Samurai: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica Etichette: Annullato Possibili insulti diretti o linguaggio triviale Modifica visuale |
Annullata la modifica 144095504 di 2.115.65.18 (discussione) Etichetta: Annulla |
||
| (26 versioni intermedie di 17 utenti non mostrate) | |||
Riga 2:
{{F|Giappone|maggio 2016}}
[[File:Samurai.jpg|thumb|Samurai in armi (circa [[1860]])]]
Con {{nihongo|'''samurai'''|侍}} s'indicano i membri della casta [[militare]] del [[Storia del Giappone|Giappone feudale]]; simili sotto certi aspetti ai [[cavalleria medievale|cavalieri dell'Europa medievale]], questi [[guerriero|guerrieri]] giocarono per diversi secoli un ruolo fondamentale nella storia giapponese. Il loro declino coincise con l'inizio dello [[Shogunato Tokugawa]], che con la fine dell'epoca dei conflitti vide fortemente ridimensionata la loro figura, per poi essere completamente accantonata durante il [[Rinnovamento Meiji]] nel XIX secolo in favore di un esercito regolare di stampo europeo.
== Storia ==
Il nome deriva sicuramente da un verbo, ''saburau'', che significa "servire" o "tenersi a lato" e letteralmente significa "servitore". Un termine più appropriato sarebbe risalente al [[periodo Edo]].
Il termine viene tuttora usato per indicare proprio la nobiltà guerriera (non, ad esempio, gli ''[[ashigaru]]'', cioè i fanti, né i ''[[kuge]]'', cioè gli aristocratici di corte). I samurai che non servivano un ''[[daimyō]]'' perché era morto o perché ne avevano perso il favore, o la fiducia, erano chiamati ''[[rōnin]]'', letteralmente "uomo onda", che intende "libero da vincoli", ma assume sempre un significato dispregiativo.
I samurai costituivano una casta colta
Con il [[rinnovamento Meiji]] (tardo [[XIX secolo]]) la classe dei samurai fu abolita in favore di un
== Etimologia ==
Riga 42 ⟶ 40:
[[File:Samurai with sword.jpg|thumb|upright|Samurai armato]]
[[File:Old Japanese military paraphernalia.jpg|thumb|Collezione di armature di samurai]]
I samurai usavano una grande varietà di armi, anzi, un'evidente differenza tra la cavalleria europea e i samurai riguarda proprio l'impiego delle armi, poiché i samurai non ritennero mai che esistessero armi disonorevoli, ma solo armi efficienti e inefficienti. L'uso delle armi da fuoco costituì una parziale eccezione, in quanto fu fortemente scoraggiato durante il [[XVII secolo]] dagli shogun Tokugawa, fino a proibirle quasi completamente e ad allontanarle del tutto dalla pratica della maggior parte dei samurai.
Nel [[periodo Tokugawa]] si diffuse l'idea che l'[[anima]] di un samurai risiedesse nella [[katana]] che portava con sé, a seguito dell'influenza dello [[zen]] sul ''[[bujutsu]]''; a volte i samurai vengono descritti come se dipendessero esclusivamente dalla spada per combattere. Raggiunti i tredici anni, in una cerimonia chiamata ''genpuku'', ai ragazzi della classe militare veniva dato un ''[[wakizashi]]'' e un nome da adulto, per diventare così vassalli, cioè samurai a tutti gli effetti. Questo dava loro il diritto di portare una katana, sebbene venisse spesso assicurata e chiusa con dei lacci per evitare sfoderamenti immotivati o accidentali. Insieme, katana e ''wakizashi'' vengono chiamati ''[[daishō]]'' (letteralmente: "grande e piccolo") e il loro possesso era la prerogativa del [[buke]], la classe militare al vertice della piramide sociale. Portare le due spade venne vietato nel 1523 dallo shogun ai cittadini comuni che non erano figli di un samurai, per evitare rivolte armate, perché prima della riforma tutti potevano diventare samurai.
Riga 49 ⟶ 47:
[[File:Samurai-shodo.svg|thumb|upright=0.6|Ideogramma samurai]]
[[File:Satsuma-samurai-during-boshin-war-period.jpg|thumb|upright=1.4|Samurai appartenenti al
[[File:Kabuki actors dressed as samurai in 1880.jpg|thumb|upright|Foto ricordo con figuranti in costume da samurai (1880 circa)]]
Veniva usato solitamente a piedi, dietro un ''tedate'', un largo scudo di legno, ma poteva essere usato anche a cavallo. La pratica di tirare con l'arco da cavallo divenne una cerimonia [[Shintoismo|shinto]] detta ''yabusame''. Nelle battaglie contro gli invasori mongoli, questi archi furono l'arma decisiva, contrapposti agli archi più piccoli e alle [[Balestra (arma)|balestre]] usate dai [[Cina|cinesi]] e dai [[Mongolia|mongoli]].
Nel [[XV secolo]] anche la [[Lancia (arma)|lancia]] (''[[Sōjutsu|yari]]'') divenne un'arma popolare. Lo ''yari'' tese a rimpiazzare il ''[[naginata]]'' allorquando l'eroismo individuale divenne meno importante sui campi di battaglia e le milizie furono maggiormente organizzate. Nelle mani dei fanti o ''ashigaru'' divenne più efficace di una katana, soprattutto nelle grosse cariche campali. Nella [[battaglia di Shizugatake]], in cui [[Shibata Katsuie]] fu sconfitto da [[Toyotomi Hideyoshi]] (da allora anche noto come Hashiba Hideyoshi), i cosiddetti "sette lancieri di Shizugatake" ebbero un ruolo cruciale nella vittoria.
