Enrico di Fiandra: differenze tra le versioni

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{{Monarca
|nome = Enrico di Costantinopoli
|immagine = Henri I -FlandersHenri1.jpg
|legenda = EnricoEffigie di FiandraEnrico a cavallo sul nelsuo ''[[Promptuariisigillo Iconumpersonale Insigniorum]]''
|stemma = Arms of Courtenay-Constantinople.svg
|titolo = [[Imperatori latini di Costantinopoli|Imperatore latino di Costantinopoli]]
|sottotitolo =
|regno =
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|erede =
|successore = [[Pietro II di Courtenay|Pietro]]
|titolo1 = [[Imperatore latino#Interregno (1205-1206)|Reggente dell'Impero Latinolatino]]
|inizio regno1 = [[1205]]
|fine -regno1 = [[1206]] <br>(''in nome del fratello [[Baldovino I di Costantinopoli|Baldovino I]]'')
|predecessore1 = ''carica creata''
|successore1 = ''sé stesso come Imperatore''
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|consortedi =
|coniuge 1 = [[Agnese del Monferrato]]
|coniuge 2 = [[MarijaMaria di Bulgaria (imperatrice latina)|Maria di Bulgaria]]
|coniuge 3 =
|coniuge 4 =
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|GiornoMeseMorte = 11 giugno
|AnnoMorte = 1216
|AttivitàEpoca = 1200
|Attività = imperatore
|Nazionalità =
|Categorie = no
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Suo padre, Baldovino V, conte di Hainaut e conte di Namur, ancora secondo il ''Gisleberti Chronicon Hanoniense'', dopo lunga malattia morì a [[Mons]] il 17 dicembre [[1195]] (''1195, mense Decembri, 12 kal. ianuarii'')<ref name=Gisleb>{{la}} [http://www.dmgh.de/de/fs1/object/display/bsb00000859_00610.html?sortIndex=010%3A050%3A0021%3A010%3A00%3A00#ES Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus XXI, Gisleberti Chronicon Hanoniense, pagina 600] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160311034350/http://www.dmgh.de/de/fs1/object/display/bsb00000859_00610.html?sortIndex=010:050:0021:010:00:00#ES |data=11 marzo 2016 }}</ref>; suo fratello Baldovino, il figlio maschio primogenito, gli succedette, nella contea di Hainaut, come Baldovino VI<ref name=Gisle>{{la}} [http://www.dmgh.de/de/fs1/object/display/bsb00000859_00611.html?sortIndex=010%3A050%3A0021%3A010%3A00%3A00#ES Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus XXI, Gisleberti Chronicon Hanoniense, pagina 601] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160801003008/http://www.dmgh.de/de/fs1/object/display/bsb00000859_00611.html?sortIndex=010%3A050%3A0021%3A010%3A00%3A00#ES |data=1º agosto 2016 }}</ref>, mentre nella contea di Namur gli succedette il figlio maschio secondogenito, [[Filippo I di Namur|Filippo]]<ref name=Gisle/>.
 
