Ithell Colquhoun: differenze tra le versioni

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[[File:Head by Ithell Colquhoun.jpg|miniatura|''Head'' di Ithell Colquhoun]]
{{Bio
|Nome = Margaret
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Stilisticamente la sua opera d'arte era affiliata al [[surrealismo]]. Alla fine degli anni '30, Colquhoun faceva parte del Gruppo Surrealista Britannico (''[[British Surrealist Group]]'') prima di essere espulsa perché si rifiutava di rinunciare alla sua associazione con gruppi di occultismo. Si dedicò per tutta la vita all'esoterismo alla ricerca del [[Grande Madre|femminile sacro]].
 
Colquhoun nacque a [[Shillong]], nel [[Bengala orientale ed Assam|Bengala orientale]], nell'[[Presidenze e province dell'India britannica|India britannica]], ma crebbe nel [[Regno Unito]]. Dopo aver studiato alla ''Slade School of Art'', visse brevemente a Parigi, prima di tornare a Londra. Trascorse l'ultima parte della sua vita in [[Cornovaglia]], dove morì nel 1988.
 
== Biografia ==
Margaret Ithell Colquhoun nacque a [[Shillong]], nella provonciaprovincia del [[Bengala orientale ed Assam|Bengala orientale e Assam]], nell'[[Presidenze e province dell'India britannica|India britannica]],<ref name="Phaidon Editors">{{Cita libro|anno=2019|p=106|ISBN=978-0714878775|titolo=Great Women Artists|editore=Phaidon Press}}</ref> figlia di Henry Archibald Colebrooke Colquhoun e Georgia Frances Ithell Manley, due funzionari britannici<ref name="LIX" />. Colquhoun studiò a Rodwell, vicino a [[Weymouth (Dorset)|Weymouth, nel Dorset]], prima di frequentare il ''Cheltenham Ladies' College''.<ref name="ODNB">{{cita web|titolo=Colquhoun, (Margaret) Ithell (1906&ndash;19881906–1988), painter and poet|autore=Michel Remy|anno=2009|lingua=en|sito=Oxford Dictionary of National Biography (online ed.)|editore=Oxford University Press|url=https://www.oxforddnb.com/view/10.1093/ref:odnb/9780198614128.001.0001/odnb-9780198614128-e-64737;jsessionid=97CE72AB95626BBA201350AF86E601D8}}</ref> Si interessò all'[[occultismo]] all'età di 17 anni, dopo aver letto ''[[Abbazia di Thelema|Abbey of Thelema]]'' di [[Aleister Crowley]].<ref name="Morriss">Morrisson, 2014, p. 592.</ref> Colquhoun ottenne l'ammissione alla [[Slade School of Fine Art|''Slade School of Art'']] di Londra nell'ottobre 1927 ed ebbe come insegnanti [[Henry Tonks]] e [[Randolph Schwabe]]. Mentre era alla Slade, si unì alla ''Quest Society'' di [[G.R.S. Mead]] e nel 1930 pubblicò il suo primo articolo, "''The Prose of Alchemy''", nella rivista dell'associazione.<ref name="Morriss" /> Nel 1929, Colquhoun ricevette lo ''Slade's Summer Composition Prize'' per il suo dipinto ''Judith mostraShowing lathe testaHead diof OloferneHolofernes'' (''Judith"[[Giuditta]] Showingmostra thela Headtesta ofdi Holofernes''[[Oloferne]]") e nel 1931 fu esposto alla Royal Academy.<ref name="Tate">{{Cita web|url=https://www.tate.org.uk/art/artists/ithell-colquhoun-931|anno=1997|titolo=Ithell Colquhoun -
1906–1988|accesso=22 maggio 2022|sito=TATE|lingua=en}}</ref> Nonostante i suoi studi alla Slade, Colquhoun fu principalmente un'artista [[autodidatta]].<ref name="ODNB" />
 
