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{{F|scenografi|arg2=pittori italiani|aprile 2023|}}
{{P|Voce curicolarecurricolare, zeppa di dettagli secondari, e con alcuni passaggi un po' troppo elogiativi o agiografici.|artepittori|agosto 2017}}
{{Bio
|Nome = Rodolfo
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|Sesso = M
|LuogoNascita = Milano
|GiornoMeseNascita = 3 giugno
|AnnoNascita = 1930
|LuogoMorte = Milano
|GiornoMeseMorte = 22 giugno
|AnnoMorte = 2002
|Epoca = 1900
|Attività = pittore
|Attività2 = scenografo
|Attività3 = docente
|Nazionalità = italiano
}}
 
== Biografia ==
Rodolfo Aricò nasce a Milano il 3 giugno 1930.
 
Tra il 1946 e il 1950 frequenta il Liceo Artistico di Brera, dove ha come professore di storia dell’arte [[Guido Ballo]]. Dopo il liceo si iscrive alla Facoltà di Architettura del [[Politecnico di Milano]] e inizia a coltivare, oltre all'interesse per l'architettura, anche quello per la pittura. Nel 1957 ha l'occasione di esporre per la prima volta le proprie opere in una mostra personale, alla Galleria Bergamini di Milano e l'anno successivo conosce Carlo Grossetti che, nel 1959, lo invita a tenere una mostra personale alla galleria Salone Annunciata a Milano.
[[File:Rodolfo Arico 1984.jpg|miniaturathumb|317x317pxupright=1.4|Rodolfo Aricò, Milano 1984]]
Dopo aver partecipato alla mostra ''Nuove prospettive della pittura italiana'' a Palazzo Re Enzo a Bologna nel 1962, espone l'opera ''Trittico dell'esistenza'' nell'ambito della XXXII Biennale di Venezia (1964).
 
Dalla metà degli anni Sessanta Aricò trae ispirazione dal lavoro dell'artista francese [[Robert Delaunay]] e lavora alla figura di un archetipo costituito da due dischi, le cui circonferenze si intersecano secondo diverse direttrici ortogonali. Nel 1965 il critico e storico dell'arte [[Roberto Sanesi]], che aveva già curato la mostra personale del 1959 al Salone Annunciata, pubblica il volume ''Reperti: per uno studio sulla pittura di Rodolfo Aricò'' e nello stesso anno Aricò viene invitato a partecipare alla IX Quadriennale di Roma. Proprio in occasione della sua partecipazione alla rassegna romana, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna acquisisce l'opera ''Work in progress Le “simultanee forme” di Delaunay''.
 
Dal 1966 approfondisce la riflessione sugli aspetti oggettuali del fare artistico e nel 1967 espone le proprie opere alla Galleria L'Attico di Roma in una personale corredata da un catalogo con testo di [[Giulio Carlo Argan]]. Aricò viene invitato alla XXXIV Biennale di Venezia (1968) e realizza, all'interno di una sala personale, uno spazio ambientale costituito da opere di grandi dimensioni. In questo periodo è assistente di [[Toti Scialoja]] al Liceo Artistico di Brera e stringe con lui un rapporto d'amicizia.
 
Nel 1969 espone al Salone Annunciata di Milano ''Pondus'', un'opera composta da quattro grandi strutture tridimensionali che invadono lo spazio della galleria milanese (l'opera fa ora parte della collezione dei Musei Civici di Cagliari) e tiene la sua prima mostra personale negli Stati Uniti, alla Deson-Zacks Gallery di Chicago.
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A partire dall'inizio degli anni Settanta Aricò si concentra sulla reinterpretazione della visione umanistica della storia dell'arte e degli archetipi dell'architettura. Inizia in questo periodo a utilizzare strati sottili di pittura a spruzzo, che sovrappone in diverse stesure fino a creare un risultato di apparente monocromia. Il tema umanistico emerge anche dai titoli dei lavori creati in questi anni - ''Arco'', ''Quattrocento'', ''Prospettiva per Paolo Uccello''.
 