Il 23 febbraio [[1200]], Enrico prese l'impegno di partire per la Terra Santa, assieme a suo fratello, il [[Conti di Fiandra|Conte di Fiandra]] e di [[Conti di Hainaut|Hainaut]], [[Baldovino I di Costantinopoli|Baldovino]] e a suo cognato, il [[Sovrani di Champagne|conte di Champagne]] e di [[Brie (regione)|Brie]], [[Tebaldo III di Champagne|Tebaldo III]]<ref name=Nicol>D.M. {{cita|Nicol, "La quarta crociata e gli imperi greco e latino, 1204 - 1261", cap|p. XIV, vol504}}. III, pag. 504</ref>, a cui fu concordemente assegnato il comando della [[quarta crociata]]<ref name=Nicol/>. I due anni successivi furono impiegati per preparare la spedizione.<br/>Dopo essere partiti nel [[1202]], la [[IV Crociata|Crociata]], nel [[1203]], era stata deviata verso [[Costantinopoli]], per sostenere [[Alessio IV Angelo|Alessio Angelo]] a conquistare il trono di Costantinopoli contro lo zio, l'imperatore [[Alessio III Angelo]], che aveva deposto il proprio fratello e padre di Alessio, l'imperatore [[Isacco II Angelo]]<ref>D.M. {{cita|Nicol, "La quarta crociata e gli imperi greco e latino, 1204 - 1261", cap. XIV, vol. III, pagg|pp. 507 - 509}}.</ref>; dopo che Alessio, divenuto nel frattempo Alessio IV, nel febbraio del [[1204]], era stato imprigionato e strangolato, al trono era salito [[Alessio V Ducas]]<ref>D.M. {{cita|Nicol, "La quarta crociata e gli imperi greco e latino, 1204 - 1261", cap|p. XIV, vol511}}. III, pag. 511</ref>, che ripudiò tutti gli accordi presi coi Crociati<ref name=Nico>D.M. {{cita|Nicol, "La quarta crociata e gli imperi greco e latino, 1204 - 1261", cap|p. XIV, vol512}}. III, pag. 512</ref>, che decisero di combattere e ci fu un trattato tra i capi dei crociati tra cui, Baldovino, il [[Doge di Venezia]], [[Enrico Dandolo]] e [[Bonifacio I del Monferrato|Bonifacio del Monferrato]], per la spartizione del bottino, l'elezione di un imperatore latino e la divisinedivisione delle province<ref name=Nico/>; i crociati, tra cui Enrico, nel mese di aprile riuscirono a conquistare Costantinopoli e per tre giorni si abbandonarono al saccheggio sfrenato e all'uccisione di circa {{formatnum:2000}} abitanti<ref>D.M. {{cita|Nicol, "La quarta crociata e gli imperi greco e latino, 1204 - 1261", cap. XIV, vol. III, pagg|pp. 513 e -514}}.</ref> e, dopo la spartizione del bottino, si apprestarono all'elezione dell'imperatore<ref>D.M. {{cita|Nicol, "La quarta crociata e gli imperi greco e latino, 1204 - 1261", cap. XIV, vol. III, pag|p. 514</ref>}}.<br/>La corona imperiale, venne dapprima offerta al [[Doge di Venezia]], [[Enrico Dandolo]], che fu uno degli artefici del dirottamento della crociata su [[Costantinopoli]], ma egli la rifiutò. La scelta quindi rimaneva tra due contendenti: [[Bonifacio I del Monferrato|Bonifacio del Monferrato]], il candidato con più possibilità di avere l'appoggio dei Greci, e suo fratello, Baldovino, giovane, pio e virtuoso, uno dei pochi che aveva intrapreso la crociata senza secondi fini ed osservato con rigore il voto fatto alla partenza; era insomma il leader più popolare nell'esercito crociato e, soprattutto, aveva l'appoggio del doge Dandolo; la scelta ricadde infine su di lui e il 9 maggio [[1204]] fu eletto imperatore e incoronato il 16 maggio, in [[Basilica di Santa Sofia (Istanbul)|Santa Sofia]] con una cerimonia che seguì strettamente il cerimoniale Bizantino, dove Bonifacio sostenne la corona durante la cerimonia e prestò omaggio al rivale<ref>D.M. Nicol, "La quarta crociata e gli imperi greco e latino, 1204 - 1261", cap. XIV, vol. III, pagg. 514 e 515</ref>. Essendosi distinto nell'assedio di Costantinopoli e in altre situazioni, ben presto Enrico divenne prominente tra i principi del nuovo Impero Latino di Costantinopoli.
 
