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La '''zebra di montagna del Capo''', o '''zebra delle montagne del Capo''' ('''''Equus zebra''''') è un [[Mammalia|mammifero]] della [[Famiglia (tassonomia)|famiglia]] degli [[Equidae|Equidi]], diffusa nella zona meridionale del [[Sudafrica]].
La '''zebra di montagna''' ('''''Equus zebra''''' {{zoo|[[Linneo|Linnaeus]]|1758}}) è una [[specie]] minacciata di [[zebra]] originaria dell'[[Angola]] sud-occidentale, della [[Namibia]] e del [[Sudafrica]]. Si suddivide in due [[sottospecie]], la [[Equus zebra zebra|zebra del Capo]] (''E. z. zebra'') e la [[Equus zebra hartmannae|zebra di Hartmann]] (''E. z. hartmannae''); alcuni autori hanno perfino considerato l'ipotesi di considerarle come due specie separate.
 
==Tassonomia==
Nel 2004 [[Colin Groves|C. P. Groves]] e C. H. Bell rivisitarono la [[tassonomia]] delle zebre (genere ''Equus'', sottogenere ''Hippotigris''). Dopo accurate analisi giunsero alla conclusione che la zebra del Capo (''Equus zebra zebra'') e quella di Hartmann (''Equus zebra hartmannae'') erano così diverse tra loro da dover essere classificate come specie separate, ''Equus zebra'' ed ''Equus hartmannae''<ref>Groves, C.P. & Bell, H.B. 2004. ''New investigations on the taxonomy of the zebras genus ''Equus'', subgenus'' Hippotigris. Mammalian Biology. 69: 182-196. [https://www.sciencedirect.com/science?_ob=ArticleURL&_udi=B7GX2-4DTSNM0-44&_user=616145&_rdoc=1&_fmt=&_orig=search&_sort=d&view=c&_version=1&_urlVersion=0&_userid=616145&md5=977fff6611f7088ad8206861639df5a2 abstract online]</ref>.
 
Tuttavia, dopo un esauriente studio [[genetica|genetico]] su 295 [[Campione (scienze applicate)|esemplari]] di zebra di montagna, Moodley e Harley (2005) non riscontrarono alcuna differenza genetica tale da considerare i due ''[[Taxon|taxa]]'' di zebra di montagna nulla più di due popolazioni distinte di un'unica specie. Essi giunsero così alla conclusione che bisognava continuare a considerare la zebra del Capo e quella di Hartmann semplici sottospecie<ref>Moodley, Y. & Harley, E.H. 2005 Population structuring in mountain zebras (Equus zebra): the molecular consequences of divergent demographic histories. Conservation Genetics 6: 953–968.</ref>.
 
La terza edizione del celebre ''Mammal Species of the World'' (2005) classifica la zebra di montagna come un'unica specie (''Equus zebra'') suddivisa in due sottospecie<ref name="msw3">{{MSW3|id=14100033}}</ref>.
 
==Descrizione==
[[File:Hartmanns Mountain Zebra Resting.jpg|thumb|left|Una zebra di Hartmann al riposo mostra il ventre privo delle caratteristiche strisce]]
Come per tutte le zebre, anche per la zebra di montagna le strisce bianco-nere sono probabilmente un segnale per riconoscere i membri del gruppo e uno strumento per confondere i [[predatore|predatori]].
 
Come tutte le zebre anche quella di montagna è ricoperta dalle caratteristiche strisce bianche e nere con conformazione diversa da individuo a individuo. Le strisce possono essere sia bianche e nere che bianche e marrone scuro. Esse ricoprono tutto il corpo a eccezione del ventre. La zebra di montagna è dotata inoltre di una caratteristica giogaia.
==Abitudini==
Si nutrono di ciuffi d'[[erba]], [[corteccia|cortecce]], foglie, frutti e radici.
 
Le zebre di montagna adulte sono lunghe 2,2 m. L'altezza al garrese è di 1 - 1,4 m. Il peso si aggira sui 240 – 372&nbsp;kg. Groves e Bell riscontrarono nella zebra del Capo una forma di [[dimorfismo sessuale]]: in questa sottospecie, a differenza della zebra di Hartmann, le femmine sono più grandi dei maschi. Le strisce nere della sottospecie di Hartmann sono sottili e separate tra loro da spazi bianchi piuttosto larghi, mentre nella sottospecie del Capo si riscontra l'esatto opposto.
==Tassonomia==
[[Immagine:HartmannsZebraByTrisha.jpg|thumb|200px|left|[[Equus hartmannae|Zebra di Hartmann]]]]
Nel [[2004]], C.P. Grove e C.H. Bell pubblicarono un celebre articolo sulla rivista ''[[Mammalian Biology]]'', dimostrando che la zebra delle montagne del Capo e la [[Equus hartmannae|zebra di Hartmann]], precedentemente considerate due sottospecie della specie ''Equus zebra'', erano in realtà sufficientemente diverse da giustificare una loro riclassificazione come specie distinte. In particolare, la zebra delle montagne del Capo ha un [[dimorfismo sessuale]] pronunciato, con femmine di dimensioni maggiori rispetto ai maschi, cosa che non si osserva nelle zebra di Hartmann. Anche la distribuzione delle strisce sul manto presenta notevoli differenze, con strisce nere più sottili e distanziate per la zebra di Hartmann. Le due specie si trovano in zone geografiche separate.
 
