Rodolfo III di Borgogna: differenze tra le versioni

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{{Monarca
|nome = Rodolfo III di Borgogna
|titolo = [[Re di Arles|Re delle due Borgogne]]
|immagine = Rudolph III of Burgundy.jpg
|legenda = Miniatura di Rodolfo III dal [[Chronica sancti Pantaleonis]]
|inizio regno = 19 ottobre [[993]]
|fine regno = 6 settembre [[1032]]
|predecessore = [[Corrado III di Borgogna|Corrado III]]
|successore = [[Corrado II il Salico|Corrado IV]]
|data di nascita = [[970]] circa
|data di morte = 6 settembre [[1032]]
|luogo di sepoltura = [[Cattedrale di Losanna]]
|dinastia = [[Vecchi Welfen]] (ramo borgognone)
|padre = [[Corrado III di Borgogna]]
|madre = [[Matilde di Francia]]
|coniuge 1 = Ageltruda di Capua
|coniuge 2 = [[Ermengarda di Moriana]]
|figli = Ugo, illegittimo
|religione = [[Cristianesimo]]
}}
{{Bio
|Nome = Rodolfo IIId'Arles
|Cognome = d'Arles
|ForzaOrdinamento = Rodolfo 03 di Borgogna
|PostCognomeVirgola = detto '''il Pio''' o '''il Fannullone'''
|ForzaOrdinamento = Rodolfo 03 di Borgogna
|Sesso = M
|LuogoNascita =
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = [[970]] circa
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte = 6 settembre
|AnnoMorte = 1032
|Epoca = 900
|Categorie = [[Categoria:Re di Borgogna]][[Categoria:Re di Arles]]
|Epoca2 = 1000
|FineIncipit = fu l'ultimo re di [[Borgogna]]
|Attività = re
|Nazionalità =
|Categorie = no
|FineIncipit = fu l'ultimo re del [[re di Arles|regno di Arles]], della [[dinastia dei vecchi Guelfi]]
}}
 
== Origine ==
Figlio di [[Corrado III di Borgogna|Corrado III]], secondo [[Re di Arles|re di Arles o delle due Borgogne]], e di [[Matilde di Francia]] ([[943]]-[[980]]), figlia del re [[Luigi IV di Francia]], detto d'Oltremare (come ci conferma la ''Chronica Albrici Monachi Trium Fontium'',<ref name=Albrici>{{la}} [http://www.dmgh.de/de/fs1/object/goToPage/bsb00000886.html?pageNo=773&sortIndex=010%3A050%3A0023%3A010%3A00%3A00#ES Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus XXIII, Chronica Albrici Monachi Trium Fontium, anno 986, Pag 773] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20180629183048/http://www.dmgh.de/de/fs1/object/goToPage/bsb00000886.html?pageNo=773&sortIndex=010%3A050%3A0023%3A010%3A00%3A00#ES |data=29 giugno 2018 }}</ref> e, secondo il continuatore del cronista Flodoardo, di [[Gerberga di Sassonia]]<ref name=Flodoard>{{la}} [http://www.dmgh.de/de/fs1/object/goToPage/bsb00000870.html?pageNo=407&sortIndex=010%3A050%3A0003%3A010%3A00%3A00#ES Monumenta Germaniae Historica, tomus III, Flodoardi Annales, anno 966, addit 1, Pag. 407] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160611005240/http://www.dmgh.de/de/fs1/object/goToPage/bsb00000870.html?pageNo=407&sortIndex=010%3A050%3A0003%3A010%3A00%3A00#ES |data=11 giugno 2016 }}</ref>([[913]]-[[984]]), figlia del re di Germania, [[Enrico I l'Uccellatore]]. Corrado III di Borgogna era figlio del [[Re di Borgogna|Re di Borgogna Transgiurana]] e poi primo [[Re di Arles|Re di Arles o delle due Borgogne]], [[Rodolfo II di Borgogna|Rodolfo II]] (come ci conferma l{{'}}''Herimanni Augiensis Chronicon''<ref name=Herimann>{{la}} [http://www.dmgh.de/de/fs1/object/display/bsb00000872_00122.html?sortIndex=010%3A050%3A0005%3A010%3A00%3A00#ES Monumenta Germaniae Historica, tomus V, Herimanni Augiensis Chronicon, Pag 113] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20170925144735/http://www.dmgh.de/de/fs1/object/display/bsb00000872_00122.html?sortIndex=010%3A050%3A0005%3A010%3A00%3A00#ES |data=25 settembre 2017 }}</ref> e della moglie, [[Berta di Svevia]] (ca. [[907]]-dopo l'8 aprile [[962]]<ref name=Clu>{{la}} [http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k28909w/f221.image.r=cluny%20bruel.langFR#ES Recueil des Chartes de l'Abbaye de Cluny, tome II, documento 1127, Pag 217 e 218]</ref>), detta la Filandina, unica figlia femmina, secondo il [[cronaca (genere letterario)|cronista]] [[Liutprando da Cremona|Liutprando]], del [[duca di Svevia]], [[Burcardo II di Svevia|Burcardo II]]<ref name=Liutprandi>{{la}} [http://www.dmgh.de/de/fs1/object/goToPage/bsb00000870.html?pageNo=299&sortIndex=010%3A050%3A0003%3A010%3A00%3A00#ES Monumenta Germanica Historica, tomus III: Liudprandi Antapodosis II. par. 60, pag. 299] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20131203005335/http://www.dmgh.de/de/fs1/object/goToPage/bsb00000870.html?pageNo=299&sortIndex=010%3A050%3A0003%3A010%3A00%3A00#ES |data=3 dicembre 2013 }}</ref>, e di sua moglie Regelinda, figlia del conte di [[Zurigo]], Eberardo II<ref name=BERTA>{{en}} [http://fmg.ac/Projects/MedLands/SWABIA.htm#Bertadied961 #ES Foundation for Medieval Genealogy : Nobiltà Sveva - BERTA]</ref><ref name=bertha>{{cita web|lingua=de|url=http://www.hls-dhs-dss.ch/textes/d/D20781.php|titolo=Bertha|editore=Historischen Lexicon der Schweiss|accesso=14-05-2013}}</ref>.
 
