Rocket Lab: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Recupero di 4 fonte/i e segnalazione di 0 link interrotto/i.) #IABot (v2.0.9.5
Funzionalità collegamenti suggeriti: 3 collegamenti inseriti.
 
(3 versioni intermedie di 3 utenti non mostrate)
Riga 51:
== Lanciatori ==
=== Ātea ===
Il primo lancio del razzo [[Volo suborbitale|suborbitale]] Ātea (che in [[lingua māori]] vuol dire "spazio") è avvenuto alla fine del 2009.<ref>{{Cita news|nome=Tracy|cognome=Cooper|autore=|url=http://www.stuff.co.nz/national/3108525/NZs-first-space-rocket-launches/|titolo=NZ's first space rocket launches|pubblicazione=Waikato Times|data=30 novembre 2009|accesso=8 aprile 2015|urlarchivio=https://archive.todayis/20130223072913/http://www.stuff.co.nz/national/3108525/NZs-first-space-rocket-launches/|dataarchivio=23 febbraio 2013}}</ref> Il razzo di {{Converti|6|m}} dal peso di 60&nbsp;kg stato progettato per trasportare 2&nbsp;kg di carico utile ad un'altitudine di 120&nbsp;km.<ref>{{Cita web|url=http://www.rocketlab.co.nz/atea-1.html|titolo=Ātea-1 technical specifications|sito=Rocket Lab|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100223062717/http://www.rocketlab.co.nz/atea-1.html|dataarchivio=23 febbraio 2010}}</ref> Era destinato a trasportare payload scientifici o, eventualmente, oggetti personali.<ref name="nzherald">{{Cita news|url=https://www.nzherald.co.nz/business/news/article.cfm?c_id=3&objectid=10457773|titolo=Rocket project gears for take off|pubblicazione=[[The New Zealand Herald]]|data=15 agosto 2007|accesso=17 novembre 2009}}</ref><ref name="spacefellowshipGoldsmith">{{Cita news|nome=Rob|cognome=Goldsmith|url=https://spacefellowship.com/news/art15837/rocket-lab-primed-to-launch-new-zealand-s-first-rocket-into-space.html|titolo=Rocket lab primed to launch New Zealand's first rocket into space|editore=[[Space Fellowship]]|data=16 novembre 2009|accesso=17 novembre 2009}}</ref><ref>{{Cita news|nome=Ashlee|cognome=Vance|url=https://www.bloomberg.com/news/features/2017-06-29/at-18-he-strapped-a-rocket-engine-to-his-bike-now-he-s-taking-on-spacex|titolo=At 18, He Strapped a Rocket Engine to His Bike. Now He's Taking on SpaceX|pubblicazione=[[Bloomberg (azienda)|Bloomberg]]|data=29 giugno 2017|accesso=19 novembre 2018}}</ref>
 
Ātea-1, chiamato '''Manu Karere''' o '''Bird Messenger''' dal locale [[Maori]] [[Iwi (māori)|iwi]],<ref name="satnews20091202">{{Cita news|url=http://www.satnews.com/story.php?number=2117300451|titolo=Rocket Lab's Atea-1 New Zealand's First Rocket Takes A Dive|pubblicazione=Satnews|data=2 dicembre 2009|accesso=29 giugno 2019}}</ref> è stato lanciato con successo dalla Great Mercury Island vicino alla [[penisola di Coromandel]] il 30 novembre 2009 alle 13:23 UTC.<ref name="NZ_Herald_10612593">{{Cita news|url=http://www.nzherald.co.nz/nz/news/article.cfm?c_id=1&objectid=10612593|titolo=NZ's first space launch saved by $6 replacement part|pubblicazione=[[The New Zealand Herald]]|data=30 novembre 2009|accesso=11 settembre 2011}}</ref><ref name="nbr20091203">{{Cita news|nome=Chris|cognome=Keall|autore=|url=https://www.nbr.co.nz/opinion/coromandel-we-have-problem-hunt-missing-rocket|titolo=Coromandel, we have a problem: hunt on for missing rocket|pubblicazione= National Business Review |data=3 dicembre 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160329194148/https://www.nbr.co.nz/opinion/coromandel-we-have-problem-hunt-missing-rocket|dataarchivio=29 marzo 2016}}</ref>
 
