Martin Bernal: differenze tra le versioni
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{{Bio
|Nome = Martin
|Cognome = Bernal
|Sesso = M
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|GiornoMeseMorte = 9 giugno
|AnnoMorte = 2013
|
|Epoca2 =
|Attività2 = sinologo▼
|Attività = grecista
|Nazionalità = britannico
}}
Esperto di [[storia della Cina|storia cinese]] [[storia moderna|moderna]], insegna Governi e Studi del [[Vicino Oriente]] alla [[Cornell University]]. È noto soprattutto per il controverso volume intitolato ''[[Atena nera]]'' col quale tentò di provare l'origine egiziana delle [[greco antico|lingua]] e della [[civiltà greca]] antica.<ref>
== Biografia ==
Figlio dell'artista Margaret Gardiner e del fisico irlandese [[John Desmond Bernal]], fu educato al Dartington Hall, un'organizzazione caritatevole del [[King's College (Cambridge)|King's College di Cambridge]] specializzata nelle arti, nella giustizia sociale e nello sviluppo sostenibile. Nel 1961, superò col massimo dei voti i [[Tripos (Cambridge)|tripos]] per l'ammissione al corso di studi orientali.<ref name="Cornell">{{Cita web|url=http://www.arts.cornell.edu/nes/people/bernal.html |titolo=CV |editore=Cornell University |accesso= 12 febbraio 2009 }}</ref> Si specializzò nella lingua cinese e in storia moderna della Cina, dopo aver frequentato per alcuni periodi l'[[Università di Pechino]]. Proseguì gli studi universitari a [[Università di Cambridge|Cambridge]], e, con l'aiuto del programma Harkness Fellowship finanziato dalla fondazione [[Commonwealth Fund]] di New York, anche all'[[Università della California
Nel '73, si trasferì negli Stati Uniti come ''fellow'' e ricercatore della [[Cornell University]], residente nell'esclusivo collegio universitario di Telluride House.<ref name="Interview-Bernal">{{Cita pubblicazione|cognome1=Cohen |nome1=Walter |cognome2=Bernal |nome2=Martin |titolo=An Interview with Martin Bernal |rivista=Social Text |data=1993 |volume=35 |numero=35 |pp=
Inizialmente tenne la docenza di Studi governativi, proseguendo le sue ricerche sulla storia cinese moderna. Durante la [[Guerra del Vietnam]] apprese la lingua, la storia e la cultura vietnamite. Intorno al 1975, si verificò un
▲Nel '73, si trasferì negli Stati Uniti come ''fellow'' e ricercatore della [[Cornell University]], residente nell'esclusivo collegio universitario di Telluride House.<ref name="Interview-Bernal">{{Cita pubblicazione|cognome1=Cohen |nome1=Walter |cognome2=Bernal |nome2=Martin |titolo=An Interview with Martin Bernal |rivista=Social Text |data=1993 |volume=35 |numero=35 |pp=1–24 |doi=10.2307/466441 |jstor=466441 }}</ref> Nel 1988, divenne ordinario e insegnò in tale ateneo per tutta la sua carriera accademica fino al 2001, anno del suo pensionamento.<br />
▲Inizialmente tenne la docenza di Studi governativi, proseguendo le sue ricerche sulla storia cinese moderna. Durante la [[Guerra del Vietnam]] apprese la lingua, la storia e la cultura vietnamite. Intorno al 1975, si verificò un radicamento cambiamento nei suoi interessi di ricerca, che egli descrisse con le seguenti parole:
{{citazione
|Le sporadiche componenti ebraiche sparse della mia ascendenza avrebbero creato incubi agli esaminatori che avessero tentato di applicare le [[leggi di Norimberga]], e, sebbene [fossi] lieto di avere queste frazioni, precedentemente non diedi molta importanza ad esse
Durante questo periodo, stavo iniziando a studiare l'ebraico e trovai ciò che ritenevo una serie di impressionanti
▲Durante questo periodo, stavo iniziando a studiare l'ebraico e trovai ciò che ritenevo una serie di impressionanti analogie somiglianze con il [[greco antico|greco]]..
