Aniello Falcone: differenze tra le versioni

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[[File:Aniello Falcone - Ritratto di Masaniello.jpg|upright=0.9|thumb|Masaniello ritratto da Aniello Falcone, 1647.]]
{{S|arte}}
{{Bio
|Nome = Aniello
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|LuogoNascita = Napoli
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = 1600 o 1607
|LuogoMorte = Napoli
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte = 16651656
|Epoca = 1600
|Attività = pittore
|Attività2 = artista
|Nazionalità = napoletanoitaliano
|Epoca =
|PostNazionalità = , figlio di commercianti, contemporaneo di [[Diego Velázquez]] al quale spesso viene paragonato per la potenza espressiva delle sue opere.
|Nazionalità = napoletano
Considerato uno dei più grandi pittori napoletani della prima metà del Seicento, é punto di riferimento assoluto nel genere delle battaglie
|PostNazionalità = , figlio di commercianti, contemporaneo di [[Diego Velázquez]] al quale spesso viene paragonato per la potenza espressiva delle sue opere.
}}<ref>{{DBI|aniello-falcone|FALCONE, Aniello}}</ref>
}}
 
== Biografia ==
[[File:Falcone, Aniello, The Anchorite, ca 1650.jpg|miniatura|''L'anacoreta'' di Aniello Falcone, [[1650]] circa.[[Galleria Nazionale d'Arte Antica]], [[Roma]]]]
Falcone era figlio del pittore e doratore Vincenzo Falcone († 1648) e di sua moglie Giovanna de Luca. Era imparentato con i pittori Nicola e Pietro Falcone, prozio dello scultore [[Andrea Falcone]] e genero di [[Filippo Vitale]].
 
Aniello riuscì a guadagnare una reputazione internazionale, riuscendo anche ad attirare, attraverso i suoi dipinti, l'attenzione del commerciante e collezionista [[fiamminghi|fiammingo]] [[Gaspar Roomer]], che vendette le sue opere in tutta Europa, e divenendo uno degli artisti incaricati dal re [[Filippo IV di Spagna]] nella realizzazione di una serie di scene dell'antica storia romana per il [[Palazzo del Buon Ritiro]] di [[Madrid]].<ref>''Painting in Naples: From Caravaggio to Giordano, 1981, p.153</ref>
Nella sua bottega napoletana, Aniello Falcone accoglieva giovani interessati all'arte e insegnava loro i segreti e le tecniche della pittura, trattandoli sempre con gentilezza quasi paterna. Nella sua bottega si formarono artisti del calibro di [[Micco Spadaro]], [[Salvator Rosa]], ed altri, in una [[Napoli]] un po' [[Grecia|greca]], un po' [[Latini|latina]] e un po' [[Spagna|spagnola]].</br>
Molti dei suoi allievi aderirono alla ''"Compagnia della Morte"'', creata dallo stesso Falcone per vendicare la morte di un amico, con l'improbabile scopo di uccidere tutti gli spagnoli.</br>
Di questa ''Compagnia'' fece parte anche [[Masaniello]], con gli esiti passati poi alla [[Repubblica Napoletana (1647)|storia]].</br>Quando il [[Regno di Napoli]], dopo appena due anni di rivoluzione, ritornò sotto il dominio degli [[Spagna|spagnoli]] e la ''Compagnia della Morte'' si disciolse, Aniello Falcone sparì dalla circolazione e la sua bottega fu sostituita da quella di [[Luca Giordano]].
 
