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{{Bio
| Nome = Rodolfo
| Cognome = Aricò
| Sesso = M
| LuogoNascita = Milano
| GiornoMeseNascita = 3 giugno
| AnnoNascita = 1930
| LuogoMorte = Milano
| GiornoMeseMorte = 22 giugno
| AnnoMorte = 2002
|Epoca = 1900
| Attività3 = docente
|Attività = pittore
| Epoca =
|Attività2 = scenografo
| Epoca2 =
|Nazionalità = italiano
| Attività = pittore
| Attività2 = scenografo
| Nazionalità = italiano
}}
 
== Biografia ==
Rodolfo Aricò nasce a Milano il 3 giugno 1930.
 
Tra il 1946 e il 1950 frequenta il Liceo Artistico di Brera, dove ha come professore di storia dell’arte [[Guido Ballo]],. eDopo sinoil alliceo 1955si studiaiscrive presso laalla Facoltà di Architettura aldel [[Politecnico di Milano]]. Ine questiinizia annia alterna studicoltivare, ed esperienze pittoricheoltre all'interesse per l'architettura, anche quello per la pittura. Nel 1957 ha l'occasione di esporre per la prima volta le proprie opere in una mostra personale, alla Galleria Bergamini di Milano e l'anno successivo conosce Carlo Grossetti che, nel 1959, lo invita a tenere una mostra personale alla galleria Salone Annunciata a Milano.
[[File:Rodolfo Arico 1984.jpg|thumb|upright=1.4|Rodolfo Aricò, Milano 1984]]
Dopo aver partecipato alla mostra ''Nuove prospettive della pittura italiana'' a Palazzo Re Enzo a Bologna nel 1962, espone l'opera ''Trittico dell'esistenza'' nell'ambito della XXXII Biennale di Venezia (1964).
 
Dalla metà degli anni Sessanta Aricò trae ispirazione dal lavoro dell'artista francese [[Robert Delaunay]] e lavora alla figura di un archetipo costituito da due dischi, le cui circonferenze si intersecano secondo diverse direttrici ortogonali. Nel 1965 il critico e storico dell'arte [[Roberto Sanesi]], che aveva già curato la mostra personale del 1959 al Salone Annunciata, pubblica il volume ''Reperti: per uno studio sulla pittura di Rodolfo Aricò'' e nello stesso anno Aricò viene invitato a partecipare alla IX Quadriennale di Roma. Proprio in occasione della sua partecipazione alla rassegna romana, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna acquisisce l'opera ''Work in progress Le “simultanee forme” di Delaunay''.
Nel 1957 si tiene la sua prima mostra personale alla Galleria Bergamini di Milano e l'anno successivo conosce Carlo Grossetti, che nel 1959 lo invita ad esporre in una mostra personale al Salone Annunciata a Milano.
 
Dal 1966 approfondisce la riflessione sugli aspetti oggettuali del fare artistico e nel 1967 espone le proprie opere alla Galleria L'Attico di Roma in una personale corredata da un catalogo con testo di [[Giulio Carlo Argan]]. Aricò viene invitato alla XXXIV Biennale di Venezia (1968) e realizza, all'interno di una sala personale, uno spazio ambientale costituito da opere di grandi dimensioni. In questo periodo è assistente di [[Toti Scialoja]] al Liceo Artistico di Brera e stringe con lui un rapporto d'amicizia.
Nel 1962 viene invitato alla mostra ''Nuove prospettive della pittura italiana'' a [[Palazzo Re Enzo]] a Bologna e nel 1964 partecipa alla XXXII [[Biennale di Venezia]], dove espone ''Trittico dell'esistenza'', opera composta da tre grandi tele. Dal 1965, ispirandosi a Delaunay, concepisce un archetipo costituito da due dischi, le circonferenze dei quali si intersecano secondo diverse direttrici ortogonali. [[Roberto Sanesi]] gli dedica il volume ''Reperti: per uno studio sulla pittura di Rodolfo Aricò'' e, sempre nel medesimo anno, partecipa alla IX [[Quadriennale di Roma]], occasione in cui la [[Galleria nazionale d'arte moderna e contemporanea|Galleria Nazionale d’Arte Moderna]] acquisisce una sua opera: ''Work in progress Le “simultanee forme” di Delaunay''.
 
Nel 1969 espone al Salone Annunciata di Milano ''Pondus'', un'opera composta da quattro grandi strutture tridimensionali che invadono lo spazio della galleria milanese (l'opera fa ora parte della collezione dei Musei Civici di Cagliari) e tiene la sua prima mostra personale negli Stati Uniti, alla Deson-Zacks Gallery di Chicago.
A partire dal 1966 avvia la sua riflessione sugli aspetti oggettuali del fare artistico.
 
A partire dall'inizio degli anni Settanta Aricò si concentra sulla reinterpretazione della visione umanistica della storia dell'arte e degli archetipi dell'architettura. Inizia in questo periodo a utilizzare strati sottili di pittura a spruzzo, che sovrappone in diverse stesure fino a creare un risultato di apparente monocromia. Il tema umanistico emerge anche dai titoli dei lavori creati in questi anni - ''Arco'', ''Quattrocento'', ''Prospettiva per Paolo Uccello''.
Nel 1967 tiene una personale alla Galleria L'Attico di Roma, con un testo in catalogo di [[Giulio Carlo Argan]] e nel 1968 è invitato alla XXXIV [[Biennale di Venezia]] con una sala personale, dove realizza uno spazio ambientale costituito da grandi opere.
 
Nel 1971 ottiene un incarico come insegnante di Scenografia presso l'Accademia di Belle Arti di Urbino. Dopo aver esposto alcuni suoi lavori nell'ambito della mostra ''Iononrappresentonullaiodipingo'' (1973) tenutasi presso la galleria Studio La Città di Verona, inaugura una personale antologica al Centro Internazionale delle Arti e del Costume di Palazzo Grassi a Venezia (1974); qui presenta opere di grandi dimensioni, che sono il frutto della ricerca strutturale e oggettuale avviata dalla metà degli anni Sessanta. Nel 1974, inoltre, incontra [[Carlo Invernizzi]] ed instaura con il poeta quello che Aricò stesso ha definito “un sodalizio senza soluzione di continuità per circa trent'anni [...] con influenza intellettiva e spirituale”.
Si lega in amicizia con [[Toti Scialoja]], del quale è assistente al Liceo Artistico di Brera.
 
Nel 1975 partecipa a numerose mostre, tra cui ''Peinture italienne d'aujourd'hui'' (Galerie Espace 5, Montréal; Galerie Templon, Parigi), ''Empirica: l'arte tra addizione e sottrazione'' (Rimini; Museo di Castelvecchio, Verona), ''Trompe l'oeil'' (Galleria Stendhal, Milano) e ''Spazio attivo/Struttura'' (Studio Marconi, Milano; Galleria Rondanini, Roma), organizzata da [[Guido Ballo]] . Nel 1977 il Comune di Ferrara invita Aricò a tenere una mostra antologica negli spazi del Padiglione d'arte contemporanea di Parco Massari e nel 1978 gli viene commissionata la realizzazione di una scenografia per il "Teatro dell'Assurdo" di [[Jean Tardieu|Tardieu]] al Teatro Pier Lombardo di Milano. Nello stesso anno gli viene assegnata la cattedra di Scenografia presso l'Accademia di Belle Arti di Brera e l'artista prende parte alla mostra I ''nodi della rappresentazione'' presso il Museo d'arte della città di Ravenna, in cui vengono letti i rapporti analogici tra architettura e pittura. In questa occasione Aricò presenta l'opera ''Scena di Ravenna'', che rappresenta una contaminazione tra pittura, scenografia e architettura.
Nel 1969 espone al Salone Annunciata di Milano l'opera ''Pondus'', composta da quattro grandi strutture tridimensionali che invadono lo spazio - ora in collezione presso i Musei Civici di Cagliari. Nello stesso anno si tiene una sua personale alla Deson-Zacks Gallery a Chicago.
[[File:Rodolfo Arico 1987.jpg|sinistra|thumb|upright=1.2|Rodolfo Aricò, Milano 1987]]
Nel 1980 la Casa del Mantegna di Mantova ospita la mostra ''Rodolfo Aricò. Mito e architettura'' dove viene esposta l'opera ''Scena di Mantova'', composta da sei tele sospese, appese su tre diversi livelli di profondità, che danno vita nella visione d'insieme all'immagine di un timpano. Aricò continua a focalizzare la propria attenzione sull'indagine delle relazioni tra architettura, pittura e mito. L'anno successivo partecipa a ''Linee della ricerca artistica in Italia 1960/80'' al Palazzo delle Esposizioni a Roma e a ''30 anni d'arte italiana 1950/80. La struttura emergente e i linguaggi espropriati'' a Villa Manzoni a Lecco.
 
