Digital transformation: differenze tra le versioni
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La locuzione '''digital transformation''' (in italiano '''trasformazione digitale''') indica un insieme di cambiamenti prevalentemente [[tecnologia|tecnologici]], [[cultura]]li, [[Organizzazione aziendale|organizzativi]], [[Società (sociologia)|sociali]], [[Creatività|creativi]] e [[Management|manageriali]], associati con le applicazioni di [[Digitale (informatica)|tecnologia digitale]], in tutti gli aspetti della società umana.<ref>{{cita libro|autore=Erik Stolterman|autore2=Anna Croon Fors|lingua=en|titolo=Information Technology and the Good Life|opera=Information Systems Research: Relevant Theory and Informed Practice|anno=2004|ISBN=1-4020-8094-8|url=http://books.google.com/books?id=6fmSk7ykB2sC&pg=PA689&dq=%22digital+transformation%22&hl=en&ei=cVU3Td_oKYu6sQPkjpz_Ag&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=1&ved=0CCYQ6AEwADgK#v=onepage&q=%22digital%20transformation%22&f=false|p=689}}</ref>
Agendo in maniera organica e combinata su questi elementi la ''digital transformation'' va oltre la semplice adozione di nuove tecnologie e permette di erogare servizi, fornire beni, far vivere esperienze, trovare, elaborare e rendere accessibili grandi quantità di contenuti indipendentemente dalla reale disponibilità di risorse (umane, materiali, intellettuali ed economiche, ecc.), creando pervasivamente nuove connessioni tra persone, luoghi e cose<ref>Mark P. McDonald, Andy Rowsell-Jones - The Digital Edge, Exploiting Information and Technology for Business Advantage -Gartner, Inc., 2012</ref>.
Il processo di ''digital transformation'' o ''trasformazione digitale'' è abilitato dallo sviluppo di nuove tecnologie, ma non si limita alla loro adozione, esso integra e coinvolge tutto l'ecosistema toccato dal processo, incentivando la trasparenza, la condivisione e l'inclusione di tutti i partecipanti.
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La trasformazione digitale può essere pensata come il terzo stadio nell'abbracciare le tecnologie digitali: competenza digitale → utilizzo digitale → trasformazione digitale, con utilizzo e abilità di trasformazione nell'informare la letteratura digitale. Lo stadio della trasformazione significa che l'utilizzo digitale relativamente abilita nuovi tipi di innovazione e creatività in un particolare dominio, invece che semplicemente supporta i metodi tradizionali.<ref>{{cita libro|titolo=Digital Literacies: Concepts, Policies and Practices|lingua=en|autore=Colin Lankshear|autore2=Michele Knobel|anno=2008|url=http://books.google.com/books?id=doVQq67wWSwC&pg=PA173&dq=%22digital+transformation%22&hl=en&ei=cVU3Td_oKYu6sQPkjpz_Ag&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=7&ved=0CEcQ6AEwBjgK#v=onepage&q=%22digital%20transformation%22&f=false|p=173}}</ref>
Quando la "trasformazione digitale" si
== Ambiti e successo della Digital Transformation ==
La trasformazione digitale interessa sia i business individuali<ref>{{cita libro|titolo=Digital Transformation: the Essentials of e-Business Leadership|url=https://archive.org/details/digitaltransform00pate|autore=Keyur Patel|autore2=Mary Pat McCarthy|lingua=en|anno=2000|ISBN= 0-07-136408-0}}</ref> che interi segmenti della società, come i governi,<ref>{{cita libro|lingua=en|titolo=E-government in Canada: Transformation for the Digital Age|autore=Jeffrey Roy|anno=2006|ISBN=0-7766-0617-4}}</ref> le comunicazioni di massa,<ref>{{cita libro|lingua=en|titolo=Mass Communication and Its Digital Transformation|autore=Ramanujam|anno=2009|ISBN= 81-313-0039-0}}</ref> l'arte,<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.doctorhugo.org/synaesthesia/e-tsyn.htm|titolo=Art & Computers: an Exploratory Investigation on the Digital Transformation of Art}}</ref> la medicina<ref>{{cita libro|lingua=en|url=http://books.google.com/books?id=RxzdgBK_iucC&q=%22digital+transformation%22&dq=%22digital+transformation%22&hl=en&ei=vWU3TdmnD5HGsAOt1JDRAw&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=10&ved=0CFoQ6AEwCTgU| titolo=Digital Medicine: Implications for Healthcare Leaders]|autore=Jeff Charles Goldsmith|anno=2003|ISBN= 1-56793-211-8}}</ref> e la scienza.<ref>{{cita libro|lingua=en|titolo=Digital Transformation|autore=Mark Baker|anno=2014|ISBN= 978-1500448486}}</ref>