Nella sua bottega napoletana, Aniello Falcone accoglieva giovani interessati all'arte e insegnava loro i segreti e le tecniche della pittura, trattandoli sempre con gentilezza quasi paterna. Nella sua bottega si formarono artisti del calibro dicome [[Micco Spadaro]], [[Salvator Rosa]], ed[[Luca altri,Forte in(pittore)|Luca unaForte]], [[NapoliCarlo Coppola]] uned po' [[Grecia|greca]]altri, unin po'una [[Latini|latinaNapoli]] eposta unsotto po'la [[SpagnaDominazione spagnola in Italia|dominazione spagnola]].</br />
==Opere==
Molti dei suoi allievi aderirono alla ''"Compagnia della Morte"'', creata dallo stesso Falcone per vendicare laun amico, morto per mortemano di ununo amicospagnolo, con l'improbabile scopo di uccidere tutti gli spagnoli di Napoli.</br />
Di questa ''Compagnia'' fece parte anche [[Masaniello]], con gli esiti passati poi alla [[Repubblica Napoletana (1647)|storia]].<br />
Di questa ''Compagnia'' fece parte anche [[Masaniello]], con gli esiti passati poi alla [[Repubblica Napoletana (1647)|storia]].</br>Quando il [[Regno di Napoli]], dopo appenaquasi dueun annianno di rivoluzione, ritornò sotto il dominio degli [[Spagna|spagnoli]] e la ''Compagnia della Morte'' si disciolse, Aniello Falcone sparì dalla circolazione e la sua bottega fu sostituita da quella di [[Luca Giordano]].
 
Infatti Falcone, insieme a [[Salvator Rosa]], se ne andò a Roma, dove il [[Jacques Courtois|Borgognone]] notò le sue opere e divenne suo amico, e un francese lo indusse ad andare in [[Francia]], dove [[Luigi XIV di Francia|Luigi XIV]] divenne uno dei suoi [[Mecenatismo|mecenati]]. Alla fine [[Jean-Baptiste Colbert]] accettò la richiesta del pittore di ritornare a Napoli, dove morì durante la [[peste del 1656]].<ref>{{Cita libro|titolo=The Oxford Dictionary of Art|capitolo=Falcone, Aniello|editore=Chilvers, Ian|curatore=Oxford University Press|pagina=248|anno=2004|isbn=9780198604761|url=https://books.google.com/books?id=WYaRX58a0_IC&q=%22aniello+falcone%22+%221656%22&pg=PA248}}</ref>
I soggetti preferiti da Aniello Falcone erano le battaglie, ma non mancano dipinti raffiguranti ''sante immagini''.
 
== Arte a Napoli nel Seicento ==
*La tela ''"Ester e Mardocheo"'', conservata nella sacrestia della Collegiata S. Maria delle Grazie ([[Lecce]]), inizialmente fu attribuita ad un ignoto pittore del Seicento napoletano, ma di recente è stata riattribuita ad Aniello Falcone.
L’ambiente napoletano dell’epoca era influenzato dal [[caravaggismo]] dopo la fuga di Caravaggio da Roma in seguito all’uccisione di [[Ranuccio Tomassoni]], una fuga verso sud «gravida di conseguenze anche per le sorti della pittura italiana».<ref>{{cita libro|autore = Francesco Galluzzi| titolo = Il barocco | anno= 2005 | editore = Newton & Compton Editori | città=Roma |p=55}}</ref> [[Jusepe de Ribera]] detto lo Spagnoletto per lungo tempo «mantenne e diffuse tra gli artisti napoletani i dogmi caravaggeschi (…) protetto e aiutato dallo zelo del Viceré spagnolo»<ref name="Irene Cattaneo">Irene Cattaneo, ''Salvator Rosa'', Alpes, Milano 1929, pagine 29 - 50</ref> in posizione assolutamente predominante e condividendo tale egemonia soltanto con [[Giovanni Lanfranco]], artista parmigiano formatosi con [[Agostino Carracci]] volto verso «la pittura del [[Correggio (pittore)|Correggio]] e verso il colorismo veneziano».<ref>{{cita pubblicazione |titolo=Curcio Enciclopedia Universale delle lettere delle scienze delle arti|editore= Armando Curcio Editore|città= Roma|volume= 10 |lingua=it}}</ref> Aniello Falcone, in questo contesto, «pur essendosi svincolato dalla soggezione del Ribera, aveva saputo crearsi una situazione onorata».<ref name="Irene Cattaneo" />
*nel [[1652]] affresca la volta della grande sacrestia della [[Chiesa del Gesù (Napoli)|Chiesa de Gesù Nuovo]].
Lo stile pittorico di Falcone influenzò molti artisti tra cui [[Andrea De Lione]], Marzio Masturzo, [[Paolo Porpora]] e [[Jacques Courtois]].
 