''[[Seppuku]]'' (切腹) è un termine giapponese che indica un rituale per il suicidio in uso tra i samurai. In Occidente viene usata più spesso la parola ''[[harakiri]]'' (腹切り), a volte in italiano erroneamente pronunciato come "karakiri", con pronuncia e scrittura errata dell'ideogramma ''hara''. Nello specifico ''seppuku'' e ''harakiri'' presentano alcune differenze, qui di seguito spiegate.
Riga 59 ⟶ 57:
La traduzione letterale del termine ''seppuku'' è "taglio dello stomaco", mentre per ''harakiri'' è "taglio del ventre" e veniva eseguito, secondo un rituale rigidamente codificato, come espiazione di una colpa commessa o come mezzo per sfuggire a una morte disonorevole per mano dei nemici. Un elemento fondamentale per la comprensione di questo rituale è il seguente: si riteneva che il ventre fosse la sede dell'anima e pertanto il significato simbolico era quello di mostrare agli astanti la propria anima priva di colpe in tutta la sua purezza.
Alcune volte praticato volontariamente per svariati motivi, durante il [[periodo Edo]] (
Il taglio doveva essere eseguito da sinistra verso destra e poi verso l'alto. La posizione doveva essere quella classica giapponese, detta ''[[seiza]]'', cioè in ginocchio con le punte dei piedi rivolte all'indietro; ciò aveva anche la funzione d'impedire che il corpo cadesse all'indietro, in quanto il guerriero doveva morire sempre cadendo onorevolmente in avanti. Per preservare ancora di più l'onore del samurai un fidato compagno, chiamato ''[[kaishakunin]]'', previa promessa all'amico, decapitava il samurai appena egli si era inferto la ferita all'addome, per fare in modo che il dolore non gli sfigurasse il volto.
Riga 88 ⟶ 86:
I precetti dei samurai furono pesantemente influenzati dalle principali correnti spirituali e culturali giapponesi. Verso il 1000 era ancora lo [[shintoismo]] la principale fonte di ispirazione per i samurai, corrente che sottolineava la fedeltà all'imperatore, in un'epoca in cui essere samurai voleva dire essere un guerriero abile, ma successivamente concetti [[Taoismo|taoisti]], buddisti e [[Confucianesimo|confuciani]] iniziarono a diffondersi e a sovrapporsi a questi. In particolare ebbero grande fortuna, dopo il [[buddismo cinese]], il [[buddismo zen]] e il [[buddismo esoterico]] (quest'ultimo soprattutto nelle casate nobili più ricche e potenti, mentre il primo anche a livello di piccole scuole e ''rōnin''). In quest'epoca si diffusero molte scuole che associavano ai doveri del samurai l'obbligo di svolgere i propri compiti non solo al massimo delle proprie capacità, ma con grazia ed eleganza, dimostrando attraverso il gesto la propria superiorità, pratica che fu molto contestata nel [[XVI secolo]] (quando riprese l'attenzione all'efficacia e non alla forma del gesto), ma che è rimasta in molte scuole di pensiero samurai.
I ruvidi guerrieri del 900 erano divenuti, prima del 1300, raffinati [[Poeta|poeti]], mecenati, pittori, cultori delle arti, collezionisti di porcellane, codificando in molte opere di ''bushido'' (fino al ''Libro dei cinque anelli'') la necessità per un samurai di essere esperto in molte arti, non solo in quella della spada. La prima grande codificazione di questa svolta avvenne nell'''[[Heike Monogatari]]'', opera letteraria più famosa del [[periodo Kamakura]] ([[1185]]-[[
Questa visione duplice dei compiti del samurai si affermò grandemente, fino a diventare egemonica; Hojo Nagauji (o Soun), signore di Odawara (1432-1519), uno dei più importanti samurai della sua epoca scrisse nei ''Ventuno precetti del samurai'': "La via del guerriero deve sempre essere sia culturale, sia marziale. Non è necessario ricordare che l'antica legge stabilisce che le arti culturali dovrebbero essere rette con la sinistra e quelle marziali con la destra", in questo sottolineava una certa predominanza per le arti marziali, ma da questo insegnamento trassero spunto numerosi samurai che divennero famosi tanto come spadaccini, quanto, e più, come esperti della cerimonia del tè, o come artisti, attori di [[Nō|teatro Nō]] e poeti. Imagawa Royshun (1325-1420), grande commentatore dell'arte della guerra di [[Sun Tzu]], nelle sue ''Norme'' si era spinto oltre, affermando che "Senza conoscere la via della cultura, non ti sarà possibile raggiungere la vittoria in quella marziale", creando un nuovo concetto di equilibrio tra cultura e guerra noto come ''bunbu ryodo'' ("non abbandonare mai le due vie").
Riga 115 ⟶ 113:
*Altri registi del XX secolo noti per aver trattato questo tema sono: [[Masaki Kobayashi]], [[Kihachi Okamoto]] e [[Hiroshi Inagaki]] del quale la [[Trilogia del Samurai]] è una serie di film la cui storia è tratta da un [[romanzo]] di [[Eiji Yoshikawa]] sulla vita e le gesta di [[Miyamoto Musashi|Musashi Miyamoto]].
Tra i film degli anni 2000 troviamo: ''[[Il crepuscolo del samurai]]'' diretto da [[Yōji Yamada]], ''[[L'ultimo samurai (film 2003)|L'ultimo samurai]]'' diretto da [[Edward Zwick]] e ''[[13 assassini]]'', ''[[Ichimei]]'' e [[L'immortale (film 2017)|''L'immortale'']] diretti da [[Takashi Miike]].
=== Nei fumetti ===
Riga 134 ⟶ 132:
* [[Ghost of Tsushima]];
* [[For Honor]].
* [[Assassin's Creed Shadows]];
== Bibliografia ==
| |||