Object storage: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Refuso
FrescoBot (discussione | contributi)
m Bot: numeri di pagina nei template citazione
 
(2 versioni intermedie di 2 utenti non mostrate)
Riga 1:
L''''object storage''' (conosciuto anche come '''archiviazione basata su oggetti'''<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Mesnier|nome=M.|autore2=Ganger|autore3=Riedel|nome2=G.R.|nome3=E.|data=August 2003|titolo=Storage area networking - Object-based storage|rivista=[[IEEE Communications Magazine]]|volume=41|numero=8|pp=84–9084-90|doi=10.1109/mcom.2003.1222722}}</ref>) è una tipologia di [[Memoria (elettronica)|memorizzazione]] che gestisce i dati come oggetti, al contrario di altre architetture di storage come i [[file system]] che gestiscono i dati come una gerarchia di file, e l'archiviazione a blocchi all'interno di settori e tracce.<ref>{{Cita web|url=http://www.druva.com/blog/object-storage-versus-block-storage-understanding-technology-differences/|dataaccesso=19 January 2015}}</ref> Ogni oggetto in genere include i dati stessi, una quantità variabile di [[Metadato|metadati]], e un [[Universally unique identifier|identificatore univoco globale]]. Lo storage a oggetti può essere implementato a più livelli, tra cui il livello di dispositivo (dispositivo di archiviazione a oggetti), il livello di sistema e il livello di interfaccia. In ogni caso con l'object storage si ha la possibilità di abilitare funzionalità non indirizzate da altre architetture di storage, come interfacce direttamente programmabili dall'applicazione, uno spazio dei nomi che può estendersi su più istanze di hardware fisico e funzioni di gestione dei dati come [[Replicazione (informatica)|replica dei dati]] e distribuzione degli stessi a livello di granularità.
 
Lo storage di oggetti è utilizzato per vari scopi tra cui la memorizzazione di oggetti come video e foto su [[Facebook]], canzoni su [[Spotify]] o file nei servizi di collaborazione online, come [[Dropbox]].<ref>{{Cita web|url=http://www.gartner.com/technology/reprints.do?id=1-1R78PJ9&ct=140226&st=sb|autore=Chandrasekaran, Arun|sito= Gartner Research }}</ref> Una delle limitazioni dello storage di oggetti è che non è destinato a dati transazionali, poiché il sistema non è stato progettato per sostituire l'accesso e la condivisione di file [[Network Attached Storage|NAS]], non supporta i meccanismi di blocco e condivisione necessari per mantenere una singola versione aggiornata di un file.<ref name="objectstorage">{{Cita web|url=https://qumulo.com/blog/block-storage-vs-object-storage-vs-file-storage/|citazione="Object storage can work well for unstructured data in which data is written once and read once (or many times). Static online content, data backups, image archives, videos, pictures, and music files can be stored as objects."|dataaccesso=8 February 2022}}</ref>
Riga 5:
== Storia ==
=== Origini ===
Nel 1995, una ricerca condotta da Garth Gibson sui NAS promoveva per la prima volta il concetto di dividere le operazioni meno comuni, come le manipolazioni dello [[Namespace|spazio dei nomi]], dalle operazioni comuni come la lettura e la scrittura, per ottimizzare le prestazioni e la scalabilità di entrambe.<ref name="NASD">{{Cita web|url=http://www.pdl.cmu.edu/ftp/NASD/Sigmetrics97.pdf|autore=Garth A. Gibson|dataaccesso=27 October 2013}}</ref> Nello stesso anno, è stata istituita una società belga, la ''FilePool,'' per costruire le basi per le funzioni di archiviazione. Lo stoccaggio di oggetti è stato proposto nel laboratorio della [[Università Carnegie Mellon|Carnegie Mellon University]] di Gibson come progetto di ricerca nel 1996. Un altro concetto chiave è stato l'astrazione della scrittura e della lettura dei dati in container più flessibili defintii "oggetti". Il controllo di accesso ''fine-grained'' attraverso l'architettura di archiviazione oggetti è stato descritto ulteriormente da uno dei membri del team NASD, Howard Gobioff, che successivamente fu uno degli inventori del [[Google File System]].<ref>{{Cita web|url=http://repository.cmu.edu/cgi/viewcontent.cgi?article=1147&context=pdl|autore=Gobioff, Howard|dataaccesso=7 November 2013}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://research.google.com/archive/gfs-sosp2003.pdf|autore=Sanjay Ghemawat|dataaccesso=7 November 2013}}</ref> Altri lavori correlati includono il progetto del [[file system]] [[Coda (file system)|Coda]] al [[Università Carnegie Mellon|Carnegie Mellon]], iniziato nel 1987, che ha generato il [[file system]] Lustre.<ref name="Lustre">{{Cita web|url=http://ols.fedoraproject.org/OLS/Reprints-2002/braam-reprint.pdf|dataaccesso=17 September 2013|titolo=Copia archiviata|dataarchivio=1 dicembre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171201182053/https://ols.fedoraproject.org/OLS/Reprints-2002/braam-reprint.pdf|urlmorto=sì}}</ref> C'è anche il progetto OceanStore presso l'UC Berkeley, iniziato nel 1999, e il progetto Logistic Networking presso l'[[Università del Tennessee|Università del Tennessee Knoxville]], iniziato in 1998.<ref>{{Cita web|url=http://oceanstore.cs.berkeley.edu/|dataaccesso=18 September 2013}}</ref><ref>{{Cita libro|nome=John|cognome=Kubiatowicz|nome2=Chris|cognome2=Wells|nome3=Ben|cognome3=Zhao|titolo=Proceedings of the ninth international conference on Architectural support for programming languages and operating systems|data=2000|pp=190–201190-201|ISBN=1581133170|DOI=10.1145/378993.379239}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|autore=Plank|nome=James|autore2=Beck|autore3=Elwasif|nome2=Micah|nome3=Wael|data=October 1999|titolo=The Internet Backplane Protocol: Storage in the Network|rivista=Netstore 1999|accesso=27 January 2021|url=http://web.eecs.utk.edu/~jplank/plank/papers/NS99-IBP.pdf}}</ref> Nel 1999, Gibson fondò Panasas per diffondere i concetti sviluppati dal team NASD.
 
