Augusto Rosso: differenze tra le versioni

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{{S|politici italiani}}
 
{{Bio
|Nome = Augusto
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|Sesso = M
|LuogoNascita = Tronzano
|LuogoNascitaLink = Tronzano Vercellese
|GiornoMeseNascita = 23 dicembre
|AnnoNascita = 1885
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|GiornoMeseMorte = 20 dicembre
|AnnoMorte = 1964
|Attività = diplomatico
|Epoca = 1800
|Epoca = 1900
|Attività = diplomatico
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = , per breve tempo [[Segretario generale del Ministero degli affari esteri|Segretario generale del Ministero degli Affari Esteri]], nel [[1943]]
}}
 
== Biografia ==
[[File:Hughes & 5 power, (8-17-23) LCCN2016847874.jpg|miniatura|Augusto Rosso (secondo da destra) con i rappresentanti delle cinque potenze vincitrici della prima guerra mondiale; Washington, agosto 1923. Da sinistra a destra: Andre de la Boulaye (Francia), Henry G. Chilton (Gran Bretagna), Charles Evans Hughes (Stati Uniti d'America), Augusto Rosso (Italia), Masanao Hanihara (Giappone).]]
Piemontese, conseguì la laurea in GiuriprudenzaGiurisprudenza presso l'[[Università degli Studi di Torino|Università di Torino]] il [[10 luglio]] [[1908]] ed entrò in carriera diplomatica a seguito di concorso nell'aprile del [[1910]]. Fu subito inviato all'estero: [[Washington]], [[Berlino]], Cristiania ([[Oslo]]), [[Atene]], di nuovo Washington, e poi [[Londra]], dove lo raggiunse, nel [[1927]], la promozione a Ministro plenipotenziario di 2ª classe<ref name=":0" />. Rientrato al Ministero nel marzo del 1927, assunse le funzioni di capo ufficio Società delle Nazioni e di delegato aggiunto del Governo italiano presso il Consiglio della [[Società delle Nazioni]]<ref name=":0" />.
 
Fu, inoltre, membro della delegazione italiana alle riunioni del Comitato di arbitrato e sicurezza (Società delle Nazioni), nonché membro del Comitato permanente per le questioni internazionali del lavoro, fino a ricoprire nel giugno del [[1930]] la carica di Direttore generale "Affari Società delle Nazioni". Nello stesso anno, partecipò in qualità di esperto nella delegazione italiana alla Conferenza navale di Londra (13 gennaio 1930), come anche alla Commissione preparatorio del disarmo, a Ginevra (novembre 1930)<ref name=":0">{{Cita web|url=https://baldi.diplomacy.edu/diplo/texts/Augusto%20Rosso.pdf|titolo=Augusto Rosso - Collana di Testi diplomatici vol. 7, Ministero degli Affari Esteri - Servizio Storico e Documentazione, Roma, 1979.}}</ref>. Nell'agosto del [[1932]] fu trasferito a Washington con credenziali di ambasciatore, titolo che gli venne a tutti gli effetti riconosciuto nel settembre dello stesso anno. Nel [[1936]] venne nominato [[Ambasciata d'Italia a Mosca|Ambasciatore d'Italia]] a [[Mosca (Russia)|Mosca]]. Da questa sede, nel settembre 1939, comunicò a Roma i propositi di guerra della [[Germania nazista]] nel settembre 1939, come pure gli sviluppi dei rapporti tedesco-sovietici<ref>{{Cita web|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/augusto-rosso|titolo=Rósso, Augusto nell'Enciclopedia Treccani|sito=www.treccani.it|lingua=it-IT|accesso=2023-03-28}}</ref>. Rientrato in Italia nel [[1940]] a seguito dello scoppio della [[Seconda guerra mondiale|II guerra mondiale]], il 1º agosto del [[1943]] fu nominato [[Segretario generale del Ministero degli affari esteri|Segretario generale del Ministero degli Affari Esteri]]<ref name=":0" />.
Rientrato al Ministero nel marzo del 1927, assunse le funzioni di capo ufficio Società delle Nazioni e di delegato aggiunto del Governo italiano presso il Consiglio della [[Società delle Nazioni]].
 
