Ercole Farnese: differenze tra le versioni
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→Storia: la scultura è tuttavia a Napoli solo a fine Settecento |
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La [[statua]], appartenente alla ''[[collezione Farnese]]'', è stata rinvenuta alle [[terme di Caracalla]] a [[Roma]] intorno al [[1546]]. La statua fu trovata per la prima volta priva di alcuni pezzi, tra i quali i due polpacci. Così [[Guglielmo Della Porta]], allievo di [[Michelangelo]], eseguì il restauro della scultura inserendo le suddette parti mancanti. Successivamente, quando furono ritrovati i due frammenti di arti inferiori, si decise di lasciare i pezzi di recente aggiunta in quanto considerati di maggior fattura. Solo durante il periodo dei [[Borbone di Napoli]], alla fine del Settecento, si decise di ripristinare gli antichi arti sostituendoli a quelli di restauro. Oggi nel museo archeologico di Napoli è possibile vedere alle spalle dell'Ercole una parete sulla quale sono esposti i due polpacci scolpiti da [[Guglielmo Della Porta]].<ref name="Museo" />
Successivamente è entrata a far parte della collezione del cardinale [[Alessandro Farnese]]. Per generazioni l'Ercole è stato posto nella ''sala d'Ercole'' del [[Palazzo Farnese (Roma)|palazzo Farnese]] di [[Roma]], e con esso, nello stesso palazzo, vi erano collocate anche gran parte delle sculture antiche.
La fama dell'Ercole era realmente europea e numerosi sono gli aneddoti che lo riguardano durante il periodo della rivoluzione francese e delle [[Furti napoleonici|spoliazioni napoleoniche]]. Il non essere riusciti ad asportare l'Ercole Farnese in Francia sembra essere stato un vero e proprio cruccio dei rivoluzionari prima e dei napoleonici poi. ll [[vescovo costituzionale]] [[Henri Grégoire|Henri Gregoire]] davanti alla Convenzione del 1794: «Se le nostre armate vittoriose penetrassero in Italia, l'asportazione dell'[[Apollo del Belvedere]] e dell'''Ercole Farnese'' sarebbe la più brillante delle conquiste. È la Grecia che ha ornato Roma: ma i capolavori delle repubbliche greche dovrebbero forse ornare il paese degli schiavi (i.e. l'[[Italia]])? La Repubblica Francese dovrebbe essere la loro sede definitiva». Famoso un altro aneddoto raccontato da [[Antonio Canova]] nei suoi scritti. Il 12 ottobre 1810 lo scultore venne presentato a [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]] dal general Duroc per esprimere il desiderio di rientrare in Italia, ma Napoleone oppose: "Questo è il vostro centro, qui vi sono tutti i capi d'arte antichi; non manca che l'Ercole Farnese, ma avremo anche quello" <ref>{{Cita libro|nome=Artaud de|cognome=Montor|titolo=L'Italia del cav. Artaud e La Sicilia di m. della Salle|url=https://books.google.be/books?id=XSxDAQAAMAAJ&pg=PA689&lpg=PA689&dq=Lasci+vostra+maest%C3%A0+almeno+qualche+cosa+all'Italia.+Questi+monumenti+antichi+formano+catena+e+collezione+con+infiniti+altri+che+non+si+possono+trasportare+n%C3%A9+da+Roma+n%C3%A9+da+Napoli&source=bl&ots=Vxq_WU9zZF&sig=ACfU3U2_UY1USb3kItVYhJ0lGa17Xcn3nw&hl=en&sa=X&ved=2ahUKEwj64eyf1-_pAhWHCOwKHSxKBboQ6AEwAnoECCoQAQ#v=onepage&q=Lasci%20vostra%20maest%C3%A0%20almeno%20qualche%20cosa%20all'Italia.%20Questi%20monumenti%20antichi%20formano%20catena%20e%20collezione%20con%20infiniti%20altri%20che%20non%20si%20possono%20trasportare%20n%C3%A9%20da%20Roma%20n%C3%A9%20da%20Napoli&f=false|accesso=2020-06-07|data=1837|editore=Tip. di G. Antonelli|lingua=it}}</ref>. Al che [[Antonio Canova|Canova]] rispose: «Lasci Vostra Maestà almeno qualche cosa all'Italia. Questi monumenti antichi formano catena e collezione con infiniti altri che non si possono trasportare né da Roma né da Napoli». Sorte diversa ebbero le altre opere oggetto delle [[Furti napoleonici|spoliazioni napoleoniche]] in tutta Italia.
== Descrizione ==
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Una copia dell{{'}}''Ercole Farnese'' si trova a [[Palermo]], nel [[parco della Favorita]], posta su una colonna al centro della [[Fontana d'Ercole (Palermo)|Fontana d'Ercole]], da cui parte l'omonimo viale che dalla città porta alla [[Palazzina Cinese]], residenza estiva dei [[Borbone di Napoli|re di Napoli]].
Un'ulteriore riproduzione, realizzata nel 1921, è presente nel [[Giardini Salvi|Giardino Salvi]], a [[Vicenza]], insieme ad altre sculture che popolano i viali del parco.<ref>{{Cita web|url=https://arte.cini.it/statuaria-veneta-da-giardino/Opere/565603|titolo=Danieli Gildo - Ercole Farnese|sito=arte.cini.it|accesso=2024-04-22}}</ref>
Infine, un calco in gesso è esposto nella [[Museo (metropolitana di Napoli)|stazione "Museo"]] della [[Linea 1 (metropolitana di Napoli)|linea 1]] della [[metropolitana di Napoli]].
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== Bibliografia ==
* {{Cita libro |curatore=Luisa Ambrosio |curatore2=Fernanda Capobianco |titolo=La collezione Farnese |città=Napoli |editore=Editrice Electa |anno=1995 |isbn=88-435-4820-4 |sbn=
* {{Cita libro |titolo=Le sculture delle Terme di Caracalla |collana=Le sculture Farnese |curatore=Carlo Gasparri |volume=3 |editore=Electa |città=Milano |anno=2010 |isbn=978-88-510-0607-5}}
* {{Cita libro |titolo=Le sculture Farnese. Storia e documenti |curatore=Carlo Gasparri |editore=Electa Napoli |città=Napoli |anno=2007 |isbn=978-88-510-0358-6}}
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* {{Collegamenti esterni}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Ellenismo|scultura}}
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