Fileteado: differenze tra le versioni
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{{UNESCO immateriale
|nome = Filete porteño
|nomeInglese =
|immagine = Fileteado Gardel Abasto Untroib.jpg
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}}
Il '''fileteado''' (in [[Lingua spagnola|spagnolo]] letteralmente "filettato") è uno [[Tecnica pittorica|stile artistico]] della [[pittura]] e del [[disegno]] tipico della città di [[Buenos Aires]], in [[Argentina]], che si caratterizza per linee che diventano spirali, per colori forti, per l'uso ricorrente della [[simmetria]], per effetti tridimensionali mediante ombre e [[Prospettiva|prospettive]] e per un uso sovraccarico della superficie. Il suo repertorio decorativo include principalmente stilizzazioni di foglie, animali, [[
Nacque a Buenos Aires verso la fine del XIX secolo come un semplice [[Ornato|ornamento]] per abbellire i carri a trazione animale che trasportavano alimenti e con il tempo si trasformò in un'[[arte pittorica]] propria di questa città, al punto tale che finì per diventare l'emblema iconografico che meglio la rappresenta. Generalmente si includono dentro l'opera frasi ingegnose, [[Proverbio|proverbi]] poetici o [[Aforisma|aforismi]] scherzosi, emotivi o filosofici, scritti a volte in [[lunfardo]] e con [[Caratteri tipografici con grazie|lettere ornate]], generalmente [[Scrittura gotica|gotiche]] o [[Corsivo|corsive]]. Molti dei suoi iniziatori facevano parte delle famiglie di immigranti europei, portando con sé alcuni elementi artistici che si combinarono con quelli del patrimonio [[creolo]], creando uno stile tipicamente argentino.
Nel [[1970]] si organizza la prima esposizione del ''filete'', avvenimento a partire
== Storia ==
[[File:Fileteado carreta 2.jpg|
[[File:Fileteado Triciclo Edgardo Morales.jpg|
[[File:Camión Ford F 600 fileteado 2.JPG|
{{citazione|Se [[Enrique Santos Discépolo|Discépolo]] disse che il [[tango]] è un pensiero triste che si balla, il filete è un pensiero allegro che si dipinge.|Ricardo Gómez, ''fileteador''.<ref>
{{cita web |url= http://www.tallerdelfondo.com.es/historia.htm |titolo=Taller del fondo |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130709005125/http://www.tallerdelfondo.com.es/historia.htm |dataarchivio=9 luglio 2013}}</ref>|Si Discépolo dijo que el tango es un pensamiento triste que se baila, el filete es un pensamiento alegre que se pinta.|lingua=es}}
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L'inizio del fileteado si origina nei carri grigi, tirati dai cavalli, che trasportavano alimenti come latte, frutta, verdura o pane, alla fine del XIX secolo.
Un aneddoto, riferito dal ''fileteador'' [[Enrique Brunetti]],<ref>{{cita testo |autore=Enrique Brunetti |contributo=El filete y los primeros fileteadores |titolo=Los Maestros Fileteadores de Buenos Aires |p=52 |curatore1=E. Barugel |curatore2=N. Rubió |anno=1988 |postscript=nessuno}} (si veda la bibliografia).</ref> racconta che nell'[[Avenida Paseo Colón]], che a quel tempo era il limite tra la città e il suo porto, esisteva un'officina
L'innovazione successiva fu includere cartelli nei quali figuravano il nome del proprietario, il suo indirizzo e la specialità che trasportava. Questo compito in principio era realizzato da [[Letterista|letteristi]] francesi che a Buenos Aires si dedicavano a dipingere insegne per le attività commerciali. Poiché a volte il ritardo per l'inserimento di queste scritte era notevole, il padrone dell'officina di Paseo Colón incaricò Brunetti e Pascarella, che avevano visto come facevano il lavoro i francesi, di realizzare loro le scritte, distinguendosi Pascarella nel fare i cosiddetti ''firuletes''<ref group=Nota>La parola ''firulete'' viene dal [[Lingua gallega|gallego]] ''ferolete'', letteralmente "fiorellino". In [[Lingua spagnola|spagnolo]] assume
Il pittore che decorava i carri veniva chiamato ''fileteador'', giacché realizzava il lavoro con [[Pennello|pennelli]] a pelo lungo o pennelli ''para filetear'', ossia letteralmente "per filettare". La parola ''filete'', come la corrispondente italiana ''filetto'', deriva infatti dal latino ''filum'' e indica il "filo" o bordo di una modanatura, riferendosi nell'arte a una linea sottile che serve da ornamento.