La corona imperiale, venne dapprima offerta al [[Doge di Venezia]], [[Enrico Dandolo]], che fu uno degli artefici del dirottamento della crociata su [[Costantinopoli]], ma egli la rifiutò. La scelta quindi rimaneva tra due contendenti: [[Bonifacio I del Monferrato|Bonifacio del Monferrato]], il candidato con più possibilità di avere l'appoggio dei Greci, e suo fratello, Baldovino, giovane, pio e virtuoso, uno dei pochi che aveva intrapreso la crociata senza secondi fini ed osservato con rigore il voto fatto alla partenza; era insomma il leader più popolare nell'esercito crociato e, soprattutto, aveva l'appoggio del doge Dandolo; la scelta ricadde infine su di lui e il 9 maggio [[1204]] fu eletto imperatore e incoronato il 16 maggio, in [[Basilica di Santa Sofia (Istanbul)|Santa Sofia]] con una cerimonia che seguì strettamente il cerimoniale Bizantino, dove Bonifacio sostenne la corona durante la cerimonia e prestò omaggio al rivale<ref>
L'[[Impero Latino]] venne organizzato secondo principi feudali: l'Imperatore era il vertice della piramide e concedeva i territori conquistati ai feudatari a lui sottoposti. L'imperatore aveva poi un suo feudo, che consisteva nella città di Costantinopoli nelle regioni adiacenti sia sulla costa [[Anatolia|anatolica]] sia su quella [[Europa|europea]] e alcune isole tra cui [[Lemno]], [[Lesbo]], [[Chio (isola)|Chio]] e [[Tino (Grecia)|Tino]], su cui governava direttamente<ref name=Nic>D.M. Nicol, "La quarta crociata e gli imperi greco e latino, 1204 - 1261", cap. XIV, vol. III, pag. 516</ref>, mentre il resto del territorio dell'impero, che in massima parte doveva essere ancora conquistato, veniva diviso tra i [[Repubblica di Venezia|Veneziani]] e gli altri Crociati<ref>D.M. Nicol, "La quarta crociata e gli imperi greco e latino, 1204 - 1261", cap. XIV, vol. III, pagg. 516 e 517</ref>.<br/>Durante l'inverno 1204-1205 i Franchi proseguirono la conquista della Bitinia, alla quale Enrico prese parte<ref>D.M. Nicol, "La quarta crociata e gli imperi greco e latino, 1204 - 1261", cap. XIV, vol. III, pag. 518</ref>.
{{cita|Nicol|pp. 514-515}}.</ref>. Essendosi distinto nell'assedio di Costantinopoli e in altre situazioni, ben presto Enrico divenne prominente tra i principi del nuovo Impero Latino di Costantinopoli.
 
L'[[Impero Latino]] venne organizzato secondo principi feudali: l'Imperatore era il vertice della piramide e concedeva i territori conquistati ai feudatari a lui sottoposti. L'imperatore aveva poi un suo feudo, che consisteva nella città di Costantinopoli nelle regioni adiacenti sia sulla costa [[Anatolia|anatolica]] sia su quella [[Europa|europea]] e alcune isole tra cui [[Lemno]], [[Lesbo]], [[Chio (isola)|Chio]] e [[Tino (Grecia)|Tino]], su cui governava direttamente<ref name=Nic>D.M. {{cita|Nicol, "La quarta crociata e gli imperi greco e latino, 1204 - 1261", cap|p. XIV, vol516}}. III, pag. 516</ref>, mentre il resto del territorio dell'impero, che in massima parte doveva essere ancora conquistato, veniva diviso tra i [[Repubblica di Venezia|Veneziani]] e gli altri Crociati<ref>D.M. {{cita|Nicol, "La quarta crociata e gli imperi greco e latino, 1204 - 1261", cap. XIV, vol. III, pagg|pp. 516 e -517</ref>}}.<br/>Durante l'inverno 1204-1205 i Franchi proseguirono la conquista della Bitinia, alla quale Enrico prese parte<ref>D.M. Nicol, "La quarta crociata e gli imperi greco e latino, 1204 - 1261", cap. XIV, vol. III, pag. 518</ref>.
 
Durante l'inverno 1204-1205 i Franchi proseguirono la conquista della Bitinia, alla quale Enrico prese parte<ref>{{cita|Nicol|p. 518}}.</ref>.
 