Il successo della trasformazione digitale di un'organizzazione sembra dipendere da cinque fattori: strategia, leadership, competenze della forza lavoro, cultura digitale e attenzione agli utenti.<ref name=":0">{{Cita web|url=https://www2.deloitte.com/uk/en/pages/public-sector/articles/the-journey-to-governments-digital-transformation.html|titolo=The journey to government’s digital transformation {{!}} Deloitte UK|sito=Deloitte United Kingdom|lingua=en|accesso=
== Transformazione digitale nel settore pubblico ==
Rispetto al settore privato, le organizzazioni pubbliche sono spesso penalizzate da regolamenti inflessibili, gerarchie e strutture burocratiche, con leadership impreparate a comprendere e assimilare le nuove tecnologie, lasciando la responsabilità di guidare l'innovazione a dipartimenti più piccoli che mancano di personale e risorse finanziarie.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Alexey|cognome=Minin|data=2018|titolo=Digital transformation in the banking industry|rivista=Public Administration|volume=20|numero=1|pp=
==
Per alcune società la trasformazione digitale è difficile. Il potenziale del funzionamento digitale, se usato correttamente, può portare a una rapida crescita, ad esempio, agli inizi.
Ma come dimostra modo pratico della società Kodak di trattare la questione nei confronti delle fotocamere digitali, delle grandi aziende potrebbero mettersi nei guai se non si rendono conto del potenziale di utilizzo delle tecnologie digitali. Questo fenomeno è stato chiamato il dilemma di un innovatore.<ref>{{Cita web|url=https://stroncature.substack.com/p/google-e-il-dilemma-dellinnovatore|titolo=Google e il dilemma dell'innovatore|sito=stroncature.substack.com|accesso=19 febbraio 2023}}</ref> La trasformazione digitale ha anche un enorme impatto sulla struttura organizzativa delle Società.
Le tecnologie digitali non sono più solo uno strumento per supportare i processi aziendali, ma contribuiscono alla riprogettazione delle società.<ref>{{Cita web|url=https://www.destatis.de/DE/PresseService/Presse/Pressemitteilungen/zdw/2014/PD14_036_p002pdf.pdf?__blob=publicationFile|titolo=45 Millionen Menschen in Deutschland kaufen über das Internet ein|sito=destatis.de|accesso=19 febbraio 2023|dataarchivio=17 novembre 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151117073554/https://www.destatis.de/DE/PresseService/Presse/Pressemitteilungen/zdw/2014/PD14_036_p002pdf.pdf?__blob=publicationFile|urlmorto=sì}}</ref> L'adattamento degli utenti è il processo di formazione dei dipendenti per utilizzare una nuova tecnologia digitale oppure applicazioni di programmazione. Il processo copre tutte le attività necessarie per garantire che gli utenti finali possano utilizzare il sistema come previsto. L’apprendimento include la formazione sull'alfabetizzazione digitale, la gestione dei cambiamenti e la progettazione dell'interazione con gli utenti. Una competenza chiave nel campo della trasformazione digitale è lo sviluppo della programmazione. I mezzi di implementazione che migliorano (tecnologie digitali e un potenziale dell’utilizzazione) significano che le aspettative dei clienti cambiano continuamente. Le società devono rispondere a questo oppure agire in modo preventivo per aiutare a formare queste nuove circostanze. La capacità di adattare il programmazione per supportare le mutevoli strutture organizzative delle società, nonché l'uso flessibile di piattaforme e altre risorse esterne, viene una competenza chiave per società nell'era delle tecnologie digitali. La riprogettazione delle strutture organizzative all'interno delle società richiede anche una nuova cultura dell’interazione con un personale di quelle.<ref>{{Cita web|url=https://www.innovationpost.it/attualita/per-il-71-dei-cio-la-cultura-aziendale-e-la-principale-barriera-per-la-trasformazione-digitale/|titolo=Per il 71% dei CIO la cultura aziendale è la principale barriera per la trasformazione digitale|sito=innovationpost.it|accesso=19 febbraio 2023}}</ref>
