Giuseppe Fraccaroli: differenze tra le versioni
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|GiornoMeseMorte = 23 settembre
|AnnoMorte = 1918
|Epoca = 1800
|Attività = filologo▼
|Epoca2 = 1900
▲|Attività = filologo classico
|Attività2 = grecista
|Attività3 = traduttore
|Nazionalità = italiano
|Immagine = GiuseppeFraccaroli.jpg
}}
==
Giuseppe Fraccaroli studiò a [[Padova]], ove fu allievo di [[Giacomo Zanella]] e soprattutto di [[Eugenio Ferrai]]
Il 23 settembre [[1895]] sposò Isabella Rezzonico, figlia di un ufficiale austriaco e maestra a [[Napoli]]. Dopo soli tre anni di matrimonio iniziò un lungo percorso, anche giudiziario, che portò alla definitiva separazione dalla moglie. Sebbene il tribunale avesse riconosciuto i torti della Rezzonico ed avesse condannato l'avvocato Giuseppe Colombo che aveva fatto circolare per l'[[Università di Torino|Università torinese]] notizie diffamatorie nei confronti di Fraccaroli, quest'ultimo ritenne di non poter riprendere l'insegnamento ed, esaurita l'aspettativa di cui poteva godere, si dimise dalla propria cattedra: ciò accadde nonostante le continue pressioni dei colleghi e del rettore che lo invitavano a riprendere la docenza.
Visse per alcuni anni a [[Milano]], finché, nel [[1915]] accettò un nuovo incarico d'insegnamento presso l'[[Università di Pavia]]. Fraccaroli morì soli tre anni dopo, investito da un carro. Tra i suoi allievi si ricordano [[Angelo Taccone]], [[Ettore Bignone]] e [[Paolo Ubaldi]]. Uno degli ultimi allievi, a Pavia, seppur per breve tempo, fu [[Giacomo Devoto]].▼
▲Visse per alcuni anni a [[Milano]], finché, nel [[1915]] accettò un nuovo incarico d'insegnamento presso l'[[Università degli Studi di Pavia]]. Fraccaroli morì soli tre anni dopo, investito da un carro. Tra i suoi allievi si ricordano [[Angelo Taccone]], [[Ettore Bignone]] e [[Paolo Ubaldi]]. Uno degli ultimi allievi, a Pavia, seppur per breve tempo, fu [[Giacomo Devoto]].
==Attività culturale e polemiche==▼
Dotato di un temperamento vivace, Fraccaroli fu frequentemente al centro di accese polemiche centrate sul senso e sul metodo degli studi [[filologia classica|filologici]]. [[Carlo Oreste Zuretti]], suo allievo, scrisse di lui che «coltivò gli studi, e la letteratura greca soprattutto, con animo fervente di artista, come volevano le tendenze del suo spirito, le tradizioni di famiglia, le energie della sua nativa Verona». Infatti, egli approfondì lo studio degli autori greci con limitata attenzione agli aspetti tecnici (metrica, lingua, [[critica del testo|critica testuale]]), ma con lo sguardo rivolto ai valori estetici dell'opera. In particolar modo, la sua sensibilità fu formata sui testi dei poeti greci arcaici, [[Pindaro]] in testa.▼
▲== Attività culturale e polemiche ==
▲Dotato di un [[Temperamento (psicologia)|temperamento]] vivace, Fraccaroli fu frequentemente al centro di accese polemiche centrate sul senso e sul metodo degli studi [[filologia classica|filologici]]. [[Carlo Oreste Zuretti]], suo allievo, scrisse di lui che «coltivò gli studi, e la letteratura greca soprattutto, con animo fervente di artista, come volevano le tendenze del suo spirito, le tradizioni di famiglia, le energie della sua nativa Verona». Infatti, egli approfondì lo studio degli autori greci con limitata attenzione agli aspetti tecnici (metrica, lingua, [[critica del testo|critica testuale]]), ma con lo sguardo rivolto ai valori estetici dell'opera. In particolar modo, la sua sensibilità fu formata sui testi dei poeti greci arcaici, [[Pindaro]] in testa.
Questo approccio metodologico mise Fraccaroli in diretto conflitto con la scuola fiorentina, capeggiata da [[Girolamo Vitelli]], che faceva del rigore del metodo scientifico tedesco il proprio punto di riferimento. La polemica divampò in occasione di un concorso a cattedra nel quale Fraccaroli attaccò la traduzione di [[Bacchilide]] effettuata da [[Nicola Festa]], allievo di Vitelli, e a questi preferì Zuretti. Per sostenere le sue tesi, Fraccaroli pubblicò un pamphlet intitolato ''Come si fa un'edizione di Bacchilide'', in cui oggetto dell'attacco era molto più Vitelli di quanto non fosse Festa. Vitelli rispose con il libello ''Il signor Giuseppe Fraccaroli e i recenti concorsi universitari di Letteratura greca'' col quale attaccò Fraccaroli e Zuretti. L'ultima battuta, significativa per svelare la distanza metodologica fra i due contendenti è, di Fraccaroli, ''Il metodo critico del Prof. Girolamo Vitelli''.
