Castello di Blois: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica |
|||
(13 versioni intermedie di 13 utenti non mostrate) | |||
Riga 1:
{{struttura militare
|Struttura = Castello
|Nome = Castello di Blois
|Parte di = parte dei [[Castelli della Loira]]
|Immagine = Loire Cher Blois1 tango7174.jpg
|Didascalia = Il cortile interno del castello
|Stato = FRA 1492-1791
|Stato attuale = FRA
|Suddivisione = [[Centro-Valle della Loira]]
|Suddivisione2 = [[Loir-et-Cher]]
|Città = [[Blois]]
|Coordinate geografiche = {{Coord|47.5855|N|1.331|E|region:FR-F_type:landmark|display=inline}}
|Tipologia = [[Castello]]
|Stile = [[Gotico]]<br />[[Gotico fiammeggiante]]<br />[[Rinascimento|Rinascimentale]]<br />[[Neoclassicismo|Neoclassico]]
|Inizio costruzione = [[XIII secolo]]
|Termine costruzione = [[XVII secolo]]
|Funzione strategica = Difensiva, residenziale
|Termine funzione strategica = <!-- Periodo in cui è terminata la funzione strategica -->
|Costruttore = [[François de Pontbriand]]<br/>[[Colin Biard]]<br />[[Jacques Sourdeau]]<br />[[Jules de La Morandière]]<br />[[Domenico da Cortona]]<br />[[François Mansart]]
|Primo proprietario = [[Conti di Blois]]
|Proprietario attuale = Comune di Blois
|Visitabile = Sì
|Occupanti = [[Conti di Blois]]<br/>[[Châtillon (famiglia)|Famiglia Châtillon]]<br/>
|Ref = Vedi [[#Bibliografia|Bibliografia]]
}}
Il '''castello di Blois''' (
== Storia ==▼
▲Il '''castello di Blois''' (in [[Lingua francese|francese]]: ''Château de Blois'', [[Alfabeto fonetico internazionale|IPA]]: {{IPA|[ʃɑto d(ə) blwa]}}) è uno dei principali [[castelli della Valle della Loira]]; la città da cui prende il nome, [[Blois]], è il capoluogo del dipartimento [[Francia|francese]] del [[Loir-et-Cher]] e si trova lungo il fianco di una collina sulla riva destra della [[Loira]]. È stato la residenza di numerosi [[sovrani di Francia]] e [[Giovanna d'Arco]] vi fu benedetta dall'arcivescovo di Reims prima della spedizione destinata a liberare [[Assedio di Orléans|Orléans assediata]]. Il castello reale di Blois raccoglie intorno ad un singolo cortile una rassegna di architettura francese dal Medioevo al periodo classico, il che lo rende un edificio importantissimo per comprendere l'evoluzione dell'architettura nei secoli.
▲==Storia==
===Dalle origini ai Conti di Blois===
Il castello sorge su un promontorio sulla riva destra della Loira, in una posizione ben difendibile, protetta su un lato dal fiume e sugli altri da una falesia scoscesa.<ref name=L12>{{cita|Fratelli Lesueur|p. 12}}.</ref> Lo sperone si sviluppa da nord-est a sud-ovest con una lunghezza di circa 250 metri e una larghezza di circa 100, per una superficie di 23000 m<sup>2</sup>.<ref>{{cita|Fratelli Lesueur|p. 20}}.</ref> Il luogo era abitato sin dal [[Neolitico]], come testimoniano tracce di palizzate, frammenti di ceramica e utensili in selce ritrovati durante alcuni scavi archeologici sotto alla ''Salle des Maçons'', all'angolo sud-ovest del palazzo attuale;<ref>{{cita news|autore=Henri Brissot|url=https://www.lanouvellerepublique.fr/blois/blois-des-fouilles-fructueuses-au-chateau-royal|titolo=Blois: des fouilles fructueuses au château royal|data=28 novembre 2020|accesso=8 marzo 2021|lingua=fr|rivista=La Nouvelle République}}</ref><ref>{{cita news|autore=Henri Brissot|url=https://www.lanouvellerepublique.fr/blois/blois-des-vestiges-du-neolithique-decouverts-au-chateau-royal|titolo=Blois: de nouvelles découvertes archéologiques au château royal de Blois|data=19 dicembre 2020|accesso=8 marzo 2021|lingua=fr|rivista=La Nouvelle République}}</ref> in epoca [[Carlo Magno|carolingia]] sullo stesso luogo era presente una rocca, citata come ''Blisum castellum'' negli ''[[Annales Bertiniani]]'', risalenti al 834 circa.