== La trasformazione digitale in Italia ==
La trasformazione digitale nel settore pubblico italiano, è il risultato di anni di policy-making e public-private partnerships, e sembra aver trovato l'opportunità di crescere durante la pandemia del COVID-19. Il [[Dipartimento per l'innovazione e le tecnologie|Dipartimento per l'Innovazione]] del governo italiano presenta ogni due anni la linea d'azione operativa nello sviluppo della tecnologia dell'informazione pubblica. Per la realizzazione del Piano 2020-2022, i cittadini sono stati invitati a partecipare attivamente a un forum di discussione moderato dal Dipartimento per l'Innovazione nella diffusione e attuazione del Piano Triennale. Questo metodo di consultazione aperta è quasi unico, nella storia del policy-making italiano, e ha permesso ai membri del settore privato, ai cittadini interessati e ai giornalisti di accedere direttamente alla formulazione della prima bozza del Piano, consentendo suggerimenti al documento originale e aprendo discussioni sulle necessità che la politica doveva affrontare. L"agenda digitale" in Italia è stata per decenni spinta dal settore privato, ma l'instabilità politica da cui è affetto il paese, con un tempo medio per ogni esecutivo di 500 giorni, non ha permesso un tempo sufficiente per lo spostamento delle politiche.<ref>{{Cita web|url=https://www.editorialedomani.it/politica/italia/la-vita-breve-dei-governi-in-italia-sqw5mah8|titolo=La vita breve dei governi in Italia|autore=Filippo Teoldi|accesso=12 gennaio 2022}}</ref> Negli ultimi 20 anni, il numero di agenzie responsabili dell'agenda dell'innovazione digitale del paese ha seguito i cambiamenti nell'esecutivo, che senza dubbio hanno avuto un'influenza nel ritardare l'avanzamento tecnologico del paese: a volte risultando in diverse agenzie con responsabilità sovrapposte, altre volte, lasciando un vuoto per anni dove nessuna agenzia aveva potere delegato sulla materia.<ref>{{Cita web|url=https://blog.osservatori.net/it_it/innovazione-digitale-significato-trend-evoluzione|titolo=Innovazione Digitale: cos'è, come è evoluta e trend per il futuro|sito=blog.osservatori.net|accesso=12 gennaio 2022}}</ref> Il recente "Piano di Innovazione Digitale 2022-2024" è fortemente focalizzato alla definizione del [[lavoro agile]], e sull'implementazione nella pubblica amministrazione del concetto di 'digital first'.<ref>{{Cita web|url=https://www.lavoro.gov.it/notizie/Documents/Piano-Innovazione-Digitale.pdf|titolo=Piano Innovazione Digitale 2022-2024}}</ref>
== Stato di adozione del digitale ==
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Il nuovo report del MIT Center for Digital Business e [[Capgemini|Capgemini Consulting]] del 2015 ha trovato che "i business digitali maturi sono focalizzati principalmente sull'integrazione delle tecnologie digitali, come social, mobile, analytics e cloud, nei servizi di trasformare come il loro business opera. I business meno maturi sono invece focalizzati nel risolvere problemi di business con soluzioni tecnologiche individuali."<ref>{{cita web|titolo=Strategy, not Technology, Drives Digital Transformation|url=http://sloanreview.mit.edu/projects/strategy-drives-digital-transformation|editore=MIT Sloan Management Review|accesso=18 gennaio 2016|lingua=en}}</ref>
L'analisi dei dati, l'archiviazione, i servizi cloud, l'interattività e la cognizione convergente, la realtà aumentata con visualizzazione e simulazione, il riconoscimento dei modelli, l'apprendimento automatico e l'intelligenza artificiale stanno promuovendo la convergenza tra IT e sistemi embedded<ref>Ebert, C., “Looking into the Future,” IEEE Software, vol. 32, no. 6, 2015, pp. 92-97</ref>.
