Rally to Restore Sanity and/or Fear: differenze tra le versioni

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Riga 1: [[File:Rally to Restore Sanity and or Fear - 2010-10-30 - Panora of Crowd.jpg\|upright=3.6\|center\|thumb\|Un'immagine panoramica della manifestazione]]▼ [[File:Jon Stewart at Rally to Restore Sanity.jpg\|thumb\|Jon Stewart al "Rally to Restore Sanity"]] Il '''Rally to Restore Sanity and/or Fear''' (''Rally per riportare il buonsenso e/o la paura'') è una manifestazione che ha avuto luogo il 30 ottobre ~~del~~ [[2010]] al [[National Mall]] di [[Washington]]. La manifestazione era una combinazione di due eventi precedentemente separati: il ''Rally to Restore Sanity'' (''Rally per riportare il buonsenso''), annunciato da [[Jon Stewart]], e la controparte satirica organizzata da [[Stephen Colbert]], la ''March to Keep Fear Alive'' (''Marcia per tenere in vita la paura''). L'evento nasce con lo scopo di dare una voce alla parte [[moderato (politica)\|moderata]] del paese che, secondo Stewart, non riceve abbastanza attenzione da parte dei [[mezzo di comunicazione di massa\|media]]<ref name="google.com">{{cita web \|autore= \|url= ~~http~~https://www.google.com/hostednews/afp/article/ALeqM5gkOsOs61eFqq5znyHyVThYNAGTDw \|titolo= US comics unveil dueling DC political rallies \|accesso= 7 novembre 2010 Riga 12 ⟶ 11: == Premesse == [[File:Stephen Colbert at Rally.jpg\|thumb\|left\|Stephen Colbert al "rally"]] Il 28 agosto ~~del~~ 2010 il giornalista conservatore [[Glenn Beck]] ha tenuto al [[Lincoln Memorial]] una manifestazione per "riportare l'onore in America" (''Restorying Honor'')<ref>{{cita web \|autore= Glenn Beck \|url= http://www.glennbeck.com/content/articles/article/198/44980/ Riga 22 ⟶ 20: \|lingua= en \|editore= glennbeck.com \|data= \|dataarchivio= 4 novembre 2010 \|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20101104105559/http://www.glennbeck.com/content/articles/article/198/44980 \|urlmorto= sì }}</ref>. Già spesso preso di mira dalla [[satira]] dei due comici americani<ref>{{cita web \|autore= Riga 66 ⟶ 67: \|editore= The Washington Post \|data= 17 settembre 2010 \|dataarchivio= 18 settembre 2010 }}</ref>. Le prime discussioni ufficiali su un evento in risposta satirica a quello di Beck cominciarono comunque, secondo il [[New York Magazine]], fin dal 12 agosto del 2010<ref>{{cita web▼ \|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20100918011636/http://voices.washingtonpost.com/blog-post/2010/09/rally_to_restore_sanity_to_mee.html \|urlmorto= sì ▲}}</ref>. Le prime discussioni ufficiali su un evento in risposta satirica a quello di Beck cominciarono comunque, secondo il [[New York Magazine]], fin dal 12 agosto ~~del~~ 2010<ref>{{cita web \|autore= Chris Smith \|url= ~~http~~https://nymag.com/arts/tv/profiles/68086/index1.html \|titolo= America Is a Joke \|accesso= 7 novembre 2010 Riga 111 ⟶ 115: === Accoglienza === La notte seguente l'annuncio ufficiale, il numero dei partecipanti all'evento sulla pagina [[Facebook]], era già arrivato a 69.000<ref name="google.com" /><ref>{{cita web \|autore= Duaa Eldeib \|url= http://articles.chicagotribune.com/2010-09-22/news/ct-talk-stewart-rally-0923-20100922_1_rally-stewart-fans-facebook-group Riga 119 ⟶ 123: \|editore= Chicago Tribune \|data= 22 settembre 2010 \|dataarchivio= 11 maggio 2011 \|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20110511154039/http://articles.chicagotribune.com/2010-09-22/news/ct-talk-stewart-rally-0923-20100922_1_rally-stewart-fans-facebook-group \|urlmorto= sì }}</ref>. Superando tutte le aspettative<ref>{{cita web \|autore= Petula Dvorak \|url= ~~http~~https://www.washingtonpost.com/wp-dyn/content/article/2010/09/20/AR2010092005998.html?hpid=news-col-blog \|titolo= Jon Stewart and Stephen Colbert might actually bring out the real moderates \|accesso= 7 novembre 2010 Riga 129 ⟶ 136: }}</ref>, il 13 ottobre 203.128 persone prevedevano di partecipare al "rally"<ref>{{cita web \|autore= \|url= ~~http~~https://www.facebook.com/event.php?eid=118856078167623 \|titolo= Pagina Facebook dell'evento \|accesso= 7 novembre 2010 Riga 145 ⟶ 152: }}</ref>. Il giorno seguente, presente come ospite al The Daily Show, [[Oprah Winfrey]], che aveva già parlato dell'evento via [[Twitter]]<ref>{{cita web \|autore= Oprah Winfrey \|url= ~~http~~https://twitter.com/#!