Ma nel febbraio [[1205]] i Greci, che non gradivano che le loro chiese fossero governate da vescovi latini, si ribellarono e furono aiutati dallo [[Sovrani di Bulgaria|zar di Bulgaria]], [[Kalojan di Bulgaria|Kaloyan]], la cui proposta di alleanza era stata rifiutata da Baldovino<ref name="Dinic" />. La guarnigione fedele a Baldovino fu espulsa da Adrianopoli. Baldovino allora assieme a Dandolo, Luigi I di Blois, e [[Goffredo di Villehardouin]], lo storico e [[trovatore]], marciò sulla città nell'intento di assediarla, ma l'esercito franco fu sconfitto nella [[Battaglia di Adrianopoli (1205)|battaglia di Adrianopoli]], il conte di Blois ucciso e Baldovino stesso, nell'aprile 1205, cadde prigioniero dello Zar<ref name=Ni>D.M. {{cita|Nicol, "La quarta crociata e gli imperi greco e latino, 1204 - 1261", cap|p. XIV, vol520}}. III, pag. 520</ref>. Quando arrivò Enrico con i rinforzi dall'Asia Minore la battaglia era terminata e si poté trarre in salvo solo i resti dell'esercito<ref name=Ni/>.
 
Per qualche tempo il destino di Baldovino rimase incerto: a suo fratello, Enrico, fu affidata la reggenza e, per più di un anno, non si fu certi della sua morte<ref>K.M. {{cita|Setton, "I latini in Grecia e nell'Egeo dalla quarta crociata alla fine del medioevo", cap|p. XVI, vol622}}. III, pag. 622</ref> fino alla metà di luglio del [[1206]]<ref name=Ni/>. La conferma della morte di Baldovino in prigionia fu data a Enrico da alcuni cavalieri Franchi, tratti in salvo a Stenimaco<ref name=Ni/>.
 
Ma nel febbraio [[1205]] i Greci, che non gradivano che le loro chiese fossero governate da vescovi latini, si ribellarono e furono aiutati dallo [[Sovrani di Bulgaria|zar di Bulgaria]], [[Kalojan di Bulgaria|Kaloyan]], la cui proposta di alleanza era stata rifiutata da Baldovino<ref name="Dinic" />. La guarnigione fedele a Baldovino fu espulsa da Adrianopoli. Baldovino allora assieme a Dandolo, Luigi I di Blois, e [[Goffredo di Villehardouin]], lo storico e [[trovatore]], marciò sulla città nell'intento di assediarla, ma l'esercito franco fu sconfitto, il conte di Blois ucciso e Baldovino stesso, nell'aprile 1205, cadde prigioniero dello Zar<ref name=Ni>D.M. Nicol, "La quarta crociata e gli imperi greco e latino, 1204 - 1261", cap. XIV, vol. III, pag. 520</ref>. Quando arrivò Enrico con i rinforzi dall'Asia Minore la battaglia era terminata e si poté trarre in salvo solo i resti dell'esercito<ref name=Ni/>.
{{vedi anche|Battaglia di Adrianopoli (1205)}}
Per qualche tempo il destino di Baldovino rimase incerto: a suo fratello, Enrico, fu affidata la reggenza e, per più di un anno, non si fu certi della sua morte<ref>K.M. Setton, "I latini in Grecia e nell'Egeo dalla quarta crociata alla fine del medioevo", cap. XVI, vol. III, pag. 622</ref> fino alla metà di luglio [[1206]]<ref name=Ni/>. La conferma della morte di Baldovino in prigionia fu data a Enrico da alcuni cavalieri Franchi, tratti in salvo a Stenimaco<ref name=Ni/>.
[[File:Eppignoc.jpg|miniatura|verticale|Sigillo di Enrico imperatore latino di Costantinopoli.]]
A Baldovino, sul trono imperiale, succedette Enrico, che venne incoronato il 20 agosto [[1206]]<ref name=Ni/>, mentre nelle Fiandre l'altro fratello [[Filippo I di Namur|Filippo di Namur]] mantenne la carica di reggente accordandosi col re di Francia, Filippo II Augusto<ref>Frederick Maurice Powicke, "I regni di Filippo Augusto e Luigi VIII di Francia", cap. XIX, vol. V pag. 807</ref> ed entrambe le figlie di Baldovino, [[Giovanna di Costantinopoli|Giovanna]] e [[Margherita II delle Fiandre|Margherita]], furono condotte a Parigi per essere educate<ref name=BAUDOUIN>{{en}} [http://fmg.ac/Projects/MedLands/FLANDERS,%20HAINAUT.htm#BaudouinIXdied1205B#ES Foundation for Medieval Genealogy:conti delle FIANDRE - BAUDOUIN de Hainaut]</ref>.<br/>Anche Bonifacio di Monferrato prestò omaggio a Enrico<ref name=N>D.M. Nicol, "La quarta crociata e gli imperi greco e latino, 1204 - 1261", cap. XIV, vol. III, pag. 521</ref> e, nel febbraio [[1207]], gli concesse in moglie la propria figlia, [[Agnese del Monferrato|Agnese]]<ref name=N/> ([[1187]] – [[1207]]/[[1208|8]]), anche per far fronte comune contro lo [[Zar]] di [[Bulgaria]], [[Kalojan di Bulgaria|Kalojan]], che dopo aver raso al suolo [[Edirne|Adrianopoli]]<ref name=N/>, minacciava il regno di Tessalonica<ref name=N/> e, nel settembre di quello stesso anno, riuscì a tendere un'imboscata a Bonifacio, vicino a [[Maronia|Mossinopoli]], dove quest'ultimo trovò la morte<ref name=N/>. Kalojan morì nell'ottobre di quello stesso anno, mentre preparava un attacco a [[Tessalonica]]<ref name=N/>.
 
