Liberal Democratici (Regno Unito): differenze tra le versioni
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|sede = 4 Cowley Street, [[Londra]] SW1P 3NB
|abbreviazione =
|ideologia = [[Liberalismo]]<ref name="parties-and-elections">{{cita web|url=http://www.parties-and-elections.eu/unitedkingdom.html|titolo=United Kingdom|lingua=en|accesso=20 ottobre 2022}}</ref><br />[[Liberalismo sociale]]<ref name="parties-and-elections"/><br/>[[Europeismo]]<ref name="Il voto britannico segnato da Brexit">{{cita web|url=https://aspeniaonline.it/il-voto-britannico-segnato-da-brexit/#|titolo=Il voto britannico segnato da Brexit |lingua=it|accesso=22 luglio 2023}}</ref><ref name="UK Lib Dems struggle to convince on canceling Brexit">{{cita web|url=https://www.politico.eu/article/eu-citizens-unconvinced-by-lib-dems-brexit|titolo=UK Lib Dems struggle to convince on canceling Brexit|lingua=en|accesso=22 luglio 2023}}</ref>
|posizione = [[
|coalizione = [[Partito Conservatore (Regno Unito)|Partito Conservatore]] (2010-2015)
|internazionale = [[Internazionale Liberale]]
|partito europeo = [[Partito dell'Alleanza dei Liberali e dei Democratici per l'Europa|ALDE]] (associato)
|seggi1 = {{Seggi|
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|seggi3 = {{Seggi|
|seggi4 = {{Seggi|4|129|P}}▼
|testata =
|giovanile = Youth Liberal
|iscritti = 98 247
|anno iscritti = 2021
|colori = {{box colorato|{{colore partito|Liberal Democratici (Regno Unito)}}}} [[Arancione]], <br> {{color box|#FFFF00}} [[Giallo]]
|sito =
}}
I '''Liberal Democratici''' (in inglese ''Liberal Democrats'', '''Lib Dems''') sono un [[partito politico]] [[Regno Unito|britannico]], legato ad un [[centrismo]]<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Katharine|cognome=Dommett|data=2013-07|titolo=A Miserable Little Compromise? Exploring Liberal Democrat Fortunes in the UK Coalition|rivista=The Political Quarterly|volume=84|numero=2|pp=218-227|lingua=en|accesso=9 marzo 2024|doi=10.1111/j.1467-923X.2013.12013.x|url=https://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/j.1467-923X.2013.12013.x}}</ref> [[Liberalismo sociale|socioliberale]], [[Progressismo|progressista]], [[Europeismo|europeista]], [[Ambientalismo|ambientalista]] e [[Federalismo|federalista]]. Si distingue dalla dottrina [[Socialdemocrazia|socialdemocratica]] sostenendo la [[Libero mercato|libertà del mercato]] (secondo i Liberali, alla base di una società equa sta un'economia forte); persegue la promozione dei [[diritti civili]].<ref>{{Cita libro|nome=Hans|cognome=Slomp|nome2=Hans|cognome2=Slomp|titolo=Europe, a political profile: an American companion to European politics|anno=2011|url=https://archive.org/details/europepoliticalp0002slom|data=2011|editore=ABC-CLIO|ISBN=978-0-313-39181-1}}</ref>
Il partito nacque nel [[1988]], dalla fusione tra lo storico [[Partito Liberale (Regno Unito)|Partito Liberale]] e il giovane [[Partito Social Democratico (Regno Unito)|Partito Social Democratico]] (costola centrista del [[Partito Laburista (Regno Unito)|Labour]], spintosi quest'ultimo verso la sinistra radicale durante il governo di [[Margaret Thatcher]]). Il loro colore simbolo è il giallo.<ref>
Sono tradizionalmente il terzo partito nel [[Parlamento del Regno Unito]]
== Storia ==
=== I Liberali
I Liberal Democratici sono i diretti eredi degli ''[[Whig (Regno Unito)|whigs]]'', i liberali che hanno conteso la scena politica inglese ai ''[[Partito Tory|Tories]]'' per tutto il XIX secolo. Tra i loro esponenti più illustri si ricorda il Primo Ministro [[David Lloyd George]], a oggi l'ultimo Primo Ministro liberale.