|Martin Bernal, ''[[Atena nera|Black Athena]]'', vol. I, prefazione
|The scattered Jewish components of my ancestry would have given nightmares to assessors trying to apply the Nuremberg Laws, and although pleased to have these fractions, I had not previously given much thought to them or to Jewish culture. It was at this stage that I became intrigued—in a Romantic way—in this part of my 'roots'. I started looking into ancient Jewish history and— being on the periphery myself—into the relationship between the Israelites and the surrounding peoples, particularly the Canaanites and the Phoenicians. I had always known that the latter spoke Semitic languages, but it came as quite a shock to learn that Hebrew and Phoenician were mutually intelligible and that serious linguists treated both as a dialect of a single Canaanite language.<br />
During this time, I was beginning to study Hebrew and I found what seemed to me a number of striking similarities between it and Greek...
|lingua= en
}}
Bernal concluse che il nesso storico fra la civiltà egiziana e quella greca dovesse essere preso sul serio. Nipote dell'egittologo [[Alan Gardiner]], fin dall'adolescenza Bernal si interessò alle vicende dell'[[Antico Egitto]], ma la svolta nella sua attività di ricerca arrivò solamente con la lettura delle opere di [[Cyrus Gordon]] e [[Michael Astour]], che lo guidarono alla stesura del primo volume di ''[[Atena nera|Black Athena]]''.<ref name=BAIP>''Black Athena'', Vol I, Prefazione</ref>
Nel 1990 diede alle stampe ''Cadmean Letters: The Westward Diffusion of the Semitic Alphabet Before 1400 BC'', sull'origine dell'[[alfabeto greco]]. Le teorie del libro furono derivate dal più ampio studio delle relazioni fra Egitto, Oriente e la Grecia condotto per ''Black Athena''.<ref>{{cita news | url = https://www.independent.co.uk/news/obituaries/martin-bernal-historian-best-known-for-his-controversial-black-athena-books-8788503.html | titolo = Martin Bernal: Historian best known for his controversial 'Black Athena' books | autore = Martin Childs | rivista = [[The Independent]]}}</ref>
Nel '76, [[David Owen]] lo introdusse alla lettura di [[Joseph Naveh]]. Nell'aprile del '78, fu invitato a rispondere a una presentazione di L.H. Jeffrey
Una serie di discussioni tecniche con P. Kyle McCarter definirono i contorni del problema: l'analisi [[epigrafe|epigrafica]] di Naveh affermava che la trasmissione doveva essersi verificata non oltre l'XI secolo a.c., in aperto contrasto con tutti i dati storici. In un primo momento, aveva fatto proprio il punto di vista tradizionale secondo il quale la parte semitica
Sulla base di questa osservazione, ipotizzò che '''φ,''' [[phi (lettera)|phi]], derivasse dalla lettera etiopica e [[Lingua sudarabica|sabea]] corrispondente e che fosse stata importata dalle popolazioni dell'[[Egeo]] nella prima metà del secondo millennio a.C., prima della degradazioni delle [[Approssimante labiovelare sonora|labiovelari greche]] secondo la regola K<sup>w</sup> > ''[[Rho (lettera)|ρ]]''.<ref>"Speculations on the Disintegration of Afroasiatic", paper presentato all'ottava edizione del North American Conference on Afroasiatic Linguistics, San Francisco, aprile 1980, e ala prima edizione della Conferenza Internazionale di Studi Somali, [[Mogadiscio]], luglio 1980. Citato in:
