Isabella Appiano: differenze tra le versioni

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|casa reale = [[Appiano (famiglia)|Appiano]]
|data di nascita = [[1577]]
|luogo di nascita = [[RomaGenova]]
|data di morte = 510 agostonovembre [[1661]]
|luogo di morte = [[Roma]]
|sepoltura =
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|Cognome = Appiano
|Sesso = F
|LuogoNascita = RomaGenova
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = 1577
|LuogoMorte = Roma
|GiornoMeseMorte = 510 agostonovembre
|AnnoMorte = 1661
|Epoca = 1600
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|Nazionalità = italiana
|Categorie =
|PostNazionalità = , Principessa regnante di Piombino e ultima esponente del casato degli [[Appiano (famiglia)|Appiano]]. Era figlia del [[Sovrani di Piombino|signore di Piombino]] [[Alessandro Appiano]] e di [[Isabella de Mendoza]], e nel [[1611]], nonostante le dure opposizioni, succedette al fratello [[Jacopo VII]] (ma il territorio fu occupato dagli [[Sacro Romano Impero|imperiali]]) e fu [[Sovrani di Piombino|principessa sovrana di Piombino]] per 17 anni, dal 31 ottobre di quell'anno al 10 aprile [[1628]]
|FineIncipit =
}}
{{Casato degli Appiano}}
Fu l'ultima esponente degli [[Appiano (famiglia)|Appiano]], la prima dinastia regnante su [[Piombino]], cui subentreranno i [[Ludovisi (famiglia)|Ludovisi]], i [[Ludovisi (famiglia)|Boncompagni-Ludovisi]] e i [[Bonaparte (famiglia)|Bonaparte]] poi un ramo confluito nei Fanucci (aforetica Faucci) nel comprensorio labronico e diffuso nel versante costiero fra le tenute di Castellina Marittima e Poggio al Sasso.<ref>Carrara, p.39</ref>.
 
== Biografia ==
Era la secondogenita del [[Sovrani di Piombino|principe di Piombino]] Alessandro Appiano. Alla morte del padre, nel [[1589]], ella succedette insieme al fratello minore [[Jacopo VII]] sotto la reggenza della madre Isabella.<ref>Cappelletti, p51''Storia della città e Stato di Piombino'', Livorno, 1897, p. 51.</ref>
 
Nel [[1602]] Isabella sposò a [[Genova]] Giorgio de Mendoza, [[conte]] di [[Binasco]], congiunto di sua madre. <br />Nel [[1603]] il giovane [[principe]] morì a 22 anni e [[Rodolfo II d'Asburgo|l'imperatore Rodolfo II]] occupò il territorio facendolo amministrare da un vicario per otto anni, fino al [[1611]]: una sollevazione dei parenti degli [[Appiano (famiglia)|Appiano]], però, rimise sul trono la venticinquenne Isabella.<br />Isabella fu la prima [[principessa]] di Piombino, ma già due sue antenate, [[Paola Colonna]] e [[Caterina Appiano]], ricoprirono il ruolo di [[signore (titolo nobiliare)|signora]].<br />Rimasta vedova, la principessa convolò a nuove nozze, a [[Roma]] nel [[1622]], con il [[duca]] di [[Bracciano]] [[Paolo Giordano II Orsini]], figlio di Virginio. Trasferitasi nel maestoso [[Castello Orsini-Odescalchi]] di [[Bracciano]], che alternava con la Cittadella di [[Piombino]], Isabella e il consorte posarono per alcuni ritratti e medaglie compiuti da Simon Vouet e [[Ottavio Leoni]].<ref>''Il principe romano. Ritratti dell'aristocrazia pontificia nell'età barocca'', a cura di Francesco Petrucci e Maria Elisa Tittoni, Roma, Gangemi, 2007, p. 40.</ref><br><br>
Nel [[1628]] [[Filippo IV di Spagna]] fece invadere il ducati di Piombino e la tenne fino al [[1634]], dopo avere deposto Isabella e Paolo Giordano, lo tenne fino al [[1634]]. In quell'anno il sovrano spagnolo restituì il principato al genero di Isabella, [[Niccolò I Ludovisi]], sposo della figlia Polissena, ma poiché il loro unico erede Gregorio Filippo era morto precocemente la dinastia finì per slegarsi dagli [[Appiano (famiglia)|Appiano]], per poi proseguire sino ai nostri giorni con la prole della seconda moglie Costanza Pamphili.<ref>Elisabetta Mori, ''L'Archivio Orsini: la famiglia, la storia, l’inventario'', Roma, Viella, 2016, pp. 79-80.</ref><br>
Dal 1637, insieme con il marito Paolo Giordano Orsini, tornò a Roma e visse nel palazzo Orsini a Monte Giordano.<ref>Elisabetta Mori, ''L'Archivio Orsini'' cit., p. 80.</ref>
 