Negli stessi anni anche [[Ettore Romagnoli (grecista)|Ettore Romagnoli]] aveva avviato una polemica negli stessi toni e contro lo stesso obiettivo. Nel [[1903]] Fraccaroli pubblicò lo studio in cui, con maggiore coerenza, egli espose la sua interpretazione estetica e antiscientifica dell'opera letteraria: ''L'irrazionale nella letteratura''. Si è dibattuto in sede critica su quanto
Fraccaroli proseguì nel sostenere le sue tesi, ribadite con forza nella recensione di ''Minerva e lo Scimmione'' di Romagnoli ([[1917]]), il più fiero attacco a Vitelli, mosso proprio negli anni in cui la consonanza con la cultura tedesca appariva come un tradimento verso la Nazione in guerra. Appunto in accordo con le tesi di Romagnoli, Fraccaroli pubblicò ''L'educazione nazionale'', in cui suggeriva l'eliminazione di ogni accenno di filologia dalle scuole.<br />
Piuttosto deboli appaiono oggi le capacità di Fraccaroli nel campo della filologia testuale, come già aveva peraltro messo in luce [[Giorgio Pasquali]] in ''Filologia e storia'' (Firenze 1920) e in altri scritti posteriori.
In gioventù si dedicò anche alla poesia pubblicando nel 1874 un volume di ''Versi'', e poi occasionalmente alla narrativa, con il romanzo ''L'isola dei ciechi'' (1907), brillante satira contro l'eccessiva fede nel [[positivismo]]. Molto apprezzata fu anche la sua traduzione in [[dialetto veronese]] di una scena da ''[[Le donne al parlamento]]'' di [[Aristofane]].
==Opere==▼
*''Le Odi di Pindaro'', Verona, 1894.▼
▲== Opere ==
*''L'irrazionale nella letteratura'', Torino, 1903.▼
*''L'irrazionale nell'Iliade'', «Rivista di Filologia e di Istruzione Classica» 32, 1904, pp. 41-57.▼
* ''Una scena d'Aristofane (Ecclesiazuse, vv. 730-876) parafrasata in dialetto veronese'', Verona, Gaetano Franchini, 1883
*''L'irrazionale e la critica omerica'', «Rivista di Filologia e di Istruzione Classica» 33, 1905, pp. 273-291.▼
* ''
▲* ''L'irrazionale nella letteratura'', Torino, 1903.
*''Platone. Il Sofista e l'uomo politico'', Milano-Roma, 1911.▼
▲* ''L'irrazionale
*''Critica filologica e critica filosofica a proposito di Pindaro'', «Cronache letterarie» 2, 18 settembre 1911.▼
▲* ''L'irrazionale
*''Arte e filologia'', «Cronache letterarie» 2, 21 maggio 1911.▼
* ''L'isola dei ciechi'', Milano, Arnaldo De Mohr e C., 1907.
*''Umanesimo e filologia'', «Cronache letterarie» 2, 30 luglio 1911.▼
* ''I lirici greci (elegia e giambo)'', Milano-Roma, 1910.
*''L'educazione nazionale'', Bologna, 1918.▼
▲* ''Platone. Il Sofista e l'uomo politico'', Milano-Roma, 1911.
▲* ''Critica filologica e critica filosofica a proposito di Pindaro'', «Cronache letterarie» 2, 18 settembre 1911.
▲* ''Arte e filologia'', «Cronache letterarie» 2, 21 maggio 1911.
▲* ''Umanesimo e filologia'', «Cronache letterarie» 2, 30 luglio 1911.
* ''La storia nella vita e nella scuola'', «[[Nuova rivista storica]]» I, 1917, pp. 4–20.
▲* ''L'educazione nazionale'', Bologna, 1918.
* ''Filologia e letteratura'', «Nuova Rivista Storica» II, 1918, pp. 5–28.
* ''Il Teatro greco'', «Nuova Rivista Storica» III, 1919, pp. 468–470.
== Bibliografia ==▼
* Piero Treves, [http://www.treccani.it/enciclopedia/giuseppe-fraccaroli_(Dizionario-Biografico)/ ''Giuseppe Fraccaroli''], Dizionario Biografico degli Italiani, 1997
* [[Enzo
* ''Il carteggio [[Gaetano De Sanctis]]-Giuseppe Fraccaroli'', a cura di M. Guglielmo,
* G.D. Baldi-A. Moscadi, ''Filologi e antifilologi. Le polemiche negli studi classici in Italia tra Ottocento e Novecento'', Firenze, Le Lettere
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==▼
* {{Collegamenti esterni}}
{{Filologia}}
▲==Bibliografia==
{{Controllo di autorità}}
▲*[[Enzo Degani|E. Degani]], ''Il Fraccaroli nella storia della filologia classica'', in ''Studi sulla tradizione classica per Mariella Cagnetta'', a cura di [[Luciano Canfora|L. Canfora]], Laterza, Roma-Bari, 1999, pp. 213-222.
{{Portale|biografie|letteratura}}
▲*''Il carteggio Gaetano De Sanctis-Giuseppe Fraccaroli'', a cura di M. Guglielmo, edizioni Gonnelli, Firenze, 2007.
▲*G.D. Baldi-A. Moscadi, ''Filologi e antifilologi. Le polemiche negli studi classici in Italia tra Ottocento e Novecento'', Le Lettere, Firenze, 2007.
[[Categoria:Studenti dell'Università degli Studi di Padova]]
▲==Collegamenti esterni==
[[Categoria:Professori dell'Università degli Studi di Palermo]]
▲[http://www.torinoscienza.it/accademia/dossier/apri?obj_id=7961 Tra Otto e Novecento: greco e latino ovvero lo scambio delle parti]
[[Categoria:Professori dell'Università degli Studi di Messina]]
[[Categoria:Professori dell'Università degli Studi di Torino]]
[[Categoria:Professori dell'Università degli Studi di Pavia]]
[[Categoria:Traduttori all'italiano]]
[[Categoria:Traduttori dal greco antico]]
[[Categoria:Membri dell'Accademia delle Scienze di Torino]]
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