Sant'Agostino (Terre del Reno): differenze tra le versioni

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'''Sant'Agostino''' (''Sent Agustén'' in [[Dialetti bolognesi rustici settentrionali|dialetto bolognese]]) è una frazione del comune di [[Terre del Reno]] ed ex [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:6944}} abitanti della [[provincia di Ferrara]], da sempre legato culturalmente al territorio [[centopievese]]. Il dialetto locale è una variante del [[dialetto bolognese]] di area centese. Il territorio è noto per la presenza del [[Bosco della Panfilia]].
 
Il comune nel 2016 ha avviato l'iter per la fusione con il confinante [[Mirabello (Terre del Reno)|Mirabello]], operazione approvata dalla popolazione coinvolta a seguito del referendum consultivo, conclusosi con {{formatnum:1654}} sì, contro a {{formatnum:1254}} no. Il comune di Sant'Agostino è stato quindi soppresso il 31 dicembre 2016 per costituire, mediante fusione con il comune di Mirabello, il nuovo comune di [[Terre del Reno]]. Prima della fusione comunale in Terre del Reno, nel suo territorio erano possedevacomprese due frazioni: San Carlo e Dosso.
 
== Geografia fisica ==
Sant'Agostino si trova a 19 m s.l.m. (il punto più alto della provincia), nella pianura ferrarese, parte della [[Pianura Padana]], in [[zona temperata]] con tipico [[clima continentale]].
* Secondo la [[classificazione climatica dei comuni italiani]] si trova in zona E
* Secondo la [[classificazione sismica dell'Italia]] si trova in zona 3
 
== Storia ==
L'abitato di Sant'Agostino fu fondato nel 1507 ad opera dei due cugini Francesco e Girolamo dell'antica famiglia bolognese Bianchetti<ref>[https://sites.google.com/site/originebologna/home/strada-maggiore/famiglia-bianchini Bianchetti]</ref>. L'atto notarile di fondazione, datato 12 gennaio 1507, fu scritto per mano del notaio vescovile Nicolò Fasanini, essendo vicario Amedeo Beruti, per decreto del cardinale [[Giovanni Stefano Ferrero]], sotto il pontificato di [[papa Giulio II]].
 
Il territorio oggetto di compravendita dei fratelli Bianchetti era ricco di acque, come molti altri nella bassa bolognese, tanto da attribuire alla località il toponimo ''La Palù'' ancor prima della costituzione del paese, che assunse nei primi secoli il nome di ''Sant'Agostino delle paludi''. La fondazione avvenne come distacco dalla esistente parrocchia di Santa Maria di Galliera, dalla quale l'abitato di Sant'Agostino distava circa duemila passi o due miglia, e che era scomoda da raggiungere per i coloni locali, specialmente in inverno. Il nucleo antico del paese si trovava nelle vicinanze dell'argine destro del fiume [[Reno (Italia)|Reno]], che allora scorreva da Cento in direzione Mirabello e Vigarano, andandosi a congiungere con il Po di Ferrara presso Porotto.
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Nel 1567 Margherita Bianchetti, figlia di Giovanni Battista, ultima figlia femmina di quel ramo familiare si sposa con Rinaldo [[Ariosti]] cedendo a tale seconda famiglia bolognese il diritto di giuspatronato; il potere civile passa quindi a questa dinastia familiare e la dimora dei giuspatroni nelle mappe prende il nome di ''Palazzo Ariosti''. Gli avvicendamenti locali proseguono nei secoli successivi attraverso l'avvicendarsi dei parroci e delle confraternite (tra le quali si possono ricordare le Compagnie dei ''Cinturati'', del ''Santissimo'' e dei ''Sacchi'') e le diverse rotte del fiume Reno, che periodicamente ricopriva di acque i territori del bolognese e del ferrarese.
 
Tra le vicende fluviali di maggior rilievo vi fu la ''[[Rotta Panfilia]]''<ref>[http://www.pianurareno.org/?q=node/3843 Rotta Panfilia]''</ref> del 1750 che causò un cambio di corso al fiume e ricoprì di acque l'intero territorio santagostinese; in quell'occasione gli abitanti decisero di trasferire la sede parrocchiale in un luogo più alto e sicuro, in ''ghiara di Reno,'' sfruttando un oratorio in costruzione per la Compagnia dei Sacchi; si iniziò a celebrare nella nuova chiesa dal 1769.
 