▲Una serie di discussioni tecniche con P. Kyle McCarter definirono i contorni del problema: l'analisi [[epigrafe|epigrafica]] di Naveh affermava che la trasmissione doveva essersi verificata non oltre l'XI secolo a.c., in aperto contrasto con tutti i dati storici. In un primo momento, aveva fatto proprio il punto di vista tradizionale secondo il quale la parte semitica del'alfabeto greco si fermasse alla [[Ypsilon|lettera ''Ypsilon'']] e che la [[Terminus post quem|data al più tardi]] della trasmissione alfabetica fosse collocabile fra il XIII e il XII secolo, al tempo della riduzione del'alfabeto cananita da 27/28 lettere a 22. Tale soluzione, era di nuovo insoddisfacente dal punto di vista storico. Nella primavera del 1980, intuì l'esistenza di un legame fra le "lettere [[Talmud|talmudiche]]" e le "nuove lettere" greche, avendo notato che negli idiomi parlate diffusi nella regione del [[Gurage]], a sud dell'Etiopia, erano sopravvissute varie consonanti labializzate che alla fine del secondo millennio a.C. probabilmente esistevano ancora nella lingua protosemitica parlata in Asia.<br/>
▲Sulla base di questa osservazione, ipotizzò che '''φ,''' [[phi (lettera)|phi]], derivasse dalla lettera etiopica e [[Lingua sudarabica|sabea]] corrispondente e che fosse stata importata dalle popolazioni dell'[[Egeo]] nella prima metà del secondo millennio a.C., prima della degradazioni delle [[Approssimante labiovelare sonora|labiovelari greche]] secondo la regola K<sup>w</sup> > ''[[Rho (lettera)|ρ]]''.<ref>"Speculations on the Disintegration of Afroasiatic", paper presentato all'ottava edizione del North American Conference on Afroasiatic Linguistics, San Francisco, aprile 1980, e ala prima edizione della Conferenza Internazionale di Studi Somali, [[Mogadiscio]], luglio 1980. Citato in: * {{cita web | url = http://www.quest-journal.net/shikanda/topicalities/martin.htm | titolo = In memoriam Martin Gardiner Bernal (1937-2013) | lingua = en | autore = Wim van Binsbergen}}<br /> *{{cita libro | url = https://files.eric.ed.gov/fulltext/ED379944.pdf | formato = pdf | pagina = 55 | autore = Bomhard, Allan R| titolo = Indo-European and the Nostratic Hypothesis: History of Research, Current Trends, and Future Prospects. | data = marzo 1995 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20150430162829/https://files.eric.ed.gov/fulltext/ED379944.pdf | dataarchivio = 30 aprile 2015 | urlmorto = no}}</ref><ref>Bernal, ''Cadmean Letters'', 1990, p. xii (prefazione).</ref>
Ampliò quindi il discorso all'ipotesi di una simmetria fra le lingue semitiche arcaiche non più pronunciate nella lingua dei Cananiti e le "nuove lettere" greche
Bernal spese i vent'anni seguenti per raccogliere il materiale e scrivere gli altri due volumi di ''[[Atena nera]]'': il secondo volume dedicato alle prove archeologiche e documentarie, e il terzo dedicato alle prove linguistiche. Trascorse anche molto tempo a difendere il suo lavoro. Nel 2001 fu nominato professore emerito, dopo il suo ritiro dalla vita accademica.
