Sant'Agostino (Terre del Reno): differenze tra le versioni
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{{Divisione amministrativa
|Nome = Sant'Agostino
|Panorama = Al Munisìpi ad Sant Agustèn.jpg
|Didascalia = Municipio gravemente danneggiato e in seguito abbattuto
|Bandiera =
|Voce bandiera =
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|Mappa = Map of comune of Sant'Agostino (province of Ferrara, region Emilia-Romagna, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Sant'Agostino nella provincia di Ferrara
}}
'''Sant'Agostino''' (''Sent
Il comune nel 2016 ha avviato l'iter per la fusione con il confinante [[Mirabello (Terre del Reno)|Mirabello]], operazione approvata dalla popolazione coinvolta a seguito del referendum consultivo, conclusosi con {{formatnum:1654}} sì, contro
== Geografia fisica ==
Sant'Agostino si trova a 19 m s.l.m. (il punto più alto della provincia), nella pianura ferrarese, parte della [[Pianura Padana]], in [[zona temperata]] con tipico [[clima continentale]].
* Secondo la [[
* Secondo la [[
== Storia ==
L'abitato di Sant'Agostino fu fondato nel 1507 ad opera dei due cugini Francesco e Girolamo dell'antica famiglia bolognese Bianchetti<ref>[https://sites.google.com/site/originebologna/home/strada-maggiore/famiglia-bianchini
Il territorio oggetto di compravendita dei fratelli Bianchetti era ricco di acque, come molti altri nella bassa bolognese, tanto da attribuire alla località il toponimo ''La Palù'' ancor prima della costituzione del paese, che assunse nei primi secoli il nome di ''Sant'Agostino delle paludi''. La fondazione avvenne come distacco dalla esistente parrocchia di Santa Maria di Galliera, dalla quale l'abitato di Sant'Agostino distava circa duemila passi o due miglia, e che era scomoda da raggiungere per i coloni locali, specialmente in inverno. Il nucleo antico del paese si trovava nelle vicinanze dell'argine destro del fiume [[Reno (Italia)|Reno]], che allora scorreva da Cento in direzione Mirabello e Vigarano, andandosi a congiungere con il Po di Ferrara presso Porotto.
Il centro della comunità era formato dalla chiesa parrocchiale, dalla Via Pubblica (poi divenuta Via Bassa) e dalla residenza padronale dei Bianchetti, che assunsero per sé il diritto di ''giuspatronato'', ovvero di proporre ad ogni successione dei parroci un proprio candidato al vescovo di Bologna.
Nel 1567 Margherita Bianchetti, figlia di Giovanni Battista, ultima figlia femmina di quel ramo familiare si sposa con Rinaldo [[Ariosti]] cedendo a tale seconda famiglia bolognese il diritto di giuspatronato; il potere civile passa quindi a questa dinastia familiare e la dimora dei giuspatroni nelle mappe prende il nome di ''Palazzo Ariosti''. Gli avvicendamenti locali proseguono nei secoli successivi attraverso l'avvicendarsi dei parroci e delle confraternite (tra le quali si possono ricordare le Compagnie dei ''Cinturati'', del ''Santissimo'' e dei ''Sacchi'') e le diverse rotte del fiume Reno, che periodicamente ricopriva di acque i territori del bolognese e del ferrarese.
Tra le vicende fluviali di maggior rilievo vi fu la ''[[Rotta Panfilia]]''<ref>[http://www.pianurareno.org/?q=node/3843
Nel 1788 giunse a Sant'Agostino don Giuseppe Serra, che avviò un importante corso di rinnovamenti strutturali rinnovando prima il cimitero, poi la chiesa parrocchiale terminata nel
Il territorio comunale appartenne, come emanazione del contado bolognese, allo Stato Pontificio fino al 1816 allorché distaccandosi dalla legazione di Poggio Renatico, assunse un'identità comunale autonoma<ref>28 ottobre 1816 - Delega di autorità del cardinale legato A. Lante a Friggieri Vincenzo per ricoprire la carica di Gonfaloniere del Comune di Sant'Agostino.</ref>. Nel 1865 fu edificato anche il palazzo comunale su disegno dell'architetto Antonio Giordani di Cento.
Le vicende politiche comunali conobbero in epoca fascista lo sviluppo di un consistente nucleo di sostenitori di regime, dovuto anche alla sintonia politica che caratterizzava gli industriali locali e i possidenti terrieri; le testimonianze fotografiche riportano alcune visite di esponenti di rilievo della politica del tempo come [[Italo Balbo]] ed [[Edmondo Rossoni]].