== Biografia ==
Nato nel 970 da [[Corrado III di Borgogna|Corrado il Pacifico]] ([[925]]-[[993]]) e da [[Matilde di Francia]] ([[943]]-[[980]]), figlia del re [[Luigi IV di Francia]], detto d'Oltremare.
Nel [[993]], alla morte del padre, Rodolfo, all'età di venticinque anni, gli succedette sul trono di Arles o delle due Borgogne<ref name=Halphen>Louis Halphen, ''Il regno di Borgogna'', pag. 813</ref>.<br />Secondo lo storico francese [[Paul Fournier]] il regno di Arles era uno stato nato per volontà politica. Le varie popolazioni che si trovavano sul territorio non erano unite da nessun saldo legame, la struttura del regno era così artificiale che ci volle del tempo, affinché il regno stesso fosse accetto, anche nella sua denominazione. Alla monarchia non mancava solo il titolo ma anche il potere reale; il potere era nelle mani delle signorie ecclesiastiche di [[Besançon]], [[Lione]] e [[Vienne (Francia)|Vienne]], poi, nelle contee di Vienne, [[Moriana]] e [[Provenza]] ed infine, verso la fine del secolo anche nella contea di [[Borgogna]] ([[Franca Contea]]), e nel marchesato di Provenza. Anche per la capitale non vi fu una residenza fissa: [[Arles]] era trascurata e i re preferirono risiedere a [[Vienne (Francia)|Vienne]], mentre quando si recavano in Borgogna risiedevano a volte a [[Basilea]], ma preferivano i monasteri e le abbazie come [[Abbazia territoriale di San Maurizio d'Agauno|San Maurizio d'Agauno]]<ref name=Fournier>[[Paul Fournier]], "Il regno di Borgogna o d'Arles dal XI al XV secolo", pagg. 385 e 386</ref>.
==Biografia==
 