Trattandosi di un compito che si realizzava concludendo la sistemazione del carro e immediatamente prima di incassare il pagamento dal cliente, che era ansioso di recuperare il suo strumento di lavoro, il fileteado doveva realizzarsi con rapidità.
[[File:Modelo Ford 31 AA Fileteado parte trasera.jpg|
[[File:Colectivo chevrolet 1947 exterior delantera I.jpg|
Sorsero allora abili specialisti come Ernesto Magiori e Pepe Aguado, o artisti come [[Miguel Venturo]], figlio di Salvador Venturo. Quest'ultimo era stato un capitano della [[Marina mercantile italiana]] che andando in pensione si stabilì a Buenos Aires, dove si dedicò al fileteado, incorporandovi motivi e idee della sua patria. Miguel studiò pittura e migliorò la [[tecnica]] di suo padre, venendo considerato da molti ''fileteadores'' come il pittore che diede forma al filete. A lui si deve l'introduzione di uccelli, fiori, diamanti e draghi nei motivi e nel disegno delle scritte sulle porte dei camion: di fronte al pagamento di imposte se i cartelli erano troppo grandi, Miguel ebbe l'idea di farli più piccoli, ma decorati con motivi simmetrici, formando fiori e draghi, perché fossero più appariscenti, disegno che si mantenne per molto tempo.
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Il [[camion]] eliminò dalla scena i carri per il trasporto alimentare e i primitivi "filettati" di questi si persero per sempre, giacché nessuno si prese il disturbo di conservare alcun modello per la posterità. D'altra parte, il camion presentava tutta una sfida per il ''fileteador'' per essere molto più grande e pieno di anfratti. Nelle imprese di carrozzerie lavoravano carpentieri, fabbri, pittori di liccio e ''fileteadores''. Si trovavano fondamentalmente nei quartieri di [[Lanús]], [[Barracas (Buenos Aires)|Barracas]] e [[Nueva Pompeya|Pompeya]]. Il camion arrivava con il suo [[Telaio (meccanica)|telaio]] e la sua cabina di fabbrica, e gli si fabbricava il cassone, che poteva essere di legno duro di [[Tabebuia|lapacho]] o di [[pino]], ben pulito per far credere che era buono, ma che in realtà durava molto meno. Poi, il fabbro forgiava i ferri creando ornamenti.
[[File:Fileteado colectivo delantera.jpg|
Il lavoro del ''fileteador'' arrivava alla fine e dipingeva su ponteggi. Soleva decorare i pannelli laterali di legno (tavoloni) con fiori e draghi, mentre la tavola principale si ornava con qualche tema proposto dal padrone. Il ''fileteador'' firmava nel tavolone o accanto al nome della carrozzeria.
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== Tecnica ==
[[File:Fileteado puro.jpg|
Il ''fileteador'' utilizzava per disegnare la sua opera uno "spolvero" (''espúlvero''), una carta sulla quale si disegnava l'opera; poi si perforava con uno spillo seguendo il tratto del disegno, si collocava sulla superficie da dipingere e, per ultimo, si spolverava su di esso [[Gessetto|gesso]] o [[carbone]] in polvere, nello stile dei maestri [[Rinascimento|rinascimentali]], in maniera che indicasse dove doveva realizzarsi il tratto con il pennello. Fatto questo, si utilizzava il rovescio dello spolvero per ripetere gli stessi passaggi in un'altra sezione della superficie da dipingere, per ottenere la stessa immagine ma al rovescio, In questa maniera si ottenevano le immagini simmetriche, così caratteristiche del fileteado.
