D'Adda: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Tmp.
 
(8 versioni intermedie di 7 utenti non mostrate)
Riga 1:
{{nd}}
{{F|storia di famiglia|marzo 2025}}
{{Casata
|cognome = [[File:Crown of italian marquess (corona normale).svg|50px]] <br/> D'Adda poi d'Adda Salvaterra
|stemma = CoaStemma famdella ITAfamiglia dD'adda salvaterraAdda.jpgsvg
|motto = '{{maiuscoletto|Ne derelinquas nos, Domine}}<br />{{maiuscoletto|Con Limpidezza}}'
|blasonatura = Fasciato di nero e d'argento controinnestato; col capo d'oro carico di un'aquila di nero coronata del campo
|stato = {{simbolo|Flag of Milan.svg|20px}} [[Ducato di Milano]]<br />{{simbolo|Flag of the Ambrosian Republic.png|20px}} [[Aurea Repubblica Ambrosiana]]<br />{{simbolo|Flag of the Repubblica Transpadana.svg|20px}} [[Repubblica Transpadana]]<br />{{simbolo|Flag of the Repubblica Cisalpina.svg|20px}} [[Repubblica Cisalpina]]<br />{{simbolo|Flag of the Italian Republic (1802).svg|20px}} [[Repubblica Italiana (1802-1805)|Repubblica italiana]]<br />{{simbolo|Flag of the Napoleonic Kingdom of Italy.svg|20px}} [[Regno d'Italia napoleonico|Regno d'Italia]]<br />{{LOM-VEN}}<br />{{simbolo|Flag of Italy (1861-1946) crowned.svg|20px}} [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]]<br />{{bandiera|Italia}} [[Italia]]
|casataderivazione =
|casataprincipale =
|titoli = * [[Marchese d'Adda]] (poi d'Adda Salvaterra)
|titoli = {{simbolo|Croix pattée.svg|10}} [[Marchese d'Adda]] (poi d'Adda Salvaterra)<br>{{simbolo|Croix pattée.svg|10}} [[Marchese]] di [[Pessano]]<br>{{simbolo|Croix pattée.svg|10}} [[Marchese]] di [[Pandino]]<br>{{simbolo|Croix pattée.svg|10}} [[Marchese]] di [[San Giovanni di Pomesana]]<br>{{simbolo|Croix pattée.svg|10}} [[Duca]] di [[Stockerau]]<br>{{simbolo|Croix pattée.svg|10}} [[Conte]] di [[Sale]]<br>{{simbolo|Croix pattée.svg|10}} [[Conte del Sacro Romano Impero]]<br>{{simbolo|Croix pattée.svg|10}} [[Barone#Baroni del Sacro Romano Impero|Barone del Sacro Romano Impero]]<br>{{simbolo|Croix pattée.svg|10}} [[Cavaliere del Sacro Romano Impero]]<br>{{simbolo|Croix pattée.svg|10}} [[Patrizio (titolo)|Patrizio]] [[Milano|milanese]]<br>{{simbolo|Croix pattée.svg|10}} [[Don (trattamento)|Don]]
* [[Marchese]] di [[Pessano]]
* [[Marchese]] di [[Pandino]]
* [[Marchese]] di [[San Giovanni di Pomesana]]
* [[Duca]] di [[Stockerau]]
* [[Conte]] di [[Sale]]
* [[Conte del Sacro Romano Impero]]
* [[Barone#Baroni del Sacro Romano Impero|Barone del Sacro Romano Impero]]
* [[Cavaliere del Sacro Romano Impero]]
* [[Patrizio (titolo)|Patrizio]] [[Milano|milanese]]
* [[Don (trattamento)|Don]]
|fondatore = [[Antonio d'Adda]]
|ultimosovrano =
Line 39 ⟶ 50:
Il suddetto Pagano ebbe inoltre per figli il magnifico Francesco (o Franceschino) da cui discende il ramo estintosi nel [[1808]]. Da Francesco nasce Agostino, conte e Cavaliere di molta splendidezza, assai stimato dai Principi italiani, era ricchissimo e nelle sue azioni mostrava un grande animo. Istituì fedecommesso comuni a tutti i rami della famiglia, lasciando la priorità del godimento alla linea di suo fratello Costanzo, conte di Sale. Costanzo fu Generale sotto [[Carlo V d'Asburgo|Carlo V]] e fu uno dei XII Provveditori tra il [[1568]] ed il [[1576]]. Ferrante, figlio di Costanzo, fu un valoroso Capitano di cavalleria dell'Imperatore, morì sul campo di battaglia nella difesa di [[Malta]] contro i [[Ottomani|Turchi]]. Suo fratello Francesco fu Comandante di fanteria e cavalleria al servizio del [[Re di Spagna]], combattendo in [[Piemonte]] e [[Monferrato]]. Fu poi capitano di lance d'ordinanza e Maestro di Campo in [[Italia]] e [[Fiandra]], infine Generale della piazza d'armi di Milano. Da Francesco discende suo figlio Costanzo II, Provveditore e Nunzio della città di Milano. Suo figlio Don Ferdinando, Giureconsulto Collegiato di Milano, venne creato dal [[Papa]] Referendario di ambo le Segnature, divenne [[Arcivescovo di Amasi]], [[Nunzio Apostolico]] presso re [[Giorgio II d'Inghilterra]], Cardinale della S.R.C., Decano del Sacro Collegio, Capo della Propaganda (a cui lasciò tutta la sua eredità) e Legato di Bologna. Il Lingard, nella sua "[[Storia d'Inghilterra]]", cita Ferdinando come "gran politico e nunzio a Giacomo II, a cui diede saggi pareri, che se li avesse seguiti avrebbe forse conservato il regno"...tomo 14, pagina 120 e seguenti). Costanzo II ebbe anche Francesco conte di Sale , Provveditore e Decurione dal [[1672]]. Da lui Costanzo Maria, conte di Sale, marchese di San Giovanni in Piumesana, Provveditore, Decurione dal [[1702]] al [[1710]], Tribuno della Milizia dal [[1727]]. Suo figlio Francesco fu Vicario di Provvigione e Cameriere della Chiave d'Oro delle Loro Imperiali e Regie Maestà l'Imperatore [[Francesco II d'Asburgo-Lorena|Francesco I]] e l'Imperatrice [[Maria Teresa d'Austria]]. Noto per preferire la compagnia maschile a quella femminile, morì senza prole nel [[1779]]. Dei suoi due fratelli, il conte Lorenzo, comandante di fanteria austriaco, morì anch'esso senza prole, mentre l'altro fratello, don Ferdinando, abate, rifiutò il cappello cardinalizio offertogli da [[Benedetto XIV]] e morendo ([[1808]]) lasciò tutti i suoi beni ai poveri con l'istituzione della [[Causa Pia D'Adda]], ancora oggi attiva. Con la sua morte cessò anche il suo ramo.
 