A Baldovino, sul trono imperiale, succedette Enrico, che venne incoronato il 20 agosto [[1206]]<ref name=Ni/>, mentre nelle Fiandre l'altro fratello [[Filippo I di Namur|Filippo di Namur]] mantenne la carica di reggente accordandosi col re di Francia, Filippo II Augusto<ref>Frederick Maurice {{cita|Powicke, "I regni di Filippo Augusto e Luigi VIII di Francia", cap|p. XIX, vol807}}. V pag. 807</ref> ed entrambe le figlie di Baldovino, [[Giovanna di Costantinopoli|Giovanna]] e [[Margherita II delle Fiandre|Margherita]], furono condotte a Parigi per essere educate<ref name=BAUDOUIN>{{en}} [http://fmg.ac/Projects/MedLands/FLANDERS,%20HAINAUT.htm#BaudouinIXdied1205B#ES Foundation for Medieval Genealogy:conti delle FIANDRE - BAUDOUIN de Hainaut]</ref>.<br/>Anche Bonifacio di Monferrato prestò omaggio a Enrico<ref name=N>D.M. {{cita|Nicol, "La quarta crociata e gli imperi greco e latino, 1204 - 1261", cap|p. XIV, vol521}}. III, pag. 521</ref> e, nel febbraio [[1207]], gli concesse in moglie la propria figlia, [[Agnese del Monferrato|Agnese]]<ref name=N/> ([[1187]] – [[1207]]/[[1208|8]]), anche per far fronte comune contro lo [[Zar]] di [[Bulgaria]], [[Kalojan di Bulgaria|Kalojan]], che dopo aver raso al suolo [[Edirne|Adrianopoli]]<ref name=N/>, minacciava il regno di Tessalonica<ref name=N/> e, nel settembre di quello stesso anno, riuscì a tendere un'imboscata a Bonifacio, vicino a [[Maronia|Mossinopoli]], dove quest'ultimo trovò la morte<ref name=N/>. Kalojan morì nell'ottobre di quello stesso anno, mentre preparava un attacco a [[Tessalonica]]<ref name=N/>.
Enrico fu un governante saggio, il cui regno trascorse tra le lotte contro il suo rivale, [[Teodoro I Lascaris]], [[Impero di Nicea|Imperatore di Nicea]], che, nel [[1205]], era succeduto al fratello, [[Costantino XI Lascaris|Costantino]] e, nel [[1208]], era stato incoronato imperatore<ref>D.M. Nicol, "La quarta crociata e gli imperi greco e latino, 1204 - 1261", cap. XIV, vol. III, pag. 522</ref>, mentre col successore di Kalojan, [[Boril di Bulgaria|Boril]], dopo un iniziale periodo di guerra (in quel periodo Enrico dopo la vittoria di [[Plovdiv|Filippopoli]], del [[1208]], si alleò col despota bulgaro [[Alessio Slavo]], nipote di Kalojan<ref name="Dinic">M. Dinic, "I Balcani (1018 - 1499)", cap. XVII, vol. IV, pag. 603</ref>), si giunse ad una tregua che, nel [[1213]], portò al matrimonio di Enrico, vedovo di Agnese da diversi anni, con la figlia di Boril, Marija<ref name=NI>D.M. Nicol, "La quarta crociata e gli imperi greco e latino, 1204 - 1261", cap. XIV, vol. III, pag. 528</ref>; Enrico fece allora una alleanza con Boril ed il [[re d'Ungheria]], [[Andrea II d'Ungheria|Andrea II]], per combattere il [[Sovrani di Serbia|re di Serbia]], [[Stefano Prvovenčani]]<ref>M. Dinic, "I Balcani (1018 - 1499)", cap. XVII, vol. IV, pag. 604</ref>; però l'offensiva congiunta di Latini, Bulgari e Ungheresi contro i Serbi fu un completo disastro<ref>M. Dinic, "I Balcani (1018 - 1499)", cap. XVII, vol. IV, pag. 608</ref>.
 