Nel 1982 [[Aldo Rossi]] cura la mostra ''Idea e conoscenza'' al Palazzo dell’arte alla Triennale di Milano, dove Aricò espone ''Timpano. Pulvis''. Aricò partecipa anche a ''Costruttività'', mostra curata da [[Filiberto Menna]], e alla XL Biennale di Venezia, dove espone l'opera ''Clinamen / Prometeo''. Nel 1984 inaugura una mostra personale al Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano insieme a [[Gianni Colombo (artista)|Gianni Colombo]] e l'anno successivo partecipa con l'opera ''Portale'', un'ulteriore riflessione sul rapporto percettivo tra scena e pittura, alla mostra ''L'intelligenza dell'effetto. La messa in scena dell'opera d'arte'' a Palazzo Dugnani a Milano.
Le opere degli anni Settanta vedono concentrarsi la riflessione sulla reinterpretazione della sua visione umanistica della storia dell'arte e degli archetipi dell'Architettura. Questi lavori sono caratterizzati dall'utilizzo di una sottile pittura a spruzzo, con vari strati sovrapposti di gocce di colore, che creano un risultato finale di monocromia come si vede nelle opere esposte nel 1970 a Milano in due mostre che si svolgono in contemporanea al Salone Annunciata e allo Studio Marconi. Il tema umanistico della sua pittura si esprime anche nei titoli quali ''Arco'', ''Quattrocento'', ''Prospettiva per Paolo Uccello''. Sempre nel 1970 iniziano i suoi studi sulla prospettiva secondo finalità ambigue, che egli stesso definisce di “rappresentazione trasgredita”.
 
Nel 1986 partecipa alla mostra itinerante - tra Francoforte, Berlino, Hannover, Bregenz e Vienna - ''1960/1985. Aspetti dell'arte italiana'', curata da [[Flavio Caroli]] ed espone l'opera ''Struttura'' (1968) alla XLII Biennale di Venezia nella sezione “Il colore”. In seguito prende parte a ''La forma emozionata'' (Galleria Morone, Milano) curata da [[Luciano Caramel]]. L'Associazione Culturale Amici di Morterone lo invita alla mostra ''Una ragione inquieta'' presso il Palazzo Municipale di Morterone e, nel gennaio 1987, espone suoi lavori alla Loggetta Lombardesca di Ravenna in ''Disegnata'', una mostra curata da Concetto Pozzati. Nel 1988 partecipa all'esposizione itinerante ''Emotion und Methode'' alla Galerie der Künstler di Monaco di Baviera e poi al Kunstverein di Ingolstadt. [[Giovanni Maria Accame]] lo invita a prendere parte a ''Il museo degli artisti'' a Morterone ed a ''Ragione e trasgressione'' presso l'Ex Convento di San Rocco di Carpi.
Nello 1971 ottiene anche l'incarico dell'insegnamento di Scenografia presso l'Accademia di Belle Arti di Urbino.
 
Nel 1989 partecipa alle mostre ''Quei problematici anni Settanta. Dalle premesse alle conseguenze. Alcuni protagonisti della pittura e della scultura'', curata da Giorgio Cortenova alla Galleria dei Banchi Nuovi di Roma, e ''La pelle dell'arte. Riflessioni sulla superficie'' a cura di Lorenzo Mango presso il Palazzo Municipale di Morterone e l'Istituto d'Arte Dosso Dossi di Ferrara.
Nel 1973 prende parte alla mostra ''Iononrappresentonullaiodipingo'' presso lo Studio La Città di Verona e, nel 1974, espone suoi lavori in una mostra personale antologica al Centro Internazionale delle Arti e del Costume di [[Palazzo Grassi]] a Venezia - opere di grande dimensione che sono l'evoluzione strutturale e oggettuale del suo lavoro dalla metà degli anni sessanta. Nello stesso anno incontra il poeta Carlo Invernizzi, con il quale instaura quello che Aricò stesso ha definito “un sodalizio senza soluzione di continuità per circa trent'anni [...] con influenza intellettiva e spirituale”.
 
Durante gli anni Novanta, Aricò realizza una serie di mostre personali in cui espone opere che riflettono maggiormente sulla relazione con lo spazio, inteso come "dramma" ed elemento della materialità in divenire. In parallelo all'attività artistica intensifica anche quella teorica e Aricò affianca agli scritti inerenti al proprio lavoro racconti visionari e fantastici di natura autobiografica.
Nel 1975 partecipa ad una serie di mostre tra cui ''Peinture italienne d'aujourd'hui'' alla Galerie Espace 5 di Montréal e alla Galerie Templon di Parigi, ''Empirica: l'arte tra addizione e sottrazione'' a Rimini e al Museo di Castelvecchio a Verona e ''Trompe l'oeil'' alla Galleria Stendhal di Milano. Nello stesso anno viene invitato anche a ''Spazio attivo/Struttura'', mostra organizzata da [[Guido Ballo]] allo Studio Marconi di Milano e alla Galleria Rondanini di Roma, dove espone l'opera ''Contaminante''. Nel 1976 viene invitato alla mostra ''Il colore nella pittura'' a Modigliana di Forlì. Nel 1977 il Comune di Ferrara lo invita per una antologica negli spazi del Padiglione d'arte contemporanea a Parco Massari.
 
Nel 1990 Elisabeth Bozzi lo invita ad esporre i suoi lavori nella mostra ''Divina mania. Una poetica bicipite'', occasione in cui le ricerche artistiche di Rodolfo Aricò, Carlo Ciussi e Pino Pinelli sono messe in relazione alla poetica di Carlo Invernizzi. Nello stesso anno la galleria Lorenzelli Arte di Milano riunisce in mostra lavori di Rodolfo Aricò, Piero Dorazio e Vittorio Matino e la Galleria Studio Grossetti inaugura ''A proposito di pittura, Aricò, Gastini, Nigro''.
Nel 1978 realizza una scenografia per il "Teatro dell'Assurdo" di [[Jean Tardieu|Tardieu]] al Teatro Pier Lombardo di Milano e viene invitato a partecipare alla mostra I ''nodi della rappresentazione'' presso il [[Museo d'arte della città di Ravenna]], in cui vengono letti i rapporti analogici tra architettura e pittura. In questa occasione Aricò presenta l'opera ''Scena di Ravenna'', lavoro che rappresenta una contaminazione tra pittura, scenografia e architettura. Nello stesso anno, gli viene assegnata la cattedra di Scenografia presso l'[[Accademia di belle arti di Brera|Accademia di Belle Arti di Brera]].
 
Nel 1991 lo Studio Carlo Grossetti gli dedica l'antologica ''Aricò '70'' e il Comune di Milano organizza presso il Liljevalchs Konstall di Stoccolma la mostra, curata da [[Elena Pontiggia]] ed Elio Santarella, ''Il miraggio della liricità'' in cui vengono esposte opere della seconda metà degli anni Sessanta. Nel 1993 viene invitato con Gianfranco Pardi al Palazzo comunale di Venzone per la mostra ''La memoria dell'antico'' e l'anno successivo partecipa a ''Venezia e la Biennale'' alla Galleria d'Arte Moderna di Ca' Pesaro a Venezia.
Nel 1980 si tiene presso la [[Casa del Mantegna]] di Mantova la mostra ''Rodolfo Aricò. Mito e architettura'' dove egli espone ''Scena di Mantova'', che si compone di sei tele sospese, appese su tre diversi livelli di profondità, che danno vita nella visione d'insieme all'immagine di un timpano - focalizzandosi ancora una volta sull'indagine delle relazioni tra architettura, pittura e mito.
 
Nel 1995 prende parte a ''Trilogia 5'' al Centro espositivo della Rocca Paolina di Perugia e due anni dopo, nel 1997, presenta alla galleria A arte Studio Invernizzi di Milano opere cariche di spiritualità dal titolo ''Sere''. Prende parte all'esposizione ''Gefühle der Konstruktion'' presso il Museum Rabalderhaus di Schwaz e, nel 1998, alla mostra ''Arte italiana. Ultimi quarant'anni. Pittura aniconica'' presso la Galleria d'Arte Moderna di Bologna.
Nel 1981 partecipa a ''Linee della ricerca artistica in Italia 1960/80'' presso il [[Palazzo delle Esposizioni]] a Roma e a ''30 anni d'arte italiana 1950/80. La struttura emergente e i linguaggi espropriati'' presso [[Villa Manzoni]] a Lecco. Nel 1982 [[Aldo Rossi]] cura la mostra ''Idea e conoscenza'' al Palazzo dell’arte alla [[Triennale di Milano]], dove Aricò espone l'opera ''Timpano. Pulvis''. Partecipa poi alla mostra ''Costruttività'', a cura di [[Filiberto Menna]], e viene invitato alla XL [[Biennale di Venezia]], dove presenta l'opera ''Clinamen / Prometeo''.
 
Nel 2000 l'Associazione Culturale Amici di Morterone lo invita alla mostra itinerante ''Il corpofigura dell'immagine. Aspetti dell'arte italiana dal dopoguerra ad oggi'' (Städtische Galerie, Rosenheim; Musei Civici di Villa Manzoni, Lecco; Städtische Galerie Villa Zanders, Bergisch Gladbach) e nello stesso anno l'Istituto di Pittura dell'Accademia di Belle Arti di Bologna presenta la mostra ''Rodolfo Aricò, opere su carta''.
Nel 1984 espone insieme a [[Gianni Colombo (artista)|Gianni Colombo]] in una mostra personale al [[Padiglione d'arte contemporanea di Milano|Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano]] e l'anno successivo partecipa con l'opera ''Portale'', che si pone come riflessione sul rapporto percettivo tra scena e pittura, alla mostra ''L'intelligenza dell'effetto. La messa in scena dell'opera d'arte'' a [[Palazzo Dugnani]] a Milano.
 
