Democrito: differenze tra le versioni
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{{Bio
|Nome = Democrito
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Allievo di [[Leucippo]], fu tra i fondatori dell'[[atomismo]]. È praticamente impossibile distinguere le idee attribuibili a Democrito da quelle del suo maestro. Democrito fu il più prolifico scrittore tra i [[presocratici]], considerato uno di loro anche se, effettivamente, nacque dopo [[Socrate]], per morire, forse centenario<ref>secondo [[Luciano di Samosata]], morì a 109 anni (Luciano, ''Macrobii (I longevi)'')</ref>, durante la vita di [[Platone]] e [[Aristotele]]. Tra gli allievi di Democrito vi fu [[Nausifane]], maestro di [[Epicuro]].
== Biografia
Vi sono poche notizie certe della sua vita, che si perde nell'aneddoto e talora nella leggenda. Sarebbe cresciuto tra agi e ricchezze, ma avrebbe rinunciato, in seguito, ad una parte dei suoi averi per dedicarsi esclusivamente agli studi, ai viaggi ed all'osservazione della natura. Pare invece certo avesse perso la vista, forse per il lungo studio, ma è falso che si sia accecato volontariamente<ref>[[Aulo Gellio]], ''Noctes Atticae'', X, 17</ref> come [[Plutarco]] aveva capito<ref>''De curiositate'', 12, 521 d.</ref>.
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Il nome di Democrito è rimasto legato alla sua celebre teoria atomista considerata, anche a distanza di secoli, una delle visioni più "scientifiche" dell'antichità: l'atomismo democriteo infatti fu ripreso non solo da altri pensatori greci, come [[Epicuro]], ma anche da filosofi e poeti romani ([[Lucrezio]]) nonché da filosofi del tardo medioevo, dell'età rinascimentale e del mondo moderno (come ad esempio [[Pierre Gassendi]]). Come è stato rilevato da [[Theodor Gomperz]] e da altri studiosi, Democrito può essere considerato il "padre della fisica", così come [[Empedocle]] lo era stato per la chimica. [[Ludovico Geymonat]] afferma che «l'atomismo di Democrito […] ebbe una funzione determinante, nel XVI e XVII secolo, per la formazione della scienza moderna».
Alla base dell'[[ontologia]] di Democrito c'erano i due concetti di [[atomo]] e di [[vuoto (filosofia)|vuoto]]:
Democrito per certi aspetti sostituì l'opposizione logica [[scuola eleatica|eleatica]] tra essere e non essere con l'opposizione fisica tra atomo e vuoto: l'atomo costituiva l'essere, il vuoto rimandava in un certo senso al non essere. Per Democrito un atomo costituiva l'elemento originario e fondamentale dell'universo, nonché il fondamento metafisico della realtà fisica; ciò significava che gli atomi non venivano percepiti a livello sensibile (realtà fisica) ma solo su un piano intelligibile, ossia attraverso un procedimento intellettuale che scomponeva e superava il mondo fisico-corporeo. C'è da precisare che l'atomo democriteo non costituiva in sé un'intelligibilità pura, come sarà l'idea di Platone, in quanto esso possedeva un'essenziale consistenza materiale: tuttavia era pur sempre una realtà intelligibile poiché sfuggiva ai sensi e si coglieva solo mediante l'intelletto. La realtà degli atomi costituiva per Democrito l'[[archè]], quindi l'essere immutabile ed eterno. Gli atomi erano concepiti come particelle originarie indivisibili: essi cioè erano quantità o grandezze primitive e semplici (ovvero non composte), omogenee e compatte, la cui caratteristica principale è l'indivisibilità<ref>La parola atomo deriva dal [[Lingua greca|greco]] ἄτομος (''á-tomos''): non divisibile.</ref>.
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Così come per il resto della materia, anche l'anima (''psychè'') per Democrito era costituita da atomi, atomi più sottili e lisci, di natura [[fuoco (elemento)|ignea]].
Essi penetrano tutto il corpo e gli danno vita e vengono mantenuti in esso grazie alla respirazione, inoltre grazie a questa capacità di vivificare, di render pensante l'uomo, erano considerati divini.
Infine, Democrito sostiene che gli [[Mitologia greca|dei]] sono fatti di atomi proprio come gli esseri umani, ma che non interagiscono affatto con noi: questo fatto lo fece considerare come un vero e proprio anticonformista
Secondo la dottrina degli effluvi, i corpi emanano continuamente degli ''éidola'' simili a sé stessi che penetrano negli occhi di chi vede, generando la visione. Questa teoria degli ''éidola'' (immagini e simulacri) si applica anche ai sogni premonitori, alle visioni e alle apparizioni divine, segno che gli dèi si manifestano nella vita umana.<ref>[[Franco Trabattoni]], [[Antonello La Vergata]], ''Filosofia, Cultura, Cittadinanza'', La Nuova Italia 2011, vol. I, p. 65-66. Citazione: "Democrito afferma che dei simulacri si avvicinano agli uomini e che ve ne sono alcuni che portano bene e altri che portano male. Questi simulacri sono grandi, di alta statura e si dissolvono difficilmente, senza essere proprio immortali; essi preannunciano agli uomini l'avvenire, apparendo loro ed emettendo voci. Si spiega quindi, come gli antichi, ricevendo le rappresentazioni sensibili di questi esseri, immaginarono che ciò rappresentasse la divinità" (citato da ''I Presocratici'', trad. it. di R. Laurenti).</ref>
=== Conoscenza ===
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=== Edizioni dei testi ===
* Democrito, ''Raccolta dei frammenti. Interpretazione e commentario di Salomon Luria'', introduzione di Giovanni Reale. bio-bibliografia di S. Luria di Svetlana Maltseva, Milano: Bompiani, 2007.
* Andolfo, Matteo. ''Atomisti antichi: testimonianze e frammenti'', testo greco e traduzione italiana, Milano:
* Walter Leszl (a cura di), ''I primi atomisti. Raccolta dei testi che riguardano Leucippo e Democrito'', Firenze: Olschki, 2009.
* Vittorio Enzo Alfieri, ''Gli atomisti'', Bari: Laterza, 1936.
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