/oprah/status/25160674966 \|titolo= Pagina twitter di Oprah Winfrey \|accesso= 7 novembre 2010 Riga 151 ⟶ 158: \|editore= Twitter \|data= 22 settembre 2010 }}</ref>, donò a tutti i presenti nello studio biglietti d'aereo gratuiti per poter partecipare al "rally"<ref name="thedailyshow.com" />. Sempre nel programma di Jon Stewart, [[Arianna Huffington]], nota [[blog]]ger [[statunitense]], promise di procurare quanti [[autobus]] fossero necessari per trasportare ogni partecipante<ref>{{cita web \|autore= \|url= http://www.huffingtonpost.com/2010/09/28/sanity-bus-arianna-offers_n_742739.html#s146827 Riga 171 ⟶ 178: === Intenzioni === La manifestazione nasce come risposta satirica e provocatoria alle numerose proteste dei [[Tea Party (movimento)\|Tea Party]] e di altri gruppi [[Conservatorismo\|ultra conservatori]] della [[politica]] americana. Secondo Stewart questa manifestazione è stata fatta per quella maggioranza di americani, quel 70-80 percento, che non hanno opinioni politiche estremiste e per questo non hanno una voce e non sono rappresentati nei media, per mandare ai propri leader una stridente richiesta di ragionevolezza e di moderatezza<ref name="google.com" />. == Il "rally" == Secondo il [[telegiornale]] del canale [[CBS]] era presente alla manifestazione una folla stimata in circa 215.000 persone<ref>{{cita web \|autore= Brian Montopoli \|url= ~~http~~https://www.cbsnews.com/8301-503544_162-20021284-503544.html \|titolo= Jon Stewart Rally Attracts Estimated 215,000 \|accesso= 7 novembre 2010 Riga 185 ⟶ 191: }}</ref>. Secondo svariate fonti decine di migliaia di persone riempivano il National Mall<ref>{{cita web \|autore= Douglas Stanglin and Jessica Durando \|url= ~~http~~https://www.usatoday.com/news/washington/2010-10-30-rally-stewart-colbert_N.htm \|titolo= 'Sanity' rally draws tens of thousands \|accesso= 7 novembre 2010 Riga 199 ⟶ 205: \|editore= VOANews \|data= 30 ottobre 2010 \|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20101101213238/http://www.voanews.com/english/news/Political-Rally-in-US-Capital-Draws-Thousands-106371909.html \|dataarchivio= 1 novembre 2010 \|urlmorto= sì }}</ref><ref>{{cita web \|autore= Huma Khan and Kevin Dolak \|url= ~~http~~https://abcnews.go.com/Politics/stewart-colberts-rally-restore-sanity-draws-thousands/story?id=12011738 \|titolo= Stewart and Colbert's DC Rally Staged for Comedy, Not Politics \|accesso= 7 novembre 2010 Riga 223 ⟶ 232: \|editore= TBD \|data= 30 ottobre 2010 \|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20101102162824/http://www.tbd.com/blogs/tbd-neighborhoods/2010/10/jon-stewart-rally-huge-turnout-forces-early-retreat-to-nearby-bars-3947.html \|dataarchivio= 2 novembre 2010 \|urlmorto= sì }}</ref>. Riga 236 ⟶ 248: \|data= 27 ottobre 2010 }}</ref>. Altri ospiti poi confermati sono stati i [[4troops]]<ref>{{cita web \|autore = Rachel Sajda \|url = http://tpmlivewire.talkingpointsmemo.com/2010/10/jon-stewart-opens-the-rally-to-restore-sanity-andor-fear-video.php \|titolo = Jon Stewart Opens The Rally To Restore Sanity And/Or Fear \|accesso = 7 novembre 2010 \|lingua = en \|editore = TPM \|data = 30 ottobre 2010 \|urlmorto = sì \|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20101101183931/http://tpmlivewire.talkingpointsmemo.com/2010/10/jon-stewart-opens-the-rally-to-restore-sanity-andor-fear-video.php \|dataarchivio = 1º novembre 2010 }}</ref>, [[Yusuf Islam]], [[Ozzy Osbourne]], [[The O'Jays]]<ref>{{cita web \|autore= Alexandra Petri Riga 251 ⟶ 266: \|editore= The Washington Post \|data= 30 ottobre 2010 \|dataarchivio= 5 febbraio 2013 \|urlarchivio= https://archive.today/20130205215242/http://voices.washingtonpost.com/compost/2010/10/peace_trains_crazy_trains_love.html \|urlmorto= sì }}</ref>, [[John Legend]], [[Tony Bennett]]<ref>{{cita web \|autore= Joanna Molloy and Christina Boyle Riga 259 ⟶ 277: \|editore= NYDailyNews \|data= 30 ottobre 2010 \|dataarchivio= 2 novembre 2010 \|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20101102152854/http://www.nydailynews.com/news/politics/2010/10/30/2010-10-30_thousands_of_new_yorkers_drawn_to_stephen_colbert_jon_stewart_rally_to_restore_s.html \|urlmorto= sì }}</ref>, e la leggenda del basket [[Kareem Abdul-Jabbar]]<ref>{{cita web \|autore= Douglas Stanglin and Jessica Durando \|url= ~~http~~https://www.usatoday.com/news/washington/2010-10-30-rally-stewart-colbert_N.htm \|titolo= 'Sanity' rally draws tens of thousands \|accesso= 7 novembre 2010 Riga 269 ⟶ 290: }}</ref>. Durante la manifestazione sia Jon Stewart che Stephen Colbert hanno donato delle medaglie ad alcuni di questi ospiti, rispettivamente per aver dimostrato ragionevolezza in determinate occasioni ([[Armando Galarraga]], [[Mick Foley]], [[Velma Hart]] ed a [[Jacob Isom]]<ref>{{cita web \|autore= Brian Montopoli \|url= ~~http~~https://www.cbsnews.com/8301-503544_162-20021281-503544.html \|titolo= Jon Stewart Rallies for Sanity -- and Against Cable News \|accesso= 7 novembre 2010 Riga 289 ⟶ 310: Il "rally", durato tre ore fra musica e [[comicità]], si è concluso con un discorso di 12 minuti di Jon Stewart, di cui è trascritta sotto la parte finale. {{citazione\|E ora pensavo di prenderci un momento, anche se breve, per discutere seriamente, se siete d'accordo. [...] Questa non e'è stata una manifestazione per ridicolizzare le persone di fede o gli [[attivismo politico\|attivisti]], o per guardare dall'alto in basso la parte conservatrice del paese o il loro entusiasmo, o per far credere che questi tempi non siano difficili e non ci sia nulla da temere. Sono difficili, e dobbiamo temere. Ma viviamo pur sempre in tempi difficili, non nella fine dei tempi. E possiamo provare animosità senza essere nemici. Ma sfortunatamente, uno dei tanti strumenti che ci permettevano di differenziare le due cose, si è rotto. La [[stampa]] allarmista del paese non ne è la causa, ma la sua esistenza ne rende più difficile la risoluzione. La stampa potrebbe puntare la sua lente di ingrandimento sui nostri problemi, portarli alla luce, ed illuminarci su problemi fino ad allora sconosciuti. Oppure possono usare questa lente di ingrandimento per dar fuoco a delle formiche, e poi forse creare un programma settimanale per discuture della "pericolosa e inaspettata epidemia di formiche in fiamme!". Se esageriamo tutto non sentiamo più nulla. Esistono [[terroristi]] e [[Razzismo\|razzisti]] e [[stalinisti]] e [[Teocrazia\|teocrati]], ma questi titoli bisogna guadagnarseli! Devi avere il curriculum adatto! Non essere capaci di distinguere tra i veri razzisti e i ragazzi del Tea Party, o tra veri bigotti e [[Juan Williams]] o [[Rick Sanchez]] è un insulto, non solo per quelle persone, ma anche per i veri razzisti che hanno fatto tutti questi sforzi per riuscire ad odiare, così come l'incapacità di distinguere tra terroristi e [[musulmani]] ci rende meno sicuri, niente di più. [...] Gli americani non vivono qui o nella tv via cavo. Dove viviamo, sono i nostri valori e i nostri principi a formare quelle fondamenta che ci sostengono mentre cerchiamo di cambiare le cose, non le barriere che ci impediscono di cambiare le cose. Molti americani non vivono la loro vita sociale unicamente come [[Partito Democratico (Stati Uniti d'America)\|democratici]], [[Partito Repubblicano (Stati Uniti d'America)\|repubblicani]], [[liberali]] o conservatori. Gli americani vivono le loro vite più come persone che sono solo un po' in ritardo al lavoro, spesso un lavoro che non vogliono fare. Ma lo fanno. Cose impossibili, ogni giorno, che sono rese possibili solo grazie ai piccoli ragionevoli compromessi che tutti facciamo. [...] Perché sappiamo, istintivamente, come popolo, che se vogliamo uscire dall'oscurità e tornare alla luce, dobbiamo lavorare assieme. E la verità è che ci sarà sempre l'oscurità. E a volte la luce in fondo al ~~tunner~~tunnel non è la [[terra promessa]]... forse è solo il [[New Jersey]].