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D'altra parte, nascendo sotto gli stessi alberghetti e pensioni dei sobborghi nei quali nacque il tango, i motivi del fileteado si legarono a quest'ultimo. Gli elementi che sogliono ripetersi in esso sono:
;'''Fiori'''
Simboli del bello. I più comuni erano quelli di quattro e cinque petalo illuminati da sopra. Rare volte apparivano i [[Giglio (araldica)|gigli]] o le [[Rosa (botanica)|rose]]. Si suole accompagnarli con stilizzazioni di foglie di [[acanto]].
;'''Navi'''
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;'''Sole'''
Di formato simile a quello dello [[Sol de Mayo|scudo nazionale argentino]]. A volte disegnate come [[
[[File:Fileteado dragón.jpg|
;'''Scenario'''
Due tendine semiaperte, come nel teatro, che lasciano vedere le iniziali del padrone del veicolo.
;'''Mani strette'''
Generalmente con qualche allusione alla famosa frase del poema del ''[[Martín Fierro]]'', di [[José Hernández (scrittore)|José Hernández]]: ''«Los hermanos sean unidos, porque esa es la ley primera...»'' ("I fratelli siano uniti, perché questa è la prima legge...").
[[File:Fileteado Virgen de Luján Edgardo Morales.jpg|
;'''Personaggi'''
Fondamentalmente quello dell'idolo tanguero [[Carlos Gardel]] o della [[Vergine di Luján]], signora e patrona dell"Argentina e protettrice delle strade.
;'''Nastri, bandiere o fiocchi'''
Qualcuno di questi elementi è presente in qualsiasi opera, con i colori dell'Argentina (celeste e bianco) e a volte accompagnata dalla bandiera di un altro paese, o club di calcio.
[[File:Fileteado Caballo.jpg|
;'''Animali'''
* '''Immaginari''', come uccelli di specie inesistenti o draghi, allegoria del machismo
* '''Reali''': fondamentalmente il leone, simbolo di tempra salda contro le avversità. O il cavallo, generalmente quello delle corse incorniciato in un ferro di cavallo portafortuna o in alguni casi il [[Criollo (cavallo)|cavallo criollo]].
Gli oggetti dipinti sogliono apparire accompagnati da [[Filigrana (oreficeria)|filigrane]], [[Arabesco|arabeschi]], nappe, guardie, [[Pergamena|pergamene]], [[Pisside|pissidi]] o cornucopie.
== Lettere e frasi ==
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|width=33% valign="top"|
* '''Tango:'''
** ''Donde canta este zorzal... hacen cola las calandrias.'' ("Dove canta questo [[Turdus|tordo]]... fanno la fila le [[Mimus saturninus|calandre]].")<ref name=filete />
** ''Yo nací para el fango como Arolas para el tango.'' ("Io sono nato per il fango come [[Eduardo Arolas|Arolas]] per il tango.")<ref name=Fondo />
* '''Lavoro:'''
** ''Con las gomas voy sellando el camino de mi trabajo.'' ("Con le gomme vado
* '''Pubblicità:'''
** ''De Avellaneda a la Luna, como Soda Fernández no hay ninguna.'' ("Da
* '''Abilità:'''
** ''Yo maté al Mar Muerto.'' ("
** ''Rajen, petisos, que aquí llega el tango.'' ("Levatevi, piccoletti, che qui arriva il tango.")<ref name=Fondo />
** ''Al final, primero yo.'' ("Alla fine, prima io.")<ref name=Fondo />
|width=33% valign="top"|
* '''Machismo:'''
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** ''No dejes para mañana lo que puedas beber hoy.'' ("Non rimandare a domani quello che puoi bere oggi.")<ref name=Arce />
** ''No seré doctor... pero tengo dos chapas.'' ("Non sarò dottore... ma ho due targhe.")<ref name=Fondo />
<br />[[File:Fileteado cartel.jpg|
|}
Qualche volta le frasi richiamarono l'attenzione di [[Jorge Luis Borges]], che scrisse un articolo sulle stesse contribuendo alla loro divulgazione.<ref>''Le iscrizioni dei carri'', in ''[[Evaristo Carriego (saggio)|Evaristo Carriego]]'' (1930), trad. di Vanna Brocca, Palazzi 1970; trad. di Paolo Collo, Einaudi, Torino 1972, ISBN 88-06-15192-4.</ref>
== Esposizioni del ''filete'' ==
{{citazione|Mi sorprende che la gente si sorprenda di quello di cui ieri non si sorprendeva.|Carlos Carboni a un giornalista, durante la prima esposizione del ''filete'' (1970).<ref>Citato nella controcopertina del libro ''El Filete Porteño'' (si veda la bibliografia).</ref>|Me asombra que la gente se asombre con lo que ayer no se asombraba.|lingua=es}}
[[
La fine degli [[Anni 1960|anni 60]] e l'inizio degli [[Anni 1970|anni 70]] furono anni di splendore per il fileteado poiché, oltre ai buoni maestri di questa arte, esistevano grandi camion e ''colectivos'' (autobus) in quantità.