Nel 2001 la Galleria Spazio Annunciata di Milano inaugura la sua ultima mostra personale.
Nel 1986 partecipa alla mostra itinerante - tra Francoforte, Berlino, Hannover, Bregenz e Vienna - ''1960/1985. Aspetti dell'arte italiana'', curata da [[Flavio Caroli]] e espone l'opera ''Struttura'' (1968) alla XLII [[Biennale di Venezia]] nella sezione “Il colore”. In seguito prende parte a ''La forma emozionata'' (Galleria Morone di Milano) curata da [[Luciano Caramel]] e l'Associazione Culturale Amici di Morterone lo invita alla mostra ''Una ragione inquieta'' presso il Palazzo Municipale di Morterone.
 
Aricò muore a Milano il 22 giugno 2002.
Nel gennaio 1987 espone allo Studio Marconi di Milano quelle che egli stesso definisce “opere astrutturali” e una serie di carte e progetti. Nello stesso anno, espone alla Loggetta Lombardesca di Ravenna nell'ambito della mostra ''Disegnata'', a cura di Concetto Pozzati. Nel 1988 partecipa alla mostra itinerante ''Emotion und Methode'' alla Galerie der Künstler di Monaco di Baviera e poi al Kunstverein di Ingolstadt. [[Giovanni Maria Accame]] lo invita alle mostre ''Il museo degli artisti'' a Morterone e ''Ragione e trasgressione'' presso l'Ex Convento di San Rocco di Carpi. Nel 1989 partecipa alle mostre ''Quei problematici anni Settanta. Dalle premesse alle conseguenze. Alcuni protagonisti della pittura e della scultura'', curata da Giorgio Cortenova alla Galleria dei Banchi Nuovi di Roma e ''La pelle dell'arte. Riflessioni sulla superficie'' a cura di Lorenzo Mango presso il Palazzo Municipale di Morterone e l'Istituto d'Arte Dosso Dossi di Ferrara.
 
Nel 2005 si tiene all'Institut Mathildenhöhe di Darmstadt una sua retrospettiva.
Durante gli anni Novanta, Aricò realizza una serie di mostre personali in cui espone opere che riflettono maggiormente sulla relazione con lo spazio, inteso come "dramma" ed elemento della materialità in divenire. In parallelo all'attività artistica, intensifica anche quella teorica, affiancando agli scritti inerenti al proprio lavoro racconti visionari e fantastici di natura autobiografica.
 
Nel 2013 la Peggy Guggenheim Collection di Venezia gli dedica uno speciale approfondimento espositivo ed editoriale in occasione della mostra ''Postwar. Protagonisti italiani''.
Nel 1990 Elisabeth Bozzi lo invita alla mostra ''Divina mania. Una poetica bicipite'', nella quale l'opera pittorica di Rodolfo Aricò, Carlo Ciussi e Pino Pinelli viene presentata in relazione alla poetica di Carlo Invernizzi. Nello stesso anno la galleria Lorenzelli Arte di Milano riunisce in mostra Rodolfo Aricò, Piero Dorazio e Vittorio Matino e la Galleria Studio Grossetti inaugura la mostra ''A proposito di pittura, Aricò, Gastini, Nigro''. Nel 1991 lo Studio Carlo Grossettigli dedica un'antologica ''Aricò '70'' e il Comune di Milano organizza presso il Liljevalchs Konstall di Stoccolma la mostra, curata da [[Elena Pontiggia]] ed Elio Santarella, ''Il miraggio della liricità'' dove Aricò presenta opere del 1967 e del 1970.
 
Nell'ottobre 2014 inaugura alle Gallerie d’Italia - Piazza Scala la mostra ''Rodolfo Aricò. Pittura inquieta'', dedicata all'ultima stagione creativa dell'artista, con la presentazione di sue opere degli anni Novanta dalle collezioni Intesa Sanpaolo e la prima pubblicazione integrale dei suoi racconti.
Nel 1993 viene invitato con Gianfranco Pardi al Palazzo comunale di Venzone per la mostra ''La memoria dell'antico'' e l'anno successivo partecipa alla mostra ''Venezia e la Biennale'' alla Galleria d'Arte Moderna di Ca' Pesaro a Venezia. Nel 1995 prende parte alla mostra ''Trilogia 5'' al Centro espositivo della Rocca Paolina di Perugia e due anni dopo, nel 1997, presenta alla galleria A arte Studio Invernizzi di Milano opere cariche di spiritualità dal titolo ''Sere'' e partecipa alla mostra ''Gefühle der Konstruktion'' presso il Museum Rabalderhaus di Schwaz. Nel 1998 è invitato alla mostra ''Arte italiana. Ultimi quarant'anni. Pittura aniconica'' presso la Galleria d'Arte Moderna di Bologna.
 
== Mostre ==
Nel 2000 l'Associazione Culturale Amici di Morterone lo invita alla mostra itinerante ''Il corpofigura dell'immagine. Aspetti dell'arte italiana dal dopoguerra ad oggi'' alla Städtische Galerie di Rosenheim, ai Musei Civici di Villa Manzoni a Lecco e alla Städtische Galerie Villa Zanders di Bergisch Gladbach; nello stesso anno l'Istituto di Pittura dell'Accademia di Belle Arti di Bologna presenta la mostra ''Rodolfo Aricò, opere su carta''. Nel 2001 la Galleria Spazio Annunciata di Milano presenta la sua ultima mostra personale.
 
=== Esposizioni personali (selezione) ===
Aricò muore a [[Milano]] il 22 giugno 2002.
 
* ''Rodolfo Aricò'', Galleria Bergamini, Milano, 1957.
Nel 2005 si tiene all'Institut Mathildenhöhe di Darmstadt una sua grande retrospettiva.
* ''Rodolfo Aricò'', {{cita testo|url=http://www.galleriannunciata.com/|titolo=Salone Annunciata|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180511215041/http://www.galleriannunciata.com/ |postscript=nessuno}}, Milano, 1959.
* ''Aricò'', {{cita testo|url=http://www.galleriannunciata.com/|titolo=Salone Annunciata|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180511215041/http://www.galleriannunciata.com/ |postscript=nessuno}}, Milano, 1966.
* ''Aricò 67'', [[L'Attico (galleria d'arte)|Galleria L’Attico]], Roma, 1967.
* ''Rodolfo Aricò. XXXIV Esposizione Internazionale d’Arte La Biennale di Venezia'' (Sala Personale), Padiglione Centrale, Venezia, 1968.
* ''Pondus. Mostra personale di Rodolfo Aricò'', {{cita testo|url=http://www.galleriannunciata.com/|titolo=Salone Annunciata|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180511215041/http://www.galleriannunciata.com/ |postscript=nessuno}}, Milano, 1969.
* ''Rodolfo Aricò'', {{cita testo|url=https://www.bozar.be/|titolo=Palais des Beaux-Arts|postscript=nessuno}}, Bruxelles, 1969.
* ''Aricò'', Deson-Zaks Gallery, Chicago, 1969.
* ''Rodolfo Aricò'', {{cita testo|url=http://studiolacitta.it/|titolo=Studio La Città|postscript=nessuno}}, Verona, 1972.
* ''Rodolfo Aricò'', [[Palazzo Grassi]], Centro Internazionale delle Arti e del Costume, Venezia, 1974.
* ''Aricò'', Padiglione d’Arte Contemporanea - Parco Massari, Ferrara, 1977.
* ''Rodolfo Aricò. Mito e architettura'', [[Casa del Mantegna]], Mantova, 1980.
* ''Rodolfo Aricò'', [[Padiglione d'arte contemporanea di Milano|Padiglione d’Arte Contemporanea]], Milano (con Gianni Colombo), 1984.
* ''Rodolfo Aricò'', Galleria Turchetto/Plurima, Milano, 1989.
* ''Aricò ’70. Carte, progetti, tele. Anni ’60 e ’70'', {{cita testo|url=http://www.grossettiart.it/|titolo=Studio Carlo Grossetti|postscript=nessuno}}, Milano, 1991.
* ''Aricò. Pitture recenti,'' {{cita testo|url=http://www.lorenzelliarte.com/it/homepage|titolo=Lorenzelli Arte|postscript=nessuno|accesso=30 luglio 2019|dataarchivio=12 maggio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180512043813/http://www.lorenzelliarte.com/it/homepage|urlmorto=sì}}, Milano, 1993.
* Rodolfo Aricò, Galleria Turchetto/Plurima, Milano, 1994.
* Rodolfo Aricò, Galleria Corraini, Mantova, 1994.
* ''Rodolfo Aricò. Sere'', {{cita testo|url=https://aarteinvernizzi.it/it/home|titolo=A arte Studio Invernizzi|postscript=nessuno}}, Milano, 1997.
* ''Aricò'', {{cita testo|url=http://www.galleriannunciata.com/|titolo=Spazio Annunciata|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180511215041/http://www.galleriannunciata.com/ |postscript=nessuno}}, Milano, 2001.
* ''Im Element. Die Kraft des Kosmischen und des Irdischen im Werk von Rodolfo Aricò und Rudi Wach,'' {{cita testo|url=http://www.hofburg-innsbruck.at/623/php/index.php|titolo=Kaiserliche Hofburg Innsbruck|postscript=nessuno}}, Innsbruck; Palazzo Trivulzio, Melzo, 2003.
* ''Rodolfo Aricò. Anti-form. Works 1958-1975'', Barbara Behan Contemporary Art, Londra, 2005.
* ''Rodolfo Aricò. Annäherungen an das Absolute'', {{cita testo|url=http://www.mathildenhoehe.eu/|titolo=Institut Mathildenhöhe Darmstadt|postscript=nessuno}}, Darmstadt, 2005.
* ''Rodolfo Aricò. Un erotico germinante. L’opera di Rodolfo Aricò negli anni Ottanta'', {{cita testo|url=https://aarteinvernizzi.it/it/home|titolo=A arte Studio Invernizzi|postscript=nessuno}}, Milano, 2009.
* ''Rodolfo Aricò'', in ''Postwar. Protagonisti italiani'', [[Peggy Guggenheim Collection|Collezione Peggy Guggenheim]], Venezia, 2013.
* ''Rodolfo Aricò. Pittura inquieta. Gli anni Novanta'', {{cita testo|url=http://www.gallerieditalia.com|titolo=Gallerie d’Italia}} - Piazza della Scala, Milano, 2014.
* ''Omaggio a Rodolfo Aricò'', [[Accademia di belle arti di Brera|Accademia di Belle Arti di Brera]], Milano, 2014.
* ''Rodolfo Aricò. Line of Demarcation'', {{cita testo|url=https://www.luxembourgdayan.com/|titolo=Luxembourg&Dayan|postscript=nessuno}}, Londra, 2016.
 