Enrico fu un governante saggio, il cui regno trascorse tra le lotte contro il suo rivale, [[Teodoro I Lascaris]], [[Impero di Nicea|Imperatore di Nicea]], che, nel [[1205]], era succeduto al fratello, [[Costantino XI Lascaris|Costantino]] e, nel [[1208]], era stato incoronato imperatore<ref>D.M. {{cita|Nicol, "La quarta crociata e gli imperi greco e latino, 1204 - 1261", cap|p. XIV, vol522}}. III, pag. 522</ref>, mentre col successore di Kalojan, [[Boril di Bulgaria|Boril]], dopo un iniziale periodo di guerra (in quel periodo Enrico dopo la vittoria di [[Plovdiv|Filippopoli]], del [[1208]], si alleò col despota bulgaro [[Alessio Slavo]], nipote di Kalojan<ref name="Dinic">M. {{cita|Dinic, "I Balcani (1018 - 1499)", cap|p. XVII, vol603}}. IV, pag. 603</ref>), si giunse ad una tregua che, nel [[1213]], portò al matrimonio di Enrico, vedovo di Agnese da diversi anni, con la figlia adottiva di Boril, Marija[[Maria di Bulgaria (imperatrice latina)|Maria]]<ref name=NI>D.M. {{cita|Nicol, "La quarta crociata e gli imperi greco e latino, 1204 - 1261", cap|p. XIV, vol528}}. III, pag. 528</ref>; Enrico fece allora una alleanza con Boril ed il [[re d'Ungheria]], [[Andrea II d'Ungheria|Andrea II]], per combattere il [[Sovrani di Serbia|re di Serbia]], [[Stefano Prvovenčani]]<ref>M. {{cita|Dinic, "I Balcani (1018 - 1499)", cap|p. XVII, vol604}}. IV, pag. 604</ref>; però l'offensiva congiunta di Latini, Bulgari e Ungheresi contro i Serbi fu un completo disastro<ref>M. {{cita|Dinic, "I Balcani (1018 - 1499)", cap|p. XVII, vol608}}. IV, pag. 608</ref>.
 
Enrico morì improvvisamente l'11 giugno [[1216]], appena quarantenne, a Tessalonica<ref name=NI/> L'imperatore morì, si dice, avvelenato dalla seconda moglie, la bulgara Maria<ref name=HENRI/>. Dopo la morte di Enrico fu eletto a succedergli il cognato, [[Pietro II di Courtenay|Pietro]]<ref>{{cita|Nicol|p. 532}}.</ref>, marito della sorella [[Iolanda di Fiandra|Iolanda]].
 