<ref name=L11>{{cita|Fratelli Lesueur|p. 11}}.</ref><ref name=CL4>{{cita|Crépin-Leblond|p. 4}}.</ref> Durante il regno di [[Carlo il Calvo]], nell'854, il castello insieme a tutta la città venne attaccato e distrutto dai [[Vichinghi]].<ref name=L12/><ref name=R1618>{{cita web|url=http://www.richesheures.net/epoque-16-18/chateau/41blois-historique.htm|titolo=Château de Blois, XIIIe, XVIe, XVIIe siècle|lingua=fr|accesso=1º marzo 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090502191430/http://www.richesheures.net/epoque-16-18/chateau/41blois-historique.htm|dataarchivio=2 maggio 2009}}</ref> La fortezza fu ricostruita e viene citata nell'atto di fondazione dell'[[abbazia di Saint-Laumer]] di Blois, risalente al 924.<ref name=L11/> Il castello si trovava al centro della regione governata prima dai [[Robertingi]] e poi dai conti di Blois, potenti feudatari dei secoli X e XI i cui possedimenti si estendevano dalla regione di Blois e [[Chartres]] allo [[Champagne]].<ref name=L13/>
Nel X secolo [[Tebaldo I di Blois]], figlio di [[Tebaldo il Vecchio di Blois|Tebaldo il Vecchio]], primo conte di Blois, apportò importanti modifiche al palazzo, facendo costruire la ''grosse tour'' ("grande torrione") grazie alle rendite provenienti dalla [[Bretagna]], che amministrava insieme a [[Folco II d'Angiò]] in seguito alla morte del cognato [[Alano II di Bretagna]].<ref name="L13">{{cita|Fratelli Lesueur|p. 13}}.</ref> Si ritiene che la torre, probabilmente in pietra, si trovasse sotto l'attuale ala sud-ovest del castello.<ref name="CL4" /> [[Oddone II di Blois|Oddone II]] espanse ulteriormente il castello intorno al 1030.<ref>{{cita web|url=http://monumental.over-blog.net/article-5356297.html|titolo=Le château de Blois (940/1515)|lingua=fr|accesso=6 marzo 2021}}</ref> Un documento del 1080 mostra [[Tebaldo III di Blois|Tebaldo III]] intento ad amministrare la giustizia "nella fortezza di Blois, nel cortile dietro al palazzo, vicino alla torre, sullo spiazzo tra le camere del palazzo".<ref name="CB">{{Cita web|url = http://www.chateaudeblois.fr/spip.php?article5|titolo = Le château de Blois au Moyen Age|lingua = fr|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20100731120147/http://www.chateaudeblois.fr/spip.php?article5
=== La fortezza medioevale ===
[[File:BloisPiantaMedioevo.jpg|thumb|Mappa del complesso in età medievale. '''1''': fienile; '''2''': cappella di Santa Costanza e frutteto; '''3''': collegiale di San Salvatore; '''4''': torre Foix; '''5''': ''Enclosure des Comptes''; '''6''': abitazione del Priore; '''7''': cappella di Saint-Calais; '''8''': abitazione dei Conti; '''9''': ''Nouveau logis''; '''10''': frutteto nel fossato; '''11''': ''Jardin de Bretonnerie''; '''12''': Sala degli Stati; '''13''': ala Luigi XII.]]