Il carico utile non doveva essere recuperato, essendo solo una prova, e la compagnia ha avvisato che qualora fosse incontrato dalle navi in mare, il carico utile non doveva essere gestito in quanto "potenzialmente pericoloso". Tuttavia, le caratteristiche prestazionali sono state completamente determinate dallo stadio boost, che aveva la telemetria ed è stato recuperato. Un secondo lancio di Ātea-1 non è stato tentato.
Riga 59:
=== Electron ===
[[File:200131-D-RQ659-0001.JPG|miniatura|Electron]]
[[Electron (lanciatore)|Electron]] è un veicolo di lancio riutilizzabile a due stadi che utilizza i motori a [[propellente liquido]] Rutherford di Rocket Lab su entrambi gli stadi. Il veicolo è in grado di consegnare carichi utili di 150 &nbsp; kg a 500 &nbsp; km in [[orbita eliosincrona]],<ref>{{Cita news|autore=Caleb Henry|url=http://www.satellitetoday.com/launch/2016/03/23/rocket-lab-completes-flight-qualification-for-electrons-rutherford-engine/|titolo=Rocket Lab Completes Flight Qualification for Electron's Rutherford Engine|pubblicazione=Via Satellite|data=23 marzo 2016|accesso=5 aprile 2016}}</ref> l'orbita principale dei satelliti di piccola dimensione. Il costo previsto è inferiore ai 5 milioni di dollari per lancio.<ref>{{Cita news|autore=Sophie Ryan|url=http://www.nzherald.co.nz/nz/news/article.cfm?c_id=1&objectid=11300831|titolo=NZ to get its own space programme by 2015|pubblicazione=The New Zealand Herald|data=29 luglio 2014}}</ref>
 
Il motore Rutherford utilizza pompe che sono unicamente alimentate da generatori elettrici a batteria anziché da generatore di gas o [[Ciclo a espansione|espansore]] o [[Ciclo a combustione stadiata|prebruciatore]].<ref>{{Cita news|nome=Grant|cognome=Bradley|url=http://www.nzherald.co.nz/business/news/article.cfm?c_id=3&objectid=11432396|titolo=Rocket Lab unveils world's first battery rocket engine|pubblicazione=[[The New Zealand Herald]]|data=15 aprile 2015}}</ref> Il motore è anche fabbricato in gran parte tramite [[stampa 3D]]:<ref>{{Cita news|autore=Loren Grush|url=http://www.popsci.com/rocket-labs-got-3d-printed-battery-powered-rocket-engine|titolo=A 3D-Printed, Battery-Powered Rocket Engine|pubblicazione=[[Popular Science]]|data=15 aprile 2015}}</ref> strati di polvere metallica vengono fusi in un vuoto elevato da un fascio di elettroni piuttosto che da un laser.
Riga 65:
A marzo 2016, il motore Rutherford del secondo stadio aveva completato i test statici.<ref name="sfi20160324">{{Cita news|nome=Rae|cognome=Botsford End|url=https://www.spaceflightinsider.com/missions/commercial/rocket-labs-unusual-rutherford-engine-qualified-for-flight/|titolo=Rocket Lab's Rutherford Engine Qualified for Flight|pubblicazione=Spaceflight Insider|data=24 marzo 2016|accesso=29 giugno 2019|dataarchivio=5 giugno 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190605083030/https://www.spaceflightinsider.com/missions/commercial/rocket-labs-unusual-rutherford-engine-qualified-for-flight/|urlmorto=sì}}</ref> Il primo volo di prova ha avuto luogo il 25 maggio 2017 alle 04:20 &nbsp; [[Tempo coordinato universale|UTC]] dalla penisola di Mahia nell'Isola del Nord della Nuova Zelanda.<ref name="sfnow20170525">{{Cita news|nome=Stephen|cognome=Clark|url=https://spaceflightnow.com/2017/05/25/maiden-flight-of-rocket-labs-small-satellite-launcher-reaches-space/|titolo=Maiden flight of Rocket Lab's small satellite launcher reaches space|pubblicazione=Spaceflight Now|data=25 maggio 2017|accesso=25 maggio 2017}}</ref> Dopo aver raggiunto un'altitudine di circa 224&nbsp;km, il razzo si stava comportando nominalmente, ma i dati di telemetria andarono persi, quindi venne deciso di procedere con l'autodistruzione.<ref name="Flight1analysis">{{Cita web|url=https://www.rocketlabusa.com/latest/rocket-lab-completes-post-flight-analysis/|titolo=Rocket Lab Completes Post-Flight Analysis|editore=Rocket Lab|data=7 agosto 2017|accesso=7 agosto 2017}}</ref><ref name="spacenews20170807">{{Cita news|nome=Jeff|cognome=Foust|url=http://spacenews.com/telemetry-glitch-kept-first-electron-rocket-from-reaching-orbit/|titolo=Telemetry glitch kept first Electron rocket from reaching orbit|pubblicazione=SpaceNews|data=7 agosto 2017|accesso=9 agosto 2017}}</ref><ref name="latimes20170525">{{Cita news|nome=Samantha|cognome=Masunaga|url=http://www.latimes.com/business/la-fi-rocket-lab-test-20170524-story.html|titolo=Rocket Lab's Electron rocket reaches space, but not orbit, in first test flight|pubblicazione=Los Angeles Times|data=25 maggio 2017|accesso=26 maggio 2017}}</ref>
 
