Giuseppe d'Arimatea: differenze tra le versioni
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|FineIncipit = è un personaggio del [[Nuovo Testamento]] e degli [[apocrifi del Nuovo Testamento]], coinvolto in modo particolare nella [[
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Durante il [[Medioevo]] sorsero alcune leggende che lo
È venerato come santo dalla [[Chiesa cattolica]], dalla [[Chiesa luterana]], dalla [[Chiesa ortodossa]] e da alcune [[comunione anglicana|Chiese anglicane]]; in Occidente la sua ricorrenza è il [[31 agosto]], mentre gli ortodossi lo commemorano la domenica dei Portatori di mirra (la seconda domenica dopo [[Pasqua]]) e il [[31 luglio]].
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Queste leggende nacquero nel XII secolo, quando Giuseppe fu messo in relazione al [[materia di Bretagna|ciclo arturiano]] come primo custode del Santo Graal; il primo riferimento è presente nel ''Joseph d'Arimathie'' di [[Robert de Boron]], in cui Gesù appare a Giuseppe consegnandogli il Graal e questi lo manda con i suoi seguaci in Britannia. Questo tema fu sviluppato nelle opere successive di Boron e del ciclo arturiano, finché, in opere tarde, si affermò che Giuseppe stesso si recò in Britannia diventandone il primo vescovo.
Qui egli avrebbe affidato il Graal a suo cognato di nome [[Hebron]], detto anche il «[[Re Pescatore]]», il quale a sua volta l'avrebbe trasmesso ai suoi discendenti,
Dopo che una maledizione si fu abbattuta sulle terre del Re Pescatore, si sarebbero perse le tracce del Graal e del castello in cui era custodito, finché [[Artù]], su consiglio di [[Merlino]], incaricò i [[cavalieri della Tavola Rotonda]] della sua ricerca, ma solo in pochi si mostrarono degni di una tale impresa.<ref name=graal/>
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Diversi studiosi mettono in dubbio la storicità della tradizione relativa alla deposizione e sepoltura di Gesù da parte di Giuseppe di Arimatea.
=== Consuetudini romane sui giustiziati ===
Secondo le consuetudini [[storia romana|romane]] i cadaveri dei giustiziati erano lasciati decomporre sulla croce alla mercé degli animali – e poi sepolti senza cerimonie pubbliche e in una fossa comune<ref group=Nota>Questo anche per evitare che la tomba potesse diventare meta di pellegrinaggi da parte di eventuali seguaci del condannato.</ref> – come deterrente per chi osava sfidare Roma; non vi è neppure una prova documentale di un'eccezione da parte di un governatore romano<ref group=Nota>Ma ve ne sono molteplici in senso opposto, sulla spietata crudeltà dei Romani in merito ai crocifissi, per esempio in Orazio (Satire ed epistole), Giovenale (Satire), Artemidoro da Efeso, Petronio (Satyricon).</ref> e tantomeno [[Ponzio Pilato]], noto per la sua fermezza e crudeltà. Questo, in particolare, nel caso di crocifissioni di rivoltosi; il cadavere, in situazioni del tutto eccezionali, poteva essere richiesto solo da un familiare, che doveva avere una certa influenza presso i Romani.<ref name="ref_A">Bart Ehrman, ''Jesus apocalyptic prophet of the new millennium'', Oxford University Press, 1999, pp. 224-225,229-232, ISBN 978-0-19-512474-3.</ref><ref>{{cita|Ehrman 2017|pp. 132-143}}.</ref> Anche lo studioso [[John Dominic Crossan]], tra i cofondatori del [[Jesus Seminar]], rileva come l'episodio riportato dallo storico [[Flavio Giuseppe]] – che descrive il suo intervento direttamente presso il generale romano, e futuro imperatore, [[Tito (imperatore)|Tito]] per potere deporre tre suoi parenti che aveva scoperto essere stati crocifissi durante
=== La figura di Giuseppe ===
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== Nella cultura di massa ==
Giuseppe d'Arimatea viene citato all'interno di ''[[Steel Ball Run]]'', settima serie del [[manga]] ''[[Le bizzarre avventure di JoJo]]'' di [[Hirohiko Araki]]. Il personaggio, pur non essendo presente fisicamente durante le vicende della serie ricopre un ruolo fondamentale nella trama: infatti, Giuseppe avrebbe assistito alla [[risurrezione di Gesù]], il quale avrebbe illustrato una mappa di un misterioso continente (poi rivelatosi l'[[America del Nord|America]]) con indicati i punti in cui esso avrebbe deposto le proprie parti del corpo una volta morto. La mappa sarebbe poi stata copiata da Giuseppe su una [[pergamena]], rinvenuta e sfruttata dal [[Antagonista|nemico principale]] dei [[Johnny Joestar|protagonisti]], il [[Presidente degli Stati Uniti d'America|Presidente degli Stati Uniti]] Funny Valentine.<ref>{{Cita web|url=https://jojowiki.com/User:Mayhalke/Sandbox/Joseph_of_Arimathea|titolo=JoJo Wiki {{!}} Joseph of Arimathea}}</ref>
Ne ''[[Il Grande Tiratore]]'' di [[Kurt Vonnegut]], Giuseppe d'Arimatea è citato nel capitolo ventesimo. <ref>{{Cita libro|titolo=Il Grande Tiratore}}</ref>
== Note ==
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== Bibliografia ==
* {{cita libro | autore=John Dominic Crossan |wkautore=John Dominic Crossan |titolo=Gesù una bibliografia rivoluzionaria |editore=Ponte alle Grazie |anno=1994 |isbn=88-7928-270-0 |cid=Crossan 1994}}
* {{cita libro | autore=John Dominic Crossan |wkautore=John Dominic Crossan |titolo=Who killed Jesus? | url=https://archive.org/details/whokilledjesus00john |editore=HarperOne |anno=1995 |isbn=978-0-06-061480-5 |cid=Crossan 1995 |lingua=en}}
* {{cita libro |autore1=Adriana Destro |wkautore1=Adriana Destro |autore2=Mauro Pesce |wkautore2=Mauro Pesce |titolo=La morte di Gesù |editore=Rizzoli |anno=2014 |isbn=978-88-17-07429-2 |cid=Destro e Pesce 2014}}
* {{cita libro | autore=Bart Ehrman |wkautore=Bart Ehrman |titolo=E Gesù diventò Dio |editore=Nessun Dogma Editore |anno=2017 |isbn=978-88-98602-36-0 |cid=Ehrman 2017}}
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