Riga 46 ⟶ 44:
[[File:Charles-Henri Michel Jeanne d'Arc Blois.jpeg|thumb|''Giovanna d'Arco fa benedire il suo stendardo a Blois'', dipinto di Charles-Henri Michel del 1901 conservato al castello di Blois.<ref>{{cita web|url=http://archives.blois.fr/article.php?laref=464&titre=1429|lingua=fr|titolo=1429 - Jeanne d’Arc à Blois|accesso=19 marzo 2021}}</ref>]]
L'ultimo discendente della famiglia Châtillon, [[Guido II di Blois-Châtillon|Guido II]], trovandosi in cattive situazioni finanziarie, in seguito alla morte di suo figlio vendette nel 1391 Blois e il [[Dunois]] a [[Luigi I di Valois-Orléans|Luigi d'Orléans]], fratello di [[Carlo VI di Francia|Carlo VI]], per 200000 corone francesi.<ref name=L16/><ref name=CI4>{{cita|Cloulas|parte I, capitolo 4}}.</ref> Il nuovo proprietario prese possesso di Blois nel 1397, alla morte di Guido,<ref name=L17>{{cita|Fratelli Lesueur|p. 17}}.</ref> ma non frequentò assiduamente il castello. Quando fu assassinato a Parigi nel 1407 per ordine di [[Giovanni di Borgogna]], la sua vedova, [[Valentina Visconti]], si ritirò a vivere a Blois, dove morì l'anno seguente, dopo aver promosso alcuni lavori di restauro delle fortificazioni.<ref name=L17/>
Nel 1429, prima della partenza per l'[[assedio di Orléans]], [[Giovanna d'Arco]] venne benedetta nella collegiale di San Salvatore da [[Renault de Chartres]], [[arcivescovo di Reims]].<ref>{{cita|Crépin-Leblond|p. 34}}.</ref> Il figlio di Luigi d'Orleans, [[Carlo di Valois-Orléans|Carlo]], era stato fatto prigioniero dagli inglesi nel 1415 durante la [[battaglia di Azincourt]];<ref>{{cita|Guignard et al.|p. 15}}.</ref> in quel periodo il castello era stato amministrato dal suo fratellastro, [[Jean de Dunois]].<ref name=CI4/> Al suo ritorno dopo 25 anni di prigionia, nel 1440, il castello di Blois divenne un grande centro culturale;<ref name=CI4/> è in occasione di un concorso di poesia che vi si svolse nel 1458 che [[François Villon]] compose ed espose la sua ''Ballade des contradictions'', detta anche ''Ballade du concours de Blois''.<ref name=GA25>{{cita|Guignard et al.|p. 25}}.</ref> Intorno alla metà del secolo furono svolti importanti lavori di ampliamento: si distrussero alcune parti del vecchio castello per rendere il palazzo più confortevole e furono aggiunti degli edifici, tra cui un'ala nella parte sud-ovest del promontorio,<ref>{{cita|Fratelli Lesueur|p. 18}}.</ref> che fu distrutta nel XVII secolo per far spazio all'ala Gastone d'Orléans.<ref name=L32/>
Quest'ala, che si sviluppava su due piani, era racchiusa tra gli edifici medioevali sul lato ovest del castello e una torre a pianta quadrata che conteneva una scala e terminava con un terrazzo.<ref>{{cita|Fratelli Lesueur|pp. 32-34}}.</ref> Il suo stile era simile a quello visibile
=== Il regno di Luigi XII ===
[[File:Louis XII et Anne de Bretagne.jpg|thumb|Dittico anonimo dell'inizio del XVI secolo raffigurante Luigi XII e Anna di Bretagna.]]
Riga 70 ⟶ 68:
[[Claudia di Francia]], figlia di Luigi XII e Anna di Bretagna, sposò nel 1514 il cugino [[Francesco I di Francia|Francesco d'Angoulême]], pronipote di Luigi d'Orléans. Alla morte di Luigi XII, nel 1515, questo salì al trono con il nome di Francesco I e Claudia, molto legata alla residenza di Blois, la rimodernò per installarvi la corte.<ref name=CII1>{{cita|Cloulas|parte II, capitolo 1}}.</ref> Quello stesso anno<ref>{{cita|Fratelli Lesueur|p. 76}}.</ref> Francesco diede il via alla costruzione di una nuova ala in stile rinascimentale e commissionò una delle più importanti biblioteche dell'epoca. Non è chiaro se François de Pontbriand abbia avuto un ruolo anche nella progettazione di quest'ala;<ref>{{cita|Fratelli Lesueur|pp. 92-93}}.</ref> sicuramente la direzione dei lavori fu affidata a Jacques Sourdeau, almeno fino al 1519, quando questo prese parte alla costruzione del [[castello di Chambord]].<ref>{{cita|Fratelli Leuseur|p. 102}}.