Nel 1971 ottiene un incarico come insegnante di Scenografia presso l'Accademia di Belle Arti di Urbino. Dopo aver esposto alcuni suoi lavori nell'ambito della mostra ''Iononrappresentonullaiodipingo'' (1973) tenutasi presso la galleria Studio La Città di Verona, inaugura una personale antologica al Centro Internazionale delle Arti e del Costume di Palazzo Grassi a Venezia (1974); qui presenta opere di grandi dimensioni, che sono il frutto della ricerca strutturale e oggettuale avviata dalla metà degli anni Sessanta. Nel 1974, inoltre, incontra [[Carlo Invernizzi]] ed instaura con il poeta quello che Aricò stesso ha definito “un sodalizio senza soluzione di continuità per circa trent'anni [...] con influenza intellettiva e spirituale”.
 
Nel 1975 partecipa a numerose mostre, tra cui ''Peinture italienne d'aujourd'hui'' (Galerie Espace 5, Montréal; Galerie Templon, Parigi), ''Empirica: l'arte tra addizione e sottrazione'' (Rimini; Museo di Castelvecchio, Verona), ''Trompe l'oeil'' (Galleria Stendhal, Milano) e ''Spazio attivo/Struttura'' (Studio Marconi, Milano; Galleria Rondanini, Roma), organizzata da [[Guido Ballo]] . Nel 1977 il Comune di Ferrara invita Aricò a tenere una mostra antologica negli spazi del Padiglione d'arte contemporanea di Parco Massari e nel 1978 gli viene commissionata la realizzazione di una scenografia per il "Teatro dell'Assurdo" di [[Jean Tardieu|Tardieu]] al Teatro Pier Lombardo di Milano. Nello stesso anno gli viene assegnata la cattedra di Scenografia presso l'Accademia di Belle Arti di Brera e l'artista prende parte alla mostra I ''nodi della rappresentazione'' presso il Museo d'arte della città di Ravenna, in cui vengono letti i rapporti analogici tra architettura e pittura. In questa occasione Aricò presenta l'opera ''Scena di Ravenna'', che rappresenta una contaminazione tra pittura, scenografia e architettura.
[[File:Rodolfo Arico 1987.jpg|sinistra|miniaturathumb|273x273pxupright=1.2|Rodolfo Aricò, Milano 1987]]
Nel 1980 la Casa del Mantegna di Mantova ospita la mostra ''Rodolfo Aricò. Mito e architettura'' dove viene esposta l'opera ''Scena di Mantova'', composta da sei tele sospese, appese su tre diversi livelli di profondità, che danno vita nella visione d'insieme all'immagine di un timpano. Aricò continua a focalizzare la propria attenzione sull'indagine delle relazioni tra architettura, pittura e mito. L'anno successivo partecipa a ''Linee della ricerca artistica in Italia 1960/80'' al Palazzo delle Esposizioni a Roma e a ''30 anni d'arte italiana 1950/80. La struttura emergente e i linguaggi espropriati'' a Villa Manzoni a Lecco.
 
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Nel 1986 partecipa alla mostra itinerante - tra Francoforte, Berlino, Hannover, Bregenz e Vienna - ''1960/1985. Aspetti dell'arte italiana'', curata da [[Flavio Caroli]] ed espone l'opera ''Struttura'' (1968) alla XLII Biennale di Venezia nella sezione “Il colore”. In seguito prende parte a ''La forma emozionata'' (Galleria Morone, Milano) curata da [[Luciano Caramel]]. L'Associazione Culturale Amici di Morterone lo invita alla mostra ''Una ragione inquieta'' presso il Palazzo Municipale di Morterone e, nel gennaio 1987, espone suoi lavori alla Loggetta Lombardesca di Ravenna in ''Disegnata'', una mostra curata da Concetto Pozzati. Nel 1988 partecipa all'esposizione itinerante ''Emotion und Methode'' alla Galerie der Künstler di Monaco di Baviera e poi al Kunstverein di Ingolstadt. [[Giovanni Maria Accame]] lo invita a prendere parte a ''Il museo degli artisti'' a Morterone ed a ''Ragione e trasgressione'' presso l'Ex Convento di San Rocco di Carpi.
 
