Agave: differenze tra le versioni
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{{NN|botanica|luglio 2023|Ci sono un gran numero di note, ma sono per la maggior parte annotazioni, non fonti. Motivo per il quale la necessità di note puntuali con fonti si fa sentire.}}
{{Tassobox
|nome=''Agave''
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}}
'''''Àgave''''' <small>[[Linnaeus|L.]]</small> è un [[genere (tassonomia)|genere]] di [[Plantae|piante]]
== Etimologia ==
Il nome
Da prima della denominazione di Linneo vi erano già dei nomi originari della specie: ''metl'', di origine [[Lingua nahuatl|Nahuatl]], ''mexcatl''<ref>{{Cita|René
È nota per alcuni anche con il nome ''century plant''<ref group="N">{{Lett|Pianta centenaria}}.</ref> che le fu dato per la sua longevità prima della fioritura; in realtà tale periodo è di gran lunga inferiore: la maturazione prima della fioritura dipende dalla singola specie e dalle condizioni vegetative delle singole piante.
== Descrizione ==
Genere composto da [[piante succulente]] [[Pianta perenne|perenni]] con portamento a [[Rosetta (botanica)|rosetta]] e con fusto breve generalmente non visibile;<ref group="N">Fanno eccezione alcune specie quali ''A. karwinski'', ''A. goldmaniana'', ''A. attenuata''.</ref> le varie [[Specie di Agave|specie]] hanno dimensioni che variano da circa 20 cm fino a 5-6 metri in ampiezza e da 15 cm a 2,50 metri in altezza.
Le foglie sono carnose, a nervature parallele di consistenza fibrosa, larghe fino a 25 cm e lunghe fino a 2,50 metri; sono quasi sempre dotate di una spina apicale legnosa lunga fino a 5 cm; nella maggior parte delle specie sono presenti spine legnose anche lungo i margini (alcune specie presentano filamenti bianchi).
Le foglie si formano attorno a un breve fusto centrale dal quale si distaccano con la crescita; la loro formazione rispetto alla rosetta segue un angolo costante
Se coltivate in climi più freddi le foglie possono avere una colorazione tendente al verde-azzurro, mentre il colore verde-grigio indica climi più caldi.
Le radici hanno una conformazione [[Radice fascicolata|fascicolata]], sono filamentose, tipiche delle [[monocotiledoni]], con uno spessore massimo circa 2,5 mm e di profondità variabile.
La pianta fiorisce quando raggiunge la maturità all'età di 10-50 anni, dopodiché generalmente muore. Le infiorescenze si formano su un ramo fiorifero legnoso ([[scapo]]) che si genera al centro della rosetta; i fiori hanno sei petali e sei stami.
==
[[File:Agave deserti.jpg|thumb|Fioritura di ''[[Agave deserti]]'' in natura.]]▼
Le agavi sono originarie della porzione meridionale del [[Nord America]], delle [[Caraibi|isole caraibiche]], e della parte settentrionale del [[America centrale|Centro America]], con una maggiore concentrazione di varietà e diffusione nell'attuale [[Messico]].▼
Le agavi raggiungono la maturità dai 3-5 fino ai 50 anni dalla nascita (secondo le specie e soprattutto le condizioni vegetative), con una fioritura che dura diversi mesi e richiede grande dispendio di energie, dopo la quale la quasi totalità delle specie muore e si riproduce con i semi che si disperdono nelle zone circostanti.<ref group="N">Fanno eccezione alcune specie quali ''A. stricta, A. striata, A. dasylirioides'' ecc.</ref>▼
A partire dal [[XVIII secolo]] furono esportate dapprima in Europa, per motivi di studio e come piante ornamentali; successivamente furono esportate per le loro capacità produttive<ref>v. più avanti, Uso</ref> soprattutto in colonie di paesi europei che avessero caratteriche climatiche simili a quelle dei paesi d'origine.▼
La fioritura avviene lungo uno [[Fusto (botanica)#Stelo|stelo]] legnoso che si genera dal fusto al centro della rosetta e che produce nella metà superiore anche diverse migliaia di fiori. Lo stelo raggiunge in un periodo di 2-4 mesi un'altezza variabile da meno di 2 m (''A. parviflora'') agli 11 metri (''A. americana'')