Secondo la tradizione, Rodolfo fu un re molto debole, che permise agli imperatori della casa di Sassonia di intervenire nelle questioni del regno, rinunciando all'autonomia, che gli costò l'epiteto di ''fannullone'' quando era ancora in vita<ref name=Halphen/>. Ma, nei primi anni di regno, per la verità, cercò di stabilire e rinforzare un'autorità, che, negli ultimi anni del regno di suo padre, era divenuta precaria. Ne nacque una ribellione da parte dei nobili che Rodolfo non seppe domare, e dovette ricorrere all'aiuto dell'imperatore, [[Ottone III di Sassonia|Ottone III]]<ref name=Halphen/>.<br />Nel [[999]], la nonna di Ottone, la vecchia imperatrice [[Adelaide di Borgogna (imperatrice)|Adelaide]], zia di Rodolfo, accorse in suo aiuto e percorse con lui tutto il regno cercando di pacificare la nobiltà<ref name=Halphen/>.
Nel [[993]], alla morte del padre, gli succedette sul trono di Arles o delle due Borgogne.
{{Vedi anche|Adelaide di Borgogna (imperatrice)}}
[[File:Donation du roi de Bourgogne Rodolphe III à l'abbaye Saint-Maurice (15 février 1018).jpg|thumb|left|Donazione di Rodolfo III all'[[Abbazia territoriale di San Maurizio d'Agauno|abbazia di Saint-Maurice]]]]
Ma alla fine di quello stesso anno Adelaide morì, senza aver terminato la sua opera<ref name=Halphen/>. Due anni dopo morì anche Ottone III. Allora Rodolfo, per ingraziarsi il clero, fece molte donazioni di terre e prerogative reali ai vescovi di Lione, Ginevra e Losanna ed a diverse abbazie, tra cui a quella di [[Abbazia territoriale di San Maurizio d'Agauno|San Maurizio d'Agauno]]. Rodolfo oltre che ingraziarsi il clero, cercava di creare, attraverso i conti-vescovi una nobiltà, priva di aspirazioni dinastiche<ref name=RUDOLF>{{en}} [http://fmg.ac/Projects/MedLands/BURGUNDY%20KINGS.htm#RudolfIIIdied1032 #ES Foundation for Medieval Genealogy: re di Borgogna - RUDOLF]</ref>.<br />Il documento n° XXXIV, del 1º agosto 1011 del ''Regesta comitum Sabaudiæ'' ci conferma una donazione fatta alla cattedrale di san Maurizio di [[Vienne (Francia)|Vienne]]<ref name=Regesta>{{la}} [https://archive.org/stream/regestacomitums00carugoog#page/n28/mode/2up #ES Regesta comitum Sabaudiæ, doc.XXXIV, pag.12]</ref>.
[[File:Map of kingdom of Arles.jpg|thumb|left|Regno di Arles]]
[[File:Map Kingdom Arelat EN.png|thumb|In giallo il [[regno di Arles]] alla morte di Rodolfo III]]
Il successore di Ottone, [[Enrico II il Santo|Enrico II]], che era nipote di Rodolfo<ref>[[Enrico II il Santo|Enrico II]] era figlio della sorellastra di Rodolfo, [[Gisella di Borgogna|Gisella]] ([[955]]-[[1006]]).</ref>, si dimostrò subito aggressivo nei confronti del regno di Arles e, nel [[1006]], si impadronì di [[Basilea]] che tenne per parecchi anni. Questa azione fu il primo passo verso la fine dell'indipendenza del regno di Arles perché Enrico II pretese anche che Rodolfo gli giurasse di riconoscerlo suo erede<ref name=Halphen/>.
 