Nel 1989 partecipa alle mostre ''Quei problematici anni Settanta. Dalle premesse alle conseguenze. Alcuni protagonisti della pittura e della scultura'', curata da Giorgio Cortenova alla Galleria dei Banchi Nuovi di Roma, e ''La pelle dell'arte. Riflessioni sulla superficie'' a cura di Lorenzo Mango presso il Palazzo Municipale di Morterone e l'Istituto d'Arte Dosso Dossi di Ferrara.
 
Durante gli anni Novanta, Aricò realizza una serie di mostre personali in cui espone opere che riflettono maggiormente sulla relazione con lo spazio, inteso come "dramma" ed elemento della materialità in divenire. In parallelo all'attività artistica intensifica anche quella teorica e Aricò affianca agli scritti inerenti al proprio lavoro racconti visionari e fantastici di natura autobiografica.
 
Nel 1990 Elisabeth Bozzi lo invita ad esporre i suoi lavori nella mostra ''Divina mania. Una poetica bicipite'', occasione in cui le ricerche artistiche di Rodolfo Aricò, Carlo Ciussi e Pino Pinelli sono messe in relazione alla poetica di Carlo Invernizzi. Nello stesso anno la galleria Lorenzelli Arte di Milano riunisce in mostra lavori di Rodolfo Aricò, Piero Dorazio e Vittorio Matino e la Galleria Studio Grossetti inaugura ''A proposito di pittura, Aricò, Gastini, Nigro''.
 
Nel 1991 lo Studio Carlo Grossetti gli dedica l'antologica ''Aricò '70'' e il Comune di Milano organizza presso il Liljevalchs Konstall di Stoccolma la mostra, curata da [[Elena Pontiggia]] ed Elio Santarella, ''Il miraggio della liricità'' in cui vengono esposte opere della seconda metà degli anni Sessanta. Nel 1993 viene invitato con Gianfranco Pardi al Palazzo comunale di Venzone per la mostra ''La memoria dell'antico'' e l'anno successivo partecipa a ''Venezia e la Biennale'' alla Galleria d'Arte Moderna di Ca' Pesaro a Venezia.
 
Nel 1995 prende parte a ''Trilogia 5'' al Centro espositivo della Rocca Paolina di Perugia e due anni dopo, nel 1997, presenta alla galleria A arte Studio Invernizzi di Milano opere cariche di spiritualità dal titolo ''Sere''. Prende parte all'esposizione ''Gefühle der Konstruktion'' presso il Museum Rabalderhaus di Schwaz e, nel 1998, alla mostra ''Arte italiana. Ultimi quarant'anni. Pittura aniconica'' presso la Galleria d'Arte Moderna di Bologna.
 
Nel 2000 l'Associazione Culturale Amici di Morterone lo invita alla mostra itinerante ''Il corpofigura dell'immagine. Aspetti dell'arte italiana dal dopoguerra ad oggi'' (Städtische Galerie, Rosenheim; Musei Civici di Villa Manzoni, Lecco; Städtische Galerie Villa Zanders, Bergisch Gladbach) e nello stesso anno l'Istituto di Pittura dell'Accademia di Belle Arti di Bologna presenta la mostra ''Rodolfo Aricò, opere su carta''.
 
Nel 2001 la Galleria Spazio Annunciata di Milano inaugura la sua ultima mostra personale.
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Nel 2005 si tiene all'Institut Mathildenhöhe di Darmstadt una sua retrospettiva.
 
Nel 2013 la Peggy Guggenheim Collection di Venezia gli dedica uno speciale approfondimento espositivo ed editoriale in occasione della mostra ''Postwar. Protagonisti italiani''.
 
Nell'ottobre 2014 inaugura alle Gallerie d’Italia - Piazza Scala la mostra ''Rodolfo Aricò. Pittura inquieta'', dedicata all'ultima stagione creativa dell'artista, con la presentazione di sue opere degli anni Novanta dalle collezioni Intesa Sanpaolo e la prima pubblicazione integrale dei suoi racconti.
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* ''Rodolfo Aricò'', Galleria Bergamini, Milano, 1957.
* ''Rodolfo Aricò'', {{cita testo|url=http://www.galleriannunciata.com/|titolo=Salone Annunciata|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180511215041/http://www.galleriannunciata.com/ |postscript=nessuno}}, Milano, 1959.
 
