MSX: differenze tra le versioni
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Il marchio MSX e i relativi diritti appartengono, fin dal 1983, alla ''MSX Association'', e dal 2008 alla ''MSX Licensing Corporation'' il cui amministratore è [[Kazuhiko Nishi]], società che gestisce i marchi, i loghi e i diritti dell'MSX.
In Italia usci nel [[1987]] anche un computer parzialmente compatibile allo standard MSX, il [[Frael BRUC 100]].<ref>{{Cita web|url=https://www.msx.org/wiki/Frael_Bruc_100|titolo=Frael BRUC 100}}</ref>
==Storia==
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Lo standard MSX nacque dopo che Kazuhiko Nishi ebbe visto i computer [[Spectravideo SV-318|SV-318]] e [[Spectravideo SVI-328|SVI-328]] di [[Spectravideo]]. Nishi intravide il potenziale dell'SV-328 e chiese ed ottenne da Spectravideo la licenza per poter utilizzare i suoi computer come base per un nuovo standard. Dopo l'accordo, Spectravideo iniziò ad inserire il logo "MSX" nelle pubblicità commerciali dell'SV-318 e dell'SV-328 dichiarando anche che questi computer avrebbero permesso di utilizzare il software scritto per i prossimi computer MSX, anche se ciò non era del tutto vero: anche se utilizzati come base di partenza per gli MSX, rispetto a questi computer gli SV-318/328 presentavano alcune differenze, prima fra tutte il [[BIOS]] integrato. Successivamente Spectravideo vendette i propri diritti sull'hardware del nuovo standard a Microsoft, di cui ASCII Corporation era la rappresentante per il mercato giapponese.<ref name="storia">{{cita web|url=http://www.samdal.com/svhistory.htm|titolo=Storia di SpectraVision|accesso=13 gennaio 2013|autore=Roger Samdal}}</ref>
Quando lo standard MSX venne annunciato e un gruppo di grandi aziende giapponesi annunciarono i loro piani per introdurre le relative macchine, ci fu un'ondata di panico nell'industria statunitense. Tuttavia, quando le macchine MSX iniziarono ad arrivare nel mercato occidentale (tardo [[1984]]), ormai non erano più competitive: l'[[IBM]] aveva introdotto il [[PC IBM]], la [[Apple]] aveva rinnovato completamente la propria linea di computer con i suoi [[Apple Macintosh|Macintosh]], mentre la [[Commodore]] aveva lanciato da due anni circa il suo [[Commodore 64]] e a partire dal 1985 acquisì [[Amiga]] e cominciò a produrre nuovi computer con tale marchio. Nonostante il coinvolgimento di Microsoft, che realizzò sia l'[[interprete (informatica)|interprete]] [[MSX BASIC]] sia il [[DOS|sistema operativo su disco]] [[MSX-DOS]], questo progetto ebbe la sua base operativa in Giappone invece che negli [[Stati Uniti d'America]], né Microsoft menzionò mai questo coinvolgimento nella sua storia aziendale, dando invece risalto ad altre collaborazioni, quali quella per i [[PC IBM]]<ref name="storia-ms">{{cita web|url=http://channel9.msdn.com/shows/History/The-History-of-Microsoft-1984|titolo="The History of Microsoft - 1984"|editore=Channel 9|accesso=28/10/10|dataarchivio=5 settembre 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100905025128/http://channel9.msdn.com/shows/History/The-History-of-Microsoft-1984/|urlmorto=sì}}</ref> e quella per gli [[Apple Macintosh]]<ref name="storia-ms"/>
=== Diffusione e dismissione ===
In [[Giappone]] e in [[Corea del Sud]] l'MSX divenne il principale home computer degli anni '80{{sf}}. Ebbe larga diffusione anche in alcuni Paesi europei (specialmente nei [[Paesi Bassi]], ma anche in [[Spagna]]), in [[Brasile]], in [[Argentina]], nei Paesi arabi (ove era venduto col marchio Al-Alamiah) e nell'[[Unione Sovietica]] (cloni non ufficiali prodotti dalle fabbriche statali sovietiche), ma non ebbe significativa diffusione negli [[Stati Uniti d'America]]. Lo standard ha anche avuto un certo successo nelle applicazioni musicali con un modello lanciato dalla Yamaha, il CX5M (dotato di [[sintetizzatore]] integrato con tecnologia FM), che può considerarsi - ancor prima dell'[[Atari ST]] - precursore dell'[[home recording]] su personal computer.
