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La '''Magada''' (dal [[lingua latina|latino]] ''maga, -ae'')<ref>{{cita pubblicazione |url=http://books.google.it/books?id=Grn4Dol6WjAC&pg=PA96&lpg=PA96&dq=Magada+strega&source=bl&ots=YOfd36QRuo&sig=SWfqswogoOgRhngejAGwp38rNSQ&hl=it&ei=2628TM-2AcmG4gbqybD_DQ&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=3&ved=0CC0Q6AEwAjgK#v=onepage&q=Magada%20strega&f=false |autore=[[Remo Bracchi]] |titolo=Nomi e volti della paura nelle valli dell'Adda e della Mera |rivista=Beihefte zur Zeitschrift fur Romanische Philologie |vol=351 |editore=Max Niemeyer Verlag |città=Tubingen |anno=2009}}</ref> è la leggenda riguardante l'omonima [[strega]] che sarebbe vissuta in [[Albosaggia]] (comune della [[provincia di Sondrio]], dove è sita pure una baita con questo nome, a 1809 m s.l.m.) in tempi remoti.
La '''Magada''' è la leggenda riguardante l'omonima [[strega]] che sarebbe vissuta in [[Albosaggia]] (comune della provincia di [[Sondrio]]) seminando il panico tra l'allora popolazione civile.
 
Intitolata in vario modo, è una leggenda presente anche in altre località d'alta montagna, spesso adoperata per incutere terrore agli ascoltatori. Secondo alcuni, non sarebbe stato altro che il mezzo attraverso il quale i genitori avrebbero potuto garantirsi l'obbedienza da parte dei figli indisciplinati.
Questa potente strega era in grado di trasformarsi in qualunque animale, oppure in una bella ragazza capace di sedurre l'uomo più impavido per portarlo nel suo lugubre rifugio, da dove lo sfortunato non avrebbe più potuto fare ritorno.
 
Giuseppe Napoleone Besta<ref>{{cita web |url=http://www.paesidivaltellina.it/vallemaga/index.htm |autore=Massimo Dei Cas |titolo=La leggenda di un pastore e di una bellissima strega della valle della Maga, fra Castionetto di Chiuro e Teglio}}</ref> la descrive così: {{citazione|Molti, anche non da tanti anni, giuravano aver veduto la Maga della Valle, in pieno giorno, piccina piccina, brutta e vecchia come l’orco, con un sol occhio in mezzo alla fronte, la quale, stando inginocchiata sulle sponde del torrente, sciacquava le budella dei bambini che avea rapito dalle culle delle villane in campagna, e man mano che nettava quelle intestina, le inghiottiva d’un fiato| G. N. Besta, 1878<ref>{{cita libro |autore=Giuseppe Napoleone Besta |titolo=Bozzetti Valtellinesi |città=Tirano |anno=1878 }} in:{{cita pubblicazione |autore=Ivan Fassin
La Magada mangiava i bambini del posto, rubava e uccideva animali altrui e utilizzava tutto ciò che poteva trovare per i suoi intrugli e [[maleficio | malefici]].
|titolo=Il volto ambivalente della “strega” nelle credenze e leggende del mondo alpino come antefatto dei processi alle
streghe: il caso delle magade valtellinesi e qualche altro riscontro |url=http://www.incontritramontani.it/Files/Atti/ITM2008%20-%20Fassin.pdf |anno=2008 |città=Pisogne}}</ref>}}
 
== Note ==
Dal suo rifugio in alta montagna (in un luogo tutt'oggi raggiungibile), la Magada scendeva ''rimanendo sottoterra'' fino a Sondrio, andava quindi alla [[Sassella]] ove faceva rifornimenti e prendeva l'acqua, per poi ritornare, sempre via sottoterra, sulla sua montagna.
<references/>
Infine la popolazione, stanca e spaventata, dopo l'ennesimo misfatto subito raggiunse la dimora della strega e la uccise.
 
== Voci correlate ==
* {{cita web |url=https://sites.google.com/view/dialetto-di-albosaggia/la-g%C3%A9et/margherita-1634 |titolo=Al tempo delle streghe}} Dialetto di Albosaggia.
* [[Albosaggia]]
* [[Piani del Bec]]
* [[Sondrio]]
 
[[Categoria:Folklore|Tradizioni popolari]]
[[Categoria:Cultura ad Albosaggia]]