Fino agli anni Venti del Novecento, i Liberali hanno rappresentato l'ala [[sinistra (politica)|sinistra]] del parlamento britannico, sostenendo posizioni più progressiste e vicine all'egualitarismo rispetto ai Tories, vicini questi ultimi a posizioni aristocratiche e rigorosamente conservatrici. Con l'avvento, agli inizi del secolo, del [[Partito Laburista (Regno Unito)|Partito Laburista]], i liberali si sono caratterizzati sempre più come un partito di [[centro-sinistra]], tacciati dai laburisti di indugiare in atteggiamenti "[[borghesia|borghesi]]". Per tutta la seconda metà del XX secolo, i liberali sono stati ai margini della scena politica nazionale, nonostante la buona presenza nelle elezioni locali, ostacolati dal sistema di collegi uninominali a turno unico maggioritario, che favoriva i partiti laburista e conservatore. Del resto, dall'immediato dopoguerra al [[1962]], il Partito Liberale subì la scissione e la diretta concorrenza del ''Partito Liberale Nazionale'', contrario a qualsiasi forma di accordo con i laburisti. Dalle [[Elezioni generali nel Regno Unito del 1970|elezioni del 1970]], i liberali cominciarono a riguadagnare consensi, passando dal 7,5% al 13% del [[Elezioni generali nel Regno Unito del 1979|1979]]. Alla [[Elezioni generali nel Regno Unito del 1982|consultazione del 1982]] i Liberali si presentarono agli elettori in alleanza con il [[Social Democratic Party]], partito [[Riformismo|riformista]] e [[Centrismo|centrista]] scissosi nel [[1981]] dal Partito Laburista, spintosi quest'ultimo verso posizioni radicali nel corso dell'era thatcheriana. Le elezioni videro vittoriosi i Conservatori con il 42% dei consensi. L'alleanza Lib-SDP ottenne il 25% del supporto, contro il 27% del Labour, ma i liberal-socialdemocratici elessero appena 23 parlamentari, contro i 209 dei laburisti.<ref name="www.liberalhistory.org.uk">
=== I Lib Dems ===
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Nel [[2007]], alle [[elezioni parlamentari in Scozia del 2007|elezioni]] per il [[Parlamento scozzese]] e per l'[[Parlamento gallese|Assemblea nazionale gallese]], i Lib-Dems mantennero sostanzialmente inalterati i propri seggi, rispettivamente 16 (uno in meno) e 6. Il dato più preoccupante emerse invece dalle contemporanee amministrative in [[Inghilterra]]. I Lib-Dems ottennero {{formatnum:2126}} consiglieri, ben 246 in meno, con un calo del 10%, a cui si aggiunse la perdita del controllo di 4 consigli, scendendo a 23 consigli contro i 27 precedenti. Il dato, però, si offriva ad una duplice interpretazione. Da un lato i Lib-Dems perdevano consensi a vantaggio dei conservatori, soprattutto nel sud dell'Inghilterra, a causa della campagna ambientalista condotta dai Tories; dall'altro lato, i Lib-Dems superavano i Laburisti in termini di consiglieri (2126 contro 1865) e vi si avvicinavano molto in termini percentuali, 26 contro 27%. In tal modo, i Lib-Dems confermavano il proprio ruolo di terza forza del paese, con un consenso pari almeno al 20%.
Nell'autunno del 2007, allontanandosi la prospettiva di nuove elezioni generali, molti nel partito pensarono fosse opportuno ricercare un nuovo leader più giovane e carismatico. Menzies Campbell, che allora aveva 66 anni, si dimise il 15 ottobre 2007. Qualche mese dopo fu eletto il suo successore, [[Nick Clegg]].<ref>
Alle elezioni parlamentari del 6 maggio [[2010]] il partito ottenne solo 57 seggi<ref>
Il partito, però, pagò cara questa partecipazione in termini di consenso. Sebbene [[Nick Clegg]] avesse chiarito prima delle [[Elezioni generali nel Regno Unito del 2010|elezioni del 2010]] che in caso di uno ''hung parliament'' (parlamento sospeso) il suo schieramento avrebbe sostenuto in una coalizione il partito più votato in termini assoluti, parte della componente progressista dell'elettorato giudicò negativamente l'alleanza con i Conservatori di David Cameron. I Liberal-Democratici, costretti per ragioni politiche a esprimersi favorevolmente a misure di stampo tradizionalmente conservatore e impossibilitati a porre in essere tutte le misure promesse in campagna elettorale, subirono un fortissimo calo di popolarità.
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Tuttavia, sei giorni dopo le elezioni [[Tim Farron]] annunciò le proprie dimissioni da presidente del partito, spiegando che era inconciliabile per lui essere sia la guida di un partito progressista che un cristiano praticante.