La scultrice argentina [[Esther Barugel]] e suo marito, il pittore spagnolo [[Nicolás Rubió]], furono imprimi a realizzare un'indagine minuziosa sulla genesi del fileteado; organizzarono il [[14 settembre]] [[1970]] la prima esposizione del ''filete'' nella Galleria Wildenstein, a Buenos Aires. Praticamente non esistevano più tavole ''fileteadas'' dell'epoca dei carri. L'esposizione, nella quale spiccò il ''fileteador'' Carlos Carboni, fu un successo e fece sì che la gente della città cominciasse ad apprezzare quello che vedeva circolare quotidianamente per le strade, ma a cui non aveva mai prestato particolare attenzione.
[[File:Fileteado colectivo moderno.jpg|
Il ''fileteado'' smise di essere visto allora come un semplice artigianato che serviva solo come un elementare ornamento per carro o camion, e gli fu data una maggiore importanza, venendo riconosciuto nel paese e all'estero come un'arte della cittä, che da allora si "separò" dal camion e si estese a tutti i tipi di oggetti. Le opere che furono esposte nella galleria si trovano attualmente in possesso del que se expusieron en la galería se encuentran actualmente en poder del [[Museo de la Ciudad de Buenos Aires]].<ref name=GOBIERNO>{{cita web |url=http://www.buenosaires.gov.ar/areas/ciudad/especiales/fileteado/historia_fileteado.php?menu_id=24417 |titolo=Fileteado porteño |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121122072922/http://www.buenosaires.gov.ar/areas/ciudad/especiales/fileteado/historia_fileteado.php?menu_id=24417 |dataarchivio=22 novembre 2012 |accesso=17 agosto 2018 |editore=Ciudad de Buenos Aires}}</ref>
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Il 10 novembre 2012, durante il circuito de [[La Notte dei Musei]], fu inaugurata l'esposizione permanente di "Filete Porteño, Patrimonio del Museo della Città di Buenos Aires", in [[calle Defensa]] 217.
== Maestros ==▼
Entre los mejores exponentes de este arte (''Maestros Fileteadores'', citados por los estudiosos Nicolás Rubió y Esther Barugel), se encuentran los primeros fileteadores: Salvatore Venturo, Cecilio Pascarella, Vicente Brunetti, Alejandro Mentaberri, Pedro Unamuno, y el renombrado Miguel Venturo; a una segunda generación pertenecen Andrés Vogliotti, Carlos Carboni, León Untroib, los hermanos Brunetti, los hermanos Bernasconi, Enrique Arce, Alberto Pereira, Ricardo Gómez, Luis Zorz y [[Martiniano Arce]], destacándose este último como un renovador al utilizar por primera vez el fileteado porteño como pintura de caballete y obteniendo a lo largo de su trayectoria un sólido reconocimiento en el terreno del arte.▼
▲
Della nuova generazione si distinguono [[Jorge Muscia]], per i premi ricevuti nel campo della plastica e le sue numerose mostre all'estero, e i ''fileteadores'' [[Alfredo Genovese]], Elvio Gervasi, Miguel Gristan, Adrián Clara, José Espinosa, Alfredo Martínez, Sergio Menasché, tra gli altri, che continuano a sviluppare attualmentequesta arte. A partire dal decennio degli anni 90 anche varie donne si aggregano a questo compito.