Nel 1931, dopo aver lasciato la Slade, Colquhoun si trasferì a [[Parigi]], dove fondò uno studio.<ref name="Tate" /> Lì fu introdotta al [[surrealismo]], leggendo il saggio di [[Peter Neagoe]] ''What is Surrealism?'',<ref>{{Cita libro|anno=2007|p=35|autore=Eric Ratcliffe|titolo=Ithell Colquhoun: Pioneer Surrealist Artist, Occulist, Writer and Poet|editore=Mandrake of Oxford|lingua=en}}</ref> e il suo interesse per il movimento si acuì nel 1936 quando assistette a una conferenza di [[Salvador Dalí]] all'[[Esposizione Internazionale del Surrealismo]] a Londra.<ref name="Ferentinou2" />
 
La prima mostra personale di Colquhoun fu alla Cheltenham Art Gallery nel 1936, a cui seguì nello stesso anno una mostra personale alla Fine Art Society di Londra.<ref name="Tate" /> Nel 1937 entrò a far parte della [[Associazione Internazionale degli Artisti|Artists' International Association]],<ref name="ODNB" /> e alla fine degli anni '30 divenne sempre più associata al movimento surrealista in Gran Bretagna, scrivendo tre articoli per il ''London Bulletin'' nel 1938 e nel 1939,<ref name="Ades">Ades, 1980, p. 40.</ref> facendo visita ad [[André Breton]] a Parigi nel 1939,<ref name="Ferentinou2">{{CiteCita journalpubblicazione|lastcognome=Ferentinou|firstnome=Victoria|yearanno=2011|titletitolo=Ithell Colquhoun, Surrealism, and the Occult|languagelingua=en}}</ref> e nello stesso anno si unìunendosi al ''[[Gruppo surrealista britannico|''British Surrealist Group]]'']].<ref name="ODNB" /> Sempre nel 1939 espose con [[Roland Penrose]] alla Mayor Gallery,<ref name="Tate" /> esponendo 14 [[Pittura a olio|dipinti ad olio]] e due oggetti.<ref name="Ades" />
 
Dopo solo un anno come membro del ''British Surrealist Group'', Colquhoun fu espulsa nel 1940, a causa del suo rifiuto di soddisfare le richieste di E.L.T. Mesens che i surrealisti non dovessero essere membri di nessun altro gruppo, cosa che Colquhoun riteneva avrebbe interferito con i suoi studi sull'occultismo.<ref name="LIX" /><ref name="Ferentinou2" /> Ciò portò all'esclusione di Colquhoun da altre mostre organizzate dai surrealisti britannici, ma ella continuò a lavorare secondo i principi surrealisti.<ref name="Ferentinou2" />
 
Nel 1940 Colquhoun incontrò a Londra l'artista e critico italiano di origine russa [[Toni del Renzio]]. Sebbene inizialmente sembri che Renzio avesse fatto una recensione negativa sull'arte di Colquhoun quando aveva visto il suo lavoro esposto alla mostra dell'A.I.A. anel marzo di quell'anno, in seguito scrisse una lettera a [[Conroy Maddox]] dichiarando di trovarla "«essenzialmente una mistica, quindi individualista, consapevole di essendo un'artista, ansiosa di esporre»." <ref>{{Cita libro|anno=1999|p=226|ISBN=1859282822|autore=Michel Remy|titolo=Surrealism in Britain|editore=Ashgate Publishing Limited|lingua=en}}</ref> Si sposarono nel 1943. Il loro studio a [[Bedford Park (Londra)|Bedford Park]], Londra, secondo Ratcliffe, divenne una casa aperta per amici, altri artisti e persone che la pensavano allo stesso modo. Il matrimonio in seguito divenne un'unione infelice e Matthew Gale scrisse che avevano "«divorziato aspramente"» nel 1947.
 
