Atom Heart Mother: differenze tra le versioni

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|genere4 = Rock sinfonico
|nota genere =
|postgenere = <ref name="teamrock">{{Cita web | autore= Mark Blake | url= http://teamrock.com/feature/2016-09-22/pink-floyd-the-story-behind-atom-heart-mother | titolo=Pink Floyd: The Story Behind Atom Heart Mother | editore=TeamRock | data=22 settembre 2016 | accesso=9 febbraio 2017 | lingua=en | dataarchivio=15 marzo 2017 | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170315174620/http://teamrock.com/feature/2016-09-22/pink-floyd-the-story-behind-atom-heart-mother | urlmorto=no }}</ref>
|etichetta = [[Harvest Records]], [[EMI]]
|produttore = [[Pink Floyd]], [[Norman Smith]]
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|giudizio1 = {{Giudizio|3|5}}<ref>{{Allmusic|accesso=27 ottobre 2017}}</ref>
|recensione2 = [[Piero Scaruffi]]
|giudizio2 = {{Giudizio|7|10}}<ref name="scaruffi">{{Cita web |autore=[[Piero Scaruffi]] |url=https://www.scaruffi.com/vol2/pinkfloy.html |titolo=Pink Floyd |sito=The History of Rock Music |data=1999 |lingua=en, it |accesso=27 ottobre 2017 |dataarchivio=10 novembre 2021 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20211110153718/https://www.scaruffi.com/vol2/pinkfloy.html |urlmorto=no }}</ref>
|recensione3 = [[Robert Christgau]]
|giudizio3 = D+<ref>{{Cita web |autore=[[Robert Christgau]] |url=https://www.robertchristgau.com/get_artist.php?name=Pink+Floyd |titolo=Pink Floyd |sito=Robert Christgan - Dean of American Rock Critics |lingua=en}}</ref>
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|giudizio4 = {{Giudizio|1|5}}<ref>{{Cita web |url=https://www.rollingstone.com/music/artists/pink-floyd/albumguide |titolo=Pink Floyd: Album Guide |sito=[[Rolling Stone]] |lingua=en |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110217230328/http://www.rollingstone.com/music/artists/pink-floyd/albumguide |dataarchivio=17 febbraio 2011 |accesso=29 aprile 2019 |urlmorto=sì }}</ref>
|recensione5 = [[Sputnikmusic]]
|giudizio5 = 3.0 (Good)<ref>{{Cita web |autore=Irving |url=https://www.sputnikmusic.com/review/39178/Pink-Floyd-Atom-Heart-Mother/ |titolo=Pink Floyd - Atom Heart Mother |sito=[[Sputnikmusic]] |data=18 settembre 2010 |lingua=en |accesso=26 febbraio 2019 |dataarchivio=18 settembre 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150918215312/http://www.sputnikmusic.com/review/39178/Pink-Floyd-Atom-Heart-Mother/ |urlmorto=no }}</ref>
|recensione6 = OndaRock
|giudizio6 = Pietra miliare<ref name="menghini">{{cita web|1=https://www.ondarock.it/pietremiliari/pinkfloyd_atomheartmother.htm|titolo= Pink Floyd - Atom Heart Mother :: Le Pietre Miliari di OndaRock|autore=Sigfrido Menghini|data=9 giugno 2013|accesso=20 ottobre 2023|dataarchivio=22 ottobre 2023|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20231022110757/https://www.ondarock.it/pietremiliari/pinkfloyd_atomheartmother.htm|urlmorto=no}}</ref>
}}
'''''Atom Heart Mother''''' è il quinto [[album in studio]] del [[gruppo musicale]] [[Regno Unito|britannico]] [[Pink Floyd]], pubblicato nel 1970, il primo del gruppo ad arrivare alla prima posizione nel Regno Unito.
 