Gli avvenimenti dell'8 settembre [[1943]] lo sorpresero al ministero mentre la Capitale era occupata dai tedeschi. Per tale motivo, il 9 novembre successivo, a [[Brindisi]], il [[Capo del Governo]] [[Pietro Badoglio]] lo sostituì nella massima carica della diplomazia italiana con [[Renato Prunas]]. Con l'avvento della [[Repubblica Sociale Italiana|RSI]], fu invitato a seguire [[Benito Mussolini|Mussolini]] a [[Salò]] ed a ricoprire la carica di [[Ministro degli esteri|Ministro degli Esteri]], ma rifiutò affermando la sua fedeltà al Re. A seguito di ciò, il successivo 27 novembre fu temporaneamente collocato a riposo. Riammesso in carriera al termine del conflitto, ricoprì altri prestigiosi incarichi prima di essere nuovamente collocato a riposo il 23 dicembre [[1952]], per raggiunti limiti di età<ref name=":0" />. È scomparso il 20 dicembre [[1964]].
Fu inoltre, membro della delegazione italiana alle riunioni del Comitato di arbitrato e sicurezza (Società delle Nazioni), membro del Comitato permanente per le questioni internazionali del lavoro fino a ricoprire nel giugno del [[1930]] la carica di Direttore generale "Affari Società delle Nazioni".
 
Nell'agosto del [[1932]] fu trasferito a Washington con credenziali di ambasciatore, titolo che gli venne a tutti gli effetti riconosciuto nel settembre dello stesso anno.
 
Nel [[1936]] venne nominato [[Palazzo dell'Ambasciata d'Italia a Mosca|Ambasciatore d'Italia]] a [[Mosca]]. Rientrato in Italia nel [[1940]] a seguito dello scoppio della [[II guerra mondiale]], il [[1º agosto]] del [[1943]] viene nominato [[Segretario generale del Ministero degli Affari Esteri]]. Gli avvenimenti dell'[[8 settembre]] [[1943]] lo sorprendono al Ministero; per tale motivo, il [[9 novembre]] successivo, a Brindisi, fu sostituito da [[Renato Prunas]] nella massima carica della diplomazia italiana.
 
Con l'avvento della [[Repubblica Sociale Italiana|RSI]], fu invitato a seguire [[Mussolini]] a [[Salò]], ed a ricoprire la carica di [[Ministro degli Esteri]] ma rifiutò affermando la sua fedeltà al Re; a seguito di ciò, il successivo [[27 novembre]] fu temporaneamente collocato a riposo.
 
Riammesso in carriera al termine del conflitto, ricoprì altri prestigiosi incarichi prima di essere nuovamente collocato a riposo il [[23 dicembre]] [[1952]], per raggiunti limiti di età.
 
È scomparso il [[20 dicembre]] [[1964]].
 
== Opere ==
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* ''La questione degli Stretti e la Russia nel Mediterraneo'', in '' Rivista di Studi Politici Internazionali'', Firenze, 1950.
* ''Quattro momenti della diplomazia italiana. Sui volumi dei documenti diplomatici'', in '' Rivista di Studi Politici Internazionali'', Firenze, 1954.
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* [https://baldi.diplomacy.edu/diplo/texts/Augusto%20Rosso.pdf Augusto Rosso] - Collana di Testi diplomatici vol. 7, Ministero degli Affari Esteri - Servizio Storico e Documentazione, Roma, 1979.
* '' Grassi Fabio (a cura di), ''La formazione della diplomazia nazionale (1861-1915). Repertorio bio-bibliografico dei funzionari del Ministero degli Affari Esteri'', Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, Roma, 1987.
* ''Grassi RossoFabio Augusto-Collana(a cura di), Testi''La diplomaticiformazione voldella diplomazia nazionale (1861-1915). 7,Repertorio "Augustobio-bibliografico Rosso",dei funzionari del Ministero degli Affari Esteri-'', ServizioIstituto StoricoPoligrafico e DocumentazioneZecca dello Stato, Roma, 19791987.
* Negro Giampaolo, ''Augusto Rosso. Diplomatico italiano del Novecento'', Centro Studi Piemontesi, Torino, 2024.
 
== Voci correlate ==
* [[Carriera diplomatica (Italia)]]
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
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|tipologia = carica pubblica
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{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|Politicapolitica}}
 
[[Categoria:Ambasciatori d'Italia in Russia]]
[[Categoria:Ambasciatori d'Italia negli Stati Uniti d'America]]