Pyramid: differenze tra le versioni
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|Vendite = 15000
|Tipo album = Album
|Fonte = {{cita web|url=https://nztop40.co.nz/chart/albums?chart=2811|titolo=MusicChart Gold/Platinum|editore=MusicChart Nuova Zelanda|accesso=8 maggio 2021|dataarchivio=23 aprile 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210423122022/https://nztop40.co.nz/chart/albums?chart=2811|urlmorto=sì}}
|Numero = 1
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== Descrizione ==
Nel settembre del [[1977]], con ancora in corso il successo di vendite dell'album precedente<ref>[[I Robot]], pubblicato nel giugno del 1977.</ref>, Parsons e Woolfson cominciano a registrare per l'album ''Pyramid'', presso gli [[Abbey Road Studios]] a [[Londra]], terminando nel febbraio del [[1978]]. L'album viene pubblicato nel maggio del [[1978]] ed ottiene un nuovo successo in termini di vendite, anche se di poco inferiore all'album precedente, entra nella top venti in [[Australia]], [[Austria]], [[Norvegia]] e [[Nuova Zelanda]] e raggiunge il miglior risultato in [[Germania]] con il terzo posto rimanendo per centoquindici settimane in classifica dal 15 giugno 1978 all'8 dicembre 1980<ref>{{Cita web|url = https://www.offiziellecharts.de/album-details-9376|titolo = The Alan Parsons Project, Pyramid, Offizielle Deutsche Charts.|data = 2021|accesso = 5 giugno 2021}}</ref>.
Come per gli album precedenti anche Pyramid è strutturato come un [[concept album]], inizialmente Parsons e Woolfson avevano stabilito che l'album dovesse trattare l'[[occulto]], la [[magia nera]] e la [[stregoneria]] ma appena cominciate le registrazioni Parsons decise di puntare come filo conduttore
{{Citazione|Dall'ascesa e dalla caduta di un'antica dinastia, alla ricerca di una chiave per svelare i segreti dell'universo, questo album cerca di amplificare gli echi ossessionanti del passato ed esplorare i misteri irrisolti del presente. Piramide... l'ultima meraviglia rimasta del mondo antico.|Dal booklet dell'album ''Pyramid'', 1978|From the rise and fall of an ancient dynasty, to the quest for a key to unlock the secrets of the universe, this album seeks to amplify the haunting echoes of the past and explore the unsolved mysteries of the present. Pyramid...the last remaining wonder of the ancient world.|lingua=en}}
L'album ha molte influenze [[New wave (musica)|new wave]], un genere che stava emergendo in [[Gran Bretagna]] intorno al periodo di registrazione dell'album. Molti artisti del rock progressivo hanno utilizzato questo stile nei loro album durante il periodo che va dalla fine del [[1977]] al [[1979]]. In questo album, il genere è evidente, attraverso il ritmo, in canzoni come "Can't Take It With You" e in "Pyramania".
Come session-man vengono confermati Ian Bairnson alle chitarre, David Paton al basso, Duncan Mackay alle tastiere e John Leach al cimbalom e kantele, mentre alla batteria al posto di Stuart Tosh vi è la new entry Stuart Elliott, uno dei fondatori del gruppo dei [[Cockney Rebel]]. Altra novità è il sassofonista<ref>Pyramid è il primo album del Project con la presenza di un sassofonista.</ref> Phil Kenzie e come cantanti gli esordienti sono Dean Ford e Colin Blunstone mentre vengono riconfermati John Miles, Lenny Zakatek e Jack Harris.
La prima versione in [[CD]] di ''Pyramid'' è uscita nel [[1984]].
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