==DiffusioneBiologia==
Le zebre di montagna vivono in zone montuose e collinari calde, aride e rocciose. Prediligono i pendii e gli altopiani e si possono incontrare fino a 1000 metri sul [[livello del mare]], sebbene durante l'inverno migrino verso altitudini inferiori. La loro alimentazione è costituita da ciuffi d'erba, corteccia, foglie, boccioli, frutta e radici. Spesso scavano alla ricerca d'acqua.
<!--[[Immagine:Equus zebra.png|thumbnail|250px|left|Areale di distribuzione della zebra di montagna]] Bisognerebbe modificare questa immagine distinguendo gli areali di ''Equus zebra'' e ''Equus hartmannae'' -->
 
La zebra di montagna del Capo è diffusa nella zona meridionale del [[Sudafrica]]. Il suo [[habitat]] naturale sono le zone montuose, secche e rocciose.
La zebra del Capo e quella di Hartmann sono [[Speciazione (evoluzione)#Speciazione allopatrica|allopatriche]], il che significa che il loro areale non si sovrappone. Proprio per questo motivo non possono [[incrocio (biologia)|incrociarsi]] tra loro. La causa di questo va attribuita agli stermini effettuati dai cacciatori nella Provincia sudafricana del Capo Settentrionale. In tempi storici le zebre di montagna erano diffuse attraverso l'intera lunghezza delle [[scarpata|scarpate]] montuose che corrono lungo la costa occidentale dell'Africa meridionale, così come in tutte le regioni montuose del Sudafrica meridionale.
 
==Ciclo vitale==
[[File:Mountain zebras.jpg|thumb|Un harem di [[Equus zebra zebra|zebre del Capo]]]]
 
La zebra di montagna vive in piccoli gruppi familiari costituiti da un unico stallone, da una, due o più giumente e dai loro puledri. I maschi scapoli vivono in gruppi separati e tentano di attrarre a sé le giovani femmine, opponendosi agli stalloni. I gruppi di zebra di montagna non si aggregano mai in mandrie come avviene nella [[Equus quagga|zebra di pianura]].
 
Le giumente danno alla luce un unico piccolo ogni dodici mesi. Come i cavalli, anche le zebre sono in grado di stare in piedi, camminare e [[poppare]] poco dopo la nascita. La giumenta si prende cura del puledro per un anno, trascorso il quale il giovane dovrà allontanarsi dal gruppo per unirsi ai gruppi di scapoli o agli harem.
 
==Conservazione==
La specie è classificata come [[Specie a rischio#Mammiferi vulnerabili|vulnerabile]]. La zebra di montagna del Capo è stata cacciata fin quasi all'estinzione e negli [[anni 1930|anni trenta]] ne rimanevano meno di 100 esemplari. Da allora, grazie ai progetti di conservazione, la popolazione è di nuovo aumentata e ora in natura se ne trovano più di 2700. Entrambe le sottospecie vivono al sicuro dei parchi nazionali, ma sono ancora minacciate. Per garantite la sopravvivenza a questa specie è attualmente all'opera un Programma per le Specie in Pericolo portato avanti dagli zoo europei, nonché vari progetti condotti da altre strutture in tutto il mondo.
La specie è considerata in pericolo di [[estinzione]] in base ai criteri della ''[[IUCN]] red list''.
 
==Note==
Alcune popolazioni di zebre delle montagne sono protette in vari parchi nazionali africani. Esiste inoltre un progetto a cura di vari zoo europei per proteggere questa specie minacciata.
<references/>
 
==Bibliografia==
* MoelmanDuncan, P.D. 2002(ed.). ''[http://www.iucn.org/themes/ssc/publications/actionplans.htm#Equids2002Equids1992. Zebras, AssessAsses, and Horses.: Statusan SurveyAction andPlan for the Conservation Actionof PlanWild Equids.]'' IUCN/SSC Equid Specialist Group. IUCN, Gland, Switzerland.
* Groves C.P.& Bell H.B. ''New investigations on the taxonomy of the zebras genus Equus, subgenus Hippotigris''. Mammalian Biology, 2004; 69: 182-196.
* Moelman, P.D. 2002. Equids. Zebras, Assess and Horses. Status Survey and Conservation Action Plan. IUCN/SSC Equid Specialist Group. IUCN, Gland, Switzerland. (http://www.iucn.org/themes/ssc/pubs/sscaps.htm#Equids2002 {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20051130034049/http://www.iucn.org/themes/ssc/pubs/sscaps.htm#Equids2002 |date=30 novembre 2005 }})
*{{IUCN|summ=7959|autore=Equid Specialist Group 1996}}
*{{cita web | 1 = http://animaldiversity.ummz.umich.edu/site/accounts/information/Equus_zebra.html | 2 = Animal Diversity Web ''Equus zebra'' | accesso = 30 luglio 2010 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20090212160745/http://animaldiversity.ummz.umich.edu/site/accounts/information/Equus_zebra.html | dataarchivio = 12 febbraio 2009 | urlmorto = sì }}
* Moelman P.D. 2002. ''[http://www.iucn.org/themes/ssc/publications/actionplans.htm#Equids2002Equids. Zebras, Assess and Horses. Status Survey and Conservation Action Plan.]'' IUCN/SSC Equid Specialist Group. IUCN, Gland, Switzerland.
* Hrabar, H. & Kerley, G.I.H. 2009. Cape Mountain Zebra 2009 Status Report. Centre for African Conservation Ecology Report 59:1-15.
 
==Voci correlate==
* [[Parco nazionale della Zebra di Montagna]]
 
== Altri progetti ==
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{{SPortale|mammiferi}}
 
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[[Categoria:Fauna africana]]
[[Categoria:Taxa classificati da Linneo]]
 
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