Nuovo (De Orbe Novo) |curatore=Temistocle Celotti |città=Milano |editore=Edizioni Alpes |anno=1930 |isbn=no |url=http://www.samorini.it/doc1/alt_aut/ad/pietro-martire-danghiera-mondo-nuovo.pdf |formato=pdf |cid=Pietro Martire d'Anghiera, 1930}}
* [[Alwin Berger]], ''Die Agaven'', Jena, 1915. [http://www.zum.de/stueber/berger/]
* {{Cita libro |autore=Oswaldo Goncalves de Lima |titolo=El maguey y el pulque en los códices mexicanos |città=Buenos Aires |anno=1956 |isbn=no |lingua=es |cid=Oswaldo Goncalves de Lima, 1956}}
* Enciclopedia Treccani, 1929. [http://www.treccani.it/enciclopedia/agave_%28Enciclopedia-Italiana%29/]
* [[{{Google books |autore=Howard Scott Gentry]], ''|titolo=Agaves of Continental North America'', |città= |editore=The University of Arizona Press |anno=1982 |id=TdgUAQAAIAAJ |isbn=9780816507757 |lingua=en |cid=Howard Scott Gentry, 1982.}}
* {{Cita libro |autore=Wenceslaus Linck |curatore=S.J. Ernest J. Burrus |titolo=Wenceslaus Linck's diary of his 1766 expedition to Northern Baja California |città=Los Angeles |editore=S.J. Dawson's Book Shop |anno=1966 |isbn=no |lingua=en |cid=Wenceslaus Linck e S.J. Ernest J. Burrus, 1966}}
* {{Cita libro |autore=Park S. Nobel |titolo=Remarkable Agaves and Cacti |url=https://archive.org/details/remarkableagaves0000nobe |città= |editore=Oxford University Press |anno=1994 |isbn=9780195084146 |lingua=en |cid=Park S. Nobel, 1994}}
 
== Voci correlate ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|url=https://images.google.it/images?svnum=10&hl=it&lr=&rls=GGLG%2CGGLG%3A2005-51%2CGGLG%3Ait&q=agave|titolo=Galleria di immagini sul web|accesso=2 novembre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201102133030/https://www.google.it/search?hl=it&lr=&rls=GGLG,GGLG:2005-51,GGLG:it&q=agave&tbm=isch&gws_rd=ssl|dataarchivio=2 novembre 2020|urlmorto=sì}}
* {{cita web |url=http://www.plantsoftheworldonline.org/taxon/urn:lsid:ipni.org:names:325900-2 |titolo=Agave L. |sito=Plants of the World Online |editore=Royal Botanic Gardens, Kew |lingua=en}}
 
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