</ref> Lo stile italianeggiante delle facciate lascia inoltre supporre che siano state consultate anche maestranze italiane, come l'architetto [[Domenico da Cortona]], anche se non è attestato un loro coinvolgimento diretto nella progettazione dell'ala.<ref name=GA112>{{cita|Francia del Nordovest|p. 112}}.</ref><ref>{{cita|Hansmann|p. 88}}.</ref><ref>{{cita|Fratelli Lesueur|p. 95}}.</ref> Gli edifici del ''Nouveau logis'' dell'ala nord-ovest furono abbattuti e al loro posto furono costruiti due palazzi che rispecchiavano la disposizione dei precedenti;<ref name=L81>{{cita|Fratelli Lesueur|p. 81}}.</ref> in seguito la costruzione fu raddoppiata al di là della cortina muraria medioevale.<ref name=CII1/> La facciata ovest dell'ala fu dotata di logge di ispirazione italiana che davano sui giardini del palazzo, che furono risistemati.<ref>{{cita|Gratias|p. 133}}.</ref>
La costruzione si bloccò bruscamente dopo la morte della regina, avvenuta nel castello nel 1524, anno in cui tra l'altro Francesco I fu impegnato nella campagna d'Italia durante la [[guerra dei quattro anni]];<ref name="CII1" /><ref>{{cita|Fratelli Lesueur|p. 88}}.</ref> Francesco abbandonò Blois a favore di [[Castello di Fontainebleau|Fontainebleau]],<ref name="F36">{{cita|Fabbri|p. 36}}.</ref> dove fu trasferita la grande biblioteca, che costituì il nucleo della [[
[[File:Androuet du Cerceau, Vue cavalière du château de Blois.jpg|thumb|left|Vista del castello di Blois, disegno di Androuet du Cerceau del 1575 circa.]]
Riga 95 ⟶ 93:
[[File:GrundrissSchlossBlois1677.jpg|thumb|left|Pianta del castello nel 1677 che evidenzia il massimo avanzamento dei lavori dell'ala Gastone d'Orléans.]]
Trascurato da [[Luigi XIV di Francia|Luigi XIV]], il castello non venne più abitato, ad eccezione del soggiorno di [[Maria Casimira Luisa de la Grange d'Arquien]], vedova del re polacco [[Giovanni III Sobieski]], tra il 1713 e il 1716.<ref name=L140>{{cita|Fratelli Lesueur|p. 140}}.</ref> La residenza di Blois infatti era molto lontana dalla capitale del regno, troppo piccola per accogliere la corte e vista come una struttura antiquata e fuori moda.<ref>{{cita|Fratelli Lesueur|pp. 137-138}}.</ref>Il capitolo dei canonici della collegiata reale del castello fu spostato nel 1697 nella chiesa di San Solenne divenuta la [[cattedrale di Blois]] per la fondazione della diocesi. Nel XVIII secolo il re assegnò il palazzo ad ex servitori e nobili decaduti, che lo occuparono (ad eccezione dell'ala Luigi XII, dove si trovava l'alloggio del capitano del castello) dividendolo in piccoli appartamenti e stravolgendone la disposizione interna;<ref name=L140/> intorno al 1720, durante la [[Régence]], si pensò di relegarvi il parlamento in esilio.<ref>{{cita|Marais et al.|p. 273}}.</ref><ref>{{cita|De Piossens|pp. 68-69}}.</ref> Il complesso fu lasciato pressoché senza manutenzione e gli occupanti supplirono alla mancanza di restauri con abbattimenti delle parti più ammalorate, come la galleria di Caterina de' Medici nel cortile, e riparazioni svolte in economia, senza rispetto per la decorazione degli edifici.<ref>{{cita|Fratelli Lesueur|pp. 141-142}}.</ref> I giardini furono abbandonati: i padiglioni furono abbattuti già alla fine del XVII secolo e al loro posto furono realizzati orti e una fattoria.<ref name=L143>{{cita|Fratelli Lesueur|p. 143}}.</ref>
[[File:Gevel met ingang van het kasteel van Blois Blois. (Château) (titel op object), RP-F-F01210-Y.jpg|thumb|La facciata dell'ala Gastone d'Orléans con le statue decapitate in una foto del 1880-1900.<ref>{{cita web|url=https://www.rijksmuseum.nl/nl/collectie/RP-F-F01210-Y|titolo=Gevel met ingang van het kasteel van Blois, Séraphin-Médéric Mieusement, ca. 1880 - ca. 1900|lingua=nl|accesso=22 marzo 2021}}</ref>]]
Riga 128 ⟶ 126:
==Descrizione==
[[File:PiantaBloisPTerra.png|thumb|Pianta del piano terra del complesso.]]