* ''Rodolfo Aricò'', [{{cita testo|url=http://www.galleriannunciata.com/ |titolo=Salone Annunciata]|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180511215041/http://www.galleriannunciata.com/ |postscript=nessuno}}, Milano, 19591966.
 
* ''Aricò'', [http://www.galleriannunciata.com/ Salone Annunciata], Milano, 1966.
 
* ''Aricò 67'', [[L'Attico (galleria d'arte)|Galleria L’Attico]], Roma, 1967.
 
* ''Rodolfo Aricò. XXXIV Esposizione Internazionale d’Arte La Biennale di Venezia'' (Sala Personale), Padiglione Centrale, Venezia, 1968.
* ''Pondus. Mostra personale di Rodolfo Aricò'', {{cita testo|url=http://www.galleriannunciata.com/|titolo=Salone Annunciata|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180511215041/http://www.galleriannunciata.com/ |postscript=nessuno}}, Milano, 1969.
 
* ''Pondus. Mostra personale di Rodolfo Aricò'', [http{{cita testo|url=https://www.galleriannunciatabozar.combe/|titolo=Palais Salonedes Annunciata]Beaux-Arts|postscript=nessuno}}, MilanoBruxelles, 1969.
* ''Rodolfo Aricò'', [https://www.bozar.be/ Palais des Beaux-Arts], Bruxelles, 1969.
* ''Aricò'', Deson-Zaks Gallery, Chicago, 1969.
* ''Rodolfo Aricò'', [{{cita testo|url=http://studiolacitta.it/ |titolo=Studio La Città]|postscript=nessuno}}, Verona, 1972.
 
* ''Rodolfo Aricò'', [http://studiolacitta.it/ Studio La Città], Verona, 1972.
 
* ''Rodolfo Aricò'', [[Palazzo Grassi]], Centro Internazionale delle Arti e del Costume, Venezia, 1974.
 
* ''Aricò'', Padiglione d’Arte Contemporanea - Parco Massari, Ferrara, 1977.
 
* ''Rodolfo Aricò. Mito e architettura'', [[Casa del Mantegna]], Mantova, 1980.
 
* ''Rodolfo Aricò'', [[Padiglione d'arte contemporanea di Milano|Padiglione d’Arte Contemporanea]], Milano (con Gianni Colombo), 1984.
 
* ''Rodolfo Aricò'', Galleria Turchetto/Plurima, Milano, 1989.
* ''Aricò ’70. Carte, progetti, tele. Anni ’60 e ’70'', [{{cita testo|url=http://www.grossettiart.it/ |titolo=Studio Carlo Grossetti]|postscript=nessuno}}, Milano, 1991.
 
* ''Aricò. Pitture recenti,'' [{{cita testo|url=http://www.lorenzelliarte.com/it/homepage|titolo=Lorenzelli Arte|postscript=nessuno|accesso=30 luglio 2019|dataarchivio=12 maggio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180512043813/http://www.lorenzelliarte.com/it/homepage Lorenzelli Arte]|urlmorto=sì}}, Milano, 1993.
* ''Aricò ’70. Carte, progetti, tele. Anni ’60 e ’70'', [http://www.grossettiart.it/ Studio Carlo Grossetti], Milano, 1991.
 
* ''Aricò. Pitture recenti,'' [https://web.archive.org/web/20180512043813/http://www.lorenzelliarte.com/it/homepage Lorenzelli Arte], Milano, 1993.
 
* Rodolfo Aricò, Galleria Turchetto/Plurima, Milano, 1994.
* Rodolfo Aricò, Galleria Corraini, Mantova, 1994.
* ''Rodolfo Aricò. Sere'', [{{cita testo|url=https://aarteinvernizzi.it/it/home |titolo=A arte Studio Invernizzi]|postscript=nessuno}}, Milano, 1997.
 
* ''Aricò'', {{cita testo|url=http://www.galleriannunciata.com/|titolo=Spazio Annunciata|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180511215041/http://www.galleriannunciata.com/ |postscript=nessuno}}, Milano, 2001.
* ''Rodolfo Aricò. Sere'', [https://aarteinvernizzi.it/it/home A arte Studio Invernizzi], Milano, 1997.
* ''Im Element. Die Kraft des Kosmischen und des Irdischen im Werk von Rodolfo Aricò und Rudi Wach,'' [{{cita testo|url=http://www.hofburg-innsbruck.at/623/php/index.php |titolo=Kaiserliche Hofburg Innsbruck]|postscript=nessuno}}, Innsbruck; Palazzo Trivulzio, Melzo, 2003.
 