== El fileteado en la actualidad ==▼
[[Archivo:Fileteado frascos.jpg|thumb|150px|left|Frascos fileteados.]]▼
=== Risorgimento ===
▲[[
Il risorgimento del fileteado si deve in gran misura all'ingegno e alla creatività di coloro che cercarono nuovi supporti per plasmarlo. Così, tanto le pareti della città, quanto corde, bottiglie, copertine di CD o perfino la pelle humana mediante il tatuaggio, sono alcune delle diverse superfici nelle quali si propagò.<ref name=Actualidad>{{cita web |url=http://www.buenosaires.gob.ar/laciudad/fileteado-porteño/actualidad-del-fileteado-porteno |titolo=Actualidad del Fileteado Porteño |editore=Buenos Aires Ciudad |accesso=17 agosto 2018}}</ref>
[[Archivo:Zapatillas fileteadas.jpg|thumb|200px|Zapatillas decoradas con filetes.]]▼
Riguardo al tatuaggio, nel 1999 una campagna pubblicitaria per il canale TV [[Much Music]] fu realizzata con il corpo dei presentatori e dei musicisti "filettati" da Alfredo Genovese. I più comuni sono gli ornamenti con motivi tipici del fileteado porteño: fiori, draghi, uccelli, bandiere o scudi del calcio, e i nomi o le date con la tipografia tipica. Anche gli stranieri che visitano l'Argentina lo usano come una maniera per portarsi un ricordo legato alla città. La tecnica che si usa sulla pelle differisce un po' da quella tradizionale, così per esempio nel ''filete'' tradizionale, il bianco si usa per dare luce, ma sulla pelle non si può applicare.<ref name=CLASICO>{{cita news |url=http://www.clarin.com/ciudades/clasico-fileteado-renueva-usan-tatuajes_0_1232276947.html |titolo=El clásico fileteado se renueva y también lo usan para tatuajes, |nome=Einat |cognome=Rozenwasser |pubblicazione=Diario Clarín |data=18 ottobre 2014 |accesso=17 agosto 2018}}</ref>
▲[[
Jorge Muscia ottenne un'importante diffusione del fileteado all'estero realizzando diverse esposizioni delle sue opere in Europa, Messico e Stati Uniti. Anche Martiniano Arce, che contribuì molto a portare il fileteado su tela, ha realizzato opere che hanno girato il mondo.
Tra gli anni 2003 e 2004, il [[Museo Casa Carlos Gardel|Museo Carlos Gardel]] organizzò il concorso ''El Abasto y el fileteado porteño'' ("L'[[Abasto (Buenos Aires)|Abasto]] e il fileteado porteño"), in occasione del suo primo anniversario e come parte del VI Festival Buenos Aires Tango 2004.<ref>{{cita news |url=http://www.clarin.com/diario/2004/03/01/h-04101.htm |titolo=El fileteado porteño llenó de color una cuadra del Abasto |pubblicazione=Diario Clarín |data=1º marzo 2004 |accesso=17 agosto 2018 |dataarchivio=17 ottobre 2009 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20091017074134/http://www.clarin.com/diario/2004/03/01/h-04101.htm |urlmorto=sì }}</ref> Il luogo scelto fu la calle ''Jean Jaurès'' nell'isolato dal,n. 701 al n. 799 (tra le calles ''Zelaya'' e ''Tucumán''), nella quale si trova il citato museo che fu a sua volta residenza dell'idolo tanguero di Buenos Aires.
Di 80 artisti iscritti, una giuria costituita da architetti, artisti e condomini ne premiò sei, che realizzarono i loro progetti in altrettante facciate di condomini del museo, i quali si impegnarono a mantenere le facciate intatte almeno per un anno.
▲[[Archivo:Fileteado en edificios.jpg|thumb|250px|Calle Jean Jaurès.]]