Dal 1945 Colquhoun visse e lavorò a Parkhill Road, [[Hampstead]]. Nel 1946, Colquhoun acquistò uno studio vicino a [[Penzance]] in [[Cornovaglia]] e divise il suo tempo tra lì e Londra; nel 1957 si trasferì a [[Paul (Cornovaglia)|Paul, in Cornovaglia]]. Tenne mostre personali nel 1947 alla Mayor Gallery, nel 1972 all'Exeter Museum and Art Gallery e nel 1976 alla Newlyn Orion Gallery.<ref>{{cita libro|titolo=Dictionary of Woman Artists|capitolo=Colquhoun, Ithell|lingua=en|anno=1997|volume=1|editore=Fitzroy Dearborn Publishers|p=412|ISBN=1-884964-21-4|url=https://archive.org/details/dictionaryofwome01gaze/page/412}}</ref>
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== Arte ==
Sebbene sia stata formalmente coinvolta nel movimento surrealista in Inghilterra solo per alcuni anni, Colquhoun si è guadagnata la reputazione di surrealista e si è identificata come surrealista per il resto della sua vita.<ref>Hale, 2012, pp. 307–308.</ref> Ha usato molte tecniche [[Automatismo surrealista|automatiche]], che sono state descritte nel primo manifesto surrealista di [[André Breton]] come una caratteristica distintiva del surrealismomovimento,<ref>Hale, 2012, p. 310.</ref> e ha inventato lei stessa diverse tecniche automatiche.<ref name="ODNB" /><ref name="Britannica" />
[[File:Songs_of_Songs_by_Ithell_Colquhoun.jpg|destra|miniatura|''Cantico dei Cantici'', 1933]]
Sebbene sia stata formalmente coinvolta nel movimento surrealista in Inghilterra solo per alcuni anni, Colquhoun si è guadagnata la reputazione di surrealista e si è identificata come surrealista per il resto della sua vita.<ref>Hale, 2012, pp. 307–308.</ref> Ha usato molte tecniche [[Automatismo surrealista|automatiche]], che sono state descritte nel primo manifesto surrealista di [[André Breton]] come una caratteristica distintiva del surrealismo,<ref>Hale, 2012, p. 310.</ref> e ha inventato lei stessa diverse tecniche automatiche.<ref name="ODNB" />
 
Colquhoun ha avuto un precoce interesse per la biologia, e gli studi su piante e fiori sono stati un tema ricorrente nella sua arte nel corso della sua vita. Molti dei suoi primi taccuini contenevano disegni di piante molto dettagliati,<ref>Hale, 2012, p. 308.</ref> e i suoi primi lavori includevano una serie di immagini ingrandite di [[flora]], che occupavano l'intera tela e dipinte quasi con [[fotorealismo]].
 
Il lavoro di Colquhoun ha anche esplorato spesso tematiche di [[sesso (biologia)|sesso]] e [[genere (scienze sociali)|genere]].<ref name="LIX" /><ref>Hale, 2012, p. 313.</ref><ref name="LIX" /> I suoi primi dipinti sono caratterizzati da una forte simbologia genitale e sessuale di stampo [[freud]]iano<ref name="LIX" />, e ritraggono spesso donne potenti di miti e storie bibliche, come ''Gorgon'' (1948) nel primo caso<ref name="LIX" />, o come ''Giuditta che mostra la testa di Oloferne" (''Judith Showing the Head of Holofernes)'') del 1929 e ''"Susanna e gli anziani" (''Susanna and the Elders)'') del 1930 &#x2013; entrambi probabilmenteprobabili omaggi alle opere di [[Artemisia Gentileschi]] sugli stessi temi.<ref>Hale, 2012, p. 312.</ref> Dawn Ades vede il trattamento del genere da parte di Colquhoun come una risposta ai temi maschili e patriarcali nell'arte di altri surrealisti &#x2013; per esempio, dove altri surrealisti disegnavano paesaggi come donne, ''Gouffres Amers'' 1939 di Colquhoun mostra un corpo maschile come paesaggio.<ref name="Ades" />
 
Stilisticamente, alcune sue opere sono state descritte come "«macabre"» e «sinistre"».<ref>{{Cita libro|anno=1989|p=85|titolo=Portrait of the Artist: Artists' Portraits published by 'Art News & Review' 1949-1960|città=Londra|editore=The Tate Gallery|lingua=en}}</ref> Nel 1939 crea l'opera ''Tepid Waters (Rivières Tièdes)'' che viene esposta alla sua mostra personale alla Mayor Gallery dello stesso anno. L'opera aveva un contenuto politico, riferendosi alla [[guerra civile spagnola]].
 