Nel [[1016]], i nobili del regno, guidati dal conte di Borgogna, [[Ottone I Guglielmo di Borgogna|Ottone Guglielmo]]<ref>[[Ottone I Guglielmo di Borgogna|Ottone Guglielmo]] era la più importante personalità del regno di Arles, possedeva anche la contea di Mâcon, nel regno di Francia ed era il suocero del [[duca d'Aquitania]], [[Guglielmo V di Aquitania|Guglielmo il Grande]], del [[conte di Provenza]], [[Guglielmo II di Provenza|Guglielmo il Pio]] e del [[conte di Nevers]].</ref>, si ribellarono<ref name=Halphe>Louis Halphen, ''Il regno di Borgogna'', pag. 814</ref>. La ribellione era scoppiata a seguito della nomina del vescovo di [[arcidiocesi di Besançon|Besançon]], che contrappose il re Rodolfo al suo vassallo Ottone Guglielmo, che voleva comandare nella sua contea. Rodolfo aveva imposto il suo candidato ma Ottone lo aveva cacciato dalla città, imponendo il suo candidato<ref name=Halphe/>. Rodolfo allora si rivolse all'imperatore [[Enrico II il Santo|Enrico II]], che, a [[Strasburgo]], ricevette l'omaggio di Rodolfo che lo riconobbe come protettore e, nel caso fosse morto senza lasciare un erede legittimo, lo nominò suo erede<ref name=Halphe/>.
Fu un re molto debole, che permise agli imperatori della casa di Sassonia di intervenire nelle questioni del regno, rinunciando all'autonomia. Per ingraziarsi il clero fece molte donazioni di terre e prerogative reali ai vescovi di Lione, Ginevra e Losanna ed a diverse abbazie, tra cui a quella di [[Abbazia territoriale di San Maurizio d'Agauno|San Maurizio d'Agauno]].
 
Ottone Guglielmo fu dichiarato decaduto e tutti i suoi beni confiscati, ma non cedette e con i suoi partigiani si trincerò nelle sue fortezze<ref>Si narra che le porte di tutte le città della contea di Borgogna si chiusero all'arrivo dell'imperatore.</ref> e resistette agli attacchi dell'imperatore, che, poco dopo, dovette abbandonare l'impresa<ref name=Halph>Louis Halphen, ''Il regno di Borgogna'', pag. 816</ref>.
Nel [[1011]] sposò Ermengarda, parente molto prossima ( alcuni storici sostengono addirittura la sorella) del conte di Savoia [[Umberto I Biancamano]] ([[980]]-[[1048]]), a cui il re fece dono di alcuni territori, che si trovavano tra [[Aix-les-Bains]] e la [[Savoia]], i quali passarono sotto il governo del conte.
 
L'autorità di Rodolfo non era stata restaurata e dovette venire a patti con i ribelli e annullare i vincoli del trattato di Strasburgo<ref name=Halph/>.
Nel [[1016]], a [[Strasburgo]], Rodolfo rese omaggio all'imperatore [[Enrico II del Sacro Romano Impero|Enrico II]], suo nipote, riconoscendolo come protettore ed erede, nel caso fosse morto senza lasciare un erede legittimo. I nobili del regno, guidati dal conte [[Ottone I Guglielmo di Borgogna]], si ribellarono e le porte di tutte le città della contea di Borgogna si chiusero all'arrivo dell'imperatore.
 
Ma l'imperatore reagì e nel [[1018]], a [[Magonza]], obbligò Rodolfo ed i nobili più in vista<ref>[[Ottone I Guglielmo di Borgogna|Ottone Guglielmo]] non era tra questi, e dato che era il figlio dell'ex re d'Italia, [[Adalberto II d'Ivrea]], non è del tutto da scartare l'opinione di alcuni storici che dicono che Ottone Guglielmo mirasse al trono del regno di Arles.</ref> a sottomettersi completamente<ref>[[Enrico II il Santo|Enrico II]] condusse una nuova spedizione contro [[Ottone I Guglielmo di Borgogna|Ottone Guglielmo]] di cui non si conoscono gli esiti, ma è presumibile che furono simili a quelli del 1016.</ref> rinnovando solennemente gli impegni presi a Strasburgo<ref name=Poole>Austin Lane Poole, "L'imperatore Enrico II", pag. 164</ref>.
Nel [[1018]] confermò gli impegni presi con l'imperatore, sottomettendosi completamente.
 
