Elezioni generali nel Regno Unito del 2017: differenze tra le versioni
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{{Elezioni
|nome
|paese
|precedente = [[Elezioni generali nel Regno Unito del 2015|2015]]
|successiva = [[Elezioni generali nel Regno Unito del 2019|2019]]
|data
|assemblea
|
|votanti
|differenzavotanti = {{Aumento}}2,5
|legislatura = LVII
|
|
|partito1 = [[Partito Conservatore (Regno Unito)|Conservatori]] |voti1
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|didascalia = Distribuzione del voto per collegio
|mappa
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|governo1
|governo2
}}
Le '''elezioni generali nel
Il [[Partito Conservatore (Regno Unito)|Partito Conservatore]], al governo dal 2015 (e come leader di coalizione dal 2010), difendeva una maggioranza di 12 seggi rispetto al minimo necessario per governare contro il [[Partito Laburista (Regno Unito)|Partito Laburista]], il principale partito di opposizione guidato da [[Jeremy Corbyn]]. Theresa May sperava di ottenere una maggioranza molto maggiore per i conservatori, per "rafforzare il governo in vista dei negoziati per la [[Brexit]]".<ref>{{cita web|url=https://www.theguardian.com/commentisfree/2017/may/02/europe-landslide-victory-theresa-may-brexit|titolo=Strengthen our hand in Europe? No, a landslide for May would weaken it|data=2 maggio 2017|editore=The Guardian}}</ref>
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Il terzo maggiore partito, il [[Partito Nazionale Scozzese]] (SNP) ottenne 56 sui 59 seggi scozzesi nel 2015, ma con le elezioni del 2017 ha ridotto la propria presenza a Westminster a 35 deputati. 12 dei seggi persi sono andati ai conservatori, contrariamente al trend in altre parti del Regno Unito. In parte, la ragione è stata attribuita al contrasto degli scozzesi verso la politica del SNP diretta allo svolgimento di un altro referendum sull'indipendenza della [[Scozia]].<ref>{{cita web|url=https://www.theguardian.com/politics/2017/jun/07/snp-anti-independence-nicola-sturgeon-angus-robertson|titolo=SNP braced to lose up to 12 seats amid anti-independence backlash|nome=Severin Carrell Scotland|cognome=editor|data=7 giugno 2017|editore=The Guardian}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.bbc.co.uk/news/uk-scotland-scotland-politics-40216748|titolo=General election 2017: Sturgeon says Indyref2 'a factor' in SNP losses|data=9 giugno 2017|editore=www.bbc.co.uk}}</ref> I [[Liberal Democratici (Regno Unito)|Liberal Democratici]] hanno sottratto diversi seggi ai conservatori e al SNP, ma hanno anche perso seggi, con un incremento netto di tre deputati. Nell'[[Irlanda del Nord]], il [[Partito Unionista Democratico]] e [[Sinn Féin]] hanno entrambi ottenuto seggi in più, sottraendo tutti i seggi detenuti dal [[Partito Unionista dell'Ulster]] (UUP) e dal [[Partito Social Democratico e Laburista]] (SDLP). Il sostegno al [[Partito per l'Indipendenza del Regno Unito]], che aveva ottenuto una porzione consistente del voto popolare nel 2015, è stato in gran parte spazzato via.<ref>{{cita web|url=https://www.theguardian.com/politics/2017/jun/09/ukip-vote-collapse-puts-paul-nuttall-leadership-in-danger|titolo=Paul Nuttall suffers crushing defeat as Ukip vote collapses|nome=Robert|cognome=Booth|data=8 giugno 2017|editore=The Guardian}}</ref> Il [[Partito Verde di Inghilterra e Galles]] ha mantenuto il [[Collegio di Brighton Pavilion|proprio seggio]], e vi è stato un deputato indipendente eletto nel [[Collegi elettorali del Regno Unito|collegio]] nordirlandese di [[collegio di North Down|North Down]].