L'illustre propagatore del ramo tuttora fiorente in [[Milano]], insignito dei titoli di duca, marchese, conte, barone, fu [[cavaliere del Sacro Romano Impero]] e fu il nobile ed augusto don [[Gaspare D'Adda]], figlio del sunnominato Pagano. Gaspare fu padre di Giacomo, Ottaviano e Ludovico. Ottaviano morì senza stirpe, mentre Giacomo, amico e confidente di San Carlo Borromeo, dava ospizio ai poveri presso il feudo di [[Varallo]] in [[Valsesia]]. Fu capitano di cavalleria, alla sua morte, lascio in eredità una grossa somma agli [[Orfani di San Martino]] in Milano perché erigessero un orfanotrofio in Trivulzio. Da lui discesero Girolamo, dottore di ambo le leggi, aggregato al Collegio dei Nobili Giureconsulti, Cavaliere Laureato, conte del Palazzo Lateranense, Giovanni Antonio, abate, Giorgio, cavaliere di Malta, Francesco, patrizio milanese, Geronimo Maria, capitano di fanteria, e la marchese [[Livia D'Adda]], sposa del cugino don [[Giuseppe D'Adda]]. Da Ludovico, figlio di Gaspare, ebbe origine Gaspare II, che elevò la sua famiglia alla più alta nobiltà per aver esercitato le più alte cariche patrie. Due volte Giudice delle Strade e Decurione perpetuo.
 