Il 21 gennaio 2018 alle 01:43 UTC, il loro secondo razzo su un volo chiamato "Still Testing" lanciato, raggiunse l'orbita e dispiegò tre [[CubeSat]] per i clienti Planet Labs e Spire Global.<ref name="nzh20180121">{{Cita news|autore=Holly Ryan|url=http://www.nzherald.co.nz/business/news/article.cfm?c_id=3&objectid=11979201|titolo=Blast off! Rocket Lab successfully reaches orbit|pubblicazione=[[The New Zealand Herald]]|data=21 gennaio 2018|accesso=21 gennaio 2018}}</ref> Il razzo trasportava anche un ulteriore [[carico utile]] satellitare chiamato ''[[Humanity Star]]'', una sfera geodetica in [[fibra di carbonio]] di un metro composta da 65 pannelli che riflettono la luce del sole.<ref name="tv20180124">{{Cita news|nome=Loren|cognome=Grush|autore=|url=https://www.theverge.com/2018/1/24/16926426/rocket-lab-humanity-star-secret-satellite-electron-test-launch|titolo=Rocket Lab secretly launched a disco ball satellite on its latest test flight|pubblicazione=[[The Verge (sito web)|The Verge]]|data=24 gennaio 2018|accesso=24 gennaio 2018}}</ref> ''Humanity Star è'' rientrata nell'atmosfera terrestre ed è bruciata a marzo 2018.<ref>{{Cita news|nome=Miriam|cognome=Kramer|url=https://mashable.com/2018/03/22/humanity-star-rocket-lab-reentry/|titolo=The Humanity Star satellite has fallen back to Earth after its short mission in space|pubblicazione=Mashable|data=22 marzo 2018|accesso=22 novembre 2018}}</ref> L'11 novembre 2018, il primo lancio commerciale (terzo lancio in totale) di Electron è avvenuto dalla penisola di Mahia con i satelliti per Spire Global, GeoOptics, un CubeSat costruito da studenti delle scuole superiori e un prototipo di dragsail.<ref name="nyt2018launch">{{Cita news|nome=Kenneth|cognome=Chang|url=https://www.nytimes.com/2018/11/10/science/rocket-lab-launch.html|titolo=Rocket Lab's Modest Launch Is Giant Leap for Small Rocket Business|pubblicazione=The New York Times|data=11 novembre 2018|accesso=11 novembre 2018}}</ref>
 
=== Neutron ===
Neutron è un lanciatore riutilizzabile a due stadi sviluppato da Rocket Lab per mettere in orbita grandi costellazioni di satelliti e portare carichi oltre l'orbita terrestre.<ref>{{Cita web|url=https://www.rocketlabusa.com/launch/neutron/|titolo=Neutron {{!}} Rocket Lab}}</ref>
 
La sua altezza sarà di 40 metri ed entrambi gli stadi saranno alimentati ad [[ossigeno liquido]] e metano liquido.
 
L'azienda dichiara che il vettore potrà trasportare fino a 13.000 kg in orbita bassa (LEO) e fino a 1500 kg verso Marte o Venere.