Nel [[1024]], alla morte dell'imperatore Enrico II, Rodolfo venne spinto dai nobili del regno a revocare l'impegno preso con il medesimo<ref>Rodolfo riteneva che l'impegno di nominare erede e suo successore Enrico decadeva con la sua morte, ma il nuovo re di Germania [[Corrado II il Salico]], futuro imperatore, al contrario sosteneva che l'impegno era con l'imperatore e quindi era da mantenere a prescindere dalla persona dell'imperatore.</ref>, otto anni prima e riconfermato sei anni prima<ref name=Halph/>. In questa circostanza il conte [[Oddone II di Blois]] e di Troyes, figlio di [[Oddone I di Blois]] e di [[Berta di Borgogna]], sorella di Rodolfo, con l'appoggio del [[re di Francia]], [[Roberto il Pio]] e del [[duca d'Aquitania]], [[Guglielmo V di Aquitania|Guglielmo il Grande]] avanzò le sue pretese al trono, dopo la morte di Rodolfo che, al momento, pur essendo ancora senza eredi, rifiutò di riconoscere Oddone come suo successore<ref name=Halph/>.
Nel [[1024]], alla morte dell'imperatore Enrico II, Rodolfo venne spinto dai nobili del regno a revocare l'impegno preso con il medesimo, otto anni prima.
 
Nel [[1025]], il nuovo re di Germania [[Corrado II|Corrado il Salico]], marito di sua nipote [[Gisella (di Svevia]]<ref>Gisella era la figlia di suaGerberga, sorella Gerberga)di Rodolfo III</ref>, occupò [[Basilea]] per forzarlo a confermargli la successione<ref name=Halph/>; laRodolfo confermasi arrivòsottomise e, nel [[1027]], quandocome Rodolfoun vassallo, si recò a [[Roma]] e assistette all'incoronazione imperiale di [[Corrado II<ref name=Halph/>. All'incoronazione di Corrado II, da parte di [[papa Giovanni XIX]], era presente, oltre a Rodolfo, anche il [[re di Danimarca]] e [[Inghilterra]], [[Canuto il Grande|Canuto]]<ref name=Holthouse>Edwin H. Holthouse, "L'imperatore Corrado II", pag. 182</ref>. Corrado, dato che il conte di Borgogna, Ottone Guglielmo, era morto l'anno prima, non aveva che da attendere la morte di Rodolfo e poi prendere possesso del regno di Arles.
 
Nel ([[1027]]), a [[Muttenz]], Corrado aveva ricevuto le insegne reali, la corona e la lancia di san Maurizio, ed era stato riconosciuto ufficialmente erede<ref name=Holthous>Edwin H. Holthouse, "L'imperatore Corrado II", pag. 176</ref>.
L'arcivescovo di Lione, Burcardo II, fratellastro di Rodolfo, contrario alla successione nel giugno del 1032 innescò una rivolta, che in settembre, morto Rodolfo, senza eredi, con l'appoggio del conte di Ginevra, dell'arcivescovo di Vienne ed altri nobili, si ampliò. La nobiltà si schierò a favore del pretendente più diretto alla successione, il conte [[Oddone II di Blois]] e di Troyes, figlio di [[Oddone I di Blois]] e di [[Berta di Borgogna]], sorella di Rodolfo. Oddone II invase la Borgogna e tenne testa al cugino Corrado II sino a che un'alleanza tra l'imperatore e il re [[Enrico I di Francia]], nel [[1034]] pose fine alla guerra di successione con la sconfitta di Oddone II.
 
Rodolfo III, secondo l{{'}}''Herimanni Augiensis Chronicon'', morì nel [[1032]], e lo definì ''ignavus Burgundiæ regulus (debole piccolo re di Borgogna)''<ref name=Heriman>{{la}} [http://www.dmgh.de/de/fs1/object/goToPage/bsb00000872.html?pageNo=121&sortIndex=010%3A050%3A0005%3A010%3A00%3A00#ES Monumenta Germaniae Historica, tomus V, Herimanni Augiensis Chronicon, Pag 121] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20180215023420/http://www.dmgh.de/de/fs1/object/goToPage/bsb00000872.html?pageNo=121&sortIndex=010%3A050%3A0005%3A010%3A00%3A00#ES |data=15 febbraio 2018 }}</ref> e fu tumulato nella [[Cattedrale di Losanna]]<ref name=RUDOLF/>, senza lasciare eredi legittimi<ref name=Halph/>.
==Voci correlate==
 
