Gavardo: differenze tra le versioni
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|Nome = Gavardo
|Panorama = Gavardo dal Monte Magno.jpg
|Didascalia = Panorama invernale dal [[Gavardo#Monte Magno|Monte Magno]]
|Bandiera = Gavardo-Gonfalone.png
|Voce bandiera =
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|Data istituzione =
|Superficie = 30
|Sottodivisioni = [[Limone (Gavardo)|Limone]], [[Marzatica]], [[Sopraponte]], [[Soprazocco]]
|Divisioni confinanti = [[Muscoline]], [[Paitone]], [[Prevalle]], [[Puegnago del Garda]], [[Roè Volciano]], [[Sabbio Chiese]], [[Salò]], [[Villanuova sul Clisi]], [[Vallio Terme]]
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|Didascalia mappa = Posizione del comune di Gavardo nella provincia di Brescia
}}
'''Gavardo''' ([[Alfabeto fonetico internazionale|IPA]]: {{IPA|/ɡaˈvardo/}}<ref>{{cita web|url=http://www.dizionario.rai.it/poplemma.aspx?lid=51850&r=106797|titolo=Pronuncia di Gavardo|accesso=11 dicembre 2009|dataarchivio=22 ottobre 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131022151825/http://www.dizionario.rai.it/poplemma.aspx?lid=51850&r=106797|urlmorto=sì}}</ref>, ''Gavart'' o ''Gaart'' in [[dialetto bresciano]]<ref>{{cita web|url=http://www.brescialeonessa.it/dialet/vocabo/index.htm|titolo=Toponimi in dialetto bresciano}}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{
== Geografia fisica ==
=== Territorio ===
[[File:Gavardo-Il Chiese.jpg|miniatura|sinistra|Il Chiese]]
Gavardo si trova all'imbocco della [[Valle Sabbia]] ad un'altitudine media di {{M|199
Il comune è attraversato dal [[Chiese (fiume)|fiume Chiese]], dal [[Naviglio Grande Bresciano]] - che nasce a nord del paese e che ha un'origine antica, infatti veniva sfruttato dai monaci benedettini per alimentare i mulini - e dal torrente Vrenda, il quale scende da Vallio Terme e sfocia nel Chiese nella frazione di Sopraponte. Gavardo è compreso tra alcuni monti quali il Monte Budellone e il Colle di san Martino a sud ovest, i Tre Cornelli a ovest, il Monte Magno a nord e le colline di origine morenica che si estendono a est, verso [[Muscoline]] e il [[Lago di Garda|Benaco]].
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L'etimologia del nome Gavardo è incerta e sembra che derivi da una radice celtica che vuol dire fiume, località posta su un corso d'acqua<ref>{{cita web|url=http://www.comune.gavardo.bs.it/node/409|titolo=Cenni storici|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100516051638/http://www.comune.gavardo.bs.it/node/409|dataarchivio=16 maggio 2010}}</ref>.
Nell'antichità era una stazione sulla strada che da Brescia portava in [[Valle Sabbia|Valsabbia]], nel medioevo era un [[Conte di Gavardo|feudo vescovile]] e nel 1440 divenne territorio della Serenissima fino al 1797 quando Venezia viene ceduta all'Austria.
Nel 1526 il paese subì il passaggio dei lanzichenecchi di [[Georg von Frundsberg]] e due anni dopo dai tedeschi, inoltre i paesani furono contagiati dalla peste nel 1576 che tuttavia risparmiò i paesi vicini come Vallio, che non ebbe rilevanti vittime per la peste forse per la sua collocazione più ventilata, e quindi con un'aria sempre pulita e rinnovata.
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=== La seconda guerra mondiale e il dopoguerra ===
[[File:Lapide bombardamento Gavardo.jpg|miniatura|Lapide in ricordo del bombardamento]]{{Vedi anche|Bombardamento di Gavardo}}
Durante la seconda guerra mondiale ci sono stati 54 gavardesi dispersi.
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== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Architetture religiose ===
[[File:
[[File:Gabinio.Gavardo -Canale Interno. Gavardo, Case Affacciate Su Di Un Canale 11A71.jpg|miniatura|[[Mario Gabinio]]: "Gavardo, case affacciate su un canale interno", 1902.]]
Importanti dal punto di vista artistico e culturale sono la chiesa di San Rocco (posta all'inizio del paese venendo da Brescia), il convento delle suore [[Orsoline]] e la Chiesa di Santa Maria, posta all'interno della struttura monastica. Il convento venne edificato nel [[1600]] e attualmente contiene un prezioso [[Organo (strumento musicale)|organo]], vari dipinti e statue in legno, tra cui un crocifisso cinquecentesco. Questi beni sono stati gravemente danneggiati dal sisma del 2004 e successivamente restaurati grazie alla Comunità Montana di Valle Sabbia, al [[Ministero per i Beni e le Attività Culturali|Ministero dei Beni Culturali]], al Comune e al parroco don Giacomo Bonetta; questi lavori sono terminati e il 3 maggio 2009, in occasione del patrono di Gavardo, è stata riaperta la Chiesa di Santa Maria<ref>{{cita web|url=http://www.vallesabbianews.it/index.php?l=it&idn=1&art=8118|titolo=Notizia della riapertura della chiesa di Santa Maria}}</ref>. Dal 1997 il convento è sede della scuola parrocchiale paritaria "Don Bosco", materna ed elementare.
=== Mulino di Gavardo ===
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Il complesso del mulino è formato da un edificio a pianta rettangolare dove al suo interno troviamo: il locale delle macine, un soppalco per il deposito delle granaie e le farine. Esternamente si trova un porticato che precede l’ingresso sul giardino.
Dopo la chiusura del mulino, la struttura è stata lasciata al disfacimento totale. Il tetto della struttura è ceduto in diverse parti e all’esterno sono rimaste solamente due ruote del sistema di canalizzazione: una di legno molto danneggiata e la seconda di ferro meglio conservata<ref name="ReferenceA">{{Cita libro|autore=Associazione Museo Gruppo Grotte|titolo=Il volto storico di Gavardo|data=Gavardo, dicembre 1988}}</ref>.
Il mulino viene poi rimesso al centro di un progetto sostenibile nel 2011, grazie alla nascita del Consorzio Idroelettrico del Mulino di Gavardo<ref>* {{cita web|http://consorziomulinogavardo.it/cenni_storici.php|titolo=Cenni Storici}}</ref>. Questo progetto tra il comune di Gavardo e il consorzio di Bonifica Chiese, ha come scopo la riqualifica del mulino di Gavardo non solo come patrimonio storico, ma soprattutto per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. L'edificio ospita alcune mostre e il presepe vivente nei giorni festivi vicini al Natale.
=== La Calchera ===
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=== Etnie e minoranze straniere ===
La popolazione straniera residente al 31 dicembre 2020 è di
* [[Romania]] 362 (2,96%)
* [[Marocco]] 254 (2,08%)
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