Attualmente sono presenti anche in tutto il [[bacino del Mediterraneo]], in altri paesi dell'[[Africa]] ([[Madagascar]], [[Kenya]], [[Angola]], ..), e in [[Asia]] ([[India]], [[Sri Lanka]], ..) sia come coltivazione sia come vegetazione spontanea [[Specie aliena|alloctona]].▼
I fiori possono formarsi direttamente sullo stelo o essere posti su rami di lunghezza variabile, che si dipartono a raggiera dallo stesso stelo.▼
== Tassonomia ==▼
[[File:Agave Americana prima della classificazione di Linneo.jpg|thumb|''A. americana'' dal ''Trattato Universale delle droghe semplici'' di [[Nicolas Lémery]], 1751.]]▼
{{Citazione|Di tutte le piante coltivate nessuna è più difficile cui dare accuratamente un nome delle specie ''Agave'', in parte a causa dell'imperfezione delle descrizioni pubblicate, e maggiormente dall'impossibilità di fissare a parole i loro caratteri.|Sir Joseph Hooker, ''Curtis Bot. Mag.'', 1871.}}▼
Le agavi tuttavia presentano anche metodi alternativi di riproduzione, che sono:▼
Le agavi hanno a lungo presentato difficoltà particolari nella [[tassonomia]]; vi sono considerevoli variazioni all'interno della stessa specie per la profonda influenza sull'aspetto che possono avere le condizioni vegetative (temperatura, tipo di terreno, quantità d'acqua, ecc.); molte specie inoltre presentano pochi caratteri distintivi tra loro, rendendone difficoltosa la classificazione, soprattutto nei primi anni di vita.▼
* formazione di [[Pollone (botanica)|polloni]] originanti da [[Rizoma|rizomi]] che emergono non molto distanti dalla pianta madre;▼
* formazione di polloni basali, originanti direttamente alla base della pianta madre, per alcune [[specie]] alla morte di questa durante o dopo la fioritura;▼
L'introduzione in Europa delle prime agavi avvenne dopo la conquista del Messico (1521-25); ▼
* formazione di piantine (impropriamente [[Bulbo#Bulbilli|''bulbilli'']]) direttamente sullo stelo dell'infiorescenza, insieme con i fiori.▼
prime tracce se ne hanno intorno alla metà del XVI secolo. Le prime agavi note ai botanici furono denominate ''Aloe americana'' per la grande somiglianza con l{{'}}''[[Aloe (botanica)|aloe]]'', originaria dell'Africa. La prima specie nota agli occidentali (''A. indagatorum'' Trel.) fu scoperta da [[Cristoforo Colombo]] nell'isola [[San Salvador (Bahamas)]] nelle [[Bahamas]]; [[Pietro Martire d'Anghiera]] descrisse per primo fra le piante dell'isola di [[Hispaniola]] l{{'}}''A. antillarum'' Descourt, paragonandola alle palme.<ref>Treccani, 1929.</ref><ref>Pietro Martire d'Anghiera, 1930, ''[http://www.samorini.it/doc1/alt_aut/ad/pietro-martire-danghiera-mondo-nuovo.pdf Mondo Nuovo (De Orbe Novo)]'', cur. Temistocle Celotti, Edizioni Alpes, Milano.</ref>▼
I primi tre metodi sono comuni alla maggior parte delle specie; alcune specie difficilmente formano polloni rizomatosi; il quarto metodo è meno comune (''[[Agave vilmoriniana|A. vilmoriniana]]'', ''[[Agave sisalana|A. sisalana]]'', ''[[Agave angustifolia|A. angustifolia]]'', ecc.).<ref group="N">Alcune specie tuttavia, quali ''A. dasylirioides'', si riproducono solo per seme.</ref>▼
Alcune specie (''A. sisalana, A. fourcroydes'', ''A. tequilana'', ecc.) sono [[ibrido|ibridi]] sterili, la cui riproduzione avviene solo tramite polloni o dalle piantine che si formano sull'infiorescenza.▼
[[File:Agave vilmoriniana 01.JPG|thumb|''[[Agave vilmoriniana]]'' - Piantule sullo stelo dell'infiorescenza]]▼
== Distribuzione e habitat ==
▲Le agavi sono originarie della porzione meridionale del [[America del Nord|Nord America]], delle [[Caraibi|isole caraibiche]], e della parte settentrionale del [[America centrale|Centro America]], con una maggiore concentrazione di varietà e diffusione nell'attuale [[Messico]].