== Note==▼
== Critica e limiti della trasformazione digitale ==
La trasformazione digitale non è sempre una scelta necessaria. Il pericolo è di incappare nelle conseguenze dei "miti della tecnologia. Ovvero:
* Il mito dell'innovazione, che occorre quando si pensa che c'è sempre qualcosa di meglio di quello che si ha ora. Il 'lato oscuro della tecnologia' entra in gioco quando ci si sente troppo a proprio agio con essa e si comincia a farne troppo affidamento. Si smette di essere innovativi perché è più necessario esserlo. Si smette anche di vedere il valore nel lavoro perché è così facile fare qualsiasi cosa ora. Allo stesso tempo, non sempre una compagnia ha le competenze tecnologiche necessarie per affrontare la trasformazione, e gli amministratori delegati hanno difficoltà nel comprendere il livello di competenza dei propri dipendenti.<ref>{{Cita web|url=https://www.idg.com/tools-for-marketers/2020-state-of-the-cio/|titolo=2020 State of the CIO • IDG|autore=I. T. Decision-Maker, L. O. B. Functions, Research Topic, Tech Leadership, Technology Job Roles {{!}} White Paper|sito=IDG|lingua=en|accesso=13 gennaio 2022}}</ref> Il 45% dei manager rispondenti ad uno studio, ha dichiarato di non credere che la propria azienda abbia la tecnologia di base necessaria per poter innovare ulteriormente.<ref>{{Cita web|url=https://www.pwc.com/gx/en/advisory-services/digital-iq-survey-2015/campaign-site/digital-iq-survey-2015.pdf|titolo=PWC - Lessons from digital leaders
10 attributes driving stronger
performance}}</ref>
* Il mito dell'efficienza, dove le persone pensano di poter fare di più con meno tempo e sforzo senza capire veramente cosa stanno facendo. Uno dei miti è che la trasformazione digitale porterà all'efficienza sul posto di lavoro. Questo mito è stato sfatato da molti studiosi che hanno dimostrato che la trasformazione digitale può effettivamente portare a inefficienze a causa dei cambiamenti che porta nei processi e nelle strutture di lavoro. Ogni volta che nasce una nuova tecnologia, si dà per scontato che renderà la vita più facile e più efficiente. Tuttavia, la verità è che ci sono molti costi e rischi nascosti nell'adozione di nuove tecnologie. Per esempio, quando si passa dalla carta ai documenti elettronici, si deve affrontare il rischio di perdita di dati e di attacchi informatici. Inoltre, quando si usano assistenti AI per tutto al posto delle persone, questo porterà a tassi di disoccupazione più alti che mai. La trasformazione digitale può anche portare a un aumento della produttività, ma questo non accade per tutti o per tutte le aziende. Secondo alcuni sondaggi, solo il 16% degli impiegati crede che la trasformazione digitale abbia migliorato la propria performance e sia sostenibile sul lungo termine.<ref>{{Cita web|url=https://www.mckinsey.com/business-functions/people-and-organizational-performance/our-insights/unlocking-success-in-digital-transformations|titolo=The keys to a successful digital transformation {{!}} McKinsey|accesso=13 gennaio 2022}}</ref>
* Il mito del miglioramento si riferisce alla convinzione che la tecnologia renderà sempre migliore la nostra vita. Questo mito esiste da decenni ed è stato usato da molte aziende per vendere i loro prodotti o servizi. Tuttavia, questo mito non tiene conto di come gli esseri umani reagiranno a questi cambiamenti nella società e di come influiranno sulle nostre vite in futuro. Infatti, l'84% dei progetti di trasformazione digitale falliscono a causa della mancata adozione della tecnologia. Questo accade perché spesso i dipartimenti IT lavorano in 'silos', cioè viene a mancare la comunicazione tra i vari compartimenti di un'organizzazione. Un'altra ragione, è che i dipendenti non vengono inclusi nel processo di trasformazione, o trovano le informazioni ricevute troppo difficili da leggere e implementare.<ref>{{Cita web|url=https://www.forbes.com/sites/brucerogers/2016/01/07/why-84-of-companies-fail-at-digital-transformation/|titolo=Why 84% Of Companies Fail At Digital Transformation|autore=Bruce Rogers|sito=Forbes|lingua=en|accesso=13 gennaio 2022}}</ref> Studi hanno individuato che solo il 70% delle trasformazioni digitali fallisce per resistenza degli impiegati alla nuova tecnologia.