L'anziana Isabella, ormai non più principessa di Piombino, morì a [[Roma]], all'età di 84 anni, il 510 agostonovembre [[1661]].<ref>Cappelletti, phttps://www.geni.57com/people/Maria-Isabella-d-Appiano-d-Aragona-1-principessa-di-Piombino/6000000016526610001</ref>
Nel [[1628]] [[Filippo IV di Spagna]] fece invadere il Piombino e la tenne fino al [[1634]], dopo avere deposto Isabella e Paolo Giordano. In quell'anno il sovrano spagnolo restituì il principato al genero di Isabella, [[Niccolò I Ludovisi]], sposo della figlia Polissena, ma poiché il loro unico erede Gregorio Filippo era morto precocemente la dinastia finì per slegarsi dagli [[Appiano (famiglia)|Appiano]], per poi proseguire sino ai nostri giorni con la prole della seconda moglie Costanza Pamphili.
 
L'anziana Isabella, ormai non più principessa di Piombino, morì a [[Roma]], all'età di 84 anni, il 5 agosto [[1661]].<ref>Cappelletti, p.57</ref>
 
== Matrimoni e discendenza ==
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Da Giorgio de Mendoza (?-1619) ebbe due figlie:
 
* Barbara de Mendoza-Appiano;
* Polissena de Mendoza,-Appiano erede(m. e1642), futura sposa disposò [[Niccolò I Ludovisi|Niccolò Ludovisi]], che, in mancanza di altri eredi, essendole premorte sia le figlie che il nipote avuto da Polissena, fu nominato erede del principato di Piombino da Isabella.<ref>Carrara, p.57</ref>
 
Da Paolo Giordano II Orsini ([[1591]]-[[1656]]) non ebbe figli.
 
== Ascendenza ==
{{Ascendenza
| 1 = Isabella Appiano, principessa di Piombino
| 2 = [[Alessandro Appiano]], signore di Piombino
| 3 = Isabella de Mendoza
| 4 = [[Jacopo VI Appiano]], signore di Piombino
| 5 = Oriettina Fieschi
| 6 = Pedro González de Mendoza Briceño, conte di Vinasco
| 7 = Elizabetta Confalonieri
| 8 = [[Jacopo V Appiano]], signore di Piombino
| 9 = Elena Salviati
|10 = Ettore Fieschi, conte di Savignone
|11 = Maria Fieschi
|12 = Garcia II Manrique de Lara y de Mendoza
|13 = Isabel de Briceño y Arevalo
|16 = [[Jacopo IV Appiano]], signore di Piombino
|17 = Vittoria Todeschini Piccolomini d'Aragona
|18 = [[Jacopo Salviati]]
|19 = [[Lucrezia di Lorenzo de' Medici|Lucrezia de' Medici]]
|20 = Giacomo Fieschi
|21 = Simona Sauli
|22 = Giovanni Ambrogio Fieschi
|23 = Bartolomea Doria
|24 = Honorato Hurtado de Mendoza y Manrique, marchese di Cañete
|25 = Francisca de Silva y Rivera
|26 = Cristobal de Briceño, conte di Piquillos e Villaquejida
|27 = Isabel della Caprona
}}
 
== Note ==
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== Bibliografia ==
* L. Cappelletti, ''Storia della città e Stato di Piombino'', Livorno, 1897
* M. Carrara, ''Signori e Principi di Piombino'', Pontedera, 1996.
 
== Voci correlate ==
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|successivo = Giustiniana Orsini
}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|storia}}