▲A partire dal
Una vera e propria popolarità si ebbe a partire dal [[XIX secolo]], con la ricerca sistematica e l'importazione di numerose specie da parte di collezionisti. I primi studi di classificazione furono tuttavia effettuati in Europa su esemplari presenti in giardini botanici o privati, a volte su esemplari di piccole dimensioni o coltivate in vaso, o che costituivano varianti delle specie selvatiche originali.<ref>Gentry, ''Agaves'', pp. 27-29.</ref>▼
▲Attualmente sono presenti anche in tutto il [[bacino del Mediterraneo]], in altri paesi dell'[[Africa]] ([[Madagascar]], [[Kenya]], [[Angola]], ..), e in [[Asia]] ([[India]], [[Sri Lanka]], ..) sia come coltivazione sia come vegetazione spontanea [[Specie
Nel [[XX secolo]] i più noti studiosi furono [[Alwin Berger]] e [[William Trelease]]<ref>Che redasse varie pubblicazioni tra il 1907 ed il 1920, individuando più di 400 specie, più numerose [[Varietà (biologia)|varietà]].</ref> e soprattutto [[Howard S. Gentry]],<ref>Gentry effettuò una ricerca ventennale sui luoghi naturali d'origine analizzando piante mature e caratteristiche dei fiori; il suo studio fu circoscritto al Nord America continentale (Messico e Stati Uniti), escluse quindi le isole ed il centro America, e definì 136 specie, giungendo a 197 considerando le [[sottospecie]], le [[forme]] e le [[Varietà (biologia)|varietà]].</ref>▼
▲== Tassonomia ==
{{vedi anche|Specie di Agave}}
▲[[File:Agave Americana prima della classificazione di Linneo.jpg|thumb|''A. americana'' dal ''Trattato Universale delle droghe semplici'' di [[Nicolas Lémery]], 1751.]]
▲{{Citazione|Di tutte le piante coltivate nessuna è più difficile cui dare accuratamente un nome delle specie ''Agave'', in parte a causa dell'imperfezione delle descrizioni pubblicate, e maggiormente dall'impossibilità di fissare a parole i loro caratteri.|Sir Joseph Hooker, ''Curtis's
▲Le agavi hanno a lungo presentato difficoltà particolari nella [[tassonomia]]; vi sono considerevoli variazioni all'interno della stessa specie per la profonda influenza sull'aspetto che possono avere le condizioni vegetative (temperatura, tipo di terreno, quantità d'acqua, ecc.); molte specie inoltre presentano pochi caratteri distintivi tra loro, rendendone difficoltosa la classificazione, soprattutto nei primi anni di vita.
[[File:Agave002.jpg|thumb|Fioritura di ''[[Agave americana]]''.]]▼
▲[[File:Agave deserti.jpg|thumb|Fioritura di ''[[Agave deserti]]'' in natura.]]