È uno dei primi album pubblicati da una major ([[EMI]]) a non recare il nome del gruppo in copertina. Il mixaggio fu opera di [[Peter Bown]] e [[Alan Parsons]], con l'apporto di [[Ron Geesin]] per l'arrangiamento orchestrale della [[title track]].<ref name="schaffner161-162">{{Cita|Nicholas Schaffner, 2005}}.</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=Ron|cognome=Geesin|data=2001-12|titolo=Duet for One String Banjo and Water Cistern ''(1971)''|rivista=Leonardo Music Journal|volume=11|pp=99–9999-99|accesso=2022-10-04|doi=10.1162/lmj.2001.11.99a|url=http://dx.doi.org/10.1162/lmj.2001.11.99a}}</ref>
 
== Storia ==
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== Titolo ==
Il titolo dell'album venne ideato in modo casuale; durante una seduta di registrazione alla [[BBC]] per un programma di [[John Peel]], il pezzo fu indicato anche come ''The Amazing Pudding''. Il titolo definitivo fu pensato da [[Roger Waters]]<ref>{{Cita libro|cognome=Blake, Mark.|titolo=Comfortably Numb : the Inside Story of Pink Floyd. - pag. 152|url=https://www.worldcat.org/oclc/796384807|accesso=2020-07-09|data=2008|editore=Da Capo Press|OCLC=796384807|ISBN=978-0-7867-2708-7}}</ref><ref>{{Cita libro|cognome=Schaffner, Nicholas, 1953-|titolo=Saucerful of secrets : the Pink Floyd odyssey - pag. 160|url=https://www.worldcat.org/oclc/60668625|accesso=2020-07-09|data=2005|editore=Helter Skelter|OCLC=60668625|ISBN=1-905139-09-8|dataarchivio=12 luglio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200712121004/https://www.worldcat.org/oclc/60668625|urlmorto=no}}</ref> su suggerimento dello stesso [[Ron Geesin]], che aveva consigliato di leggere qualche articolo sul giornale: infatti un articolo pubblicato sull{{'}}''[[Evening Standard]]'' su una donna incinta con un [[pace-maker]] [[Generatore termoelettrico a radioisotopi|atomico]] sperimentale era intitolato ''Atom Heart Mother'' ''Named''.<ref name=":1" />
 
== Copertina ==
[[File:holstein heifer.jpg|thumb|Una mucca di razza Frisona, come quella ritratta sulla copertina dell'album.]]
Sulla copertina e sul retro dell'edizione originale dell'album non compaiono il titolo, il nome del gruppo e l'elenco delle canzoni.<ref name=":1">{{Cita web|url=https://www.rockol.it/news-725217/pink-floyd-anniversario-album-atom-heart-mother-curiosita-aneddoti|titolo=√ "Atom Heart Mother": il disco dei Pink Floyd poco amato dai Pink Floyd|autore=Rockol com s.r.l|sito=Rockol|lingua=it|accesso=2022-10-10|dataarchivio=10 ottobre 2022|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20221010133532/https://www.rockol.it/news-725217/pink-floyd-anniversario-album-atom-heart-mother-curiosita-aneddoti|urlmorto=no}}</ref> Questo per una specifica idea del gruppo stesso che aveva chiesto qualcosa di ordinario ed estremamente semplice, il più lontano possibile dalle immagini dello [[space rock]] degli esordi.<ref name=":0">{{Cita web|url=https://stonemusic.it/44663/pink-floyd-che-ci-fa-una-mucca-sulla-copertina-di-atom-heart-mother/|titolo=Pink Floyd: che ci fa una mucca sulla copertina di ATOM HEART MOTHER? - Stone Music|data=2022-05-15|lingua=it-IT|accesso=2022-10-01}}</ref> Famosi per essere un gruppo di [[rock psichedelico]], un'etichetta di cui volevano sbarazzarsi, i [[Pink Floyd]] affidarono al grafico [[Storm Thorgerson]] della [[Hipgnosis]] il compito di confezionare la copertina di ''Atom Heart Mother''.<ref>{{Cita web|url=https://legendarycover.it/copertina-atom-heart-mother-pink-floyd/|titolo=Anche Lei ha Improvvisato? La Copertina di Atom Heart Mother|autore=Alessandro Pinton|sito=Legendary Cover|data=2020-01-19|lingua=it-IT|accesso=2022-10-01|dataarchivio=1 ottobre 2022|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20221001165258/https://legendarycover.it/copertina-atom-heart-mother-pink-floyd/|urlmorto=no}}</ref>
 