L'arcivescovo di Lione, Burcardo II, fratellastro di Rodolfo<ref name=Virdunensis>{{la}} [http://www.dmgh.de/de/fs1/object/goToPage/bsb00000873.html?pageNo=367&sortIndex=010%3A050%3A0008%3A010%3A00%3A00#ES Monumenta Germaniae Historica, tomus VIII, Chronicon Hugonis, monachi Virdunensis et divionensis abbatis Flaviniacensis, liber 1, anno 972, Pag 367] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160311040222/http://www.dmgh.de/de/fs1/object/goToPage/bsb00000873.html?pageNo=367&sortIndex=010:050:0008:010:00:00#ES |data=11 marzo 2016 }}</ref> (?- ca. [[1033]]), contrario alla successione di Corrado, nel giugno del [[1032]], aveva innescato una rivolta che, dopo la morte di Rodolfo, il 6 settembre, si ampliò con l'appoggio del conte di Ginevra, dell'arcivescovo di Vienne ed altri nobili. La nobiltà si schierò a favore del pretendente più diretto alla successione, il conte [[Oddone II di Blois]]. Oddone II, approfittando che Corrado era impegnato in una guerra in [[Polonia]], invase la Borgogna, si impadronì di numerose fortezze e, quando, nel gennaio del [[1033]], il cugino Corrado II giunse a [[Basilea]], gli tenne testa per oltre un anno, nonostante un'alleanza tra l'imperatore e il re [[Enrico I di Francia]]<ref name=Halp>Louis Halphen, ''Il regno di Borgogna'', pag. 818</ref>. Solo nel maggio del [[1034]] la guerra di successione terminò con la conquista di quasi tutte le fortezze da parte di Corrado e la conseguente ritirata, e rinuncia<ref>La rinuncia [[Oddone II di Blois]] l'aveva già fatta alcuni mesi prima, ma non aveva poi mantenuto la parola.</ref> ad ogni pretesa sul [[re di Arles|regno di Arles]] di Oddone II<ref name=Halp/>. Nel quadro di questi eventi, l'ambizioso conte [[Umberto I Biancamano|Umberto Biancamano]] (o dalle Bianche Mani) ottenne, in contraccambio dei suoi servigi, di essere infeudato da Corrado II del beneficio di alcuni domini, già di Rodolfo III. Da questi territori si sarebbe sviluppata la [[contea di Savoia]], primo nucleo del dominio di [[Casa Savoia]].
 
== Ascendenza ==
 
<div align="center">
{{Ascendenza
| 1 = Rodolfo III di Borgogna
| 2 = [[Corrado III di Borgogna]]
| 4 = [[Rodolfo II di Borgogna]]
| 8 = [[Rodolfo I di Borgogna]]
| 9 = [[Willa di Provenza]]
| 5 = [[Berta di Svevia]]
|10 = [[Burcardo II di Svevia]]
|11 = Regelinda
| 3 = [[Matilde di Francia]]
| 6 = [[Luigi IV di Francia]]
|12 = [[Carlo III il Semplice]]
|13 = [[Eadgifu d'Inghilterra]]
| 7 = [[Gerberga di Sassonia]]
|14 = [[Enrico I l'Uccellatore]]
|15 = [[Matilde di Ringelheim]]
|16 = [[Corrado II di Borgogna]]
|17 = Waldrada
|18 = [[Bosone I di Provenza]]
|19 = Richilde
|20 = [[Burcardo I di Svevia]]
|21 = [[Liutgarda di Sassonia]]
|22 = Eberardo I di Zurigo
|24 = [[Luigi II di Francia]]
|25 = [[Adelaide del Friuli]]
|26 = [[Edoardo il Vecchio]]
|27 = [[Elfleda (moglie di Edoardo il Vecchio)|Elfleda]]
|28 = [[Ottone I di Sassonia]]
|29 = [[Edvige di Babenberg]]
|30 = [[Teodorico di Ringelheim]]
|31 = Rinilde di Frisia
}}
</div>
 