▲L'introduzione in Europa delle prime agavi avvenne dopo la conquista del Messico (1521-25);
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▲prime tracce se ne hanno intorno alla metà del XVI secolo. Le prime agavi note ai botanici furono denominate ''Aloe americana'' per la grande somiglianza con l{{'}}''[[Aloe (botanica)|aloe]]'', originaria dell'Africa. La prima specie nota agli occidentali (''A. indagatorum'' Trel.) fu scoperta da [[Cristoforo Colombo]] nell'isola [[San Salvador (Bahamas)]] nelle [[Bahamas]]; [[Pietro Martire d'Anghiera]] descrisse per primo fra le piante dell'isola di [[Hispaniola]] l{{'}}''A. antillarum'' Descourt, paragonandola alle palme.<ref
File:Agave filifera 22.JPG|''[[Agave filifera]]''▼
File:Agave victoriae reginae 1.JPG|''[[Agave victoriae-reginae]]''▼
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▲Una vera e propria popolarità si ebbe a partire dal [[XIX secolo]], con la ricerca sistematica e l'importazione di numerose specie da parte di collezionisti. I primi studi di classificazione furono tuttavia effettuati in Europa su esemplari presenti in giardini botanici o privati, a volte su esemplari di piccole dimensioni o coltivate in vaso, o che costituivano varianti delle specie selvatiche originali.<ref>
▲Nel
▲Le agavi raggiungono la maturità dai 3-5 fino ai 50 anni dalla nascita (secondo le specie e soprattutto le condizioni vegetative), con una fioritura che dura diversi mesi e richiede grande dispendio di energie, dopo la quale la quasi totalità delle specie muore e si riproduce con i semi che si disperdono nelle zone circostanti.<ref>Fanno eccezione alcune specie quali ''A. stricta, A. striata, A. dasylirioides'' ecc.</ref>
Attualmente ''Plants of the World Online'' riconosce oltre 280 specie.<ref name="plantsoftheworldonline" />
▲La fioritura avviene lungo uno [[stelo]] legnoso che si genera dal fusto al centro della rosetta e che produce nella metà superiore anche diverse migliaia di fiori. Lo stelo raggiunge in un periodo di 2-4 mesi un'altezza variabile da meno di 2 m (''A. parviflora'') agli 11 metri (''A. americana'') ed un diametro fino ai 25 cm.
▲I fiori possono formarsi direttamente sullo stelo o essere posti su rami di lunghezza variabile, che si dipartono a raggiera dallo stesso stelo.
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▲Le agavi tuttavia presentano anche metodi alternativi di riproduzione, che sono:
▲[[File:Agave002.jpg|thumb|Fioritura di ''[[Agave americana]]''.]]
▲* formazione di [[polloni]] originanti da [[rizomi]] che emergono non molto distanti dalla pianta madre;
▲* formazione di polloni basali, originanti direttamente alla base della pianta madre, per alcune [[specie]] alla morte di questa durante o dopo la fioritura;
Le piante di ''Agave'', oltre a essere apprezzate per la loro bellezza come piante ornamentali, hanno molteplici altri usi. Il loro utilizzo da parte dell'uomo avviene da migliaia di anni, e ha costituito una componente importante nella vita delle civiltà [[mesoamerica]]ne. I primi particolari esatti sulla coltivazione delle agavi si devono a John Gilton che percorse l'America centrale (1568-72). Per le varie e numerose utilizzazioni il [[Compagnia di Gesù|gesuita]] Josè de Acosta chiamò l'agave ''el árbol de las meravillas'' ({{Lett|l'albero delle meraviglie}}).
▲* formazione di piantine (impropriamente [[Bulbo#Bulbilli|''bulbilli'']]) direttamente sullo stelo dell'infiorescenza, insieme con i fiori.