==Voci correlateOpere ==
[[File:Aniello Falcone - Roman soldiers in the circus.jpg|thumb|''Gladiatori e Soldati romani nel circo'', 1640, [[Museo del Prado]]]]
Falcone mostra una rara capacità di dipingere battaglie dinamiche e coinvolgenti, infatti è da annoverarsi tra i più importanti pittori del genere di sempre. Definito ''"L'Oracolo delle battaglie''" da [[Luca Giordano]] e molti suoi contemporanei, come indicato dallo storico [[Bernardo De Dominici]], la sua notorietà portò ad una grande domanda da parte di una committenza aristocratica, ma anche una benevolenza da parte della Chiesa, con alcuni ordini, come i Domenicani, che richiedevano raffigurazioni di episodi di vittorie della Cristianità contro gli infedeli.
 
I più importanti collezionisti del tempo richiedevano le sue opere, come i Caracciolo principi d'Avellino, Ferrante Spinelli principe di Tarsia, Cesare Firrao principe di Sant'Agata e Gaspare Roomer, promotore della celebre [[collezione Roomer]].
Quest' ultimo, tra i più importanti mecenati e collezionisti d'arte, nel 1647 commissionò al pittore gli affreschi nella sua [[Villa Bisignano|villa di Napoli]], per la quale eseguì un'ampia scena di Battaglia e Storie sulla vita di Mosè (questi lavori di fatto costituiscono l'unico ciclo di affreschi completo superstite dell'artista).
Tra i suoi committenti anche [[Filippo IV di Spagna]], che per il [[palazzo del Buon Ritiro]] a Madrid commissionò una serie di composizioni tra le quali i ''"Gladiatori e Soldati romani nel circo''" oggi al [[Museo del Prado]]. Un dipinto raffigurante lo scontro tra turchi e la cavalleria cristiana, oggi al [[Louvre]], faceva parte della collezione di [[Luigi XIV di Francia]].
 
Oltre al Prado e al Louvre le sue opere si possono trovare anche nel [[Museo Nazionale di Capodimonte]], nel [[Museo diocesano (Napoli)|Museo diocesano]] e [[Museo Nazionale di San Martino]] di [[Napoli]], nel [[Museo Nazionale d'Arte Medievale e Moderna della Basilicata]] di [[Matera]], nel [[Duomo di Amalfi]], nel [[Galleria Nazionale d'Arte Antica]] di [[Roma]], nell'[[Alte Pinakothek]] di [[Monaco di Baviera]], nel [[Nationalmuseum]] di [[Stoccolma]], [[Museo di Belle Arti di Strasburgo]], nel [[Metropolitan Museum of Art]] e nel [[Smithsonian American Art Museum]] di [[New York]], nel [[Kunsthalle Bremen]] di [[Brema]], nel [[Kupferstichkabinett]] di [[Berlino]].
 
[[Roberto Longhi (storico dell'arte)|Roberto Longhi]], analizzando la sua pittura per il naturalismo e per l'intensa espressività e pathos lo pone tra i [[caravaggeschi]], sottolineando comunque uno stile ben definito ed originale con cromatismi e tratti caratteristici. Il critico fu il primo ad avvicinarlo a [[Diego Velazquez]], partendo dallo studio della tela ''"La rissa all’ambasciata di Spagna''" realizzata dal pittore sivigliano nel 1630.
 
Non mancano tra i suoi lavori, dipinti raffiguranti anche paesaggi, ritratti, nature morte, insieme a quadri di soggetto sacro e affreschi:
*La la tela ''"Ester e Mardocheo"'', conservata nella sacrestia della Collegiata S.Santa Maria delle Grazie ([[Lecce]]), inizialmente fu attribuita ad un ignoto pittore del Seicento napoletano, ma di recente è stata riattribuita ad Aniello Falcone.
* nel 1641 affresca la [[cappella Firrao]] a [[Basilica di San Paolo Maggiore|San Paolo Maggiore]]
* nel 1647 affreschi di combattimenti e storie di Mosè, [[villa Bisignano]] a [[Barra (Napoli)]]
*nel nel [[1652]] affresca la volta della grande sacrestia della [[Chiesa del Gesù (Napoli)|Chiesa dedel Gesù Nuovo]].
* affresco raffigurante San Giorgio che uccide il drago, [[Chiesa di San Giorgio Maggiore (Napoli)|Chiesa di San Giorgio Maggiore]]
 