Egli procreò Paolo Camillo, Ercole e Dominione. Paolo Camillo fu Decurione, e dopo di se lasciò il figlio Ludovico membro di provvigione, questi fu padre di Camillo II, cameriere di Palazzo e Decurione. Il Dominione generò Giovanni, Decurione. Ercole fu consigliere del [[Duca di Savoia]] e propago la seguente discendenza: Giuseppe, che l'Imperatore [[Leopoldo I d'Asburgo|Leopoldo I]] creò '''[[Duca di Cassano]] e [[Stockerau]], [[Marchese di Pandino]], [[Conte del Sacro Romano Impero|Conte]], [[Cavaliere del Sacro Romano Impero|Cavaliere]], [[Barone del Sacro Romano Impero]]''' e lo fece cavaliere del [[Ordine del Toson d'Oro|Toson d'Oro]] con tutti i suoi discendenti e successori; ed inoltre nel caso di estinzione della famiglia, gli diede ampia facoltà di nominare "personam tibi magno benevisam, vive per quamcumque ultima voluntatem, vive per quemcumque acuta inter vivo, et quandocumque, quale cum omnibus ejus filius et hoeredibus descendentibus nati, et Dei beneficio nascituri in infinitum utriusque sexus universi succeda, privilegiis et prerogative, tibi, tuisque filius et haeredibus descendentibus ut sopra concessi" ([[Diploma Cesareo]] del 3 ottobre [[1682]], [[Vienna]]). Sempre a don Giuseppe fu accordato il privilegio di batter moneta nel feudo di [[Valsesia]], ma non esistono al momento fonti che attestino l'avvenuta coniazione di monete.
Line 57 ⟶ 68:
Alla morte di Febo III, a ridosso del periodo risorgimentale italiano, si verificò una spaccatura in seno ai cinque fratelli. Vitaliano, ciambellano dell'Imperatore, prese la strada di Vienna, il fratello Carlo fu tra quelli che, a seguito delle [[cinque giornate di Milano]], andarono a [[Torino]] a portare le chiavi della città di Milano. Ritornati poi gli austriaci, rimase come consigliere di re [[Vittorio Emanuele II]] e fu poi eletto [[Senatore del Regno d'Italia|Senatore]] nel primo parlamento dell'Italia unita. Emanuele rimase a Milano e fu tra i fautori del restauro del [[Castello Sforzesco]] di [[Milano]], Giovanni divenne abate, Ferdinando, rimasto fedele all'impero, rimase come consigliere del Viceré presso la [[Villa Reale di Monza]], sino all'abbandono della stessa da parte degli Asburgo, inviso al resto della famiglia, non si vide mai riconoscere i titoli da casa Savoia, neppure quando tutti i fratelli rimasero senza prole. Si ritirò in provincia e si dedicò alla cura dei possedimenti terrieri tra [[Pandino]], [[Crema (Italia)|Crema]] ed il [[cremonese]]. Solo il ramo che discende da Ferdinando è al momento esistente e, grazie al riconoscimento del Diploma Cesareo di [[Leopoldo I d'Asburgo|Leopoldo I]] da parte dell'arciduca [[Ottone d'Asburgo-Lorena]] nel [[2006]], detiene tutti i titoli e privilegi conferiti nei secoli alla famiglia.
 
Protettori delle arti, uno dei membri e citato nella composizione ''[[Alla musa]]'' di [[Giuseppe Parini]], dove l'autore esorta l'amico [[Febo D'Adda]] a riprendere a scrivere poesie. Questa famiglia fu molto generosa verso i più poveri creando asili, scuole, collegi, fondazioni. Sempre secondo il Tettoni-Saladini fecero una donazione di oltre 250.000 scudi. Questa nobile casa fu anche benemerita dell'illustrissima Religione di Malta, poiché è ben noto come don Giulio D'Adda si sia recato a soccorrere [[Malta]] a proprie spese e con un esercito interamente da lui pagato al fine di scacciare i [[Ottomani|Turchi]] che la tenevano stretta d'assedio.
 
==Albero genealogico della famiglia D'Adda==
Sono riportati i membri titolati della famiglia<ref>V. Spreti, ''Enciclopedia Storico-nobiliare italiana'', Milano 1928-1930, rist. Bologna, 1969; Consulta araldica del Regno d'Italia, Libro d'Oro della nobiltà italiana-Serie aggiornata, annate varie</ref>.
 