* ''Aricò'', [http://www.galleriannunciata.com/ Spazio Annunciata], Milano, 2001.
 
* ''Im Element. Die Kraft des Kosmischen und des Irdischen im Werk von Rodolfo Aricò und Rudi Wach,'' [http://www.hofburg-innsbruck.at/623/php/index.php Kaiserliche Hofburg Innsbruck], Innsbruck; Palazzo Trivulzio, Melzo, 2003.
 
* ''Rodolfo Aricò. Anti-form. Works 1958-1975'', Barbara Behan Contemporary Art, Londra, 2005.
* ''Rodolfo Aricò. Annäherungen an das Absolute'', [{{cita testo|url=http://www.mathildenhoehe.eu/ |titolo=Institut Mathildenhöhe Darmstadt]|postscript=nessuno}}, Darmstadt, 2005.
* ''Rodolfo Aricò. Un erotico germinante. L’opera di Rodolfo Aricò negli anni Ottanta'', [{{cita testo|url=https://aarteinvernizzi.it/it/home |titolo=A arte Studio Invernizzi]|postscript=nessuno}}, Milano, 2009.
 
* ''Rodolfo Aricò. Un erotico germinante. L’opera di Rodolfo Aricò negli anni Ottanta'', [https://aarteinvernizzi.it/it/home A arte Studio Invernizzi], Milano, 2009.
 
* ''Rodolfo Aricò'', in ''Postwar. Protagonisti italiani'', [[Peggy Guggenheim Collection|Collezione Peggy Guggenheim]], Venezia, 2013.
* ''Rodolfo Aricò. Pittura inquieta. Gli anni Novanta'', [{{cita testo|url=http://www.gallerieditalia.com |titolo=Gallerie d’Italia]}} - Piazza della Scala, Milano, 2014.
 
* ''Rodolfo Aricò. Pittura inquieta. Gli anni Novanta'', [http://www.gallerieditalia.com Gallerie d’Italia] - Piazza della Scala, Milano, 2014.
* ''Omaggio a Rodolfo Aricò'', [[Accademia di belle arti di Brera|Accademia di Belle Arti di Brera]], Milano, 2014.
* ''Rodolfo Aricò. Line of Demarcation'', [{{cita testo|url=https://www.luxembourgdayan.com/ |titolo=Luxembourg&Dayan]|postscript=nessuno}}, Londra, 2016.
 
* ''Rodolfo Aricò. Line of Demarcation'', [https://www.luxembourgdayan.com/ Luxembourg&Dayan], Londra, 2016.
 
=== Esposizioni collettive (selezione) ===
 
* ''Mostra della giovane pittura italiana'',Yale University, New Haven, 1957.
 
* ''Giovani artisti italiani'', [[Palazzo della Permanente]], Milano, 1958.
 
* ''Possibilità di relazione'', [[L'Attico (galleria d'arte)|Galleria L’Attico]], Roma, 1960.
 
* ''7 Italian Artists'', Cambridge Art Association, Boston, 1961.
* ''A First American Showing of 7 Young Artists from Milan'', Cambridge Art Association, Boston, 1962.
* ''Alternative attuali. Rassegna Internazionale. Architettura, pittura, scultura d’avanguardia'', Castello Cinquecentesco, L’Aquila, 1962.
 
* ''Oltre l’Informale. IV Biennale Internazionale d’Arte'', Palazzo del Kursal, San Marino, 1963.
* ''VII Bienal de São Paulo'', San Paolo, 1963.
 
* ''XXXII Esposizione Internazionale d’Arte La Biennale di Venezia'', Padiglione Centrale, Venezia, 1964.
 
* ''IX Quadriennale Nazionale d’Arte di Roma'', [[Palazzo delle Esposizioni]], Roma, 1965.
 
