Rufio Postumio Festo (console 472): differenze tra le versioni

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{{Bio
'''Flavio Rufio Postumio Festo''' ([[lingua latina|latino]]: ''Flavius Rufius Postumius Festus''; ''fl''. [[472]]) fu un ''[[patricius]]'' e un [[console (storia romana)|console]] dell'[[Impero romano]].
|Nome = Flavio Rufio Postumio
|Cognome = Festo
|PreData = [[lingua latina|latino]]: ''Flavius Rufius Postumius Festus''
|Sesso = M
|LuogoNascita =
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita =
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte = ?
|Floruit = [[472]]-[[506]]
|Epoca = 400
|Attività = politico
|Nazionalità = romano
|Categorie =
'''Flavio Rufio Postumio Festo''' ([[lingua latina|latino]]:FineIncipit ''Flavius= Rufius Postumius Festus''; ''fl''. [[472]])è fustato un ''[[patricius]]'' e un [[console (storia romana)|console]] dell'[[Impero romano]].
}}
 
== Biografia ==
Appartenente ad una famiglia aristocratica romana, era forse il figlio del [[console (storia romana)|console]] del [[439]], [[Rufio Postumio Festo (console 439)|Rufio Postumio Festo]]. Nel [[472]] tenne il consolato e ottenne anche il rango di ''patricius'', in quanto era ''caput senatus''; in generale, però rinunciò a molti onori.
 
Appartenente ad una famiglia aristocratica romana, era forse il figlio del [[console (storia romana)|console]] del [[439]], [[Rufio Postumio Festo (console 439)|Rufio Postumio Festo]]. Nel [[472|472 d. C.]] tenne il consolato e ottenne anche il rango di ''patricius'', in quanto era ''caput senatus''; in generale, però rinunciò a molti onori.
Nel [[490]] [[Teodorico il Grande|Teodorico]], signore degli [[Ostrogoti]], sconfisse il signore d'[[Italia]], [[Odoacre]] re degli [[Eruli]], sull'[[Adda]]: l'aristocrazia senatoriale, fino ad allora fedele a Odoacre, si schierò dalla parte di Teodorico, e inviò una delegazione, comprendente Festo, alla corte dell'imperatore d'Oriente [[Zenone (imperatore)|Zenone]], per richiedere il riconoscimento del diritto di Teodorico a regnare sui territori di Odoacre. Mentre Festo era a [[Costantinopoli]], Zenone morì, e il nuovo imperatore, [[Anastasio I]], si rifiutò di riconoscere Teodorico.
 
Nel [[490]] [[Teodorico il Grande|Teodorico]], signore degli [[Ostrogoti]], sconfisse il signore d'[[Italia]], [[Odoacre]] re degli [[Eruli]], sull'[[Adda]]: l'aristocrazia senatoriale, fino ad allora fedele a Odoacre, si schierò dalla parte di Teodorico, e inviò una delegazione, comprendente Festo, alla corte dell'imperatore d'Oriente [[Zenone (imperatore)|Zenone]], per richiedere il riconoscimento del diritto di Teodorico a regnare sui territori di Odoacre. Mentre Festo era a [[Costantinopoli]], Zenone morì, e il nuovo imperatore, [[Anastasio I Dicoro|Anastasio I]], si rifiutò di riconoscere Teodorico.
In seguito Festo fu coinvolto nella disputa tra Chiesa d'Occidente e d'Oriente riguardo l<nowiki>'</nowiki>''[[Henotikon]]'', il documento promulgato da Zenone nel [[483]] e mai accettato dai papi. Nel [[497]] [[papa Anastasio II]] e Teodorico inviarono una delegazione, comprendente Festo, alla corte di Anastasio I: il primo con una proposta volta a ricomporre la rottura seguita all'''Henotikon'', il secondo per ottenere un ulteriore riconoscimento dei diritti del re degli Ostrogoti sull'Italia, con la concessione di poter indossare le vesti regali. Giunto a corte, Festo convise l'imperatore di poter far accettare a papa Anastasio il controverso documento, in quanto al papa stava soprattutto a cuore l'unità della Chiesa. Festo partì quindi per Roma avendo preso l'impegno di convincere il papa a recedere dalla sua posizione, ma non ebbe modo di mantenere l'impegno, in quanto al suo arrivo trovò Anastasio morto ([[498]]).
 
In seguito Festo fu coinvolto nella disputa tra Chiesa d'Occidente e d'Oriente riguardo lall<nowiki>'</nowiki>''[[Henotikon]]'', il documento promulgato da Zenone nel [[483]] e mai accettato dai papi. Nel [[497]] [[papa Anastasio II]] e Teodorico inviarono una delegazione, comprendente Festo, alla corte di Anastasio I: il primo con una proposta volta a ricomporre la rottura seguita all'''Henotikon'', il secondo per ottenere un ulteriore riconoscimento dei diritti del re degli Ostrogoti sull'Italia, con la concessione di poter indossare le vesti regali. Giunto a corte, Festo conviseconvinse l'imperatore di poter far accettare a papa Anastasio il controverso documento, in quanto al papa stava soprattutto a cuore l'unità della Chiesa. Festo partì quindi per Roma avendo preso l'impegno di convincere il papa a recedere dalla sua posizione, ma non ebbe modo di mantenere l'impegno, in quanto al suo arrivo trovò Anastasio morto ([[498]]).
Venne allora eletto papa [[papa Simmaco|Simmaco]], che era schierato contro gli interessi dell'imperatore d'Oriente e contro l'accettazione dell'''Henotikon''; Fausto e alcuni membri dell'aristocrazia senatoriale, più vicini alle posizioni dell'imperatore, immediatamente elessero un secondo papa, Lorenzo, da contrapporre a Simmaco. La situazione si trascinò a lungo, con sinodi e processi, finché nel [[506]] Teodorico riconobbe l'innocenza di Simmaco rispetto alle acccuse mossegli, e ordinò a Festo e ai suoi partigiani di riconsegnargli il controllo di [[Roma]].
 
Venne allora eletto papa [[papa Simmaco|Simmaco]] (22 novembre), che era schierato contro gli interessi dell'imperatore d'Oriente e contro l'accettazione dell'''Henotikon''; Fausto e alcuni membri dell'aristocrazia senatoriale, più vicini alle posizioni dell'imperatore, immediatamente elessero un secondo papa, [[Antipapa Laurenzio|Lorenzo]], da contrapporre a Simmaco. La situazione si trascinò a lungo, con sinodi e processi, finché nel [[506]] Teodorico riconobbe l'innocenza di Simmaco rispetto alle acccuseaccuse mossegli, e ordinò a Festo e ai suoi partigiani di riconsegnargli il controllo di [[Roma]].
 
== Bibliografia ==
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* Chadwick, Henry, ''The Church in Ancient Society'', Oxford University Press, 2003, ISBN 0199265771, pp. 605-606.
 
==Collegamenti esterni==
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* {{Collegamenti esterni}}
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[[Categoria:Consoli medioevaliimperiali romani|Festo, Postumio, Rufio, Flavio]]
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[[Categoria:Postumii|Festo, Rufio, 472]]
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