Le posizioni sulla [[Brexit]] a seguito dell'attivazione dell'[[Articolo 50 dei Trattati sull'Unione Europea]] nel marzo 2017 per lasciare l'[[Unione europea]] hanno caratterizzato la campagna elettorale, come anche altri importanti argomenti quali l'economia, l'istruzione, la disoccupazione e il [[National Health Service|Servizio Sanitario Nazionale]]. Dopo i due gravi attentati del [[Attentato
Nel corso della legislatura, per la resilienza che ha dimostrato nei confronti del Governo, la Camera dei comuni nata da queste elezioni è stata definita ''Stubborn Parliament''<ref>[http://blog.juspoliticum.com/2019/12/17/2016-2019-un-cycle-de-crise-politique-marquant-la-resilience-du-parlementarisme-britannique-par-aurelien-antoine/ AURÉLIEN ANTOINE, ''2016-2019 : UN CYCLE DE CRISE POLITIQUE MARQUANT LA RÉSILIENCE DU PARLEMENTARISME BRITANNIQUE''], JP blog, 17
== Antefatto ==
=== Le precedenti elezioni ===
Le [[Elezioni generali nel Regno Unito del 2015|elezioni]] precedenti, tenutesi il 7 maggio [[2015]], hanno visto una vittoria dei [[Partito Conservatore (Regno Unito)|Conservatori]], guidati dal primo ministro in carica [[David Cameron]]. Questa vittoria dei Tories, che col [[sistema elettorale]] [[first-past-the-post]] hanno ottenuto il 51% dei seggi con il 37% dei voti, è stata una sorpresa per la maggioranza degli analisti e dei sondaggisti, che prevedevano un serrato testa a testa con il [[Partito Laburista (Regno Unito)|Labour]].
In seguito alla sconfitta degli altri partiti, si sono verificati diversi cambi di leadership ai vertici delle opposizioni. Nelle ore successive allo spoglio hanno annunciato le proprie dimissioni il leader del Labour [[Ed Miliband]], il leader di Ukip [[Nigel Farage]], e il leader dei Liberal Democratici [[Nick Clegg]]. In seguito ad un'elezione interna ai Laburisti [[Jeremy Corbyn]] è diventato il nuovo leader del partito il 12 settembre 2015.
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=== L'anticipazione delle elezioni ===
Dopo aver assicurato più volte nel corso di diversi mesi che le elezioni si sarebbero tenute alla scadenza naturale delle legislatura nel [[2020]], il 18 aprile [[2017]] la premier May ha annunciato una mozione in Parlamento per lo scioglimento anticipato della [[Camera dei Comuni (Regno Unito)|Camera dei Comuni]]. La mozione, che fissava la data della futura consultazione all'8 giugno 2017, è stata approvata il giorno successivo con una maggioranza superiore alla soglia richiesta dei due terzi, e l'appoggio di larga parte dell'opposizione (522 favorevoli, 13 contrari). Dal momento che la Camera ha fissato lo svolgimento delle nuove elezioni esattamente 50 giorni prima della data del voto, la stessa elezione è stata chiamata dai [[Mezzo di comunicazione di massa|media]] una ''snap election'', cioè un{{'}}''elezione lampo''.
La giustificazione presentata dalla premier May per l'anticipazione del voto riguarda la Brexit, ovvero la procedura di uscita del Regno Unito dall'Unione Europea. Durante il discorso del 18 aprile 2017 fuori dal portone del n.10 di Downing Street, May ha dichiarato di voler affrontare una nuova sfida elettorale per consolidare la maggioranza parlamentare favorevole alla Brexit, andando così a "rinforzare la nostra mano nelle trattative" con l'Unione Europea.