▲I primi tre metodi sono comuni alla maggior parte delle specie; alcune specie difficilmente formano polloni rizomatosi; il quarto metodo è meno comune (''[[Agave vilmoriniana|A. vilmoriniana]]'', ''[[Agave sisalana|A. sisalana]]'', ''[[Agave angustifolia|A. angustifolia]]'', ecc.).<ref>Alcune specie tuttavia, quali ''A. dasylirioides'', si riproducono solo per seme.</ref>
▲Alcune specie (''A. sisalana, A. fourcroydes'', ''A. tequilana'', ecc.) sono [[ibrido|ibridi]] sterili, la cui riproduzione avviene solo tramite polloni o dalle piantine che si formano sull'infiorescenza.
▲[[File:Agave vilmoriniana 01.JPG|thumb|''[[Agave vilmoriniana]]'' - Piantule sullo stelo dell'infiorescenza]]
La composizione chimica delle foglie di agave è articolata
▲== Uso ==
* Parti di agave variamente preparate sono state usate nell'alimentazione regolare da almeno 9.000 anni;<ref>{{Cita|Howard Scott Gentry,
* In alcune regioni del Messico diverse specie sono utilizzate come foraggio per bovini.
* Dalle agavi si ricavano da vari secoli bevande come l{{'}}''aguamiel'' (bevuta fresca) e il ''[[pulque]]'', ottenuto dalla fermentazione del precedente. Dopo l'occupazione europea del centroamerica fu introdotto il processo della [[distillazione]], ignoto ai nativi, che permise di ottenere distillati oggi famosi come il
* Le [[fibra tessile|fibre tessili]] ricavate dalle
* Altri usi vari si trovano nella formazione di filari di piante utilizzati come recinzioni di terreni agricoli. I fusti delle maggiori infiorescenze vengono utilizzati come canne da pesca o pali. Le spine sono state utilizzate come ami da pesca o aghi per cucire. La pianta viene usata per guarire ustioni.
* Il portamento e la spettacolarità della fioritura delle agavi ne ha favorito la piantagione di varie specie nei giardini pubblici e privati di tutto il mondo come pianta ornamentale, fatto che è diventato attualmente il maggior motivo di diffusione e conoscenza al vasto pubblico.
▲La composizione chimica delle foglie di agave è articolata ed il suo approfondimento avviene ancora ai nostri giorni per i suoi usi potenziali.
* I nativi americani realizzavano impacchi con la polpa di alcune specie per pruriti, ferite, piaghe o contusioni.
* Diverse agavi erano impiegate dai nativi americani della popolazione Tarahumara come veleno per i pesci; il succo dell{{'}}''A. lechuguilla'' era usato per avvelenare punte di frecce.
* Le foglie di diverse specie, o il loro succo, era utilizzato fino agli anni
* Dalle sapogenine presenti in varie quantità in numerose specie sono stati prodotti estrogeni e cortisone, soprattutto dall{{'}}''A. sisalana''.<ref>
== Aspetti medici ==
{{Disclaimer|medico}}
L'interno delle foglie in alcune specie (soprattutto registrato in ''A. americana'') contiene sostanze che a contatto con la pelle possono causare dermatiti;<ref>{{Cita|Howard Scott Gentry, 1982|p. 21}}.</ref>, per quanto il fatto non sia molto diffuso se non accidentalmente.<ref>{{Cita pubblicazione |autore=S. Brenner |autore2=M. Landau |autore3=I. Goldberg |titolo=Contact dermatitis with systemic symptoms from Agave americana |pubblicazione=Dermatology |anno=1998 |volume=196 |numero=4 |pp=408-411 |doi=10.1159/000017933 |url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/9669116 |lingua=en}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione |autore=M.R. Ricks |autore2=P.S. Vogel |autore3=D.M. Elston |autore4=C. Hivnor |titolo=Purpuric agave dermatitis |pubblicazione=J Am Acad Dermatol |data=febbraio 1999 |volume=40 |numero=n. 2, pt. 2 |pp=356-358 |doi=10.1016/s0190-9622(99)70485-8 |url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/10025868 |lingua=en}}</ref> L'irritazione, causata da [[rafidi]] di ossalato di calcio, può essere amplificata dal taglio con l'uso di strumenti che causano la proiezione di frammenti.