== Matrimoni e discendenza ==
Prima del [[994]], Rodolfo aveva sposato Ageltruda, (?-prima del 18 febbraio [[1011]]<ref name=Diplomata>{{la}} [http://www.dmgh.de/de/fs1/object/display/bsb00000361_00270.html?sortIndex=030%3A022%3A0001%3A010%3A00%3A00#ES Monumenta Germaniae Historica, Regum Burgundiae et Stirpe Rudulfina Diplomata et Acta, doc 96, Pag 251] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20131021145454/http://www.dmgh.de/de/fs1/object/display/bsb00000361_00270.html?sortIndex=030%3A022%3A0001%3A010%3A00%3A00#ES |data=21 ottobre 2013 }}</ref>), come risulta dai documenti 76<ref name=Diplomat>{{la}} [http://www.dmgh.de/de/fs1/object/display/bsb00000361_00239.html?sortIndex=030%3A022%3A0001%3A010%3A00%3A00#ES Monumenta Germaniae Historica, Regum Burgundiae et Stirpe Rudulfina Diplomata et Acta, doc 76, Pag 220] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20151117031144/http://www.dmgh.de/de/fs1/object/display/bsb00000361_00239.html?sortIndex=030%3A022%3A0001%3A010%3A00%3A00#ES |data=17 novembre 2015 }}</ref> e 93<ref name=Diploma>{{la}} [http://www.dmgh.de/de/fs1/object/display/bsb00000361_00266.html?sortIndex=030%3A022%3A0001%3A010%3A00%3A00#ES Monumenta Germaniae Historica, Regum Burgundiae et Stirpe Rudulfina Diplomata et Acta, doc 93, Pag 247] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20151117020335/http://www.dmgh.de/de/fs1/object/display/bsb00000361_00266.html?sortIndex=030%3A022%3A0001%3A010%3A00%3A00#ES |data=17 novembre 2015 }}</ref> dei ''Regum Burgundiae et Stirpe Rudulfina Diplomata et Acta''. Ageltruda, secondo lo storico francese Thierry Stasser era la figlia del [[Principato di Capua|Principe di Capua]] e [[Duchi e principi di Benevento|Principe di Benevento]] poi anche [[Ducato di Spoleto|Duca di Spoleto]] e [[Principi di Salerno|Principe di Salerno]], [[Pandolfo Testadiferro|Pandolfo I detto Testadiferro]], e dalla quale non ebbe figli.
Di Rodolfo non si conosce discendenza.
 
Nel [[1011]], Rodolfo, prima del 24 aprile<ref name=Diplom>{{la}} [http://www.dmgh.de/de/fs1/object/display/bsb00000361_00273.html?sortIndex=030%3A022%3A0001%3A010%3A00%3A00#ES Monumenta Germaniae Historica, Regum Burgundiae et Stirpe Rudulfina Diplomata et Acta, doc 98, Pag 254] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20170925144725/http://www.dmgh.de/de/fs1/object/display/bsb00000361_00273.html?sortIndex=030%3A022%3A0001%3A010%3A00%3A00#ES |data=25 settembre 2017 }}</ref>, sposò [[Ermengarda di Moriana|Ermengarda]] (?-dopo il 27 agosto [[1057]]), forse parente prossima (alcuni storici sostengono addirittura la sorella)<ref>La parentela è ipotizzata per il fatto che Umberto Biancamano compare in alcuni documenti come rappresentante (''advocatus'') della regina Ermengarda. Per una genealogia critica con riferimenti ai documenti si veda [http://fmg.ac/Projects/MedLands/SAVOY.htm Genealogia dei primi conti sabaudi] e [http://fmg.ac/Projects/MedLands/BURGUNDY%20Kingdom.htm#Ermengardediedafter1057 genealogie della nobiltà del regno di Borgogna] a cura di Charles Cawley</ref> del conte di Savoia [[Umberto I Biancamano]] ([[980]]-[[1048]]), al quale il re fece dono di alcuni territori, che si trovavano tra [[Aix-les-Bains]] e la [[Savoia (regione storica)|Savoia]], i quali passarono sotto il governo del conte. Ermengarda era anche lei al secondo matrimonio, avendo sposato in prime nozze il [[marchese di Provenza]], [[Rotboldo III di Provenza|Rotboldo III]].<br />Anche dalla seconda moglie, Ermengarda, Rodolfo non ebbe figli.
 