<ref>{{Cita web|url=https://www.bcg.com/en-us/publications/2020/increasing-odds-of-success-in-digital-transformation|titolo=Flipping the Odds of Digital Transformation Success|sito=United States - EN|lingua=en|accesso=13 gennaio 2022}}</ref> Ciò nonostante, in un altro sondaggio che chiedeva ai dipendenti quale fossero le barriere alla trasformazione digitale, quest'ultimi hanno identificato il proprio [[Amministratore delegato|CEO]] come l'elemento di disturbo.<ref>{{Cita web|url=https://futurumresearch.com/research-reports/futurum-2018-digital-transformation-index/|titolo=Futurum 2018 Digital Transformation Index|autore=Daniel Newman|sito=Futurum Research|lingua=en|accesso=13 gennaio 2022}}</ref>
* Il mito dell'immaterialità. Una nozione comune è quella che la tecnologia riguardi aspetti immateriali e intangibili. In realtà, per il funzionamento di qualsiasi progetto di [[Tecnologie dell'informazione e della comunicazione|ICT]], servono delle infrastrutture materiali, con i costi di mantenimento e energetici che ne derivano. Oltre il 59% degli intervistati in uno studio cita infrastrutture e strumenti obsoleti come una barriera al successo della trasformazione.<ref>{{Cita web|url=https://www.emarketer.com/content/is-your-digital-transformation-headed-for-failure|titolo=Why Do Digital Transformations Need C-Suite Executive Sponsorship?|sito=Insider Intelligence|accesso=13 gennaio 2022}}</ref>
* Un altro mito della trasformazione digitale è che sia neutrale e equa per tutte le persone. Anche questo potrebbe non essere vero, perché ci sono molte conseguenze di una errata trasformazione digitale - come la cattiva gestione dei [[Dato|dati]], - che possono influenzare gli utenti in modi diversi e renderli meno uguali di quanto fossero prima della creazione di Internet.<ref>{{Cita web|url=https://startsmarter.co.uk/the-advantages-and-disadvantages-of-digitalisation/|titolo=The Advantages and Disadvantages of Digitalisation|autore=Editorial Team|sito=Start Smarter|data=3 maggio 2019|lingua=en|accesso=13 gennaio 2022}}</ref> Mentre la tecnologia elimina l'errore umano, non è impermeabile al fallimento, quindi si rischia di perdere il controllo dei nostri dati se ci si affida a qualcosa che non è affidabile al 100%. Rinunciare al potere ci espone anche alla criminalità informatica, come gli hacker, che hanno un potenziale dannoso illimitato. Alcune ricerche suggeriscono che alcune aziende potrebbero beneficiare maggiormente da una ristrutturazione della loro organizzazione, che da una trasformazione digitale.<ref>{{Cita web|url=https://sloanreview.mit.edu/article/your-company-doesnt-need-a-digital-strategy/|titolo=Your Company Doesn’t Need a Digital Strategy|autore=George Westerman|sito=MIT Sloan Management Review|lingua=en|accesso=13 gennaio 2022}}</ref>
Allo stesso modo, come è vero che COVID-19 accelera la trasformazione digitale sia nel settore pubblico sia in quello privato, la sostenibilità della nuova innovazione dovrà affrontare la sfida del tempo: poiché è improbabile che lo "slancio" fornito dalla pandemia si ripeta, la domanda è ora quante aziende ed enti pubblici completeranno la loro trasformazione, e come continuerà il processo di innovazione nel tempo.<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=International Institute for Management Development|nome2=Michael|cognome2=Wade|nome3=Jialu|cognome3=Shan|data=2020|titolo=Covid-19 Has Accelerated Digital Transformation, but May Have Made it Harder Not Easier|rivista=MIS Quarterly Executive|pp=213-220|accesso=13 gennaio 2022|doi=10.17705/2msqe.00034|url=https://aisel.aisnet.org/misqe/vol19/iss3/7/}}</ref>
▲== Note ==
<references/>
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* [[Rivoluzione informatica]]
==
{{interprogetto}}
[[Categoria:Gestione strategica]]
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