=== Esposizioni collettive (selezione) ===
Nel 2013 la [[Peggy Guggenheim Collection]] di Venezia gli dedica uno speciale approfondimento espositivo ed editoriale in occasione della mostra ''Postwar. Protagonisti italiani''. Nell'ottobre 2014 inaugura alle [http://www.gallerieditalia.com/it/ Gallerie d’Italia] - Piazza Scala la mostra ''Rodolfo Aricò. Pittura inquieta'', dedicata all'ultima stagione creativa dell'artista, con la presentazione di sue opere degli anni Novanta dalle collezioni Intesa Sanpaolo e la prima pubblicazione integrale dei suoi racconti.
 
* ''Mostra della giovane pittura italiana'',Yale University, New Haven, 1957.
== Principali mostre ==
* ''Giovani artisti italiani'', [[Palazzo della Permanente]], Milano, 1958.
 
* ''Possibilità di relazione'', [[L'Attico (galleria d'arte)|Galleria L’Attico]], Roma, 1960.
=== Esposizioni personali ===
* ''7 Italian Artists'', Cambridge Art Association, Boston, 1961.
'''1957'''
* ''A First American Showing of 7 Young Artists from Milan'', Cambridge Art Association, Boston, 1962.
* ''Rodolfo Aricò'', Galleria Bergamini, Milano.
* ''Alternative attuali. Rassegna Internazionale. Architettura, pittura, scultura d’avanguardia'', Castello Cinquecentesco, L’Aquila, 1962.
'''1959'''
* ''Oltre l’Informale. IV Biennale Internazionale d’Arte'', Palazzo del Kursal, San Marino, 1963.
* ''Rodolfo Aricò'', Salone Annunciata, Milano.
* ''VII Bienal de São Paulo'', San Paolo, 1963.
'''1962'''
* ''XXXII Esposizione Internazionale d’Arte La Biennale di Venezia'', Padiglione Centrale, Venezia, 1964.
* ''Aricò'', Salone Annunciata, Milano.
* ''IX Quadriennale Nazionale d’Arte di Roma'', [[Palazzo delle Esposizioni]], Roma, 1965.
'''1963'''
* ''Aspetti dell’Arte Italiana Contemporanea'', [[Galleria nazionale d'arte moderna e contemporanea|Galleria Nazionale d’Arte Moderna]], Roma, 1966.
* ''Aricò'', Galleria La Bussola, Torino.
* ''XXIème Salon des Réalités Nouvelles'', Parigi, 1966.
'''1966'''
* ''XXXIV Esposizione Internazionale d’Arte La Biennale di Venezia'', Padiglione Centrale, Venezia, 1968.
* ''Rodolfo Aricò'', Galleria Ferrari, Verona.
* ''Painting & Sculpture Today'', Indianapolis Museum of Art, Indianapolis, 1970.
* ''Aricò'', Salone Annunciata, Milano.
* ''I Mostra Internazionale d’arte “Hommage à Joan Miró”'', Ciutat de Granollers, Barcellona, 1971.
'''1967'''
* ''Aricò, Ortelli, Plessi, Pozzati, Sarri. XXXVI Esposizione Internazionale d’Arte La Biennale di Venezia'', Padiglione Venezia, Venezia, 1972.
* ''Aricò 67'', Galleria L’Attico, Roma.
* ''Iononrappresentonullaiodipingo'', {{cita testo|url=http://studiolacitta.it/|titolo=Studio La Città|postscript=nessuno}}, Verona, 1973.
* ''Rodolfo Aricò'', Libreria Galleria G. Greco, Mantova.
* ''Peinture italienne aujourd’hui. Italian Painting Today. Pittura Italiana Oggi'', Galerie Espace, Montréal; Galerie Templon, Parigi, 1975.
* ''Aricò'' Galleria Stefanoni, Lecco.
* ''I nodi della rappresentazione'', Pinacoteca Comunale, Loggetta Lombardesca, Ravenna, 1978.
'''1968'''
* ''RodolfoArti AricòVisive ’82. XXXIVXL Esposizione Internazionale d’Arte La Biennale di Venezia'' (Sala Personale), Padiglione Centrale, Venezia, 1982.
* ''1960-1985. Aspekte der italienischen Kunst'', Frankfurter Kunstverein, Frankfurt am Main; Haus am Waldsee, Berlino; Kunstverein Hannover, Hannover; Bregenzer Kunstverein Künstlerhaus, Bregenz; Hochschule für angewandte Kunst, Vienna, 1985.
'''1969'''
* ''Colore. Teoria, ricerca, intuizione. XLII Esposizione Internazionale d’Arte La Biennale di Venezia'', Giardini di Castello, Corderie dell’Arsenale, Venezia, 1986.
* ''Pondus. Mostra personale di Rodolfo Aricò'', Salone Annunciata, Milano.
* ''Il museo degli artisti'', Spazio espositivo Augusta Manzoni, Morterone, 1988.
* ''Aricò'', Galleria Ferrari, Verona.
* ''Impegno e poetica della pittura italiana'', Auditorium Opera Pia De Ferrari, Moconesi; Museo Casabianca, Malo; Galleria San Luca, Bologna, 1992.
* ''Aricò 66-69'', Galleria Stefanoni, Lecco.
* ''Venezia e la Biennale: percorsi del gusto. XLVI Esposizione Internazionale d’Arte La Biennale di Venezia'', Palazzo Ducale e Ca’ Pesaro, Venezia, 1995.
* ''Rodolfo Aricò'', Palais des Beaux-Arts, Bruxelles.
* ''Gefühle der Konstruktion. Künstler in Italien seit 1945. Il sentimento della costruzione. Artisti in Italia dal dopoguerra ad oggi'', Museum Rabalderhaus, Schwaz, 1997.
* ''Aricò'', Deson-Zaks Gallery, Chicago.
* ''Proiezioni 2000. Lo spazio delle arti visive nella società multimediale. XIII Esposizione Nazionale Quadriennale d’Arte di Roma'', [[Palazzo delle Esposizioni]], Roma, 1999.
'''1970'''
* ''Zwischen Figur und Körper. Aspekte der italienischen Kunst der Nachkriegszeit. Il corpofigura dell’immagine. Aspetti dell’arte italiana dal dopoguerra ad oggi'', Städtische Galerie Rosenheim, Rosenheim; Musei Civici Villa Manzoni, Lecco; Städtische Galerie Villa Zanders, Bergisch Gladbach, 2000.
* ''Aricò'', Salone Annunciata, Studio Marconi, Milano.
* ''Pittura Analitica. I percorsi italiani 1970-1980'', [[Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente|Museo della Permanente]], Milano, 2007.
* ''Aricò'', Galleria d’Arte “La Chiocciola”, Padova.
* ''Hot Spots. Rio de Janeiro / Milano-Torino / Los Angeles 1956 - 1969'', Kunsthaus Zürich, Zurigo, 2009.
'''1971'''
* ''Temi & Variazioni. Dalla grafia all’azzeramento'', [[Peggy Guggenheim Collection]], Venezia, 2009.