Il promontorio su cui sorge il castello di Blois è dotato di tre lati che digradano ripidi e che un tempo fornivano una protezione naturale dagli attacchi di eventuali assalitori, mentre il lato nord-orientale, da cui si accedeva e si accede
===Castello
====Sala degli Stati====
[[File:Blois Château de Blois Louis-XII-Flügel Innen Salle des États 4.jpg|thumb|L'interno della Sala degli Stati.]]
Riga 147 ⟶ 145:
===Ala Luigi XII===
[[File:Blois25.jpg|thumb|L'ala Luigi XII vista dal cortile con la galleria e la cappella]]
Al giorno d'oggi l'ala Luigi XII costituisce l'ingresso del castello.<ref name=P158/> L'edificio fu costruito in stile [[gotico fiammeggiante]] tra il 1498 e il 1503 distruggendo le costruzioni feudali preesistenti.<ref name=L179>{{cita|Fratelli Lesueur|p. 179}}.</ref> L'ala ha una pianta a L, costituita da un corpo principale, che si affaccia sulla piazza del castello, e un breve prolungamento in direzione sud-ovest; tra questi due corpi e al collegamento con la sala degli stati sono presenti due torri scalari.<ref name=L179/> La costruzione si sviluppa su tre piani, con la peculiarità, di grande modernità per l'epoca, che le stanze non sono direttamente comunicanti le une con le altre (come avveniva negli edifici medioevali), ma connesse da un corridoio che le rende indipendenti: sia al piano terra, con il porticato che si affaccia sul cortile, sia al primo piano, sia nella mansarda, si ripete questa disposizione.<ref name=L180>{{cita|Fratelli Lesueur|p. 180}}.</ref> Tuttavia, forse come retaggio dell'antico stile di costruzione, le gallerie sono strutturalmente indipendenti dal resto dell'ala, che è dotata di spessi muri perimetrali e da una copertura autonoma, alla quale si appoggia un prolungamento che costituisce il tetto dei corridoi.<ref name=L180/> Anche la presenza di ben tre scale per questa singola ala evidenzia la ricerca del
====Facciata esterna====
Riga 169 ⟶ 167:
====Torri scalari====
[[File:Blois - château royal, aile Louis XII (13).jpg|thumb|La tour des Champs.]]
La tour des Champs, visibile dal cortile, si trova nel punto di giunzione tra l'ala Luigi XII e la Sala degli Stati. Il suo stile è omogeneo con quello dell'ala adiacente, di cui contiene una delle scale.<ref name=L195/> Al piano terra, l'ingresso della torre dà direttamente sul cortile ed è sormontato da un frontone con un istrice scolpito; una seconda porta, più piccola, si apre sul lato adiacente alla Sala degli Stati.<ref name=L196>{{cita|Fratelli Lesueur|p. 196}}.</ref> Ai piani superiori le finestre seguono l'andamento della scala e si trovano ad altezze sfalsate; quelle del lato adiacente all'edificio feudale interrompono i cornicioni che segnano il passaggio tra i vari piani.<ref name=L196/> La mensola di una delle finestre del primo piano presenta una decorazione raffigurante un [[cherubino]] con i capelli, il naso e il sorriso dell'ex sindaco di Blois, [[Jack Lang]], che sarebbe stata realizzata in modo ironico dai restauratori del castello negli anni '90.<ref>{{cita news|url=https://www.lanouvellerepublique.fr/blois/l-ombre-de-jack-lang-au-chateau-de-blois|titolo=L'ombre de Jack Lang au château de Blois|lingua=fr|rivista=La Nouvelle République|accesso=3 marzo 2021}}</ref> Al terzo piano è presente un ambiente illuminato da piccole finestrelle realizzate a cavallo del cornicione ad archetti, che presenta un misto di motivi gotici, come le decorazioni vegetali, e rinascimentali, come la fila di [[Ovolo (architettura)|ovoli]].<ref name=L196/> L'ornamento della facciata è completato da due riquadri con bassorilievi di istrici e dalla semicolonna tortile che costituisce lo spigolo della torre.<ref name=L196/> Al di sopra di una balaustra si sviluppa la mansarda, con il tetto in ardesia sormontato da una decorazione in ferro battuto con due banderuole, un camino in mattoni e due abbaini simili a quelli del corpo principale.<ref name=M58/><ref name=L197>{{cita|Fratelli Lesueur|p. 197}}.</ref> Una piccola torretta circolare con tre piccole finestre e una copertura a cupola, posta tra la torre e l'ala Luigi XII, contiene la scala a chiocciola che permette di raggiungere la mansarda.<ref name=L197/>