Una cospicua raccolta di immagini d'epoca riguardanti il territorio santagostinese è consultabile dall'
Il territorio è rinomato anche per la presenza del [[Bosco della Panfilia|Bosco Panfilia]], notevole oasi di interesse naturalistico, da cui si trae il [[tartufo]].
Il comprensorio territoriale presenta anche una interessante articolazione fluviale che comprende diverse vie d'acqua: il [[Reno (Italia)|Reno]], il [[Cavo Napoleonico]] e il [[Canale Emiliano Romagnolo|Canale Emiliano-Romagnolo]].
Il paese è stato colpito dai [[terremoti dell'Emilia del 2012]], in particolare dalle scosse del 20 maggio che nel comune hanno provocato quattro vittime. La chiesa parrocchiale e il municipio sono stati gravemente danneggiati. Il municipio è stato abbattuto, nonostante al suo interno fossero presenti importanti opere d'arte. Nella frazione di San Carlo si è avuto il fenomeno della [[liquefazione delle sabbie]], con rischio di sprofondamento nel suolo di diverse abitazioni, nella stessa frazione è avvenuto il crollo dell'Oratorio Ghisilieri risalente al XVII secolo.▼
▲Il paese è stato colpito dai [[terremoti dell'Emilia del 2012]], in particolare dalle scosse del 20 maggio che nel comune hanno provocato quattro vittime. La chiesa parrocchiale e il municipio sono stati gravemente danneggiati. Il municipio è stato abbattuto, nonostante al suo interno fossero presenti importanti opere d'arte. Nella frazione di San Carlo si è avuto il fenomeno della [[liquefazione delle sabbie]], con rischio di sprofondamento nel suolo di diverse abitazioni
=== Simboli ===
Lo stemma dell’ex comune di Sant'Agostino risale al 1838. {{citazione|Troncato: nel 1° [[campo di cielo]], al libro dalle sacre scritture aperto d'argento, con effigiato, a piena pagina di destra, un cuore infiammato di rosso, seguito, su quella a sinistra, da una grafia di nero; il libro è [[Timbro (araldica)|timbrato]] da una [[Mitra (araldica)|mitra vescovile]] d'oro, con ricamata una croce d'argento, le infule, svolazzanti [[in fascia]] d'argento, con bordi e frange d'oro, ognuna adorna, in ricamo, di una crocetta del medesimo; l'insieme è accollato da una [[Croce astile|croce processionale]] trifogliata posta [[in banda]] d'oro e da una [[Pastorale (araldica)|pastorale]] [[in sbarra]] del medesimo, con il ricciolo volto a sinistra, passati in croce di S. Andrea; il tutto sormonta una giogaia di montagne d'azzurro, movente dai fianchi dello scudo e dal tratto della troncatura ed attraversata, sulla destra, da quattro pioppi appressati di verde, fuoriuscenti dalla partizione; nel 2° di verde, al fiume Reno in raffigurazione allegorica di un vecchio ignudo di [[carnagione]], parzialmente coperto di un manto di rosso, coricato con il busto in maestà, le gambe allungate ed incrociate, crinito e barbuto d'argento, la testa cinta da una corona fogliata di verde, vista di prospetto ed attraversante la partizione e la giogaia di montagne; la vegliarda figura è compiuta da tre anfore di coccio caricate e versanti acque, il tutto al naturale; la prima anfora è trattenuta dalla mano destra e posata sul ginocchio destro ed imbellita da uno scudo recante l’arma gentilizia dei [[Lambertini (famiglia)|Lambertini]] (''d’oro, a tre pali di rosso''), la seconda anfora è riversa tra i piedi e la terza funge da appoggio all'avambraccio sinistro; al piano d’argento, carico di una stella a sei raggi d’oro.}}
Il cuore infiammato e il Vangelo sono il simboli dell'[[Ordine di Sant'Agostino]]. Vi è poi la personificazione del fiume Reno, accanto a tre anfore: una rotta, che rappresenta il tratto di fiume abbandonato dopo la “rotta” del 1750; la seconda è decorata con lo stemma di [[Papa Benedetto XIV|papa Benedetto XIV Lambertini]], sotto il cui pontificato fu scavato il canale artificiale chiamato [[Cavo Benedettino]]; la terza rappresenta il [[Cavo Napoleonico]], canale che si immette nel fiume Po. Sullo sfondo, l'Appennino dove il fiume ha la sua sorgente. In punta è posta una stella d’oro, elemento che viene ripreso nel nuovo [[Terre del Reno#Simboli|emblema di Terre del Reno]].<ref>{{cita web|url= https://www.araldicacivica.it/zona-municipale/sant%c2%92agostino/ |titolo=Sant'Agostino}}</ref>
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
[[File:Chiesa di Sant'Agostino (Terre del Reno, 2021).jpg|thumb|
Molti edifici sono tutelati dalla soprintendenza. Il municipio storico del centro è stato lesionato dal sisma del 2012 e
▲[[File:Chiesa di Sant'Agostino (Terre del Reno, 2021).jpg|thumb|La chiesa di Sant'Agostino nel 2021, dopo il restauro.]]