==Galleria d'immagini==
<gallery>
File:Aniello Falcone - The Concert - WGA7731.jpg|''Il Concerto'', [[Museo del Prado]], [[Madrid]]
File:Riposofugaegitto.jpg|''Riposo nella fuga in Egitto'', [[Museo diocesano di Napoli]]
File:Aniello Falcone - Jacob contemplates the bloodied clothes of his son Joseph.jpg| ''Giacobbe contempla la tunica insanguinata del figlio Giuseppe'', [[Museo nazionale d'arte medievale e moderna della Basilicata]], [[Matera]]
File:Aniello Falcone - Simson erschlägt die Philister - 5592 - Bavarian State Painting Collections.jpg| ''Sansone contro i filistei'', [[Alte Pinakothek]], [[Monaco di Baviera]]
File:Aniello Falcone - Schlachtenbild - 2380 - Bavarian State Painting Collections.jpg| ''Immagine di battaglia'', [[Alte Pinakothek]]
File:Aniello Falcone - Battle scene.jpg| ''Scena di battaglia'', Museo del Prado
File:Aniello Falcone - Battaglia tra turchi e cavalieri - Louvre.jpg| ''Battaglia tra turchi e cavalieri'', 1631, [[Louvre]]
File:Battle Scene (Aniello Falcone) - Nationalmuseum - 17794.tif| ''Battaglia'', [[Museo nazionale di Stoccolma]]
File:Aniello Falcone - The schoolmistress.jpg| ''La maestra di scuola'', [[Museo di Capodimonte]]
File:Elemosina di santa Lucia - Falcone.jpg|''Elemosina di santa Lucia'', Museo di Capodimonte
File:Aniello Falcone - Head of a screaming warrior.jpg| ''Testa di un guerriero urlante'', disegno, 1640 circa, [[Kunsthalle Bremen]]
File:Aniello Falcone - Head of a soldier with a helmetn -.jpg|''Testa di soldato con elmo''
File:Ritratto di Masaniello - Aniello Falcone.jpg| ''Ritratto di [[Masaniello]]''
</gallery>
 
==OpereNote==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* Pierluigi Leone De Castris, ''Aniello Falcone'', Artem, 2025
* Nicola Spinosa, ''Aniello Falcone e i pittori della sua cerchia'', Silvana Editoriale, 2023
* Pierluigi Leone De Castris, ''Aniello Falcone, il Velàzquez di Napoli'', Elio de Rosa editore, 2022
* Giuseppe Porzio, ''Fritz Saxl. Battaglie senza eroe. Studi su Aniello Falcone '', Artem, 2021
* {{Cita libro |autore = Achille della Ragione |titolo = Aniello Falcone opera completa |città = Napoli |editore = |anno = 2008 |sbn = CFI0722703}}
*{{DBI|nome=Aniello Falcone|autore=Giuseppe Scavizzi}}
 
== Voci correlate ==
* [[Pittura napoletana]]
 
== Altri progetti ==
==Collegamenti esterni==
{{interprogetto}}
*[http://www.websters-online-dictionary.org/definition/ANIELLO+FALCONE Enciclopedia Britannica]
 
== Collegamenti esterni ==
{{pittura}}
* {{Collegamenti esterni}}
* {{Cita web |url = http://www.websters-online-dictionary.org/definition/ANIELLO+FALCONE |titolo = Aniello Falcone |opera = [[Enciclopedia Britannica]] |accesso = 17 dicembre 2015 |urlmorto = sì |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20070930183840/http://www.websters-online-dictionary.org/definition/ANIELLO+FALCONE }}
* {{Cita web |url = http://www.guidecampania.com/ANIELLOFALCONE |titolo = Aniello Falcone |accesso = 17 dicembre 2015}}
 
{{Controllo di autorità}}
[[Categoria:Pittori italiani del XVII secolo|Falcone, Aniello]]
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[[Categoria:Personalità legate a Napoli|Falcone, Aniello]]
[[Categoria:Biografie|Falcone, Aniello]]
 
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