Diverse aziende brasiliane, alla fine degli anni '80, adottarono l'MSX come computer economico per uso da ufficio. Tuttavia, in Brasile, i modelli successivi alla prima generazione non ebbero lo stesso successo dei primi in tale utilizzo, poiché
Nel complesso si conoscono almeno 265 diversi modelli di computer conformi allo standard MSX, ma potrebbero essere di più; difficile determinare tutte le varianti che furono prodotte<ref>{{RivistaVG/Cita|rg|60|33}}.</ref>.
Nel [[1995]] la produzione dei computer MSX, già ridotta da fine anni '80 al solo Giappone, cessò a causa dell'imporsi dei [[PC]] di tipo [[IBM compatibile]] come standard.
I PC IBM avevano iniziato ad affermarsi come standard ''de facto'' già dai primi anni '80, ma erano molto più costosi degli home computer; l'MSX puntava a competere come uno standard economico. Secondo Kazuhiko Nishi, l'MSX non riuscì nell'intento perché non si era tenuto conto del mercato dell'usato, che col tempo fece scendere il costo dei più potenti PC sotto quello di un MSX nuovo<ref>{{RivistaVG|rc|6|31|2/3|2025|Pisa MSX Devcon}}</ref>.
=== Iniziative di rilancio negli anni 2000===
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Nel 2001 Kazuhiko Nishi ha cercato di far rinascere la passione per l'MSX grazie al progetto "MSX Revival", basato su un [[emulatore]] MSX chiamato ''MSX PLAYer'', il primo emulatore MSX ufficiale. Nel 2004 la società [[Paesi Bassi|olandese]] Bazix annunciò di essere diventata la rappresentante europea di MSX Association, divenendo anche la referente [[lingua inglese|inglese]] per le problematiche relative ai marchi e alle licenze dell'MSX. Grazie ad un accordo con la società giapponese D4 Enterprise, il 17 ottobre 2006 Bazix lanciò il sito WOOMB.Net per la vendita di giochi MSX in inglese offerti sotto forma di eseguibili per [[Windows|Windows 9x/ME/2000]], con una selezione iniziale di 14 titoli. In Giappone le vendite sono iniziate prima attraverso Project EGG.<ref>[http://www.amusement-center.com/project/egg/ Project EGG]</ref>
Nell'agosto del 2006 D4 Enterprise ha anche presentato un nuovo sistema compatibile MSX-2 denominato "1chipMSX",<ref>{{cita web|url=https://translate.google.it/translate?hl=it&ie=UTF-8&sl=ja&tl=it&u=http://www.msx.d4e.co.jp/1chipmsx.html|titolo=1chipMSX|accesso=28/10/10|editore=D4 Enterprise}}</ref> basato su un chip [[FPGA]] [[Altera]] Cyclone EP1C12Q240C8. L'1chipMSX è alloggiato in una confezione di plastica trasparente e può essere collegato ad un monitor oppure ad una TV, ha un ingresso per una tastiera [[Mini-DIN|PS/2]], supporta le
Nel 2006 [[Nintendo]] ha annunciato che i giochi MSX sarebbero stati disponibili per l'emulatore [[Virtual Console]] della sua [[Nintendo Wii|Wii]]. Nel febbraio 2007 ha confermato la disponibilità (inizialmente per il solo mercato giapponese) dei giochi per la metà dell'anno.
==Caratteristiche tecniche==
Ispirati dal successo del [[VHS]] come standard per i [[videoregistratore|videoregistratori]], molti produttori hardware giapponesi, coreani (Samsung, Daewoo, Goldstar), sudamericani (Gradiente, Talent) ed europei ([[Philips]], Schneider, Phonola, Fenner, Radiola, Olimpya, Vestel), oltre allo statunitense [[Spectravideo]], costruirono e promossero i computer MSX. Qualsiasi software o dispositivo che recasse il logo MSX era compatibile con i prodotti sviluppati da altri produttori aderenti al
In realtà, nessuno di questi componenti rappresentava qualcosa di particolarmente avanzato, ma si trattava comunque di specifiche ragionevoli per costruire una buona macchina nel 1982 quando Nishi propose lo standard, e già condivise da altri sistemi di quel periodo, come l'home computer [[Coleco Adam]] (per il quale in seguito fu proposto anche un emulatore MSX software grazie al quale alcuni software potevano girare anche su questa macchina) o la [[console (videogiochi)|console]] [[Sega SG-1000]]. Per ridurre i costi molti produttori utilizzavano un processore personalizzato detto "MSX-Engine", che integra in un unico chip alcuni dei componenti dei sistemi MSX quali il PPI, il [[circuito integrato|chip]] sonoro compatibile [[YM2149]] oltre ad altri componenti, a volte anche la stessa CPU Z80. Nonostante l'idea alla base di queste specifiche fosse quella di contenere i costi, quasi tutti i computer MSX usavano una tastiera professionale al posto di una più economica tastiera con tasti in gomma, per cui alla fine il costo delle macchine saliva nuovamente. L'uso di questi componenti, insieme all'MSX-DOS di Microsoft, rendevano gli MSX dei buoni e competitivi home computer, anche se più cari delle offerte della concorrenza. L'architettura dei computer era basata su uno standard comune e le poche differenze erano apportate principalmente dai singoli produttori. Il sistema operativo [[MSX-DOS]] per la gestione dei dischi era compatibile con il [[CP/M]] ed era molto simile all'[[MS-DOS]]; in particolare era compatibile con diversi software della sua controparte più famosa (l'[[MS-DOS]]), fra cui il [[dBase]] II, il [[Turbo Pascal]] versione 3 e [[WordStar]], ed inoltre era implementata una particolate versione di [[BASIC]], l'[[MSX BASIC]].