\|''[[Jon Stewart]]''\|And now I thought we might have a moment, however brief, for some sincerity, if that’s OK. [...] This was not a rally to ridicule people of faith, or people of activism, or look down our noses at the heartland, or passionate argument, or to suggest that times are not difficult and that we have nothing to fear. They are, and we do. But we live now in hard times, not end times. And we can have animus, and not be enemies. But unfortunately, one of our main tools in delineating the two broke. The country’s 24-hour politico–pundit' perpetual panic "conflictinator" did not cause our problems, but its existence makes solving them that much harder. The press can hold its magnifying glass up to our problems, bringing them into focus, illuminating issues heretofore unseen. Or they can use that magnifying glass to light ants on fire, and then perhaps host a week of shows on the "dangerous, unexpected flaming-ants epidemic!" If we amplify everything, we hear nothing. There are terrorists, and racists, and Stalinists, and theocrats, but those are titles that must be earned! You must have the résumé! Not being able to distinguish between real racists and Tea Party-ers, or real bigots and Juan Williams or Rick Sanchez is an insult – not only to those people, but to the racists themselves, who have put in the exhausting effort it takes to hate. Just as the inability to distinguish terrorists from Muslims makes us less safe, not more. [...] Americans don’t live here or on cable TV. Where we live, our values and principles form the foundation that sustains us while we get things done – not the barriers that prevent us from getting things done. Most Americans don’t live their lives solely as Democrats, Republicans, liberals or conservatives. Americans live their lives more as people that are just a little bit late for something they have to do. Often something they do not want to do. But they do it. Impossible things, every day, that are only made possible through the little, reasonable compromises we all make. [...] Because we know, instinctively, as a people, that if we are to get through the darkness and back into the light, we have to work together. And the truth is, there will always be darkness. And sometimes the light at the end of the tunnel isn’t the Promised Land. Sometimes, it’s just New Jersey.<ref>{{cita web \|autore= Andrew Beaujon \|url= http://www.tbd.com/blogs/tbd-arts/2010/10/jon-stewart-speech-transcript-3955.html Riga 297 ⟶ 318: \|editore= TBD \|data= 30 ottobre 2010 \|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20101103143738/http://www.tbd.com/blogs/tbd-arts/2010/10/jon-stewart-speech-transcript-3955.html ~~}}</ref>\|lingua=en}}~~ \|dataarchivio= 3 novembre 2010 \|urlmorto= sì ▲}}</ref>\|lingua=en}}[[File:Rally to Restore Sanity and or Fear - 2010-10-30 - Panora of Crowd.jpg\|upright=3.6\|center\|thumb\|Un'immagine panoramica della manifestazione]] == Note == {{Note strette}} ~~{{references\|3}}~~ == Altri progetti == {{interprogetto~~\|commons=Category:Rally_to_Restore_Sanity_and/or_Fear~~}} == Collegamenti esterni == Riga 313 ⟶ 335: ;Immagini * [https://web.archive.org/web/20101101032137/http://www.life.com/image/first/in-gallery/51851/rally-to-restore-sanity-pics Rally to Restore Sanity] - slideshow del ''[[Life magazine]]'' * [http://www.huffingtonpost.com/2010/10/30/the-funniest-signs-at-the_n_776490.html The Funniest Signs At The Rally To Restore Sanity (''I cartelli più divertenti del "Rally to Restore Sanity"'')] - slideshow del ''[[The Huffington Post]]'' Riga 319 ⟶ 341: [[Categoria:Politica degli Stati Uniti d'America]] [[Categoria:Proteste negli Stati Uniti d'America]]▼ [[Categoria:Satira]] ▲[[Categoria:Proteste]]