Enrico morì improvvisamente l'11 giugno [[1216]], appena quarantenne, a Tessalonica<ref name=NI/> L'imperatore morì, si dice, avvelenato dalla seconda moglie, la bulgara Marija<ref name=HENRI/>. Dopo la morte di Enrico fu eletto a succedergli il cognato, [[Pietro II di Courtenay|Pietro]]<ref>D.M. Nicol, "La quarta crociata e gli imperi greco e latino, 1204 - 1261", cap. XIV, vol. III, pag. 532</ref>, marito della sorella [[Iolanda di Fiandra|Iolanda]].<br/>Sembra che Enrico sia stato coraggioso ma non crudele, e tollerante ma non debole; possedendo "«il superiore coraggio di opporsi, in un'epoca di superstizioni, all'orgoglio e all'avarizia del clero"». I suoi sudditi Greci lo avevano accettato perché Enrico li trattava come collaboratori<ref>D.M. {{cita|Nicol, "La quarta crociata e gli imperi greco e latino, 1204 - 1261", cap|p. XIV, vol529}}. III, pag. 529</ref>.
 
== Discendenza ==
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=== Letteratura storiografica ===
* {{cita libro|autore=[[Steven Runciman, '']]|cid=Runciman|titolo=Storia delle Crociate'', |città=Torino, |editore=Einaudi, |anno=1966 (|edizione=4ª ed.). Trad. it. dell'originale ''A History of the Crusades'', Londra, Cambridge University Press, 1951.}}
* {{cita libro|autore=D.M. Nicol, "|capitolo=La quarta crociata e gli imperi greco e latino, 1204 - 1261",|titolo=Storia cap.del XIV, vol.mondo medievale|volume=III: (''L'impero bizantino'') della ''Storia del mondo medievale'', Bizantino|cid=Nicol|anno=1999, |pp.&nbsp;503–558=503-558}}
* {{cita libro|cid=Setton|autore=K.M. Setton, "|capitolo=I latini in Grecia e nell'Egeo dalla quarta crociata alla fine del medioevo",|titolo=Storia cap.del XVI,mondo medievale|volume=vol. III3: (''L'impero bizantino'') della ''Storia del mondo medievale'', Bizantino|anno=1999, |pp.&nbsp;619–658=619-658}}
* {{cita libro|autore=M. Dinic, "|cid=Dinic|capitolo=I Balcani (1018 - 1499)", cap. XVII, vol. |volume=IV: (''La riforma della chiesa e la lotta tra papi e imperatori''') della ''|titolo=Storia del mondo medievale'', |anno=1999, |pp.&nbsp;596–643=596-643}}
* {{cita libro|autore=Frederick Maurice Powicke, "|capitolo=I regni di Filippo Augusto e Luigi VIII di Francia", cap|cid=Powicke|volume=V. XIX, vol. V (''Il trionfo del papato e lo sviluppo comunale'') della ''|titolo=Storia del mondo medievale'', |anno=1999, |pp.&nbsp;776–828=776-828}}
 
== Voci correlate ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|url=http://www.associazioneclaramaffei.org/claraCMS/articolo.jsp?id=0_1&sub=1&art=5|titolo=Biografia a puntate su Enrico di Fiandra|accesso=3 settembre 2021|urlarchivio=https://archive.todayis/20130414072627/http://www.associazioneclaramaffei.org/claraCMS/articolo.jsp?id=0_1&sub=1&art=5|dataarchivio=14 aprile 2013|urlmorto=sì}}
* {{cita web|url=http://fmg.ac/Projects/MedLands/FLANDERS,%20HAINAUT.htm#Henridied1216|titolo=conti delle FIANDRE - HENRI de Hainaut|editore=Foundation for Medieval Genealogy|lingua=en|accesso=10 maggio 2017}}
* {{cita web|url=http://fmg.ac/Projects/MedLands/LATIN%20EMPERORS.htm#HenriIEmpdied1216|titolo=imperatori latini di Costantinopoli - HENRI de Hainaut|editore=Foundation for Medieval Genealogy|lingua=en|accesso=10 maggio 2017}}
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|successivo = [[Pietro II di Courtenay|Pietro]]
}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|Bisanzio|crociate|medioevo|storia}}