Negli anni '40 Colquhoun iniziò a creare opere che esplorassero i temi della [[coscienza]] e del [[subconscio]]. Il suo interesse per la [[psicologia]] e i [[sogni]] la collegava anche al movimento surrealista.<ref name="LIX" /> I suoi dipinti di questo filone sono caratterizzati da una forte simbologia genitale e sessuale di stampo [[freud]]iano, come ''Gorgon'' (1948).<ref name="LIX" />
 
Utilizzò una vasta gamma di materiali e metodi, come [[decalcomania]]<ref name="LIX" />, [[fumage]], [[Frottage (arte)|frottage]] e [[collage]]. Colquhoun andò oltre, sviluppando nuove tecniche<ref name="Britannica">{{cita web|url=https://www.britannica.com/biography/Ithell-Colquhoun|titolo=Ithell Colquhoun - British artist|editore=Encyclopædia Britannica|lingua=en}}</ref> come il superautomatismo, la stillomanzia, il parsemage<ref name="Britannica" /> e la grafomania<ref name="Britannica" /> entottica, scrivendone nel suo articolo "''The Mantic Stain''".
 
Tre opere che spiccano nel corso degli anni Quaranta sono ''The Pine Family'', che tratta di smembramento e [[castrazione]], ''A Visitation'' che mostra un cuore piatto con fasci di luce multicolori, e ''Dreaming Leaps'', un omaggio a [[Sonia Araquista|Sonia Araquistain]].
 
Per tutti gli anni '60 e '70, Colquhoun ha rivoltorivolse la sua attenzione ai collage piuttosto che alla pittura.
 
== Opere letterarie ==
Colquhoun fu anche una scrittrice. Tra il 1942 e il 1944 tenne numerose letture di poesie all{{'}}''International Arts Centre'' di Londra, evento organizzato dal suo ex marito. Nel 1955 pubblicò ''The Crying of the Wind'', un [[diario di viaggio]] contenente alcuni passaggi stilisticamente surreali sui suoi viaggi in [[Irlanda]] e sull'interesse per la storia [[celtica]]. Nel 1961 fu pubblicato il suo libro ''The Goose of Hermogenes''. Scritto in una narrativa in prima persona, l'opera letteraria è stata descritta da Paul C. Ray come un testo che "«racconta incontri di casualità oggettiva con i relativi shock di riconoscimento: gli incontri per produrre il loro effetto devono essere vissuti"».<ref>{{Cita libro|url=https://archive.org/details/surrealistmoveme00rayp_0|anno=1971|autore=Paul C. Ray|titolo=The Surrealist Movement in England|editore=Cornell University Press|p=300|lingua=en}}</ref>
 
Negli anni '80, la storica dell'arte [[Dawn Adès|Dawn Ades]] descrisse le sue prime opere letterarie come "come «resoconti di sogni in cui un flusso di fantasia narrativa sostituisce le sorprendenti giustapposizioni di immagini nei testi automatici surrealisti"».<ref>{{CiteCita journalpubblicazione|lastcognome=Adès|firstnome=Dawn|titletitolo=Notes on two women Surrealist painters: Eileen Agar and Ithell Colquhoun|volume=iii/I|doi=10.1093/oxartj/3.1.36|journalrivista=Oxford Art Journal}}</ref>
 
Pubblicò poesie (''Grimoire of the Entangled Thicket,'' 1973; ''Ozmazone,'' 1983) e racconti dei suoi viaggi in Irlanda e Cornovaglia.<ref>{{Cita libro|anno=2002|p=[https://archive.org/details/historyofsurreal0000duro/page/660 660]|ISBN=0-226-17412-3|autore=Gerard Durozoi|titolo=History of the Surrealist Movement|url=https://archive.org/details/historyofsurreal0000duro|città=Chicago|editore=The University of Chicago Press|lingua=en}}</ref> Colquhoun hapubblicò anche pubblicato una serie di scritti critici e prose automatiche sul ''London Bulletin,'', oltre a saggi sull'automatismo come "''The Mantic Stain''".<ref>{{CiteCita journalpubblicazione|lastcognome=Colquhoun|firstnome=Ithell|titletitolo=The Mantic Stain|volume=2|journalrivista=Enquiry|pp=15-21}}</ref> L'articoloIl pezzo discuteva dell'automatismo nel contesto britannico, portandola all'inizio degli anni '50 a tenere una serie di conferenze in istituzioni all'inizio degli anni '50, comequali la Oxford Art Society, la Cambridge Art Society e il Working Men's Institute.
 