All'interno lo scalone d'onore di Luigi XII si avvolge a spirale attorno a un pilastro centrale formato da un fascio di semicolonne che terminano, all'ultimo piano, con delle conchiglie scolpite; le nervature poi si irradiano a formare una volta polilobata per collegarsi infine ai pilastri delle pareti esterne.<ref name=L201>{{cita|Fratelli Lesueur|p. 201}}.</ref> Una cornice circolare unisce le nervature radiali in modo da formare scomparti costituiti alternativamente da pietra o mattoni; nei punti in cui questa incrocia le nervature sono presenti delle chiavi di volta decorate con motivi vegetali.<ref name=L201/> Alla fine della scala il pianerottolo è dotato di un parapetto formato da rami intrecciati.<ref name=L201/>
Riga 201 ⟶ 199:
La facciata esterna, che in passato dava sui giardini del castello, è chiamata Facciata delle Logge.<ref name=GA28/> Fu costruita sette metri più avanti delle antiche fortificazioni e poggia su un alto basamento in pietra dura.<ref>{{cita|Fratelli Lesueur|p. 229}}.</ref> All'angolo tra l'ala Francesco I e la Sala degli Stati è ancora visibile l'antica torre difensiva del XIII secolo, indicata dalle fonti come "la torre rotonda sopra la ''porte des champs''", troncata al livello del primo piano.<ref name=L22>{{cita|Fratelli Lesueur|p. 22}}.</ref> All'altra estremità della facciata è riconoscibile la torre Château-Renault.<ref name=L22/> Al piano più basso, adiacente alla Sala degli Stati, sono presenti quattro bifore e due torrette di cinque lati, sui davanzali delle quali sono rappresentate alcune delle [[dodici fatiche di Ercole]] e altre scene raffiguranti l'eroe greco (in particolare Ercole e l'Idra di Lerna, Ercole e il Toro di Creta, Ercole che contempla la morte di Anteo, Ercole che uccide Anteo, Ercole e Caco, Ercole e Gerione).<ref name=GA28/><ref name=L230>{{cita|Fratelli Lesueur|p. 230}}.</ref> Ai piani centrali l'edificio è caratterizzato da una sequenza di nicchie non comunicanti tra di loro realizzate nello spessore del muro;<ref name=L230/><ref name=L83>{{cita|Fratelli Lesueur|p. 83}}.</ref> queste logge, anche se ispirate con molta probabilità alle [[Logge di Raffaello]] in [[Vaticano]], opera di [[Bramante]],<ref name=P43/><ref>{{cita|Guide Gallimard|p. 106}}.</ref><ref>{{cita|Pérouse de Montclos, Schlösser im Loiretal|p. 99}}.</ref> come si evince dal doppio ordine di arcate sormontate da un porticato,<ref name=GA28/> mostrano nella loro costruzione alcuni elementi francesi, come la presenza di guardiole aggettanti, la disposizione irregolare delle nicchie, gli archi "ad ansa di paniere" e l'assenza di collegamento tra gli spazi.<ref>{{cita|Frédéric Lesueur|p. 189}}.</ref> Il primo dei due piani di logge presenta quattro balconcini sporgenti, due sostenuti dalle torrette del piano inferiore e due da mensole; uno dei quattro funge da abside per un piccolo oratorio.<ref name=CII1/><ref name=L231/> Una loggia per ogni piano, verso la metà della facciata, non è collegata all'interno dell'edificio da una porta ma vi si accede da una loggia a fianco.<ref name=L231>{{cita|Fratelli Lesueur|p. 231}}.</ref> Le logge sono definite sulla facciata da una o due lesene, a seconda dello spazio disponibile;<ref name=L231/> mentre i parapetti del primo sono riccamente decorati con le iniziali e gli emblemi di Francesco I e Claudia di Francia, quelli del secondo piano sono lisci.<ref>{{cita|Fratelli Lesueur|p. 232}}.</ref>