<ref>{{Cita pubblicazione |autore=N. Genillier-Foin |autore2=M. Avenel-Audran |titolo=Purpuric contact dermatitis from Agave Americana |pubblicazione=Ann Dermatol Venereol |data=maggio 2007 |volume=134 |numero=n. 5, pt. 1 |pp=477-478 |doi=10.1016/s0151-9638(07)89218-0 |url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/17507849 |lingua=en}}</ref> Irritazioni simili sono state registrate nelle piantagioni di ''A. tequilana''.<ref>{{Cita pubblicazione |autore=M.L. Salinas |autore2=T- Ogura |autore3=L. Soffchi |titolo=Irritant contact dermatitis caused by needle-like calcium oxalate crystals, raphides, in Agave tequilana among workers in tequila distilleries and agave plantations |pubblicazione=Contact Dermatitis |data=febbraio 2001 |volume=44 |numero=2 |pp=94-96 |doi=10.1034/j.1600-0536.2001.440208.x |url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/11205412 |lingua=en}}</ref> Le foglie secche possono essere maneggiate senza nessun effetto.
== Note ==
;Annotazioni
<references group="N"/>
;Fonti
<references/>
== Bibliografia ==
* {{Cita libro |autore=René Acuña |titolo=Relaciones geográficas del siglo XVI |città=Coyoacán |editore=Universidad Nacional Autónoma de México, Instituto de Investigaciones Antropológicas |anno=1988 |url=https://worldcat.org/oclc/907873219 |OCLC=907873219 |ISBN=9688375969 |cid=René Acuña, 1988 |lingua=es}}
* [[Howard Scott Gentry]], ''Agaves of Continental North America'', The University of Arizona Press, 1982.▼
* {{Cita libro |autore=[[Alwin Berger]] |titolo=Die Agaven |città=Jena |editore=Verlag von Gustav Fischer |anno=1915 |isbn=no |url=http://www.zum.de/stueber/berger/ |lingua=de}}
* {{Cita libro |autore=Pietro Martire d'Anghiera|wkautore=Pietro Martire d'Anghiera |titolo=Mondo Nuovo (De Orbe Novo) |curatore=Temistocle Celotti |città=Milano |editore=Edizioni Alpes |anno=1930 |isbn=no |url=http://www.samorini.it/doc1/alt_aut/ad/pietro-martire-danghiera-mondo-nuovo.pdf |formato=pdf |cid=Pietro Martire d'Anghiera, 1930}}
* {{Cita libro |autore=Oswaldo Goncalves de Lima |titolo=El maguey y el pulque en los códices mexicanos |città=Buenos Aires |anno=1956 |isbn=no |lingua=es |cid=Oswaldo Goncalves de Lima, 1956}}
▲*
* {{Cita libro |autore=Wenceslaus Linck |curatore=S.J. Ernest J. Burrus |titolo=Wenceslaus Linck's diary of his 1766 expedition to Northern Baja California |città=Los Angeles |editore=S.J. Dawson's Book Shop |anno=1966 |isbn=no |lingua=en |cid=Wenceslaus Linck e S.J. Ernest J. Burrus, 1966}}
* {{Cita libro |autore=Park S. Nobel |titolo=Remarkable Agaves and Cacti |url=https://archive.org/details/remarkableagaves0000nobe |città= |editore=Oxford University Press |anno=1994 |isbn=9780195084146 |lingua=en |cid=Park S. Nobel, 1994}}
== Voci correlate ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web |url=http://www.plantsoftheworldonline.org/taxon/urn:lsid:ipni.org:names:325900-2 |titolo=Agave L. |sito=Plants of the World Online |editore=Royal Botanic Gardens, Kew |lingua=en}}
{{Controllo di autorità}}
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