* ''Aricò'', Galleria Il Segnapassi, Pesaro.
* ''Gli irripetibili anni 60. Un dialogo tra Roma e Milano'', Fondazione Roma Museo - Palazzo Cipolla, Roma, 2011.
'''1972'''
* ''Cantiere del’900. Opere dalle collezioni Intesa Sanpaolo'', {{cita testo|url=http://www.gallerieditalia.com/it/|titolo=Gallerie d’Italia|accesso=19 novembre 2019|dataarchivio=24 febbraio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180224115929/http://www.gallerieditalia.com/it/|urlmorto=sì}} - Piazza Scala, Milano, 2012.
* ''Rodolfo Aricò'', Studio La Città, Verona.
* ''Postwar. Protagonisti italiani'', [[Peggy Guggenheim Collection]], Venezia, 2013.
* ''Rodolfo Aricò. La casa'', Salone Annunciata, Milano.
'''1973'''
* ''Rodolfo Aricò'', Galleria Vinciana, Milano.
* ''Aricò'', Studio 3Bi, Bolzano.
* ''Aricò'', Galleria Godel, Roma.
* ''Per una utopia post-storica'', Studio La città, Verona.
'''1974'''
* ''Rodolfo Aricò (Carte)'', Centro d’arte Santelmo, Salò.
* ''Rodolfo Aricò'', Palazzo Grassi, Centro Internazionale delle Arti e del Costume, Venezia.
'''1975'''
* ''Rodolfo Aricò. “Progetti”'', Centro Jabik & Colophon, Milano.
* ''Aricò'', Galleria d’Arte Il Sole, Bolzano.
'''1976'''
* ''Rodolfo Aricò'', Galleria d’Arte La Piramide, Firenze.
* ''Rodolfo Aricò'', Galleria Ferrari, Verona.
* ''Rodolfo Aricò,'' Grafica Studio, Bologna.
* ''Aricò'', Tommaseo Galleria d’Arte, Trieste.
'''1977'''
* ''Aricò'', Padiglione d’Arte Contemporanea - Parco Massari, Ferrara.
'''1978'''
* ''Rodolfo Aricò'', Salone Annunciata, Milano.
* ''Rodolfo Aricò'', Galleria “Il Chiodo”, Mantova.
* ''Rodolfo Aricò'', Galleria d’Arte Il Sole, Bolzano.
'''1979'''
* ''Aricò'', Inter Arch, Ancona.
* ''Rodolfo Aricò'', Trimarchi Arte Moderna, Modena.
'''1980'''
* ''Rodolfo Aricò. Mito e architettura'', Casa del Mantegna, Mantova.
'''1982'''
* ''Rodolfo Aricò. “Cartenote”'', Studio D’Ars, Milano.
'''1983'''
* ''Rodolfo Aricò. Mito e architettura. In progetto'', Galleria d’Arte “La Chiocciola”, Padova.
'''1984'''
* ''Rodolfo Aricò'', Padiglione d’Arte Contemporanea, Milano (con Gianni Colombo).
'''1985'''
* ''Rodolfo Aricò'', Salone Annunciata, Milano.
'''1986'''
* ''Rodolfo Aricò'', Galleria d’Arte Plurima, Udine.
'''1987'''
* ''Rodolfo Aricò. Tele e carte recenti'', Studio Marconi, Milano.
* ''Rodolfo Aricò'', Galleria d’Arte Il Sole, Bolzano.
'''1988'''
* ''Rodolfo Aricò. Gli elementi leggeri del sensibile. Opere dal 1969 al 1988'', Galleria 2E, Suzzara.
'''1989'''
* ''Rodolfo Aricò'', Galleria Turchetto/Plurima, Milano.
'''1990'''
* ''Rodolfo Aricò. Carte Recenti'', Galleria d’Arte Plurima, Udine.
'''1991'''
* ''Aricò. Carte, progetti e piccole sculture recenti'', Galleria Turchetto/Plurima, Milano.
* ''Aricò ’70. Carte, progetti, tele. Anni ’60 e ’70'', Studio Carlo Grossetti, Milano.
* ''Rodolfo Aricò. Dodici mesi, quattro stagioni'', Baleri Italia, Milano.
* ''Rodolfo Aricò. Opere recenti'', Galleria Turchetto/plurima, Milano.
'''1992'''
* ''Rodolfo Aricò'', Galleria Ferrari, Verona.
* ''Rodolfo Aricò'', Galleria Baska, Bologna.
'''1993'''
* ''Aricò. Pitture recenti,'' Lorenzelli Arte, Milano.
* ''Rodolfo Aricò'', Galleria d’Arte Plurima, Udine.
'''1994'''
* Rodolfo Aricò, Galleria Turchetto/Plurima, Milano.
* Rodolfo Aricò, Galleria Corraini, Mantova.
'''1996'''
* ''Rodolfo Aricò. Opere recenti'', Galleria d’Arte Plurima, Udine.
* ''Rodolfo Aricò'', Galleria Spazia, Bologna.
'''1997'''
* ''Rodolfo Aricò. Sere'', A arte Studio Invernizzi, Milano.
'''1999'''
* ''Rodolfo Aricò'', Liba Arte Contemporanea, Pontedera.
'''2000'''
* ''Rodolfo Aricò. Opere su carta'', Accademia di Belle Arti - Istituto di Pittura, Bologna.
* ''Rodolfo Aricò'', Sante Moretto Arte, Monticello Conte Otto.
'''2001'''
* ''Aricò'', Spazio Annunciata, Milano.
'''2003'''
* ''Im Element. Die Kraft des Kosmischen und des Irdischen im Werk von Rodolfo Aricò und Rudi Wach,'' Kaiserliche Hofburg Innsbruck, Innsbruck; Palazzo Trivulzio, Melzo.
'''2004'''
* ''La pittura come procedimento attivo di Rodolfo Aricò'', A arte Studio Invernizzi, Milano.
'''2005'''
* ''Rodolfo Aricò. Instabile confine'', Accademia di Belle Arti di Brera, Milano.
* ''Rodolfo Aricò. Anti-form. Works 1958-1975'', Barbara Behan Contemporary Art, London.
* ''Jon Groom - Rodolfo Aricò'', GK Galerie König, Hanau.
* ''Rodolfo Aricò. Annäherungen an das Absolute'', Institut Mathildenhöhe Darmstadt, Darmstadt.
'''2007'''
* ''Omaggio a Rodolfo Aricò'', Galleria Plurima, Udine.
* ''Rodolfo Aricò'', Elleni Galleria d’Arte, Bergamo.
'''2009'''
* ''Rodolfo Aricò. Un erotico germinante. L’opera di Rodolfo Aricò negli anni Ottanta'', A arte Studio Invernizzi, Milano.
* ''Rodolfo Aricò  Carlo Ciussi'', Ars Now Seragiotto, Padova.
'''2013'''
* ''Rodolfo Aricò'', in ''Postwar. Protagonisti italiani'', Collezione Peggy Guggenheim, Venezia.
'''2014'''
* ''Rodolfo Aricò. Pittura inquieta. Gli anni Novanta'', [http://www.gallerieditalia.com Gallerie d’Italia] - Piazza della Scala, Milano.
* ''Rodolfo Aricò. Uno sguardo senza soggezione'', A arte Invernizzi, Milano.
* ''Rodolfo Aricò. Uno sguardo senza soggezione'', Lorenzelli Arte, Milano.
* ''Rodolfo Aricò. 1965-1972, Germinazione di un’idea'', Galleria Il Ponte, Firenze.
* ''Rodolfo Aricò. Icona nuda opere dal 1985 al 2001'', Annunciata Galleria d’Arte, Milano.
* ''Omaggio a Rodolfo Aricò'', Accademia di Belle Arti di Brera, Milano.
 
