Perseo di Macedonia: differenze tra le versioni
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{{Monarca
|nome = Perseo
|legenda = Moneta con l'effigie di Perseo
|altrititoli =
|nome completo =
|successore = ''nessuno'' <small>(annessione alla [[Repubblica romana]])</small>
|coniuge 1 = [[Laodice V]]
|coniuge 2 =
|figli = [[Alessandro (figlio di Perseo)|Alessandro]]<br >[[Andrisco]] (forse)
|dinastia = [[Dinastia antigonide|Antigonidi]]
|madre =
|data di nascita = [[213 a.C.]]
|luogo di nascita =
|data di morte = [[166 a.C.]]
|luogo di morte = [[Alba Fucens]]
}}▼
{{Bio
|Nome = Perseo
|Cognome =
|PostCognomeVirgola = figlio di [[Filippo V
|Sesso = M
▲|Immagine = Perseus of Macedon BM.jpg
|LuogoNascita =
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = 213 a.C.
|LuogoMorte = Alba Fucens
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte = 166 a.C.
|Epoca = -100
|Attività = sovrano
|Nazionalità = macedone antico
|
|Categorie = no
▲|FineIncipit = ultimo re di [[Regno di Macedonia|Macedonia]] dal [[179 a.C.]] al [[168 a.C.]]
|Punto = no
}}
== Biografia ==
Iniziò ben presto l'attività militare al seguito del padre. Scoppiato un grave dissidio con [[Demetrio (figlio di Filippo V)|Demetrio]], suo fratello più giovane, causa l'amicizia che questi aveva con i Romani, Perseo convinse il padre a sopprimere Demetrio come colpevole di tradimento.
Perseo cercò, durante il suo regno, di ricostruire il prestigio della monarchia macedone ai danni di [[Roma]], tentando di ripristinare l'alleanza con gli [[Achei]], con [[Rodi]] e i [[Seleucidi]], sebbene durante la fase iniziale del suo regno egli chiese di rinnovare l'''amicitia'' che legava la Macedonia a Roma stipulata da suo padre [[Filippo V di Macedonia|Filippo V]]. Dopo aver soggiogato la regione della [[Dolopia]], respinse gli assalti delle tribù di [[traci]] e cercò di rafforzare la propria posizione interna con una oculata politica matrimoniale, sposando la figlia del re di [[Siria]] [[Seleuco IV|Seleuco IV Filopatore]] e dando in moglie sua sorella a [[Prusia II]] di [[Bitinia]].▼
▲Perseo cercò, durante il suo regno, di ricostruire il prestigio della monarchia macedone ai danni di [[Antica Roma|Roma]], tentando di ripristinare l'alleanza con gli [[Achei]], con [[Rodi]] e i [[Seleucidi]], sebbene durante la fase iniziale del suo regno egli chiese di rinnovare l'''amicitia'' che legava la Macedonia a Roma stipulata da suo padre [[Filippo V di Macedonia|Filippo V]]. Dopo aver soggiogato la regione della [[Dolopia]], respinse gli assalti delle tribù di [[traci]] e cercò di rafforzare la propria posizione interna con una oculata politica matrimoniale, sposando la figlia del [[Dinastia seleucide|re di
In maniera molto spregiudicata, per guadagnarsi il favore popolare, Perseo decise di indire una [[amnistia]] che richiamasse in patria tutti gli esiliati per insolvenza e per crimini contro la corona macedone, con lo scopo di pubblicizzare al massimo questo evento, Perseo volle che i nomi dei beneficiari di questa iniziativa venissero posti davanti ai santuari di Apollo presso [[Delfi]] e [[Delo]]· Le sue scelte politiche furono ben presto premiate quando, nell'estate del [[178 a.C.]] la ricostituita [[anfizionia di Delfi]] si dimostrò favorevole al re macedone.▼
▲In maniera molto spregiudicata, per guadagnarsi il favore popolare, Perseo decise di indire una [[amnistia]] che richiamasse in patria tutti gli esiliati per insolvenza e per crimini contro la corona macedone, con lo scopo di pubblicizzare al massimo questo evento, Perseo volle che i nomi dei beneficiari di questa iniziativa venissero posti davanti ai santuari di Apollo presso [[Delfi (città antica)|Delfi]] e [[Delo]]
I sospetti da parte romana contro il tentativo da parte di Perseo di ricostituire l'antico prestigio macedone, divennero più forti a partire dal [[175 a.C.]], quando, come ci narra [[Tito Livio]] (XLI, 19) una delegazione proveniente dal regno dei [[Dardani]] accusò Perseo di essere il fomentatore▼
[[File:Jean-François-Pierre Peyron 001.jpg