* ''Aspetti dell’Arte Italiana Contemporanea'', [[Galleria nazionale d'arte moderna e contemporanea|Galleria Nazionale d’Arte Moderna]], Roma, 1966.
* ''XXIème Salon des Réalités Nouvelles'', Parigi, 1966.
 
* ''XXXIV Esposizione Internazionale d’Arte La Biennale di Venezia'', Padiglione Centrale, Venezia, 1968.
* ''Painting & Sculpture Today'', Indianapolis Museum of Art, Indianapolis, 1970.
 
* ''I Mostra Internazionale d’arte “Hommage à Joan Miró”'', Ciutat de Granollers, Barcellona, 1971.
 
* ''Aricò, Ortelli, Plessi, Pozzati, Sarri. XXXVI Esposizione Internazionale d’Arte La Biennale di Venezia'', Padiglione Venezia, Venezia, 1972.
* ''Iononrappresentonullaiodipingo'', [{{cita testo|url=http://studiolacitta.it/ |titolo=Studio La Città]|postscript=nessuno}}, Verona, 1973.
 
* ''Iononrappresentonullaiodipingo'', [http://studiolacitta.it/ Studio La Città], Verona, 1973.
 
* ''Peinture italienne aujourd’hui. Italian Painting Today. Pittura Italiana Oggi'', Galerie Espace, Montréal; Galerie Templon, Parigi, 1975.
 
* ''I nodi della rappresentazione'', Pinacoteca Comunale, Loggetta Lombardesca, Ravenna, 1978.
 
* ''Arti Visive ’82. XL Esposizione Internazionale d’Arte La Biennale di Venezia'', Padiglione Centrale, Venezia, 1982.
* ''1960-1985. Aspekte der italienischen Kunst'', Frankfurter Kunstverein, Frankfurt am Main; Haus am Waldsee, Berlino; Kunstverein Hannover, Hannover; Bregenzer Kunstverein Künstlerhaus, Bregenz; Hochschule für angewandte Kunst, Vienna, 1985.
 
* ''Colore. Teoria, ricerca, intuizione. XLII Esposizione Internazionale d’Arte La Biennale di Venezia'', Giardini di Castello, Corderie dell’Arsenale, Venezia, 1986.
 
* ''Il museo degli artisti'', Spazio espositivo Augusta Manzoni, Morterone, 1988.
 
* ''Impegno e poetica della pittura italiana'', Auditorium Opera Pia De Ferrari, Moconesi; Museo Casabianca, Malo; Galleria San Luca, Bologna, 1992.
 
* ''Venezia e la Biennale: percorsi del gusto. XLVI Esposizione Internazionale d’Arte La Biennale di Venezia'', Palazzo Ducale e Ca’ Pesaro, Venezia, 1995.
 
* ''Gefühle der Konstruktion. Künstler in Italien seit 1945. Il sentimento della costruzione. Artisti in Italia dal dopoguerra ad oggi'', Museum Rabalderhaus, Schwaz, 1997.
 
* ''Proiezioni 2000. Lo spazio delle arti visive nella società multimediale. XIII Esposizione Nazionale Quadriennale d’Arte di Roma'', [[Palazzo delle Esposizioni]], Roma, 1999.
 
* ''Zwischen Figur und Körper. Aspekte der italienischen Kunst der Nachkriegszeit. Il corpofigura dell’immagine. Aspetti dell’arte italiana dal dopoguerra ad oggi'', Städtische Galerie Rosenheim, Rosenheim; Musei Civici Villa Manzoni, Lecco; Städtische Galerie Villa Zanders, Bergisch Gladbach, 2000.
 
* ''Pittura Analitica. I percorsi italiani 1970-1980'', [[Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente|Museo della Permanente]], Milano, 2007.
 
* ''Hot Spots. Rio de Janeiro / Milano-Torino / Los Angeles 1956 - 1969'', Kunsthaus Zürich, Zurigo, 2009.
* ''Temi & Variazioni. Dalla grafia all’azzeramento'', [[Peggy Guggenheim Collection]], Venezia, 2009.
 
