Muhammad al-Shaykh al-Ma'mun: differenze tra le versioni

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|Epoca = 1500
|Epoca2 = 1600
|Attività = sultano
|Nazionalità = marocchino
|Categorie = no
|FineIncipit = fu un sultano del [[Marocco]], appartenente alla [[dinastia Sadianasa'diana]], era figlio di [[Ahmad al-Mansur]] e di una donna nera
}}
 
==Biografia==
Dopo la [[battaglia di Alcazarquivir]] (4 agosto del 1578) [[Ahmad al-Mansur]] nominò suo erede al trono il figlio maggiore, il governatore di [[FesFès]] Muḥammad al-Maʾmūn, la cerimonia di giuramento si svolse a [[Marrakesh]] il 24 settembre di 1579, in questa cerimonia, dopo una grande parata militare, tutti i fratelli gli giurarono fedeltà. Quando si svolse questa cerimonia molti dei fratelli di Muḥammad erano troppo piccoli, così Aḥmad al-Manṣūr chiese loro di ripetere il giuramento il 2 novembre del 1584, tutti i fratelli gli giurarono nuovamente fedeltà, tranne [[Zaydan al-Nasir|Zaydān]], che non partecipò alla cerimonia per ordine del padre. Dopo la cerimonia Aḥmad divise il regno, dando ad ogni figlio un governatorato: [[Abu Faris Abd Allah]] venne nominato governatore del [[Sous]], Abū l-Ḥasan ʿAlī ricevette [[MeknesMeknès]], Zaydān ricevette [[Tadla-Azilal|Tadla]].
 
Nel 1595 scoppiò la rivolta del cugino al-Nāṣir ibn al-Ghālib (figlio di [[Abd Allah al-Ghalib]]), che era stato fino a quel momento in esilio a [[Melilla]]. Al-Nāṣir, col sostegno [[Spagna|spagnolo]], riuscì a conquistare [[Taza]]. Molti notabili e generali erano stanchi del potere assoluto di Aḥmad al-Manṣūr, e molti di essi speravano nella vittoria di al-Nāṣir. Il sultano inviò un esercito che venne sconfitto a Taza, ciò aumentò il potere e il prestigio di al-Nāṣir. Aḥmad al-Manṣūr inviò quindi una seconda armata sotto il comando del figlio al-Maʾmūn. Questa volta al-Nāṣir fu sconfitto e ucciso nello scontro, la sua testa venne spedita a [[Marrakesh]] ad Aḥmad al-Manṣūr.
 
Al-Maʾmūn era omosessuale e amante del vino e non si curava dei suoi doveri religiosi, ciò infastidì i notabili e le autorità religiose che si lamentarono con il padre [[Ahmad al-Mansur]]. Al-Maʾmūn si spaventò quando sentì che il padre, alla testa di un grosso esercito, aveva abbandonato Marrākesh e stava marciando verso [[FesFès]] (di cui al-Maʾmūn era governatore), non capendo bene le intenzioni del padre, preparò un esercito di circa 22.000 uomini e si diresse a [[Tlemcen]] in cerca del sostegno degli [[OttomanoImpero ottomano|Ottomani]] della [[Algeria ottomana|Reggenzareggenza di Algeri]]. Aḥmad al-Manṣūr inviò al figlio una lettera affettuosa e riconciliatoria in cui gli chiedeva di non far entrare in conflitto lo Stato [[dinastiaDinastia Sadianasa'diana|Sasa'diano]], promettendoli che gli avrebbe dato il governatorato della valle [[Draa]] e di [[Sigilmassa]]. Al-Maʾmūn in un primo momento accettò e si mise in marcia vero [[Sigilmassa]], ma poi deviò la strada e raggiunse [[FesFès]], autoproclamandosene governatore, mandò quindi gli [[ʿulamāʾ]] (dotti religiosi) della città a Marrākesh con l'ordine di intercedere per lui presso il padre, per convincerlo che Muḥammad aveva iniziato a comportarsi in modo adeguato e che era diventato adatto ad amministrare una città dalla fama religiosa come Fes. Aḥmad al-Manṣūr si sentì preso in giro dal figlio e nel mese di ottobre del 1602 lasciò Marrākesh (lasciando come vice-re il figlio [[Abu Faris Abd Allah]]) marciando contro [[FesFès]]. Al-Maʾmūn, sorpreso, si rifugiò in una ''[[zawiya (residenza)|zawiya]]'' di [[sufi]]. Venne imprigionato e condotto a [[MeknesMeknès]]. Il governo di Fes venne dato al fratello [[Zaydan al-Nasir]].
 