Criticando il capitolo conclusivo del secondo volume di ''Black Athena'', [[Mary Lefkowitz|Mary R. Lefkowitz]] riferisce che Bernal accettò l'idea di una presenza fenicia o cadmea a Tebe intorno al 1470 a.C., adducendo come prove la statua di [[marmo pari]]o che celebra l'ingresso di [[Cadmo]] nella città e il passo nei quale [[Erodoto]] (5.59.1) riferisce di aver visto «lettere cadmee» in tale luogo. Secondo la studiosa, il padre della storia si sarebbe sbagliato e non avrebbe riconosciuto un falso, in virtù della somiglianza tra le lettere cadmee e quelle dell'[[alfabeto ionico]], che il testo stesso evidenzia poco più avanti e che Bernal avrebbe ignorato acriticamente. Anche la datazione dell'arrivo di Cadmo a Tebe sarebbe incerta, poiché, se da un lato la statua datata con certezza al III secolo a.C. riflette il costume della tarda Grecità di datare e stabilire cronologie per qualsiasi cosa, i sistemi di datazione adottati - quali ad esempio l'ordinalità della generazione - erano spesso imprecisi e approssimativi, come può risultare dalla variabilità della vita media fra una generazione e quella successiva.<ref>{{cita libro | autore = [[Mary Lefkowitz]] | curatore = Guy MacLean Rogers | url = https://books.google.it/books?id=AClFWV6PE8wC&pg=PA326&dq=Cadmean+Letters%2Bbernal&hl=en&sa=X&ved=2ahUKEwj__s2m1e_qAhVDLewKHdB2BLgQ6AEwAXoECAAQAg#v=onepage&q=Cadmean%20Letters%2Bbernal&f=false | titolo = Black Athena Revisited |
== Opere ==
*{{Cita libro|autore= Bernal, Martin|titolo=Vietnam Signposts|anno=1966|editore=Views Quarterly Review|città=London}} (pamphlet)
*{{Cita libro|autore= Bernal, Martin|titolo=Chinese Socialism to 1907|url= https://archive.org/details/chinesesocialism0000bern
*{{Cita libro|titolo= Black Athena: Afroasiatic Roots of Classical Civilization, Volume I: The Fabrication of Ancient Greece, 1785-1985|url= https://archive.org/details/blackathenaafroa00bern
*{{Cita libro|autore= Bernal, Martin|titolo=Cadmean Letters: The Transmission of the Alphabet to the Aegean and Further West Before 1400 B.C.|url= https://archive.org/details/cadmeanletterstr0000bern|editore= Eisenbrauns|anno= 1990| isbn=978-0-931464-47-8}}
*{{Cita libro|titolo=Black Athena: Afroasiatic Roots of Classical Civilization, Volume II: The Archaeological and Documentary Evidence|autore= Bernal, Martin|editore=Rutgers University Press|anno=1991}}<ref name=FAB/>
*{{Cita libro|titolo=Black Athena Writes Back: Martin Bernal Responds to His Critics|url=https://archive.org/details/blackathenawrite0000bern|curatore=Moore, David Chioni |anno=2001|editore=Duke University Press|isbn= 978-0-8223-2706-6 }}
*{{Cita libro|titolo=Black Athena: The Afroasiatic Roots of Classical Civilization, Volume III: The Linguistic Evidence|autore= Bernal, Martin |editore=Rutgers University Press|anno=2006|isbn=978-1-85343-799-1 }}
== Repliche ==
In risposta ai testi di Bernal altri studiosi pubblicarono le seguenti monografie:
*{{Cita libro|titolo=Black Athena Revisited|url=https://archive.org/details/blackathenarevis00lefk_0
*{{Cita libro|titolo=Not Out of Africa: How Afrocentrism Became an Excuse to Teach Myth as History|url=https://archive.org/details/notoutofafricaho00lefk_0 |autore=[[Mary Lefkowitz|Lefkowitz, Mary]] |anno=1997|editore=Basic Books}}
*{{Cita libro|titolo=History Less: A Race Odyssey|autore=[[Mary Lefkowitz|Lefkowitz, Mary]]|anno=2008|editore=
*{{Cita libro|titolo=Heresy in the University: The Black Athena Controversy and the Responsibilities of American Intellectuals|url=https://archive.org/details/heresyinuniversi00berl|autore=Berlinerblau, Jacques|anno=1999|editore=Rutgers University Press}}
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web | url = http://vivo.cornell.edu/humanities/individual/vivo/individual25949 | titolo = Profilo accademico di Martin Bernal | sito = [[Cornell University]]| lingua = en }}
{{controllo di autorità}}
▲{{Portale|Biografie|Grecia antica}}
[[Categoria:Professori dell'Università di Cambridge]]
[[Categoria:Studenti dell'Università di Harvard]]
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