Nel 1953, apparve nel [[programma televisivo]] della [[BBC]] ''Fantastic Art.''.
 
== Accoglienza ed eredità ==
Colquhoun si guadagnò presto una reputazione all'interno del movimento surrealista britannico, anche se negli anni successivi divenne meglio conosciuta come [[occultista]].<ref name="Hale307">Hale, 2012, p. 307.</ref>
 
L'ultima retrospettiva del suo lavoro si è tenuta alla Newlyn Orion Gallery nel 1976, che ha mostrato un gran numero di collage, molti dei quali secondo Ratcliffe erano ispirati ai collage di [[Kurt Schwitters]].<ref>{{Cita libro|anno=2007|p=177|autore=Eric Ratcliffe|titolo=Ithell Colquhoun: Pioneer Surrealist Artist, Occulist, Writer and Poet|editore=Mandrake of Oxford|lingua=en}}</ref>
 
Sebbene inizialmente acclamata, gli storici dell'arte hanno notato che la reputazione di Colquhoun ha sofferto durante la guerra, un periodo in cui i surrealisti britannici come E.L.T. Mesens hanno scritto un [[pamphlet]] contro il suo ex marito, [[Toni del Renzio]].
 
Una recensione delladi una sua mostra del 1973 a Penzance affermava:
{{quoteCitazione|Ha sempre ignorato le mode prevalenti nell'arte ed è rimasta fedele alle sue convinzioni e al suo stile e approccio altamente personali con un'integrità che deve essere ammirata. Sfortunatamente, di conseguenza, è stata spesso sottovalutata...}}
 
Sebbene il suo lavoro sia stato ampiamente discusso in termini di connessione con il surrealismo, Colquhoun a volte ha affermato la sua indipendenza dal movimento. Nel 1939, lo stesso anno in cui entrò a far parte del gruppo dei surrealisti inglesi, si descrisse come una '«artista indipendente'» in una recensione per il ''London Bulletin''.<ref>{{Cita libro|url=https://archive.org/details/dictionaryofwome01gaze/page/412|anno=1997|p=[https://archive.org/details/dictionaryofwome01gaze/page/412 412]|ISBN=1-884964-21-4|autore=Delia Gaze|titolo=Dictionary of Woman Artists|volume=1|editore=Fitzroy Dearborn Publishers|p=412|lingua=en}}</ref>
Alla sua morte, Colquhoun lasciò il suo lavoro nell'occulto alla [[Tate]] e gli altri suoi beni artistici al National Trust. Nel 2019 fu annunciato che oltre 5.000 suoi disegni, schizzi e opere d'arte commerciali erano stati trasferiti alla Tate dal National Trust.<ref name="Brown19" />
 
Nel 2012, la studiosa Amy Hale ha osservato che Colquhoun "«sta venendo riconosciuta come una delle pensatrice e artiste esoteriche più interessanti e prolifiche del ventesimo secolo"».<ref name="Hale307" /> Hale ha osservato che attraverso il lavoro di Colquhoun "«possiamo vedere un'interazione di temi e movimenti che caratterizza la traiettoria di alcune sottoculture britanniche che vanno dal surrealismo al movimento ''Earth Mysteries'' e ci offre anche una rara visione dei pensieri e dei processi di una maga all'opera."»<ref name="Hale307" />
Sebbene il suo lavoro sia stato ampiamente discusso in termini di connessione con il surrealismo, Colquhoun a volte ha affermato la sua indipendenza dal movimento. Nel 1939, lo stesso anno in cui entrò a far parte del gruppo dei surrealisti inglesi, si descrisse come una 'artista indipendente' in una recensione per il ''London Bulletin''.<ref>{{Cita libro|url=https://archive.org/details/dictionaryofwome01gaze/page/412|anno=1997|p=[https://archive.org/details/dictionaryofwome01gaze/page/412 412]|ISBN=1-884964-21-4|autore=Delia Gaze|titolo=Dictionary of Woman Artists|volume=1|editore=Fitzroy Dearborn Publishers|p=412|lingua=en}}</ref>
 