Al di sopra delle logge corre un cornicione con conchiglie, e più su una balaustra con doccioni, che indicano che in origine la terrazza era scoperta e non dotata del colonnato presente oggi;<ref name=L85>{{cita|Fratelli Lesueur|p. 85}}.</ref> la collocazione delle basse colonne rispecchia la distribuzione irregolare delle lesene dei piani inferiori.<ref name=L233>{{cita|Fratelli Lesueur|p. 233}}.</ref> Le finestre sono state realizzate sul luogo degli abbaini preesistenti e, nella parte sinistra della facciata, sono circondate da lesene che sostengono una cornice, mentre nella parte destra le aperture sono sormontate da una mensola.<ref name=L233/> Il tetto, molto spiovente, è caratterizzato da imponenti comignoli in mattoni e pietra impreziositi da elaborati ornamenti scolpiti aggiunti durante i restauri del XIX secolo. In posizione decentrata rispetto alla facciata sorge un abbaino a due piani con un timpano recante la [[Salamandra (araldica)|salamandra]] di Francesco I.<ref name=L234>{{cita|Fratelli Lesueur|p. 234}}.</ref>
La facciata presenta differenze tra la sezione adiacente all'ala Gastone d'Orléans e l'altra, facendo pensare ad una costruzione avvenuta in due fasi: nella prima parte, al piano inferiore, non sono presenti finestre; gli archi delle logge sono ad ansa di paniere, mentre nell'altra parte sono ad arco ribassato; le lesene del primo piano sono decorate con bassorilievi; le logge sono più rade e addirittura assenti nella zona a fianco della torre Château-Renault.<ref name=L83/><ref name=L231/>
Riga 223 ⟶ 221:
====Interno====
[[File:
Al piano terra sono presenti gli antichi ambienti di servizio, del tutto privi di ornamenti ad eccezione di una stanza che si affaccia sul cortile, che ha conservato il camino originale;<ref>{{cita|Fratelli Lesueur|p. 239}}.</ref> sono presenti anche due stanze circolari che costituivano la base delle antiche torri inglobate nell'edificio: la stanza al piano terra della torre Château-Renault è dotata di una volta a crociera con una chiave cava, comunicante con il piano superiore,<ref>{{cita|Fratelli Lesueur|p. 240}}.</ref> mentre quella della torre centrale, pur mostrando tracce delle antiche feritoie, è stata profondamente rimaneggiata sotto Francesco I con la costruzione del camino e della volta con la chiave che porta scolpita la salamandra.<ref name=L241>{{cita|Fratelli Lesueur|p. 241}}.</ref> Da questa sala si diparte una scala a chiocciola ricavata nello spessore delle antiche mura.<ref name=L241/>
Riga 245 ⟶ 243:
;Galleria della Regina
[[File:Blois Château de Blois Francois-I-Flügel Innen Galerie de la Reine 2.jpg|thumb|left|La Galleria della regina.]]
Le piastrelle in ceramica smaltata della galleria, posizionate da Félix Duban su un modello del XV secolo, sono state restaurate alla fine del XX secolo. Formano disegni geometrici blu, bianchi e gialli. Nella sala si possono ammirare alcuni strumenti antichi, tra cui un clavicembalo italiano di [[Giovanni Antonio Baffo]], del 1572,
La galleria è inoltre decorata con busti di re di Francia, tra cui un busto di bronzo e marmo di [[Enrico II di Francia|Enrico II]], di [[Germain Pilon]]; un busto di [[Francesco I di Francia|Francesco I]] del XVI secolo, di autore sconosciuto, acquisito nel 1926, rimaneggiato da Louis-Claude Vasse nel 1756, in gesso patinato da un'opera in bronzo del Louvre; un busto di [[Carlo IX di Francia|Carlo IX]] in gesso patinato, un busto di [[Enrico III di Francia|Enrico III]] in gesso patinato, un busto di [[Enrico IV di Francia|Enrico IV]] in gesso.
Riga 257 ⟶ 255:
;Oratorio
[[File:SchlossBloisOratorium.jpg|thumb|upright=0.5|L'oratorio]]
L'oratorio si ispira alla biblioteca di [[
;Studiolo della Regina
|