{{Discendenza
Line 82 ⟶ 93:
|18|16|Giuseppe<br>I marchese D'Adda, I duca di Stockerau|*[[1635]] †[[1692]]<small><br/>Giovanna Ottolini</small>
|19|17|'''MARCHESI D'ADDA'''<br><br>Ercole<br>II marchese D'Adda|*[[1642]] † d. [[1692]]<small><br/>Orsola Alippia</small>
|20|19|Giuseppe<br>III marchese D'Adda|† d. [[1743]]<small><br/>Livia Dd'Adda</small>
|21|20|Paolo Camillo<br>IV marchese D'Adda|*[[1710]] †[[1787]]<small><br/>?</small>
|22|21|Ercole<br>V marchese D'Adda|*[[1750]] †[[1799]]<small><br/>Teresa Capitani di Settala</small>
Line 97 ⟶ 108:
|33|32|Girolamo<br>VIII marchese D'Adda Salvaterra|*[[1883]] †[[1951]]<small><br/>Carla Fabiani</small>
|34|33|Gioacchino<br>IX marchese D'Adda Salvaterra|*[[1915]] † ?<small><br/>Maria Luisa Bernai</small>
|35|34|[[Francesco D'Adda (attore)|Francesco]]<br>X marchese Dd'Adda Salvaterra]]|*[[1943]]<small><br/>attore</small>
|36| 8|'''MARCHESI DI PESSANO'''<br><br>Pagano<br>I marchese di Pessano|†[[1553]]<small><br/>Ippolita Fiorenza</small>
|37|36|Rinaldo<br>II marchese di Pessano|*[[1534]] †[[1599]]<small><br/>?</small>
Line 111 ⟶ 122:
|47|46|Febo<br>IV marchese di Pandino|†[[1757]]<small><br/>1. ?<br>2. Ippolita Biglia</small>
|48|47|Giovanni Battista<br>V marchese di Pandino|*[[1737]] †[[1784]]<small><br/>Margherita Litta Visconti Arese</small>
|49|48|Febo<br>VI marchese di Pandino|*[[1772]] †[[1836]]<small><br/>MariaMarie LeopoldinaLeopoldine divon KevenhuellerKhevenhüller-Metsch</small>
|50|49|Benedetto|† infante
|51|49|Vitaliano<br>VII marchese di Pandino|*[[1800]] †[[1879]]<small><br/>Carolina Doria</small>
Line 126 ⟶ 137:
|62|61|Francesco<br>IV conte di Sale|*[[1647]] †[[1716]]<small><br/>Ludovica Gallarati</small>
|63|62|Costanzo<br>V conte di Sale<br>I marchese di San Giovanni di Pomesana|*[[1676]] †[[1749]]<small><br/>1. Anna Visconti Aicardi<br>2. Giuseppina Castelbarco</small>
|64|63|[[Francesco D'Adda|Francesco]]<br>VI conte di Sale<br>II marchese di San Giovanni di Pomesana|*[[1726]] †[[1779]]<small><br/>1. Barbara Corbella<br>2. Teresa Litta Visconti Arese</small>
|65|64|Maria|*[[1772]] †[[1788]]<small><br/>Giulio Gregorio Orsini, V marchese di Mosate</small>
|66|65|'''Estinzione della linea maschile'''|
|67|61|[[Ferdinando d'Adda|Ferdinando]]|*[[1650]] †[[1719]]<small><br/>Cardinale</small>
|68|49|[[Carlo d'Adda|Carlo]]|*[[1816]] †[[1900]]<small><br/>Maria FalcòFalcó ValcarcelValcárcel Pio di Savoia</small>
|69|68|GiovanniLeopolda|*[[18561847]] †[[19001922]]<small><br/>[[Annibale Brandolini]]</small>
|70|23|[[Francesca D'Adda|Francesca]]|*[[1794]] †[[1877]]<small><br/>[[Ambrogio Nava]]</small>
|71|68|Giovanni|*[[1856]] †[[1900]]
}}
 
Line 159 ⟶ 171:
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:House of d'Adda}}
 
==Collegamenti esterni==