Alla sua morte, Colquhoun lasciò ili suosuoi lavori nel lavorocampo nelldell'occulto alla [[Tate]] e gli altri suoi beni artistici al National Trust. Nel 2019 fu annunciato che oltre 5.000 suoi disegni, schizzi e opere d'arte commerciali erano stati trasferiti alla Tate dal National Trust alla Tate.<ref name="Brown19" />
Nel 2012, la studiosa Amy Hale ha osservato che Colquhoun "sta venendo riconosciuta come una delle pensatrice e artiste esoteriche più interessanti e prolifiche del ventesimo secolo".<ref name="Hale307" /> Hale ha osservato che attraverso il lavoro di Colquhoun "possiamo vedere un'interazione di temi e movimenti che caratterizza la traiettoria di alcune sottoculture britanniche che vanno dal surrealismo al movimento ''Earth Mysteries'' e ci offre anche una rara visione dei pensieri e dei processi di una maga all'opera."<ref name="Hale307" />
 
== Mostre ==
L'ultimaUna retrospettiva del suo lavoro si è tenutatenne alla Newlyn Orion Gallery nel 1976, che ha mostratomostrava un gran numero di collage, molti dei quali secondo Ratcliffe erano ispirati ai collage di [[Kurt Schwitters]].<ref>{{Cita libro|anno=2007|p=177|autore=Eric Ratcliffe|titolo=Ithell Colquhoun: Pioneer Surrealist Artist, Occulist, Writer and Poet|editore=Mandrake of Oxford|lingua=en}}</ref>
Nel 2020, il lavoro di Colquhoun è stato presentato nella mostra ''British Surrealism'' alla [[Dulwich Picture Gallery]]. <ref>{{Cita web|url=https://www.dulwichpicturegallery.org.uk/about/press-media/press-releases/british-surrealism-full-press-release/|sito=Dulwich Picture Gallery|titolo=British Surrealism Press Release|lingua=en}}</ref> Nel 2021, sue opere sono state esposte nella mostra ''Phantoms of Surrealism'' alla [[Whitechapel Art Gallery]],<ref>{{Cita web|url=https://www.whitechapelgallery.org/exhibitions/phantoms-of-surrealism/|sito=Whitechapel Gallery|titolo=Phantoms of Surrealism|lingua=en}}</ref> nella mostra ''Unsettling Landscapes'' al [[St Barbe Museum & Art Gallery]],<ref>{{Cita libro|pp=53, 80&ndash;81|autore1=Robert Macfarlane|autore2=Steve Marshall|autore3=Clarke Steve|titolo=Unsettling Landscapes: The Art of the Eerie|lingua=en}}</ref> e sono state al centro di una mostra alla [[Unità Londra|Unit London]], ''Song of Songs''.<ref>{{Cita web|url=https://www.artlyst.com/features/frieze-week-london-2021-pull-guide-artlyst/|sito=Artlyst|titolo= Frieze Week London 2021: Pull Out Guide|lingua=en}}</ref>
 