Thorgerson propose un soggetto non collegato al gruppo e ai brani dell'album e, per la scelta del soggetto, venne aiutato dall'artista inglese [[John Blake]] che propose la foto di una mucca.<ref name=":0" /> Thorgerson si recò nella campagna a nord di [[Londra]], immortalando alcuni esemplari [[Bovinae|bovini]]: la mucca era un esemplare di razza [[frisona]] di nome [[Lulubelle III]] appartenente all'allevamento di Arthur Chalke, il quale in seguito proverà invano a chiedere un compenso.<ref name=":0" /><ref>{{Cita|Alfredo Marziano e Mark Woden, 2008|p. 111}}.</ref> "''La foto definitiva di una mucca''", era stata definita dallo stesso autore.
 
{{Citazione|La copertina faceva una gran figura'', ''in mezzo alle altre dell'epoca che cercavano di attirare l'attenzione in modo provocatorio. La mucca attirava lo sguardo più di quanto potessi sperare: era diversa perché così normale.|[[Storm Thorgerson]]}}
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{{cn|La suite di ''[[Atom Heart Mother (brano musicale)|Atom Heart Mother]]'' è divisa in sei parti, mentre ''[[Alan's Psychedelic Breakfast]]'' è divisa in tre. Il motivo è dovuto a questioni economiche: nei primi anni settanta i gruppi ricevevano le ''[[royalty]]'' in base al numero di tracce che si trovavano sull'album.
 
''[[If (Pink Floyd)|If]]'' è un brano quasi folk, scritto e interpretato da [[Roger Waters]], ripreso frequentemente negli anni novanta in supporto al suo album solista ''[[Radio K.A.O.S.]]'' ''[[Summer '68]]'', di [[Richard Wright (musicista)|Richard Wright]], è una critica allo stile di vita rock and roll, che diventerà un tema ricorrente nei Pink Floyd (si veda per esempio ''[[Young Lust]]'' nell'album ''[[The Wall]]''). }} Il brano ''[[Fat Old Sun]]'', scritto da Gilmour, fu una delle canzoni centrali degli show della band nei due anni seguenti alla pubblicazione dell'album.}} Gilmour, anni dopo, in un' intervista dichiarò di considerare gran parte del disco "una vera porcheria", in particolare la title track e il contributo strumentale del gruppo ad ''Alan's Psychedelic Breakfast''.<ref>{{Cita|Alessandro Bratus, 2005|p. 79}}.</ref> Parte dei suoni presenti in questo brano sono registrazioni ambientali di un ''[[roadie]]'' del gruppo, Alan Styles, che si prepara la colazione nella cucina di Nick Mason.<ref name=":1" />
 
{{Cn|Anche Nick Mason non fu mai soddisfatto del risultato finale, lamentando una supervisione generale mancante per via dei tour a cui era sottoposta la band all'epoca. Per il batterista la sensazione era quella di un lavoro affidato a qualcun altro. I musicisti accusarono la casa discografica di aver pubblicato un lavoro che non poteva definirsi realmente loro. David Gilmour, tuttavia, nei suoi ultimi tour da solista, ha riproposto spesso in scaletta proprio ''Fat Old Sun''.}}
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* {{Cita libro |autore=Glenn Povey |titolo=Echoes. The Complete History of Pink Floyd |anno=2006 |editore=Mind Head Publishing |isbn=978-0-9554624-0-5 |lingua=en |cid=Glenn Povey, 2006}}
* {{Cita libro |autore=Simon Reynolds |titolo=Generation Ecstasy. Into the World of Techno and Rave Culture |editore=Routledge |anno=2013 |lingua=en}}
* {{Cita libro |autore=Nicholas Schaffner |titolo=Saucerful of Secrets. The Pink Floyd Odyssey |anno=2005 |editore=Helter Skelter |città=Londra |isbn=1-905139-09-8 |pp=161–162161-162 |lingua=en |cid=Nicholas Schaffner, 2005}}
 
== Collegamenti esterni ==