'''2015'''
* ''Rodolfo Aricò'', Grossetti arte contemporanea, Milano.
 
'''2016'''
* ''Rodolfo Aricò. Line of Demarcation'', Luxembourg&Dayan, Londra.
 
=== Esposizioni collettive (selezione) ===
'''1956'''
* ''Aricò, Bellandi'', Galleria Pater, Milano.
* ''Aricò, Banchieri, Ferroni, Gasparini, Romagnini, Vaglieri'', Galleria Bergamini, Milano
'''1957'''
* ''Esposizione della giovane pittura italiana (VI Festival Mondiale della Gioventù e degli Studenti)'', Moskvá.
* ''Mostra della giovane pittura italiana'',Yale University, New Haven.
'''1958'''
* ''Giovani artisti italiani'', Palazzo della Permanente, Milano.
'''1959'''
* ''Festival dei Due mondi'', Spoleto.
'''1960'''
* ''Possibiltà di relazione'', Galleria L’Attico, Roma.
'''1961'''
* ''Biennale di pittura'', San Marino.
* ''I Mostra Nazionale di Pittura Contemporanea “Città di Marsala”'', Marsala.
* Glynn Vivian Gallery, Swansea.
* ''7 Italian Artists'', Cambridge Art Association, Boston.
* ''Biennale Internazionale d’Arte'', Palazzo del Turismo, San Marino.
'''1962'''
* ''Nuove prospettive della pittura italiana'', Palazzo di Re Enzo, Bologna.
* ''A First American Showing of 7 Young Artists from Milan'', Cambridge Art Association, Boston.
* ''Alternative attuali. Rassegna Internazionale. Architettura, pittura, scultura d’avanguardia'', Castello Cinquecentesco, L’Aquila.
'''1963'''
* ''Adami, Aricò, Ceretti, Pozzati, Romagnoni, Rossello, Vaglieri, Volpini'', Galleria Levi Arte Contemporanea, Milano.
* ''Oltre l’Informale. IV Biennale Internazionale d’Arte'', Palazzo del Kursal, San Marino.
* ''Aspetti dell’arte contemporanea'', Castello Cinquecentesco, L’Aquila.
* ''VII Bienal de São Paulo'', São Paulo.
'''1964'''
* ''XXXII Esposizione Internazionale d’Arte La Biennale di Venezia'', Padiglione Centrale, Venezia.
* ''Maestri italiani nell’arte contemporanea'', Palazzo Jelmoli, Locarno.
'''1965'''
* ''V Biennale Internazionale d’Arte'', San Marino.
* ''IX Quadriennale Nazionale d’Arte di Roma'', Palazzo delle Esposizioni, Roma.
* ''Mostra di pittura italiana contemporanea'', München.
'''1966'''
* Moderne kunst aus Italien, Dortmund.
* ''Aspetti dell’Arte Italiana Contemporanea'', Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma.
* ''XXIème Salon des Réalités Nouvelles'', Paris.
* ''Konfrontation 1966'', Galerie Heide Hildebrand, Klagenfurt.
'''1967'''
* ''Nuove tecniche d’immagine. VI Biennale Internazionale d’Arte Repubblica di San Marino'', Palazzo dei Congressi, San Marino
* ''Exhibition of Contemporary Italian Art'', National Museum of Modern Art, Tokyo.
'''1968'''
* ''Aricò, Battaglia, Colombo, Cordioli, Del Ponte, Emma, Marzot, Ramosa'', Salone Annunciata, Milano.
* ''XXXIV Esposizione Internazionale d’Arte La Biennale di Venezia'', Padiglione Centrale, Venezia.
'''1969'''
* ''Aricò, Battaglia, Colombo, Cordioli, Del Ponte, Emma, Marzot, Ramosa'', Galleria Christian Stein, Torino.
* ''Europalia 69. Saison italienne'', Palais des Beaux-Arts, Bruxelles.
* ''Det Italienske Kulturinstitut'', København.
'''1970'''
* ''Possibilità di relazione. Una mostra dieci anni dopo'', Palazzo dei Diamanti, Ferrara.
* ''Painting & Sculpture Today'', Indianapolis Museum of Art, Indianapolis.
'''1971'''
* ''Immagine oggi in Italia. Opere e progetti per una registrazione dei lavori in corso'', Villa Manzoni, Lecco.
* ''I Mostra Internazionale d’arte “Hommage à Joan Miró”'', Ciutat de Granollers, Barcelona.
* ''Illumination'', Internazionale Graphik aus Italien, Galerie Makon, Klagenfurt.
'''1972'''
* ''I.K.I.'', Düsseldorf.
* ''Aricò, Ortelli, Plessi, Pozzati, Sarri. XXXVI Esposizione Internazionale d’Arte La Biennale di Venezia'', Padiglione Venezia, Venezia.
'''1973'''
* ''Iononrappresentonullaiodipingo. Rodolfo Aricò, Carlo Battaglia, Giorgio Griffa, Claudio Verna'', Studio La Città, Verona.
* ''Tempi di percezione'', Casa della Cultura, Livorno; Galleria La Polena, Genova; Galerie Merian, Krefeld.
* ''La ricerca estetica dal 1960 al 1970. X Esposizione Nazionale Quadriennale d’Arte di Roma'', Palazzo delle Esposizioni, Roma.
'''1975'''
* ''Peinture italienne aujourd’hui. Italian Painting Today. Pittura Italiana Oggi'', Galerie Espace, Montréal; Galerie Templon, Paris.
* ''Trompe l’oeil. Aricò, Celli, Coletta, Legnaghi, Lewitt, Magnoni, Panting, Pardi, Schoonhoven, Schuler, Uncini'', Galleria Stendhal, Milano.
'''1978'''
* ''I nodi della rappresentazione'', Pinacoteca Comunale, Loggetta Lombardesca, Ravenna.
'''1982'''
* ''Arti Visive ’82. XL Esposizione Internazionale d’Arte La Biennale di Venezia'', Padiglione Centrale, Venezia.
* ''Arte italiana 1960-1982'', Hayward Gallery, Institute of Contemporary Arts, London.
'''1985'''
* ''Intelligenza dell’effetto. La messinscena dell’opera d’arte. Adriano Altamira, Rodolfo Aricò, Gianni Colombo, Fernando De Filippi, Diego Esposito, Pietro Gilardi, Ugo La Pietra, Hidetoshi Nagasawa, Giulio Paolini, Gianfranco Pardi, Pino Pinelli, Antonio Trotta, Franco Vaccari'', Palazzo Dugnani, Milano.
* ''Equilibrio Rodolfo Aricò, Bruno Conte, Paolo Cotani, Riccardo Guarnieri, Carlo Lorenzetti, Giulia Napoleone, Claudio Olivieri, Claudio Verna, Giuseppe Uncini, Luisa Zanibelli'', Palazzo Borghese, Roma.
* ''1960-1985. Aspekte der italienischen Kunst'', Frankfurter Kunstverein, Frankfurt am Main; Haus am Waldsee, Berlin; Kunstverein Hannover, Hannover; Bregenzer Kunstverein Künstlerhaus, Bregenz; Hochschule für angewandte Kunst, Wien.
'''1986'''
* ''Utopia. Josef Albers, Getulio Alviani, Max Bill, Rodolfo Aricò, Bruno Munari, Agostino Bonalumi, Victor Pasmore, Enrico Castellani, Victor Vasarely, Grazia Varisco'', Galleria Annunciata, Milano.
* ''Una ragione inquieta. Aricò, Castellani, Ciussi, Dadamaino, Legnaghi, Nigro, Pardi, Pinelli'', Palazzo Municipale, Morterone. Colore. Teoria, ricerca, intuizione. XLII ''Esposizione Internazionale d’Arte La Biennale di Venezia'', Giardini di Castello, Corderie dell’Arsenale, Venezia.
'''1988'''
* ''Il museo degli artisti'', Spazio espositivo Augusta Manzoni, Morterone.
'''1989'''
* ''Arte contemporanea per un museo.10 anni di acquisizioni delle Civiche Raccolte d’Arte di Milano'', Padiglione d’Arte Contemporanea, Milano.
'''1990'''
* ''Divina mania. Una poetica bicipite. Aricò, Ciussi, Pinelli'', Palazzo Municipale, Vignate.
* ''L’occhio sull’informale: una scelta anomala'', Studio Carlo Grossetti, Milano.
* ''La pelle dell’arte. Riflessioni sulla superficie'', Palazzo Municipale, Morterone; Istituto d’Arte Dosso Dossi, Ferrara.
'''1992'''
* ''Impegno e poetica della pittura italiana. Nigro, Turcato, Dorazio, Aricò, Ciussi, Guarneri, Verna, Griffa, Pinelli, Bargoni, Satta, Asdrubali, Querci, Pellegrini, Arlotta'', Auditorium Opera Pia De Ferrari, Moconesi; Museo Casabianca, Malo; Galleria San Luca, Bologna.
'''1993'''
* ''La memoria dell’antico. Pittura: Rodolfo Aricò. Scultura: Gianfranco Pardi'', Palazzo Comunale, Venzone.
* ''XXXII Biennale Nazionale d’Arte Città di Milano. L’immagine eclettica'', Palazzo della Permanente, Accademia di Brera - Sala Napoleonica, Milano.
'''1995'''
* ''Venezia e la Biennale: percorsi del gusto. XLVI Esposizione Internazionale d’Arte La Biennale di Venezia'', Palazzo Ducale e Ca’ Pesaro, Venezia.
'''1997'''
* ''Gefühle der Konstruktion. Künstler in Italien seit 1945. Il sentimento della costruzione. Artisti in Italia dal dopoguerra ad oggi'', Museum Rabalderhaus, Schwaz.
* ''Die andere richtung der Kunst. Abstrakte Kunst Italiens ’60 -’90'', DuMontkunsthalle, Köln.
* ''Milano 1950-59. Il rinnovamento della pittura in Italia'', Palazzo dei diamanti, Ferrara.
'''1998'''
* ''La luce dell’invisibile. Rodolfo Aricò, Agostino Bonalumi, Paolo Minoli, Claudio Olivieri, Valentino Vago, Walter Valentini nell’ambito di “La luce e altre cose. Momenti dell’arte a Milano 1930-1990”'', Fondazione Le Stelline, Milano.
* ''Lo spazio ridefinito. Aricò, Castellani, Coletta, Dadamaino, Garutti, Nagasawa, Pinelli, Staccioli, Vago, Varisco'', Villa Burba, Rho; Villa Litta, Lainate; Villa Borromeo, Senago.
'''1999'''
* ''Proiezioni 2000. Lo spazio delle arti visive nella società multimediale. XIII Esposizione Nazionale Quadriennale d’Arte di Roma'', Palazzo delle Esposizioni, Roma.
'''2000'''
* ''Zwischen Figur und Körper. Aspekte der italienischen Kunst der Nachkriegszeit. Il corpofigura dell’immagine. Aspetti dell’arte italiana dal dopoguerra ad oggi. Lucio Fontana, Mario Nigro, Piero Manzoni, Enrico Castellani, Gianni Colombo, Dadamaino, Rodolfo Aricò, Pino Pinelli, Mauro Staccioli, Gianni Asdrubali, Bruno Querci, Nelio Sonego'', Städtische Galerie Rosenheim, Rosenheim; Musei Civici Villa Manzoni, Lecco; Städtische Galerie Villa Zanders, Bergisch Gladbach.
'''2001'''
* ''Figure astratte. Esperienze internazionali della pittura aniconica'', Palazzo Rospigliosi, Roma.
'''2002'''
* ''Carlo Invernizzi. Natura Naturans'', Palazzo Trivulzio, Melzo.
'''2003'''
* ''Pittura analitica. Una ricognizione storica. Italia 1966-1978'', Museo Angelo Bozzola, Castello Visconteo-Sforzesco, Galliate.
'''2004'''
* ''L’incanto della pittura. Percorsi dell’arte italiana del secondo Novecento'', Casa del Mantegna, Mantova.
'''2007'''
* ''Pittura Analitica. I percorsi italiani 1970-1980'', Museo della Permanente, Milano.
'''2008'''
* ''Pittura Aniconica. Percorsi tra arte e critica in Italia 1968-2007'', Casa del Mantegna, Mantova.
* ''Time & Place: Milan/Turin, 1958-1968'', Moderna Museet, Stockholm.
'''2009'''
* ''Hot Spots. Rio de Janeiro / Milano-Torino / Los Angeles 1956 - 1969'', Kunsthaus Zürich, Zürich.
* ''Temi & Variazioni. Dalla grafia all’azzeramento'', Peggy Guggenheim Collection, Venezia.
'''2011'''
* ''Gli irripetibili anni 60. Un dialogo tra Roma e Milano'', Fondazione Roma Museo - Palazzo Cipolla, Roma.
* ''Temi & Variazioni. Scrittura e spazio / Gastone Novelli e Venezia'', Peggy Guggenheim Collection, Venezia.
'''2012'''
* ''Cantiere del’900. Opere dalle collezioni Intesa Sanpaolo'', [http://www.gallerieditalia.com/it/ Gallerie d’Italia] - Piazza Scala, Milano.
 