Nel 1788 giunse a Sant'Agostino don Giuseppe Serra, che avviò un importante corso di rinnovamenti strutturali rinnovando prima il cimitero, poi la chiesa parrocchiale terminata nel 19921792, la canonica e infine il campanile eretto nel 1820. Per i manufatti furono interpellati nomi di rilievo del panorama artistico bolognese come l'architetto [[Giuseppe Tubertini]] per la sagrestia, il pittore [[Jacopo Alessandro Calvi]] autore della pala d'altare, la madonna di stucco attribuita a [https://www.treccani.it/enciclopedia/petronio-tadolini_%28Dizionario-Biografico%29/ [Petronio Tadolini]], il grande crocifisso ligneo recentemente attribuito a [https://www.treccani.it/enciclopedia/giulio-cesare-conventi_(Dizionario-Biografico)/ [Giulio Cesare Conventi]], ed altri artisti. la chiesa conserva anche un organo antico di Francesco [[Traeri]] del 1714. La parrocchia di Sant'Agostino aveva anche due sussidiali, San Carlo e Mirabello separatesi dalla matrice rispettivamente nel 1916 e nel 1840.
 
Il territorio comunale appartenne, come emanazione del contado bolognese, allo Stato Pontificio fino al 1816 allorché distaccandosi dalla legazione di Poggio Renatico, assunse un'identità comunale autonoma<ref>28 ottobre 1816 - Delega di autorità del cardinale legato A. Lante a Friggieri Vincenzo per ricoprire la carica di Gonfaloniere del Comune di Sant'Agostino.</ref>. Nel 1865 fu edificato anche il palazzo comunale su disegno dell'architetto Antonio Giordani di Cento.
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Le vicende politiche comunali conobbero in epoca fascista lo sviluppo di un consistente nucleo di sostenitori di regime, dovuto anche alla sintonia politica che caratterizzava gli industriali locali e i possidenti terrieri; le testimonianze fotografiche riportano alcune visite di esponenti di rilievo della politica del tempo come [[Italo Balbo]] ed [[Edmondo Rossoni]].
 
Una cospicua raccolta di immagini d'epoca riguardanti il territorio santagostinese è consultabile dall'[http://www.tdrarchiviofoto.com Archivio fotografico di terre del Reno<ref>[http://www.tdrarchiviofoto.com]</ref>.
 
Il territorio è rinomato anche per la presenza del [[Bosco della Panfilia|Bosco Panfilia]], notevole oasi di interesse naturalistico, da cui si trae il [[tartufo]].
Il territorio è rinomato anche per la presenza del [[Bosco della Panfilia|Bosco Panfilia]], notevole oasi di interesse naturalistico, da cui si trae il [[tartufo]], da sempre protagonista della gastronomia locale sia privata che pubblica, tra gli esercizi celebri in tema culinario si può citare la storica trattoria ''[https://guide.michelin.com/it/it/emilia-romagna/sant-agostino/ristorante/trattoria-la-rosa La Rosa].'' Al pregiato tubero è intitolata anche la locale e rinomata [http://www.santagostino-cittadeltartufo.it/ Sagra del tartufo] gestita dall'associazione ADT, con una tradizione gastronomica che supera già i quarant'anni. Il comprensorio territoriale presenta anche una interessante articolazione fluviale che comprende diverse vie d'acqua: il [[Reno (Italia)|Reno]], il [[Cavo Napoleonico]] e il [[Canale Emiliano Romagnolo|Canale Emiliano-Romagnolo]].
 
Il comprensorio territoriale presenta anche una interessante articolazione fluviale che comprende diverse vie d'acqua: il [[Reno (Italia)|Reno]], il [[Cavo Napoleonico]] e il [[Canale Emiliano Romagnolo|Canale Emiliano-Romagnolo]].
Il paese è stato colpito dai [[terremoti dell'Emilia del 2012]], in particolare dalle scosse del 20 maggio che nel comune hanno provocato quattro vittime. La chiesa parrocchiale e il municipio sono stati gravemente danneggiati. Il municipio è stato abbattuto, nonostante al suo interno fossero presenti importanti opere d'arte. Nella frazione di San Carlo si è avuto il fenomeno della [[liquefazione delle sabbie]], con rischio di sprofondamento nel suolo di diverse abitazioni, nella stessa frazione è avvenuto il crollo dell'Oratorio Ghisilieri risalente al XVII secolo.
 