Alla morte di Aḥmad al-Manṣūr nel 1603 i notabili di Fes nominarono Zaydān sultano, ma i notabili di Marrākesh non accettarono la nomina e proclamarono sultano [[Abu Faris Abd Allah]], noto per la sua obesità e per il fatto che aveva frequenti attacchi [[epilessia|epilettici]]. Un nobile di [[MeknesMeknès]] liberò al-Maʾmūn dalla sua prigionia, che si recò a Marrākesh.
 
Abū Fāris mandò suo figlio ʿAbd al-Malik, assistito da [[Judar Pascià|Judār Pascià]] (il generale che aveva conquistato l'[[Impero Songhai]] per conto di Aḥmad al-Manṣūr), a combattere Zaydān a Fes. Abū Fāris venne convinto del fatto che suo figlio non avrebbe avuto speranze contro Zaydān e cosiddettequindi dette il comando dell'esercito al fratello al-Maʾmūn, credendo che gli abitanti di Fes avrebbero ben visto e non avrebbero combattuto il loro ex governatore.<br />
I due eserciti si affrontarono nei pressi di un fiume vicino a Fes. Al-Maʾmūn ebbe la meglio e [[Zaydan al-Nasir]] fuggì a [[Oujda]]. Al-Maʾmūn a Fes si rifiutò di riconoscere la sovranità del fratello e si fece proclamare sultano, preparò quindi un esercito e marciò contro [[Marrakesh]], sconfiggendo il fratello [[Abu Faris Abd Allah]] che fuggì. Si dice che al-Maʾmūn a Marrākesh abbia abusato delle concubine e delle mogli del padre [[Ahmad al-Mansur]], inoltre venne visto pubblicamente bere vino e mangiare prima del tramonto durante il [[Ramadan]] (il Ramadan del 1607 fu nel mese di gennaio). Al-Maʾmūn divenne presto impopolare e alcuni notabili, nobili e generali di Marrākesh scrissero una lettera a Zaydān, chiedendoli di venire nella città per farsi nominare sultano. [[Zaydan al-Nasir]] entrò nella città di nascosto nella notte. I cospiratori uccisero il ''qāʾid'' ʿAbd Allāh al-Aʿrāj, il principale sostenitore di al-Maʾmūn, costringendo quest'ultimo a fuggire dalla città e nominando Zaydan sultano.<br />
Al-Maʾmūn fuggì e si riconciliò con il fratello [[Abu Faris Abd Allah]] a [[Ksar El Kebir]]. I generale Muṣṭafā, fedele a Zaydān, attaccò e disperse gli eserciti di al-Maʾmūn e Abū Fāris, il primo fuggì via mare verso la [[penisola iberica]] mentre Abū Fāris si rifugiò negli altopiani locali, per poi raggiungere Fes che era sotto il controllo di [[Abd Allah ibn al-Ma'mun]], figlio di al-Maʾmūn. ʿAbd Allāh fece strangolare lo zio Abū Fāris quando venne a sapere di un complotto atto a detronizzarlo.
 
Al-Maʾmūn in [[Spagna]] chiese il sostegno di re [[Filippo III di Spagna|Filippo III]], Filippo accettò di aiutare al-Maʾmūn alla condizione che quando quest'ultimo avrebbe conquistato il trono avrebbe dovuto consegnare [[Larache]] agli spagnoli. Nel marzo 1610 al-Maʾmūn sbarcò nel [[Rif]] e marciò verso Fes, ricongiungendosi con il figlio ʿAbd Allāh. Il governatore di Larache accettò di eseguire l'ordine di al-Maʾmūn di evacuare la popolazione di Larache e di consegnare la città agli spagnoli, le armate spagnole entrarono nella città il 20 novembre del 1610. Questo fatto sollevò l'indignazione in tutto il paese. Il primo a ribellarsi e a proclamare il [[jihād]] fu lo [[SharifSharīf]] Aḥmad ibn Idrīs, che raccolse molti seguaci, ma al-Maʾmūn inviò contro di lui un esercito che lo sconfisse.
 
Nel 1611 il [[marabutto]] [[Ahmad ibn Abi Mahalli]] si ribellò contro [[Zaydan al-Nasir]] (che non c'entrava niente con la consegna di Larache agli spagnoli, anzi era nemico di al-Maʾmūn) e prese il controllo di [[Sigilmassa]].
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==Voci correlate==
* [[Dinastia Sasa'diana]]
* [[Sovrani del Marocco]]
* [[Storia del Marocco]]
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[[Categoria:Sultani del Marocco]]
[[Categoria:Dinastia Sasa'diana]]