== Nei musei ==
* ''Immagine della Luce. Artisti della contemporaneità internazionale per Villa Clerici'', Galleria d’Arte Sacra dei Contemporanei di Villa Clerici, Milano.
* [[MAGI '900]] di [[Pieve di Cento]] ([[Provincia di Bologna|BO]])
'''2013'''
* ''Postwar. Protagonisti italiani'', Peggy Guggenheim Collection, Venezia.
'''2015'''
* ''Proportio'', Palazzo Fortuny, Venezia.
'''2016'''
* ''Da Vicino. “In ascolto dell’inudibile risuono dell’opera”'', A arte Invernizzi, Milano.
 
== Bibliografia ==
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=== Pubblicazioni e cataloghi monografici (selezione) ===
* [[Roberto Sanesi]], ''Reperti. Per uno studio sulla pittura di Rodolfo Aricò'', Edizioni del Triangolo, Milano, 1965.
* ''Aricò'', catalogo della mostra, testi di [[Maurizio Fagiolo dell'Arco|Maurizio Fagiolo dell’Arco]], Salone Annunciata, Milano, 1966.
* ''Aricò 67'', catalogo della mostra, a cura di [[Giulio Carlo Argan]], Galleria L’Attico, Roma, 1967.
* ''Rodolfo Aricò'', catalogo, XXXIV [[Biennale di Venezia]], Venezia/Galleria Salone Annunciata, Milano, 1968.
* ''Rodolfo Aricò. La casa'', catalogo della mostra, Salone Annunciata, Milano, 1972.
* ''Rodolfo Aricò'', catalogo della mostra, a cura di [[Guido Ballo]], Galleria Vinciana, Milano, 1973.1976
* ''Rodolfo Aricò. Mito e architettura'', catalogo della mostra, a cura di Gianni Contessi, testi di [[Gino Baratta]], [[Francesco Bartoli]], [[Casa del Mantegna]], Mantova, 1980.
* ''Rodolfo Aricò'', catalogo della mostra, a cura di [[Guido Ballo]], [[Padiglione d'arte contemporanea di Milano|Padiglione d’Arte Contemporanea]], Milano, 1984.
* ''Rodolfo Aricò'', catalogo della mostra, a cura di [[Giovanni Maria Accame]], Galleria Turchetto/Plurima, Milano, 1989.
* ''Aricò. L’inquietudine della ragione'', a cura di [[Giovanni Maria Accame]], Electa, Milano, 1990.
* ''Im Element. Die Kraft des Kosmischen e des Irdischen im Werk von Rodolfo Aricò. Annäherungen undan Rudidas WachAbsolute'', catalogo della mostra, a cura di ElmarKlaus ZornWolbert, testi di Luca Massimo Barbero, Claudio Cerritelli, [[Massimo Donà]], Carlo Invernizzi, Lorenzo Mango, [Marco Meneguzzo, {{cita testo|url=http://www.francescapola.it/ |titolo=Francesca Pola]|postscript=nessuno}}, Carlo[[Concetto InvernizziPozzati]], KaiserlicheAntonella HofburgSoldaini, Innsbruck;Klaus AssociazioneWolbert, CulturaleElmar AmiciZorn, diInstitut Mathildenhöhe MorteroneDarmstadt, MorteroneDarmstadt, 20032005.
* ''La pittura come procedimento attivo di Rodolfo Aricò'', catalogo della mostra, a cura di Luca Massimo Barbero, A arte Studio Invernizzi, Milano, 2004.
* ''Rodolfo Aricò. Annäherungen an das Absolute'', catalogo della mostra, a cura di Klaus Wolbert, testi di Luca Massimo Barbero, Claudio Cerritelli, [[Massimo Donà]], Carlo Invernizzi, Lorenzo Mango, Marco Meneguzzo, [http://www.francescapola.it/ Francesca Pola], [[Concetto Pozzati]], Antonella Soldaini, Klaus Wolbert, Elmar Zorn, Institut Mathildenhöhe Darmstadt, Darmstadt, 2005.
* ''Aricò'', catalogo della mostra, a cura di Luca Massimo Barbero, [[Peggy Guggenheim Collection|Collezione Peggy Guggenheim]], Venezia, 2013.
* ''Rodolfo Aricò. Pittura inquieta. Gli anni Novanta'' ([{{cita testo|url=http://www.gallerieditalia.com/it/ |titolo=Gallerie d’Italia]|accesso=19 novembre 2019|dataarchivio=24 febbraio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180224115929/http://www.gallerieditalia.com/it/|urlmorto=sì}} - Piazza Scala, Milano), catalogo della mostra, a cura di [{{cita testo|url=http://www.francescapola.it/ |titolo=Francesca Pola]|postscript=nessuno}}, [[Skira]], Milano, 2014.
* ''Rodolfo Aricò. Uno sguardo senza soggezione'', catalogo della mostra, a cura di Luca Massimo Barbero, testo di Daria Ghirardini, {{cita testo|url=https://aarteinvernizzi.it/it/home|titolo=A arte Invernizzi}}, {{cita testo|url=http://www.lorenzelliarte.com/it/homepage|titolo=Lorenzelli Arte|postscript=nessuno|accesso=30 luglio 2019|dataarchivio=12 maggio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180512043813/http://www.lorenzelliarte.com/it/homepage|urlmorto=sì}}, Archivio Aricò, Milano, 2014.
* ''Omaggio a Rodolfo Aricò'', catalogo della mostra, a cura di RoberrtoRoberto Casiraghi, Claudio Cerritelli e Marco Meneguzzo, [[Accademia di belle arti di Brera|Accademia di Belle Arti di Brera]], Milano, 2014.
* ''Rodolfo Aricò. Line of Demarcation'', catalogo della mostra, testi di Claire Gilman, Alex Bacon e [{{cita testo|url=http://www.francescapola.it/ |titolo=Francesca Pola]|postscript=nessuno}}, Luxembourg&Dayan, Londra, 2016.
* ''Rodolfo Aricò. Otto incontri sul teatro'', testi di Rodolfo Aricò, [[Giorgio Albertazzi]], [[Franco Fortini]], [[Eugène Ionesco]], [[Tadeusz Kantor]], [[Gabriele Lavia]], [[Umberto Orsini]], [[Franco Rella]] e [[Josef Svoboda]], Commissione Cultura dell’[[Accademia di belle arti di Brera|Accademia di Brera]] e Archivio Rodolfo Aricò, Milano, 2016.
 