* ''Gli irripetibili anni 60. Un dialogo tra Roma e Milano'', Fondazione Roma Museo - Palazzo Cipolla, Roma, 2011.
* ''Cantiere del’900. Opere dalle collezioni Intesa Sanpaolo'', [{{cita testo|url=http://www.gallerieditalia.com/it/|titolo=Gallerie d’Italia|accesso=19 novembre 2019|dataarchivio=24 febbraio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180224115929/http://www.gallerieditalia.com/it/ Gallerie d’Italia]|urlmorto=sì}} - Piazza Scala, Milano, 2012.
* ''Postwar. Protagonisti italiani'', [[Peggy Guggenheim Collection]], Venezia, 2013.
 
== Nei musei ==
* ''Cantiere del’900. Opere dalle collezioni Intesa Sanpaolo'', [https://web.archive.org/web/20180224115929/http://www.gallerieditalia.com/it/ Gallerie d’Italia] - Piazza Scala, Milano, 2012.
* [[MAGI '900]] di [[Pieve di Cento]] ([[Provincia di Bologna|BO]])
 
* ''Postwar. Protagonisti italiani'', [[Peggy Guggenheim Collection]], Venezia, 2013.
 
== Bibliografia ==
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* ''Rodolfo Aricò'', catalogo della mostra, a cura di [[Guido Ballo]], [[Padiglione d'arte contemporanea di Milano|Padiglione d’Arte Contemporanea]], Milano, 1984.
* ''Aricò. L’inquietudine della ragione'', a cura di [[Giovanni Maria Accame]], Electa, Milano, 1990.
* ''Rodolfo Aricò. Annäherungen an das Absolute'', catalogo della mostra, a cura di Klaus Wolbert, testi di Luca Massimo Barbero, Claudio Cerritelli, [[Massimo Donà]], Carlo Invernizzi, Lorenzo Mango, Marco Meneguzzo, [{{cita testo|url=http://www.francescapola.it/ |titolo=Francesca Pola]|postscript=nessuno}}, [[Concetto Pozzati]], Antonella Soldaini, Klaus Wolbert, Elmar Zorn, Institut Mathildenhöhe Darmstadt, Darmstadt, 2005.
* ''Aricò'', catalogo della mostra, a cura di Luca Massimo Barbero, [[Peggy Guggenheim Collection|Collezione Peggy Guggenheim]], Venezia, 2013.
* ''Rodolfo Aricò. Pittura inquieta. Gli anni Novanta'' ([{{cita testo|url=http://www.gallerieditalia.com/it/|titolo=Gallerie d’Italia|accesso=19 novembre 2019|dataarchivio=24 febbraio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180224115929/http://www.gallerieditalia.com/it/ Gallerie d’Italia]|urlmorto=sì}} - Piazza Scala, Milano), catalogo della mostra, a cura di [{{cita testo|url=http://www.francescapola.it/ |titolo=Francesca Pola]|postscript=nessuno}}, [[Skira]], Milano, 2014.
* ''Rodolfo Aricò. Uno sguardo senza soggezione'', catalogo della mostra, a cura di Luca Massimo Barbero, testo di Daria Ghirardini, [{{cita testo|url=https://aarteinvernizzi.it/it/home |titolo=A arte Invernizzi]}}, [{{cita testo|url=http://www.lorenzelliarte.com/it/homepage|titolo=Lorenzelli Arte|postscript=nessuno|accesso=30 luglio 2019|dataarchivio=12 maggio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180512043813/http://www.lorenzelliarte.com/it/homepage Lorenzelli Arte]|urlmorto=sì}}, Archivio Aricò, Milano, 2014.
* ''Omaggio a Rodolfo Aricò'', catalogo della mostra, a cura di RoberrtoRoberto Casiraghi, Claudio Cerritelli e Marco Meneguzzo, [[Accademia di belle arti di Brera|Accademia di Belle Arti di Brera]], Milano, 2014.
* ''Rodolfo Aricò. Line of Demarcation'', catalogo della mostra, testi di Claire Gilman, Alex Bacon e [{{cita testo|url=http://www.francescapola.it/ |titolo=Francesca Pola]|postscript=nessuno}}, Luxembourg&Dayan, Londra, 2016.
* ''Rodolfo Aricò. Otto incontri sul teatro'', testi di Rodolfo Aricò, [[Giorgio Albertazzi]], [[Franco Fortini]], [[Eugène Ionesco]], [[Tadeusz Kantor]], [[Gabriele Lavia]], [[Umberto Orsini]], [[Franco Rella]] e [[Josef Svoboda]], Commissione Cultura dell’[[Accademia di belle arti di Brera|Accademia di Brera]] e Archivio Rodolfo Aricò, Milano, 2016.
 
