Perseo di Macedonia: differenze tra le versioni
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|luogo di nascita =
|data di morte = [[166 a.C.]]
|luogo di morte = [[Alba Fucens]]
}}
{{Bio
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|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte = 166 a.C.
|Epoca = -100
|Attività = sovrano
|Nazionalità = macedone antico
|PostNazionalità = , ultimo [[re di Macedonia]] dal [[179 a.C.|179]] al [[168 a.C.]]
|Categorie = no
|Punto = no
}}
== Biografia ==
Iniziò ben presto l'attività militare al seguito del padre. Scoppiato un grave dissidio con [[Demetrio (figlio di Filippo V)|Demetrio]], suo fratello più giovane, causa l'amicizia che questi aveva con i Romani, Perseo convinse il padre a sopprimere Demetrio come colpevole di tradimento.
Perseo cercò, durante il suo regno, di ricostruire il prestigio della monarchia macedone ai danni di [[Antica Roma|Roma]], tentando di ripristinare l'alleanza con gli [[Achei]], con [[Rodi]] e i [[Seleucidi]], sebbene durante la fase iniziale del suo regno egli chiese di rinnovare l'''amicitia'' che legava la Macedonia a Roma stipulata da suo padre [[Filippo V di Macedonia|Filippo V]]. Dopo aver soggiogato la regione della [[Dolopia]], respinse gli assalti delle tribù di [[traci]] e cercò di rafforzare la propria posizione interna con una oculata politica matrimoniale, sposando la figlia del [[Dinastia seleucide|re di Siria]] [[Seleuco IV|Seleuco IV Filopatore]] e dando in moglie sua sorella a [[Prusia II]] di [[Bitinia]].
In maniera molto spregiudicata, per guadagnarsi il favore popolare, Perseo decise di indire una [[amnistia]] che richiamasse in patria tutti gli esiliati per insolvenza e per crimini contro la corona macedone, con lo scopo di pubblicizzare al massimo questo evento, Perseo volle che i nomi dei beneficiari di questa iniziativa venissero posti davanti ai santuari di Apollo presso [[Delfi (città antica)|Delfi]] e [[Delo]]
[[File:Jean-François-Pierre Peyron 001.jpg|thumb|Perseo di Macedonia inginocchiato di fronte a Emilio Paolo, dipinto di [[Jean-François-Pierre Peyron]] (1802)]]
I sospetti da parte romana contro il tentativo da parte di Perseo di ricostituire l'antico prestigio macedone
Questi movimenti preoccuparono il [[re di Pergamo]] [[Eumene II]] che chiese l'intervento dei Romani. Secondo il racconto di [[Tito Livio]], fu il nobile brindisino [[Lucio Ramnio]] che mise in guardia il Senato delle manovre di Perseo, il quale incautamente gli aveva confidato le sue trame. Nel [[171 a.C.]] scoppiò così la [[terza guerra macedonica]] (171 a.C. - 168 a.C.), decisa dalla [[battaglia di Pidna|battaglia campale di Pidna]] ([[Tessaglia]]) tra l'esercito macedone e quello romano. Lo scontro fu vinto dai Romani, che lasciarono sul campo 20.000
La monarchia macedone venne quindi abolita, Perseo detronizzato e la regione divisa in quattro repubbliche autonome. Solo nel [[148 a.C.]], a seguito di una rivolta, la Macedonia fu ridotta definitivamente a [[provincia romana]]. Secondo la testimonianza degli storici antichi,<ref>[[Polibio]], ''[[Storie (Polibio)|Storie]]'', XXXVII 16; [[Tito Livio]], ''[[Ab urbe condita libri]]'', XLV, 42.</ref> Perseo, dopo aver subito il trionfo a Roma, venne deportato ad ''[[Alba Fucens]]'' assieme al figlio Alessandro e al suo seguito, dove sarebbe morto due anni dopo. Sempre Livio ci tramanda l'aneddoto secondo il quale alle domande del console [[Lucio Emilio Paolo Macedonico|
== La tomba ==
[[File:Tomba di Perseo.JPG|thumb|Supposta tomba di Perseo]]
Nel giugno [[2005]] la supposta tomba di Perseo venne scoperta nei pressi della [[Via Tiburtina Valeria]], lungo la [[Strada statale 578 Salto Cicolana]], vicino a [[Magliano de' Marsi]] ([[Provincia dell'Aquila|AQ]]), da una spedizione formata da una delegazione del [[Ministero per i Beni e le Attività Culturali]] e da una spedizione di archeologi macedoni.<ref>{{cita web|url=http://www.ilcentro.it/l-aquila/tomba-di-perseo-caso-diplomatico-1.925556
L'
== Note ==
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== Bibliografia ==
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== Altri progetti ==
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