=== Pubblicazioni e cataloghi non monografici (selezione) ===
 
* ''XXXII Esposizione Internazionale d’Arte La Biennale di Venezia'' (Padiglione Centrale, Venezia), catalogo della mostra, Edizioni La [[Esposizione internazionale d'arte di Venezia|Biennale di Venezia]], Venezia, 1964.
* [[Guido Ballo]], ''La linea dell’arte italiana dal simbolismo alle opere moltiplicate'', Edizioni Mediterranee, Roma, 1964.
* ''L’altre cose c’hi v’ho scorte'', catalogo della mostra, a cura di [[Roberto Sanesi]], Vismara Arte Contemporanea, Milano, 1965.
* XXIème Salon des Réalités Nouvelles, catalogo della mostra, testi di [[Maurizio Fagiolo dell'Arco|Maurizio Fagiolo Dell’Arco]], XXIème Salon des Réalités Nouvelles, Paris, 1966.
* ''Rodolfo Aricò'', nell’ambito di “XXXIV Esposizione Internazionale d’Arte La Biennale di Venezia” (Padiglione Centrale, Venezia), catalogo della mostra, Salone Annunciata, Milano, 1968.
* ''Aricò, Ortelli, Plessi, Pozzati, Sarr''i, nell’ambito di “XXXVI Esposizione Internazionale d’Arte La Biennale di Venezia” (Padiglione Venezia, Venezia), catalogo della mostra, Galleria Vinciana, Milano, 1972.
* ''Iononrappresentonullaiodipingo. Rodolfo Aricò, Carlo Battaglia, Giorgio Griffa, Claudio Verna'', catalogo della mostra, testo di [[Maurizio Fagiolo dell'Arco|Maurizio Fagiolo Dell’Arco]], Studio La Città, Verona, 1973.
* ''AGPA ’75 – Attualità Grafica Panorama Artistico'' (Centro Rizzoli, Milano), catalogo della mostra, a cura di [[Roberto Sanesi]], Monza, 1975.
* ''Trompe l’oeil. Aricò, Celli, Coletta, Legnaghi, Lewitt, Magnoni, Panting, Pardi, Schoonhoven, Schuler, Uncini'', catalogo della mostra, testo di Gianni Contessi, Galleria Stendhal, Milano, 1975.
* ''l gioco delle parti/2'' (Galleria Vinciana, Milano), catalogo della mostra, testi di [[Gillo Dorfles]], [[Agostino Bonalumi]], [[Emilio Tadini]], La Nuova Foglio Editrice, Pollenza, 1977.
* ''1960-1977 Arte in Italia. Dall’opera al coinvolgimento. L’opera: simboli e immagini. La linea analitica'', catalogo della mostra, a cura di [[Renato Barilli]], [[Antonio Del Guercio]], [[Filiberto Menna]], [[Galleria civica d'arte moderna e contemporanea|Galleria Civica d’Arte Moderna]], Torino, 1977.
* ''I nodi della rappresentazione'', catalogo della mostra, a cura di Gianni Contessi, Pinacoteca Comunale, Loggetta Lombardesca, Ravenna, 1978.
* ''Linee della ricerca artistica in Italia. 1960/1980'' (Palazzo delle Esposizioni, Roma), catalogo della mostra, a cura di Nello Ponente, testi di [[Maurizio Calvesi (saggista)|Maurizio Calvesi]], [[Vittorio Fagone]], [[Filiberto Menna]], [[Arturo Carlo Quintavalle]], Franco Solmi, Costantino Dardi, De Luca, Roma, 1981.
* ''EquilibrioUna ragione inquieta. Aricò, ConteCastellani, GuarneriCiussi, LorenzettiDadamaino, NapoleoneLegnaghi, UnciniNigro, Pardi, Pinelli'' (Palazzo PretorioMunicipale, CertaldoMorterone), catalogo della mostra, a cura di Andrea B. Del Guercio, testo di [[FaustoGiovanni MelottiMaria Accame]], [[Galleriapoesie nazionaledi d'arteCarlo modernaInvernizzi, ePro contemporanea|GalleriaLoco Nazionale d’Arte Moderna]]Morterone, RomaMorterone, 19841986.
* Carlo Invernizzi, Rodolfo Aricò, ''Rosso blu rosso. Una poesia autografa di Carlo Invernizzi, un collage di Rodolfo Aricò'', Milano, Edizioni Vanni Scheiwiller, 1985.
* ''1960-1985. Aspekte der italienischen Kunst'', catalogo della mostra, testi di Peter Weiermaier, [[Renato Barilli]], [[Flavio Caroli]], [[Concetto Pozzati]], Mazzotta, Milano, 1985.
* ''Una ragione inquieta. Aricò, Castellani, Ciussi, Dadamaino, Legnaghi, Nigro, Pardi, Pinelli'' (Palazzo Municipale, Morterone), catalogo della mostra, a cura di [[Giovanni Maria Accame]], poesie di Carlo Invernizzi, Pro Loco Morterone, Morterone,1986.
* ''Ragione e trasgressione'' (ex Convento di San Rocco, Carpi), catalogo della mostra, a cura di [[Giovanni Maria Accame]], Electa, Milano, 1988.
* ''La pelle dell’arte. Riflessioni sulla superficie'', catalogo della mostra, a cura di Lorenzo Mango, poesia di Carlo Invernizzi, Associazione Culturale Amici di Morterone, Morterone, 1990.
* ''Impegno e poetica della pittura italiana. Nigro, Turcato, Dorazio, Aricò, Ciussi, Guarneri, Verna, Griffa, Pinelli, Bargoni, Satta, Asdrubali, Querci, Pellegrini, Arlotta'', catalogo della mostra, a cura di Claudio Cerritelli, poesia di Carlo Invernizzi, Associazione Culturale Amici di Morterone, Morterone, 1992.
* ''Die andere richtung der Kunst. Abstrakte Kunst Italiens ’60-’90'', catalogo della mostra, a cura di Giorgio Bonomi, Annamaria Maggi, DuMontkunsthalle, Köln, 1997.
* ''Milano 1950-59. Il rinnovamento della pittura in Italia'' (Palazzo dei diamanti, Ferrara), catalogo della mostra, a cura di [[Flaminio Gualdoni]], Civiche Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea, Ferrara.
* ''Lo spazio ridefinito. Aricò, Castellani, Coletta, Dadamaino, Garutti, Nagasawa, Pinelli, Staccioli, Vago, Varisco'' (Villa Burba, Rho; Villa Litta, Lainate; Villa Borromeo, Senago), catalogo della mostra, a cura di Francesco Tedeschi, Edizioni Gabriele Mazzotta, Milano, 1998.
* ''Arte italiana. Ultimi quarant’anni. Pittura aniconica'' (Galleria d’Arte Moderna, Bologna), catalogo della mostra, a cura di Dede Auregli, Claudio Poppi, testo e antologia critica di [[Danilo Eccher]], Skira, Milano, 1998.
* ''Carlo Invernizzi. Natura Naturans'' (Palazzo Trivulzio, Melzo), catalogo della mostra, a cura di Claudio Cerritelli, Libri Scheiwiller, Milano, 2002.
* ''Pittura analitica. Una ricognizione storica. Italia 1966-1978'' (Museo Angelo Bozzola, Castello Visconteo-Sforzesco, Galliate), catalogo della mostra, a cura di Marco Meneguzzo, Edizioni Galleria Fumagalli, Bergamo, 2003.
* ''Pittura Aniconica. Percorsi tra arte e critica in Italia 1968-2007'' (Casa del Mantegna, Mantova), catalogo della mostra, a cura di Claudio Cerritelli, Edizioni Gabriele Mazzotta, Milano, 2008.
* ''Time & Place: Milan/Turin, 1958-1968'', catalogo della mostra, a cura di Luca Massimo Barbero, Cecilia Widenheim, Moderna Museet, Stockholm, 2008.
* ''Hot Spots. Rio de Janeiro / Milano-Torino / Los Angeles 1956-1969'', catalogo della mostra, a cura di Luca Massimo Barbero, Kunsthaus Zürich, Zürich, 2009.
* ''Temi & Variazioni. Dalla grafia all’azzeramento'', catalogo della mostra, a cura di Luca Massimo Barbero, [[Peggy Guggenheim Collection]], Venezia, 2009.
* Giovanni Maria Accame, ''La forma plurale. Opere e artisti in Italia 1947-2000'', Charta, Milano, 2010.
* ''Gli irripetibili anni 60. Un dialogo tra Roma e Milano'' (Fondazione Roma Museo - Palazzo Cipolla, Roma), catalogo della mostra, a cura di Luca Massimo Barbero, Skira, Milano, 2011.
* ''Cantiere del ’900. Opere dalle collezioni Intesa Sanpaolo'' ({{cita testo|url=http://www.gallerieditalia.com/it/|titolo=Gallerie d’Italia|accesso=19 novembre 2019|dataarchivio=24 febbraio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180224115929/http://www.gallerieditalia.com/it/|urlmorto=sì}} - Piazza Scala, Milano), catalogo della mostra, a cura di Francesco Tedeschi, Skira, Milano, 2012.
* ''Temi & Variazioni. Scrittura e spazio / Gastone Novelli e Venezia'', catalogo della mostra, a cura Luca Massimo Barbero, [[Peggy Guggenheim Collection]], Venezia, 2011.
* ''Immagine della Luce. Artisti della contemporaneità internazionale per Villa Clerici'', catalogo della mostra, testi di Paolo Bolpagni, {{cita testo|url=http://www.francescapola.it/|titolo=Francesca Pola|postscript=nessuno}}, poesia di Carlo Invernizzi, Galleria d’Arte Sacra dei Contemporanei di Villa Clerici, Milano, 2012.
* ''Cantiere del ’900. Opere dalle collezioni Intesa Sanpaolo'' ([http://www.gallerieditalia.com/it/ Gallerie d’Italia] - Piazza Scala, Milano), catalogo della mostra, a cura di Francesco Tedeschi, Skira, Milano, 2012.
* ''Immagine della Luce. Artisti della contemporaneità internazionale per Villa Clerici'', catalogo della mostra, testi di Paolo Bolpagni, [http://www.francescapola.it/ Francesca Pola], poesia di Carlo Invernizzi, Galleria d’Arte Sacra dei Contemporanei di Villa Clerici, Milano, 2012.
* ''Postwar. Protagonisti italiani'', catalogo della mostra, [[Peggy Guggenheim Collection]], Venezia, 2013.
* ''Cantiere del ’900 2. Opere dalle collezioni Intesa Sanpaolo'', a cura di Francesco Tedeschi, Skira editore, Milano, 2015.
 
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*''{{cita testo|url=http://www.exibart.com/notizia.asp?IDNotizia=9114&IDCategoria=57|titolo=Rodolfo Aricò - La pittura come procedimento attivo}}'', Exibart, gennaio 2004
* ''{{cita testo|url=http://www.artribune.com/report/2015/01/rodolfo-arico-conquista-milano/|titolo=Rodolfo Aricò conquista Milano}}'', Artribune, gennaio 2015
 
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