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* Giovanni Maria Accame, ''La forma plurale. Opere e artisti in Italia 1947-2000'', Charta, Milano, 2010.
* ''Gli irripetibili anni 60. Un dialogo tra Roma e Milano'' (Fondazione Roma Museo - Palazzo Cipolla, Roma), catalogo della mostra, a cura di Luca Massimo Barbero, Skira, Milano, 2011.
* ''Cantiere del ’900. Opere dalle collezioni Intesa Sanpaolo'' ([{{cita testo|url=http://www.gallerieditalia.com/it/|titolo=Gallerie d’Italia|accesso=19 novembre 2019|dataarchivio=24 febbraio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180224115929/http://www.gallerieditalia.com/it/ Gallerie d’Italia]|urlmorto=sì}} - Piazza Scala, Milano), catalogo della mostra, a cura di Francesco Tedeschi, Skira, Milano, 2012.
* ''Immagine della Luce. Artisti della contemporaneità internazionale per Villa Clerici'', catalogo della mostra, testi di Paolo Bolpagni, [{{cita testo|url=http://www.francescapola.it/ |titolo=Francesca Pola]|postscript=nessuno}}, poesia di Carlo Invernizzi, Galleria d’Arte Sacra dei Contemporanei di Villa Clerici, Milano, 2012.
* ''Postwar. Protagonisti italiani'', catalogo della mostra, [[Peggy Guggenheim Collection]], Venezia, 2013.
* ''Cantiere del ’900 2. Opere dalle collezioni Intesa Sanpaolo'', a cura di Francesco Tedeschi, Skira editore, Milano, 2015.
 
== ArchivioAltri Rodolfo Aricòprogetti ==
{{interprogetto}}
Per tutelare l'immagine dell'artista è stato costituito l'[http://archiviorodolfoarico.it/ '''Archivio Rodolfo Aricò'''] che si occupa di promuoverne la conoscenza con iniziative in Italia e all'estero, oltre che dell'archiviazione e dell'autenticazione delle sue opere.
 
== Video ==
''[https://www.youtube.com/watch?v=-WZ_n8V4m4s Rodolfo Aricò]'' - [[Accademia di belle arti di Brera|Accademia di Belle Arti di Brera]], Milano, 2014
 
''[https://www.youtube.com/watch?v=kbC8CttdXq4 Rodolfo Aricò]'' - [https://aarteinvernizzi.it/it/home A arte Invernizzi], Milano, 2014
 
''[https://www.youtube.com/watch?v=vmHgnP9qBbw Rodofo Aricò]'' - [https://aarteinvernizzi.it/it/home A arte Invernizzi], Milano; [https://web.archive.org/web/20180224115929/http://www.gallerieditalia.com/it/ Gallerie d'Italia], Piazza Scala, Milano; [[Accademia di belle arti di Brera|Accademia di Belle Arti di Brera]], Milano, 2014
 
[https://www.youtube.com/watch?v=3RalLTkZ74s ''iononrappresentonullaiodipingo 1973''] - [http://studiolacitta.it/ Studio La Città], Verona, 2015
 
== Collegamenti esterni ==
*[{{cita testo|url=http://archiviorodolfoarico.it/ |titolo=Archivio Rodolfo Aricò]}} che si occupa di promuoverne la conoscenza con iniziative in Italia e all'estero, oltre che dell'archiviazione e dell'autenticazione delle sue opere.
*''[{{cita testo|url=http://www.exibart.com/notizia.asp?IDNotizia=9114&IDCategoria=57 |titolo=Rodolfo Aricò - La pittura come procedimento attivo]}}'', Exibart, gennaio 2004
* ''[{{cita testo|url=http://www.artribune.com/report/2015/01/rodolfo-arico-conquista-milano/ |titolo=Rodolfo Aricò conquista Milano]}}'', Artribune, gennaio 2015
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|pittura}}
 
[[Categoria:Studenti del Politecnico di Milano]]