Terza guerra servile: differenze tra le versioni
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=== Schiavitù nella Repubblica romana ===
{{vedi anche|Schiavitù nell'antica Roma}}
Il fenomeno della [[schiavitù]] nell'[[antica Roma]], con la conseguente disponibilità di una forza lavoro a basso costo sotto forma di schiavi, fu un elemento importante, anche se a livelli variabili nel tempo, nell'economia della [[Repubblica romana]]. Gli schiavi erano ottenuti sia tramite l'acquisto da mercanti stranieri sia attraverso la riduzione in schiavitù delle popolazioni straniere a seguito delle conquiste militari.<ref>{{cita|Smith 1890|p. 1038}}, spiega in dettaglio i mezzi civili e militari con i quali si riduceva in schiavitù un uomo.</ref> A seguito delle guerre di conquista romane del [[II secolo a.C.|II]] e del [[I secolo a.C.]], decine se non centinaia di migliaia di schiavi furono introdotti nell'economia romana da differenti zone dell'Europa e del Mediterraneo.<ref>{{cita|Smith 1890|p. 1040}}; [[Gaio Giulio Cesare|Cesare]], ii.33. Smith riporta l'acquisto di {{formatnum:10000}} schiavi dai pirati [[Cilicia|cilici]], mentre Cesare fornisce l'esempio della riduzione in schiavitù di
Agli schiavi era perlopiù riservato, durante il periodo repubblicano, un trattamento particolarmente duro: secondo la legge, uno schiavo non era una persona, ma una proprietà privata della quale il padrone poteva abusare, che poteva danneggiare o uccidere senza conseguenze legali.<ref>[[Marco Terenzio Varrone]] nei suoi ''Rerum rusticarum libri III'' (i.17.1) propone una visione secondo cui gli schiavi dovevano essere classificati come ''strumenti parlanti'', distinti dagli ''strumenti semiparlanti'', gli animali, e gli ''strumenti non parlanti'', ovvero gli attrezzi agricoli veri e propri.</ref> L'uccisione di uno schiavo era, tuttavia, un evento abbastanza raro, in quanto si concretizzava nell'eliminazione di forza lavoro produttiva. Esistevano diversi livelli nella condizione di schiavo: la peggiore e più diffusa era quella dei lavoratori nei campi e nelle miniere, soggetti ad una vita di lavoro duro.<ref>{{cita|Smith 1890|pp. 1022-39}}, dove è presentata la complessa legislazione romana sugli schiavi.</ref>
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