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* [[Yamaha Y8950]], noto anche come
** Panasonic: MSX-Audio (nome standard)
** Philips: Music Module<ref>{{RivistaVG|sperimentare|5|62-65|5|1987|Music Module|ns=1}}</ref> (senza BIOS MSX-Audio)
** Toshiba: MSX FM-synthesizer Unit (assenza di RAM campione e del BIOS MSX-Audio)
* 9 canali [[Modulazione di frequenza|FM]] o 6 canali FM + 5 effetti batteria
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I computer MSX sono [[emulatore|emulati]] su molte piattaforme moderne. Molti degli emulatori derivano da o sono ancora basati sul codice di fMSX<ref>{{cita web|url=http://fms.komkon.org/fMSX/|titolo=Homepage dell'emulatore fMSX|accesso=30/10/10}}</ref>, un emulatore MSX multipiattaforma scritto da Marat Fayzullin che gira su [[Unix]], [[Windows]], [[Macintosh]], [[Symbian]], [[MS-DOS]], [[Amiga]]. Siccome il [[codice sorgente]] di fMSX è aperto ma non è [[free software|libero]]<ref>{{cita web|url=http://fms.komkon.org/fMSX/fMSX.html#LABJ|titolo=fMSX FAQ|accesso=30/10/10}}</ref>, molti emulatori hanno rimosso il codice dell'emulatore dello [[Zilog Z80|Z80]] di Fayzullin dai loro prodotti per evitare questioni legali.
L'unico emulatore ufficiale dell'MSX,
Alcuni titoli dell'MSX sono emulati sul [[Nintendo Wii]] tramite l'emulatore [[Virtual Console]].
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*{{Cita testo|titolo=MSX Hit Bit computer software|tipo=catalogo programmi|data=|editore=Sony Italia|url=https://archive.org/details/msxhitbitcomputersoftware}}
* {{RivistaVG|cg|8|20-23|1|1985|titolo=MSX lo standard del futuro}}
* {{RivistaVG|rec|5|62-65|5|1985|titolo=MSX: comincia l'avventura}}
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* {{RivistaVG|rg|60|32-41|2|2009|titolo=Retroinspection: MSX}}
* {{RivistaVG|cg|6|44-45|10|1984|titolo=Il portavoce europeo|tipo=Philips VG 8000}}
* {{RivistaVG|sperimentare|11|26-31|11|1984|titolo=Sony MSX|tipo=Hit-Bit}}
* {{RivistaVG|sperimentare|2|16-21|2|1985|titolo=Yamaha YIS 503 F – Musical computer}}
* {{RivistaVG|sperimentare|5|62-69|5|1986|titolo=Sony HB-500P: MSX della seconda generazione}}
* {{RivistaVG|list|8/9|28-30|8/9|1985|titolo=Toshiba HX 10 MSX}}
* {{RivistaVG|mc|35|52-58|11|1984|titolo=Sony HB-75P}}
* {{RivistaVG|mc|40|62-66|4|1985|titolo=Philips VG-8010}}
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* {{RivistaVG|mc|64|86-93|6|1987|titolo=Philips NMS 8280|tipo=MSX2}}
*{{cita libro|url=https://archive.org/details/ilmanualemsx|titolo=Il manuale MSX|autore=P. Hoffman|editore=McGraw-Hill|anno=1985|ISBN=88-7700-034-1}}
*{{Cita testo|titolo=MSX2-BASIC + MSX-DOS|url=https://archive.org/details/msx2basic-msxdos|autore=Albert Sickler e Aaldrik van Utteren|editore=Edizioni Tecniche Kluwer|anno=1986|ISBN=}}
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