Di Rodolfo si conosce un unico discendente, avuto da un'amante di cui non si conoscono né il nome né gli ascendenti:
* Ugo (?- 31 agosto [[1038]]), vescovo di [[Losanna]]<ref name=RUDOLF/>.
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
=== Fonti primarie ===
* {{la}} [http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k28909w.r=cluny+bruel.langFR Recueil des chartes de l'abbaye de Cluny, tomus II].
* {{la}} [https://web.archive.org/web/20170823083425/http://www.dmgh.de/de/fs1/object/display/bsb00000872_00003.html?sortIndex=010:050:0005:010:00:00 Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus V].
* {{la}} [https://web.archive.org/web/20130626175846/http://www.dmgh.de/de/fs1/object/display/bsb00000870_00003.html?sortIndex=010:050:0003:010:00:00 Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus III].
* {{la}} [https://web.archive.org/web/20150923233458/http://www.dmgh.de/de/fs1/object/display/bsb00000886_00003.html?sortIndex=010%3A050%3A0023%3A010%3A00%3A00 Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus XXIII].
* {{la}} [https://web.archive.org/web/20150923231049/http://www.dmgh.de/de/fs1/object/display/bsb00000873_meta:titlePage.html?sortIndex=010:050:0008:010:00:00 Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus VIII].
* {{la}} [https://archive.org/stream/regestacomitums00carugoog#page/n6/mode/2up Regesta comitum Sabaudiæ].
* {{la}} [https://web.archive.org/web/20130628050754/http://www.dmgh.de/de/fs1/object/display/bsb00000442_00002.html?sortIndex=030%3A040%3A0001%3A010%3A00%3A00 Monumenta Germaniae Historica, Regum Burgundiae et Stirpe Rudulfina Diplomata et Acta].
 
=== Letteratura storiografica ===
* Louis Halphen, "La Francia nell'XI secolo", cap. XXIV, vol. II (''L'espansione islamica e la nascita dell'Europa feudale'') della ''Storia del Mondo Medievale'', 1979, pp.&nbsp;770–806.
* Louis Halphen, "Il regno di Borgogna", cap. XXV, vol. II (''L'espansione islamica e la nascita dell'Europa feudale'') della ''Storia del Mondo Medievale'', 1979, pp.&nbsp;807–821.
* [[Austin Lane Poole]], "L'imperatore Enrico II", cap. V, vol. IV (''La riforma della chiesa e la lotta fra papi e imperatori'') della ''Storia del Mondo Medievale'', 1979, pp.&nbsp;126–169.
* Edwin H. Holthouse, "L'imperatore Corrado II", cap. VI, vol. IV (''La riforma della chiesa e la lotta fra papi e imperatori'') della ''Storia del Mondo Medievale'', 1979, pp.&nbsp;170–192.
* [[Paul Fournier]], "Il regno di Borgogna o d'Arles dal XI al XV secolo", cap. XI, vol. VII (''L'autunno del medioevo e la nascita del mondo moderno'') della ''Storia del Mondo Medievale'', 1981, pp.&nbsp;383–410.
 
== Voci correlate ==
* [[Elenco di re di Borgogna]]
* [[Elenco di re di Arles]]
* [[Imperatori del Sacro Romano Impero]]
* [[Elenco di duchi, re e conti di Provenza]]
* [[Elenco di monarchi italiani]]
* [[Vialardi (famiglia)|Vialardi]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|http://fmg.ac/Projects/MedLands/BURGUNDY%20KINGS.htm#RudolfIIIdied1032|Foundation for Medieval Genealogy: re di Borgogna - RUDOLF|lingua=en}}
* {{cita web|http://genealogy.euweb.cz/welf/welf1.html#CB|Genealogy: Casato dei Guelfi -Rudolf III|lingua=en}}
 
{{Box successione|carica=[[Re di Arles]]|precedente=[[Corrado III di Borgogna|Corrado III]]|successivo=[[Corrado II|l'imperatore Corrado il Salico]]|periodo=993&ndash;1032993–1032}}
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