▲Molti edifici sono tutelati dalla soprintendenza. Il municipio storico del centro è stato lesionato dal sisma del 2012 e per i danni subiti ha dovuto essere abbattuto.
=== Architetture religiose ===
* [[Chiesa di Sant'Agostino (Terre del Reno)|Chiesa parrocchiale di Sant'Agostino]] (1792). Deriva da un piccolo oratorio della Compagnia dei Sacchi datato 1755, che fu ampliato a partire dal 1791, quando vennero aggiunte le due navate laterali e venne allungata quella centrale. Il campanile fu costruito più tardi, nel 1823, mentre nel 1879 venne completata la facciata in stile neoclassico. L'altare maggiore è sovrastato da un dipinto dedicato al patrono del paese,
* Cimitero di Sant'Agostino-San Carlo (1930)
*Chiesa parrocchiale di Dosso (inizio XVIII secolo)
=== Architetture civili ===
[[File:Bosco della Panfilia 2.JPG|thumb|Bosco della Panfilia.]]
* Ex scuola elementare di Sant'Agostino.
* Ex scuola media di Sant'Agostino (edificata in epoca fascista nel 1937-40 come Casa Littoria)
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== Economia ==
[[File:Capannone crollato - Sant'Agostino - Province of Ferrara - 2012 Northern Italy earthquake.jpg|miniatura|destra|Capannone crollato con la scossa di terremoto del 20 maggio 2012]]
Nel secolo XIX Sant'Agostino vide una crescente prosperità economica che lo portò, attraverso lo sviluppo di manifatture artigianali, ad emanciparsi dall'origine prettamente agricola, fino a raggiungere all'inizio del XX secolo una dimensione proto-industriale.
Le imprese industriali e artigianali sono prevalentemente ubicate nell'area tra gli abitati di Sant'Agostino e Dosso, e nell'area denominata 'Cip2'.
Sant'Agostino fa parte dell'Associazione "Città del Tartufo"
== Amministrazione ==
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{{ComuniAmminPrec
|20 agosto 1985|6 agosto 1990|Graziano Tartari| 5 = Sindaco
|Nome =
|Inizio =
|Fine =
|Partito = [[Partito Socialista Italiano]]
|Note = <ref name=interno>[http://amministratori.interno.it/ Anagrafe degli amministratori locali e regionali]</ref>
}}
{{ComuniAmminPrec
|6 agosto 1990|31 gennaio 1992|Graziano Tartari| 5 = Sindaco
|Nome =
|Inizio =
|Fine =
|Partito = [[Partito Socialista Italiano]]
|Note = <ref name=interno/>
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{{ComuniAmminPrec
|25 febbraio 1992|24 aprile 1995|Guido Gozzi| 5 = Sindaco
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|Fine =
|Partito = [[Partito Democratico della Sinistra]]
|Note = <ref name=interno/>
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{{ComuniAmminPrec
|24 aprile 1995|14 giugno 1999|Guido Gozzi| 5 = Sindaco
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|Inizio =
|Fine =
|Partito = [[lista civica]]
|Note = <ref name=interno/>
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{{ComuniAmminPrec
|14 giugno 1999|14 giugno 2004|Claudia Balboni| 5 = Sindaco
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|Inizio =
|Fine =
|Partito = [[lista civica]]
|Note = <ref name=interno/>
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{{ComuniAmminPrec
|14 giugno 2004|8 giugno 2009|Claudia Balboni| 5 = Sindaco
|Nome =
|Inizio =
|Fine =
|Partito = [[lista civica]] Alleanza per Sant'Agostino
|Note = <ref name=interno/>
Riga 172 ⟶ 175:
{{ComuniAmminPrec
|8 giugno 2009|26 maggio 2014|Fabrizio Toselli| 5 = Sindaco
|Nome =
|Inizio =
|Fine =
|Partito = [[lista civica]]
|Note = <ref name=interno/>
Riga 180 ⟶ 183:
{{ComuniAmminPrec
|26 maggio 2014|5 maggio 2016|Fabrizio Toselli| 5 = Sindaco
|Nome =
|Inizio =
|Fine =
|Partito = [[lista civica]] Ricostruire il futuro
|Note = <ref name=interno/>
|