Questi movimenti preoccuparono il sovrano di [[Pergamo]] [[Eumene II]] che chiese l'intervento dei Romani. Secondo il racconto di [[Tito Livio]], fu il nobile brindisino [[Lucio Ramnio]] che mise in guardia il Senato delle manovre di Perseo, il quale incautamente gli aveva confidato le sue trame. Nel [[171 a.C.]] scoppiò così la [[terza guerra macedonica]] (171 a.C. - 168 a.C.), decisa dalla [[battaglia di Pidna|battaglia campale di Pidna]] ([[Tessaglia]]) tra l'esercito macedone e quello romano. Lo scontro fu vinto dai Romani, che lasciarono sul campo 20˙000 cadaveri macedoni.▼
▲[[File:Jean-François-Pierre Peyron 001.jpg|miniatura|thumb|Perseo di Macedonia inginocchiato di fronte a Emilio Paolo, dipinto di [[Jean-François-Pierre Peyron]] (1802)]]
La monarchia macedone venne quindi abolita, Perseo detronizzato e la regione divisa in quattro repubbliche autonome. Solo nel [[148 a.C.]], a seguito di una rivolta, la Macedonia fu ridotta definitivamente a [[provincia romana]]. Secondo la testimonianza degli storici antichi,<ref>[[Polibio]], ''Storie'', XXXVII 16; [[Tito Livio]], ''[[Ab urbe condita libri]]'', XLV, 42</ref> Perseo, dopo aver subito il trionfo a Roma, venne deportato ad ''[[Alba Fucens]]'' assieme al figlio Alessandro e al suo seguito, dove sarebbe morto due anni dopo. Sempre Livio ci tramanda l'aneddoto secondo il quale alle domande del console [[Lucio Emilio Paolo Macedonico|Paolo Emilio]] che chiedeva al re sconfitto cosa l'avesse spinto al conflitto, Perseo rimanesse in silenzio piangendo.<ref>Tito Livio, ''Ab urbe condita libri'', XLV, 7-8</ref><ref>Anche [[Eutropio]] (''[[Breviarium ab Urbe condita|Breviarium]]'', IV, 7) tramanda che Perseo avesse tentato di gettarsi ai piedi di Paolo, ma che questi glielo avesse impedito collocandolo accanto a sé.</ref>▼
▲I sospetti da parte romana contro il tentativo da parte di Perseo di ricostituire l'antico prestigio macedone
Nel giugno [[2005]] la tomba di Perseo è stata scoperta lungo la [[Via Valeria]] vicino a [[Magliano de' Marsi]], da una spedizione formata da una delegazione del [[Ministero per i Beni e le Attività Culturali]] e da una spedizione di archeologi macedoni.<ref>[http://www.antikitera.net/news.asp?ID=2376 NEWS: "Riscoperta" nella marsica tomba Re Perseo<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>▼
▲Questi movimenti preoccuparono il
▲La monarchia macedone venne quindi abolita, Perseo detronizzato e la regione divisa in quattro repubbliche autonome. Solo nel [[148 a.C.]], a seguito di una rivolta, la Macedonia fu ridotta definitivamente a [[provincia romana]]. Secondo la testimonianza degli storici antichi,<ref>[[Polibio]], ''[[Storie (Polibio)|Storie]]'', XXXVII 16; [[Tito Livio]], ''[[Ab urbe condita libri]]'', XLV, 42.</ref> Perseo, dopo aver subito il trionfo a Roma, venne deportato ad ''[[Alba Fucens]]'' assieme al figlio Alessandro e al suo seguito, dove sarebbe morto due anni dopo. Sempre Livio ci tramanda l'aneddoto secondo il quale alle domande del console [[Lucio Emilio Paolo Macedonico|
== La tomba ==
[[File:Tomba di Perseo.JPG|thumb|Supposta tomba di Perseo]]
▲Nel giugno [[2005]] la supposta tomba di Perseo
L'edificio rinvenuto consiste in un rudere in [[opus incertum]], con sepolcro di pietra e mattoni a cappuccina, che forse aveva rivestimento in marmo o travertino.
== Note ==
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== Bibliografia ==
*
== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
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* {{Collegamenti esterni}}
▲|carica=[[Re di Macedonia]]
▲|precedente=[[Filippo V di Macedonia|Filippo V]]
▲|successivo=[[Filippo VI di Macedonia|Filippo VI]]
▲|periodo=[[179 a.C.|179]]-[[167 a.C.]]
▲}}
|tipologia = regnante
|carica = [[Re di Macedonia|<span style="color:black">Re di Macedonia</span>]]
|immagine =
|periodo = [[179 a.C.|179]] – [[167 a.C.]]
|precedente = [[Filippo V di Macedonia|Filippo V]]
|successivo = ''nessuno'' (annessione alla [[Repubblica romana]])
}}
{{Antipatridi e Antigonidi}}
{{Governatori ellenistici}}
{{Re di Macedonia}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale
[[Categoria:Antigonidi]]
[[Categoria:Re di Macedonia]]
[[Categoria:Magliano de' Marsi]]
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