Nel 2022, sue opere sono state inserite nella mostra tematica ''La culla della strega'' nell'ambito della [[LIX Esposizione internazionale d'arte di Venezia|59ª Biennale di Venezia]].<ref name="LIX">{{Cita web|url=https://www.labiennale.org/it/arte/2022/la-culla-della-strega/ithell-colquhoun|titolo=ITHELL COLQUHOUN|autore=Madeline Weisburg|accesso=22 maggio 2022|editore=La Biennale di Venezia|autore1=Liv Cuniberti|autore2=Stefano Mudu}}</ref>
Nel 2020, il lavoro di Colquhoun è stato presentato nella mostra ''British Surrealism'' alla [[Dulwich Picture Gallery]]. <ref>{{Cita web|url=https://www.dulwichpicturegallery.org.uk/about/press-media/press-releases/british-surrealism-full-press-release/|sito=Dulwich Picture Gallery|titolo=British Surrealism Press Release|lingua=en}}</ref> Nel 2021, sue opere sono state esposte nella mostra ''Phantoms of Surrealism'' alla [[Whitechapel Art Gallery]],<ref>{{Cita web|url=https://www.whitechapelgallery.org/exhibitions/phantoms-of-surrealism/|sito=Whitechapel Gallery|titolo=Phantoms of Surrealism|lingua=en}}</ref> nella mostra ''Unsettling Landscapes'' al [[St Barbe Museum & Art Gallery]],<ref>{{Cita libro|pp=53, 80&ndash;8180–81|autore1=Robert Macfarlane|autore2=Steve Marshall|autore3=Clarke Steve|titolo=Unsettling Landscapes: The Art of the Eerie|lingua=en}}</ref> e sono state al centro di una mostra alla [[Unità Londra|Unit London]], ''Song of Songs''.<ref>{{Cita web|url=https://www.artlyst.com/features/frieze-week-london-2021-pull-guide-artlyst/|sito=Artlyst|titolo= Frieze Week London 2021: Pull Out Guide|lingua=en}}</ref>
Nel 2022, sue opere sono state inserite nella mostra tematica ''La culla della strega'' nell'ambito della [[LIX Esposizione internazionale d'arte di Venezia|59ª Biennale di Venezia]].<ref name="LIX">{{Cita web|url=https://www.labiennale.org/it/arte/2022/la-culla-della-strega/ithell-colquhoun|titolo=ITHELL COLQUHOUN|autore=Madeline Weisburg|accesso=22 maggio 2022|editore=La Biennale di Venezia|autore1=Liv Cuniberti|autore2=Stefano Mudu}}</ref>
 
== Note ==
<references/>
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* ''The Living Stones: Cornwall'', 1957
* ''Goose of Hermogenes'', 1961
* ''Grimoire of the Entangled Thicket'', (1973)
* ''Sword Of Wisdom - MacGregor Mathers and the Golden Dawn'', 1975
* ''The Rosie Crucian Secrets: Their Excellent Method of Making Medicines of Metals Also Their Lawes and Mysteries'', 1985 (prefazione)
* ''The Magical Writings of Ithell Colquhoun'', 2007 (curato da Steve Nichols)
* ''Ithell Colquhoun: Magician Born of Nature'', 2009/2011 (curato da Richard Shillitoe)
* ''I Saw Water: An Occult Novel and Other Selected Writings'', 2014 (con introduzione e note di Richard Shillitoe e Mark Morrisson)
* ''Decad of Intelligence'', 2016
* ''Taro as Colour'', 2018
* ''Medea's Charms: Selected Shorter Writing'', 2019 (curato da Richard Shillitoe)
=== Fonti bibliografiche ===
* Dawn Ades, "''Notes on Two Women Surrealist Painters: Eileen Agar and Ithell Colquhoun''", ''Oxford Art Journal'' 3 (1): 36–42, 1980. [[JSTOR]] 1360177.
* Amy Hale, "''The Magical Life of Ithell Colquhoun''" in Nevill Drury (ed.), ''Pathways in Modern Western Magic'', pp. 307–322, Conscrescent, Richmond, 2012. ISBN 978-0-9843729-9-7.
* Mark S. Morrisson, "''Ithell Colquhoun and Occult Surrealism in Mid-Twentieth-Century Britain and Ireland''", ''Modernism/Modernity'' 21 (3): 587–616, 2014. S2CID 143783194.
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* [https://www.centrepompidou.fr/cpv/resource/cBKo7qX/ro4eoM4 ''Ritratto di Ithell Colquhoun''] di [[Man Ray]], 1932
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