=== Sviluppo ===
Riga 16:
 
=== Astrazione dello storage ===
Uno dei principi di progettazione dello storage di oggetti è quello di astrarre alcuni livelli inferiori, quelli lontani dagli amministratori e dalle applicazioni. IIdatiI dati vengono così esposti e gestiti come oggetti invece di blocchi o file. Gli oggetti contengono proprietà descrittive aggiuntive che possono essere utilizzate per una migliore gestione e ne permette anche l'indicizzazione. Gli amministratori così non devono eseguire funzioni di archiviazione di livello inferiore come la costruzione e la gestione di [[Logical Unit Number|volumi logici]] per utilizzare la capacità del disco o impostare i livelli [[RAID]] per affrontare problemi ai dischi.
 
L'object storage consente anche l'indirizzamento e l'identificazione di singoli oggetti da più di un semplice nome del file e dal percorso: viene aggiunti infatti un identificatore univoco all'interno di un bucket, o nell'intero sistema, per supportare spazi dei nomi molto più grandi ed eliminare le collisioni dei nomi.
Riga 49:
La stragrande maggioranza dello storage cloud disponibile sul mercato utilizza un'architettura di archiviazione di oggetti. Alcuni esempi notevoli sono [[Amazon S3|Amazon Web Services S3]], che è debuttato nel marzo 2006, [[Microsoft Azure]] Blob Storage, Rackspace Cloud Files (il cui codice è stato donato nel 2010 al progetto OpenStack e rilasciato come [[OpenStack|OpenStack Swift]]) e Google Cloud Storage rilasciato nel maggio 2010.
 
=== I [[file system]] basati su oggetti ===
Alcuni [[file system]] distribuiti utilizzano un'architettura basata su oggetti, in cui i [[metadati]] dei file sono memorizzati nei server e i dati dei file sono archiviati nei server di archiviazione oggetti. Il software client del [[file system]] interagisce con i diversi [[server]] e li astrae al fine di disporre all'utente e alle applicazioni un [[file system]] completo.