{{cita web |url=http://www.solesdigital.com.ar/sociedad/filete_patrimonio.htm |titolo=El filete es ley |sito=Soles Digital |nome=Cecilia |cognome=Ivanchevich |data=13 giugno 2016 |accesso=17 agosto 2018}}</ref><ref name=Actualidad/> del deputato [[Norberto La Porta]]. In una cerimonia realizzata nel tradizionale [[café Tortoni]] La Porta si batté a favore della deroga della menzionata ordinanza del 1975 che impedisce il ''filete'' sui ''colectivos'' di Buenos Aires.
=== Patrimonio
=== ''Fileteadoras'' ===
{{citazione|Le donne sono come l'[[Araba Fenice]] perché hanno fatto rivivere il ''filete''. Da quando hanno preso i pennelli... non ce n'è per nessuno.|Maestro Ricardo Gómez<ref name= museo>{{cita news |url=http://www.clarin.com/diario/2003/09/20/h-05201.htm |titolo=El filete porteño, un arte de hombres hecho por mujeres |pubblicazione=Diario Clarín 20 settembre 2003 |accesso=17 agosto 2018 |dataarchivio=1 dicembre 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081201232137/http://www.clarin.com/diario/2003/09/20/h-05201.htm |urlmorto=sì }}</ref>|Las mujeres son como el ave Fénix porque revivieron el filete. Desde que ellas tomaron los pinceles... andá a cantarle a [[Carlos Gardel|Gardel]].<ref group=Nota>L'espressione colloquiale ''Andá a cantarle a Gardel'' è tipicamente argentina e uruguayana ed è divenuta quasi proverbiale in questi due paesi. Tradotta letteralmente vuol dire "Va a cantare a Gardel", e fa riferimento a [[Carlos Gardel]], considerato la "voce" del tango e uno dei più grandi cantanti di tutti i tempi. Si usa quindi per ironizzare su qualcuno che si ritiene migliore di qualcun altro, o viceversa, come in questo caso con le ''fileteadoras'', per sottolineare la bravura di qualcuno che non teme confronti, come Gardel nel canto. Più spesso, serve ad esprimere incredulità o scetticismo di fronte ad affermazioni palesemente esagerate o anche, semplicemente, per mandare a quel paese una persona. Si veda ad esempio, per maggiori spiegazioni, {{cita web |url=https://ar.answers.yahoo.com/question/index?qid=20060926233236AAYAhbq&guccounter=1 |titolo=¿Andá a cantarle a Gardel? |accesso=17 agosto 2018}}</ref>|lingua=es}}
==
== Note ==
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== Bibliografia ==
* {{cita libro |titolo=Los Maestros Fileteadores de Buenos Aires |autore1=Esther Barugel |autore2=Nicolás Rubió |editore=Fondo Nacional de las Artes (Argentina)|isbn=950-9807-04-4 |anno=2005 |edizione=2
* {{cita libro |titolo=El Filete Porteño |autore1=Esther Barugel |autore2=Nicolás Rubió |editore=Maizal ediciones |isbn=987-9479-20-3 |anno=2004}}
* {{cita libro |titolo=El Arte del Filete |autore=Martiniano Arce |editore=Deldragón |isbn=950-9015-10-5 |anno=2006}}
* {{cita libro |titolo=Filete porteño |autore=Alfredo Genovese |editore=Buenos Aires: Comisión para la Preservación del Patrimonio Histórico Cultural de la Ciudad Autónoma de Buenos Aires |isbn=978-987-23708-1-7 |anno=2007 |url=http://estatico.buenosaires.gov.ar/areas/cultura/cpphc/archivos/libros/filete_porteno.pdf |cid=Genovese 2007 |accesso=14 agosto 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120310101557/http://estatico.buenosaires.gov.ar/areas/cultura/cpphc/archivos/libros/filete_porteno.pdf |dataarchivio=10 marzo 2012 |urlmorto=sì }}
* {{cita pubblicazione |titolo=El arte del fileteado porteño |rivista=Recorriendo Buenos Aires |numero=1 |data=agosto 2006 |issn=1850-311X}}
;Sezione ''Fileteadoras'':
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[[Categoria:Tecniche pittoriche]]
[[Categoria:Cultura a Buenos Aires]]
[[Categoria:Arte popolare]]
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