Joachim Joseph André Murat: differenze tra le versioni
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== Biografia ==
===I primi anni===
Il conte Joachim Joseph André Murat Murat nacque il 12 dicembre 1828 a Parigi. Suoi genitori erano Pierre Gaétan Murat (1798–1847) e Marie Pauline de Méneval (1810–1889). Suo padre era nipote del maresciallo e cognato di [[Napoleone]], [[Gioacchino Murat]], re di Napoli.<ref name="Robert, Cougny, 1889–1891">Robert, Cougny, 1889–1891</ref> Sua madre era figlia di [[Claude François de Méneval]], segretario personale di [[Napoleone]].
===Diplomatico===
Dopo la [[Rivoluzione francese del 1848|rivoluzione di febbraio del 1848]], Murat decise di intraprendere la carriera come diplomatico. Fu ''attaché'' alla missione diplomatica del conte [[Alexandre Colonna Walewski]] a [[Firenze]] nel 1849, dove fu ''chargé d'affaires'' per conto del governo francese da gennaio a luglio del 1852.
Nel 1853 divenne il primo ''chargé d'affaires'' francese a [[Stoccolma]].
Nel 1856 accompagnò [[Charles de Morny]], ambasciatore straordinario a [[San Pietroburgo]], per l'incoronazione dello zar [[Alessandro II di Russia]]. L'anno successivo diede alle stampe un resoconto delle cerimonie alle quali prese parte.<ref
===Politico nel secondo impero francese===
[[
Murat divenne segretario e vicepresidente del consiglio generale del dipartimento del Lot. Venne eletto sindaco di [[Cahors]] nel 1853 e poi fu sindaco a [[Labastide-Murat]].
Venne prescelto come deputato il 5 febbraio 1854 in un'elezione che rimpiazzò [[Joseph Lafon de Cayx]] che era morto da poco.
Murat venne rieletto il 22 giugno 1857 con 33.990 voti contro soli 443 per il suo avversario repubblicano, il generale [[Louis-Eugène Cavaignac]], e venne rieletto con una maggioranza altrettanto allargata il 1
Fu membro di diverse commissioni, siglò 116 interpellanze e votò favorevolmente alla dichiarazione della [[guerra franco-prussiana]].<ref
Nella legislatura del 1869 sedette nel gruppo di centro-destra, mantenendo tale incarico sino alla sconfitta subita dalla Francia nella [[battaglia di Sedan]] e dalla dichiarazione della [[Terza Repubblica francese|terza repubblica francese]] il 4 settembre 1870.
===La terza repubblica francese===
Durante la terza repubblica francese, Murat venne eletto rappresentante per il Lot all'Assemblea Nazionale l'8 febbraio 1871, mantenendo tale incarico sino al 7 marzo 1876.
Aderì al movimento [[bonapartista]] dell{{'
Votò per la pace con la Prussia, contro l'esilio dei principi delle ex casate regnanti di Francia, a favore delle dimissioni di [[Adolphe Thiers]], contro il governo di [[Albert de Broglie]] e contro le leggi costituzionali.<ref
Murat venne eletto deputato per il Lot il 20 febbraio 1876 e rieletto il 14 ottobre 1877, il 21 agosto 1881 ed il 4 ottobre 1885, mantenendo il proprio incarico sino al 14 ottobre 1889. Si oppose alle politiche repubblicane dei ministeri dell'educazione e delle colonie. Votò contro la persecuzione di tre membri della ''[[Ligue des Patriotes]]'', contro la bozza della [[legge Lisbonne]] per la restrizione della [[libertà di stampa]], e contro la persecuzione del generale [[Georges Ernest Boulanger]].
Nel 1878 accompagnò il principe Napoleone in visita alle corti di [[
Fu uno dei rappresentanti ufficiali del principe a Parigi sino alla sua morte nel 1879 nella [[guerra anglo-zulu]].<ref
Nel 1889 Murat cercò di essere rieletto per Cahors ma venne sconfitto dal repubblicano [[Léon Talou]]. Continuò quindi a servire il consiglio generale del Lot sino al 1898.<ref>Jolly, 1960-1977</ref>
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* Joachim (1861-1899), ufficiale d'artiglieria, genero di [[Marius Bianchi]]
Alla morte della prima moglie, l'11 ottobre 1866 si risposò con Marguerite Barrot (1844–1937), figlia del senatore [[Adolphe Barrot]].<ref
* Clotilde (1868-1949), sposò [[Paul Lebaudy]]
* Gaétan (1871-1873)
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==Opere==
*{{
*{{
▲*{{citation|author=Murat, Joachim|title=Le Couronnement de l'empereur Alexandre II, souvenirs de l'ambassade de France
▲ |___location=Paris|publisher=E. Plon, Nourrit et Cie|year=1897 |pages=478 |url=http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k9745708w}}
==Onorificenze==
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==Bibliografia==
*{{
*{{Cita pubblicazione|lingua=fr|cid={{harvid|Joachim, Joseph, André Murat – Assemblée}}|titolo=Joachim, Joseph, André Murat|editore=Assemblée nationale|url=http://www2.assemblee-nationale.fr/sycomore/fiche/%28num_dept%29/9219|accesso=19 gennaio 2018}}
*{{Cita pubblicazione|lingua=fr |cid={{harvid|Joachim Murat (comte, 1828–1904) – BnF}}|titolo=Joachim Murat (comte, 1828–1904)|editore=BnF: Bibliotheque nationale de France|url=http://data.bnf.fr/10688363/joachim_murat/|accesso=19 gennaio 2018}}
*{{Cita pubblicazione|lingua=fr |titolo=Dictionnaire des parlementaires français de 1889 à 1940|capitolo=MURAT, JOACHIM, JOSEPH, ANDRÉ|cognome=Jolly |nome=Jean|editore=Éditeur : Presses universitaires de France|città=Paris|anno=1960–1977 |ISBN=2-1100-1998-0|urlcapitolo=http://www2.assemblee-nationale.fr/sycomore/fiche/%28num_dept%29/9219}}
== Altri progetti ==
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{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|politica}}
[[Categoria:Sindaci in Francia]]
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