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! style="vertical-align:top;" | Elections<br />Etc.<ref>{{Cita web|url=https://electionsetc.com/2017/06/02/combined-forecast-for-ge2017-third-update//|titolo=COMBINED FORECAST FOR GE2017: SECOND UPDATE|data=2 giugno 2017}}</ref><small>del 2 giugno 2017</small><br />
! style="vertical-align:top;" | New<br />Statesman<ref>{{Cita web|url=http://elections.newstatesman.com/constituency-forecasts/|titolo=CONSTITUENCY FORECASTS, June 2017, New Statesman|data=31 maggio 2017|accesso=6 giugno 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180813175129/http://elections.newstatesman.com/constituency-forecasts/|dataarchivio=13 agosto 2018|urlmorto=sì}}</ref><br /><small>del 6 giugno 2017</small>
! YouGov<ref>{{Cita web|url=https://yougov.co.uk/uk-general-election-2017/|titolo=Voting intention and seat estimates|accesso=6 giugno 2017|dataarchivio=14 novembre 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20191114233935/https://yougov.co.uk/uk-general-election-2017/|urlmorto=sì}}</ref><br /><small>del 7 giugno 2017</small>
! Britain Elects<ref>{{Cita web|url=http://britainelects.com/nowcast/|titolo=The Britain Elects Nowcast|accesso=1º giugno 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170605120825/http://britainelects.com/nowcast|dataarchivio=5 giugno 2017|urlmorto=sì}}</ref><br /><small>del 7 giugno 2017</small>
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I risultati per tutti i [[collegi elettorali del Regno Unito]] ad eccezione di [[Collegio di Kensington|Kensington]] sono stati diffusi la mattina dopo le elezioni; i conservatori sono rimasti il maggiore partito, ma senza una maggioranza assoluta dei seggi.
In [[Scozia]], i [[
[[File:UK House of Commons Elxn 17 Results.svg|thumb|upright=1.4|La composizione della Camera dei Comuni della LVII legislatura.]]
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! class="unsortable" |±
|-
| {{nome partito con colore|Partito Conservatore (Regno Unito)||Conservatore}}
| <small>[[Theresa May]]</small>
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|-
| {{nome partito con colore|Partito Laburista (Regno Unito)||Laburista}}
| <small>[[Jeremy Corbyn]]</small>
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| {{nome partito con colore|Partito Nazionale Scozzese||Nazionale Scozzese}}
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| {{nome partito con colore|Liberal Democratici (Regno Unito)||Liberal Democratici}}
| <small>[[Tim Farron]]</small>
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|-
| {{nome partito con colore|Partito Unionista Democratico||Unionista Democratico}}
| <small>[[Arlene Foster]]</small>
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|-
| {{nome partito con colore|Partito Verde di Inghilterra e Galles||Verdi}}
|<small>[[Jonathan Bartley]]<br />[[Caroline Lucas]]</small>
| style="text-align:right;" | [[Collegio di Brighton Pavilion|1]]
| style="text-align:right;" | {{Percentuale|1|650|1|pad=sì}}
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| style="text-align:right;" | {{M|525371}}
Riga 303 ⟶ 304:
| style="text-align:right;" | [[Collegio di Buckingham|1]]
| style="text-align:right;" | {{Percentuale|1|650|1|pad=sì}}
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Riga 309 ⟶ 310:
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|-
| {{nome partito con colore|Indipendente (politica)||Indipendenti}}
|<small>Sylvia Hermon</small>
| style="text-align:right;" | [[Collegio di North Down|1]]
| style="text-align:right;" | {{Percentuale|1|650|1|pad=sì}}
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|-
| {{nome partito con colore|Partito per l'Indipendenza del Regno Unito||Indipendenza del Regno Unito}}
| <small>[[Paul Nuttall]]</small>
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| style="text-align:right;" | {{Diminuzione}}10,8
|-
| {{nome partito con colore|Partito Social Democratico e Laburista||Social Democratico e Laburista}}
| <small>[[Colum Eastwood]]</small>
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|-
| {{nome partito con colore|Partito Unionista dell'Ulster||Unionista dell'Ulster}}
| <small>[[Robin Swann]]</small>
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|-
| {{nome partito con colore|Partito dell'Alleanza dell'Irlanda del Nord||Alleanza dell'Irlanda del Nord}}
| <small>[[Naomi Long]]</small>
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|-
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|
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| {{Colore|black|'''SNP'''}}
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