Il 27 luglio [[2017]]
In seguito al fallimento delle trattative sulla [[Brexit]] da parte del Governo May, i liberali si sono identificati come i più europeisti nel panorama politico
Sempre nel 2019, poco dopo le elezioni europee, a Cable, che si era dimesso due giorni prima del voto ma aveva continuato a guidare il partito, succede [[Jo Swinson]], che però si dimetterà dopo soli cinque mesi, a causa del modesto risultato delle [[Elezioni generali nel Regno Unito del 2019|elezioni generali 2019]], che porterà lei stessa a non riconquistare il proprio seggio. Le è succeduto nel 2020 [[Ed Davey|Sir Ed Davey]], suo principale oppositore alle primarie di quell'anno e suo vice, diventato leader ad interim dopo le sue dimissioni e poi confermato dal voto degli iscritti.
Alle [[Elezioni generali nel Regno Unito del 2024|elezioni anticipate del 2024]], vinte con una maggioranza schiacciante dai [[Partito Laburista (Regno Unito)|Laburisti]] di [[Keir Starmer]], i liberal democratici, riescono a conquistare il 12,2% dei voti e ben 72 seggi, raggiungendo il maggior numero di seggi mai occupato nella storia del partito.
== Struttura ==
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!Status
|-
|[[Elezioni generali nel Regno Unito del 1992|1992]]
|5 999 606
|17,8 (3º)
Riga 104 ⟶ 105:
|Opposizione
|-
|[[Elezioni generali nel Regno Unito del 1997|1997]]
|5 242 947
|16,8 (3º)
Riga 112 ⟶ 113:
|Opposizione
|-
|[[Elezioni generali nel Regno Unito del 2001|2001]]
|4 814 321
|18,3 (3º)
Riga 120 ⟶ 121:
|Opposizione
|-
|[[Elezioni generali nel Regno Unito del 2005|2005]]
|5 985 454
|22,0 (3º)
Riga 128 ⟶ 129:
|Opposizione
|-
|[[Elezioni generali nel Regno Unito del 2010|2010]]
|6 836 248
|23,0 (3º)
Riga 136 ⟶ 137:
|'''Governo'''
|-
|[[Elezioni generali nel Regno Unito del 2015|2015]]
|2 415 888
|7,9 (4º)
Riga 144 ⟶ 145:
|Opposizione
|-
|[[Elezioni generali nel Regno Unito del 2017|2017]]
|2 371 772
|7,4 (4º)
Riga 150 ⟶ 151:
|{{Seggi|12|650|P}}
|{{Aumento}}4
|Opposizione
|-
|[[Elezioni generali nel Regno Unito del 2019|2019]]
|3 696 423
|11,6 (4º)
|{{aumento}}4,2
|{{Diminuzione}}1
|Opposizione
|-
|[[Elezioni generali nel Regno Unito del 2024|2024]]
|3 519 143
|12,2% (3°)
|{{aumento}}0,6
|{{Seggi|72|650|Liberal Democratici (Regno Unito)}}
|{{Aumento}}61
|Opposizione
|}
Riga 162 ⟶ 179:
!+/-
|-
|[[Elezioni europee del 1989 nel Regno Unito|Europee 1989]]
|986 292
|6,2 (4.º)
Riga 169 ⟶ 186:
|
|-
|[[Elezioni europee del 1994 nel Regno Unito|Europee 1994]]
|2 552 730
|17,0 (3.º)
Riga 176 ⟶ 193:
|{{Aumento}}2
|-
|[[Elezioni europee del 1999 nel Regno Unito|Europee 1999]]
|1 266 549
|12,7 (3.º)
Riga 183 ⟶ 200:
|{{Aumento}}8
|-
|[[Elezioni europee del 2004 nel Regno Unito|Europee 2004]]
|2 452 327
|14,9 (4.º)
Riga 190 ⟶ 207:
|{{Aumento}}2
|-
|[[Elezioni europee del 2009 nel Regno Unito|Europee 2009]]
|2 080 613
|13,8 (4.º)
Riga 197 ⟶ 214:
|{{Diminuzione}}1
|-
|[[Elezioni europee del 2014 nel Regno Unito|Europee 2014]]
|1 087 633
|6,6 (5.º)
Riga 204 ⟶ 221:
|{{Diminuzione}}10
|-
|[[Elezioni europee del 2019 nel Regno Unito|Europee 2019]]
|3 367 284
|19,58 (2.º)
Riga 260 ⟶ 277:
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|url=http://www.libdems.org.uk/|titolo=Liberal Democrats - sito ufficiale}}
* {{cita web|url=http://www.scotlibdems.org.uk/|titolo=Scottish Liberal Democrats - sito ufficiale}}
* {{cita web |
* {{cita web |
{{Partiti politici nel Regno Unito}}
|