Il paese è stato colpito dai [[terremoti dell'Emilia del 2012]], in particolare dalle scosse del 20 maggio che nel comune hanno provocato quattro vittime. La chiesa parrocchiale e il municipio sono stati gravemente danneggiati. Il municipio è stato abbattuto, nonostante al suo interno fossero presenti importanti opere d'arte. Nella frazione di San Carlo si è avuto il fenomeno della [[liquefazione delle sabbie]], con rischio di sprofondamento nel suolo di diverse abitazioni,; nella stessa frazione è avvenuto il crollo dell'Oratorio Ghisilieri risalente al XVII secolo.
 
=== Simboli ===
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== Monumenti e luoghi d'interesse ==
[[File:Chiesa di Sant'Agostino (Terre del Reno, 2021).jpg|thumb|Chiesa di Sant'Agostino nel 2021, dopo il restauro.]]
Molti edifici sono tutelati dalla soprintendenza. Il municipio storico del centro è stato lesionato dal sisma del 2012 e perne ifu dannideciso subiti ha dovuto essere abbattutol'abbattimento. Conteneva un prezioso lampadario in [[vetro di Murano]], dono di [[Italo Balbo]], recuperato prima dell'abbattimento dell'edificio.
 
=== Architetture religiose ===
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== Economia ==
[[File:Capannone crollato - Sant'Agostino - Province of Ferrara - 2012 Northern Italy earthquake.jpg|miniatura|destra|Capannone crollato con la scossa di terremoto del 20 maggio 2012]]
Nel secolo XIX Sant'Agostino vide una crescente prosperità economica che lo portò, attraverso lo sviluppo di manifatture artigianali, ad emanciparsi dall'origine prettamente agricola, fino a raggiungere all'inizio del XX secolo una dimensione proto-industriale. Si possono elencare tra le aziende storiche di maggior evidenza nel contesto territoriale, la fabbrica e fonderia F.lli Ferriani, la fabbrica F.lli Pesci, le manifatture Schiavina e Toselli. A queste realtà di antica origine si sono aggiunte nel secondo dopoguerra le aziende che costituiscono la zona artigianale ed industriale dell'attuale comunità, tra le quali la maggiore è il gruppo [https://www.ceramicasantagostino.it/it/ Ceramica S. Agostino.]
 
Le imprese industriali e artigianali sono prevalentemente ubicate nell'area tra gli abitati di Sant'Agostino e Dosso, e nell'area denominata 'Cip2'.
 
Sant'Agostino fa parte dell'Associazione "Città del Tartufo" <ref>{{cita web |url= http://www.cittadeltartufo.com/le_citta_del_tartufo/ |titolo= Associazione nazionale Città del Tartufo |accesso= 22 novembre 2016 |dataarchivio= 23 novembre 2016 |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20161123055024/http://www.cittadeltartufo.com/le_citta_del_tartufo/ |urlmorto= sì }}</ref> poiché nel [[Bosco della Panfilia]], ubicato quasi interamente nel territorio comunale lungo il corso del fiume [[Reno (Italia)|Reno]], si raccoglie la specie più pregiata di [[Tuber (genere)|tartufo]]: il [[Tuber magnatum|Tartufo bianco (Tuber magnatum)]].
 
== Amministrazione ==
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{{ComuniAmminPrec
|20 agosto 1985|6 agosto 1990|Graziano Tartari| 5 = Sindaco
|Nome =
|Inizio =
|Fine =
|Partito = [[Partito Socialista Italiano]]
|Note = <ref name=interno>[http://amministratori.interno.it/ Anagrafe degli amministratori locali e regionali]</ref>
}}
{{ComuniAmminPrec
|6 agosto 1990|31 gennaio 1992|Graziano Tartari| 5 = Sindaco
|Nome =
|Inizio =
|Fine =
|Partito = [[Partito Socialista Italiano]]
|Note = <ref name=interno/>
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{{ComuniAmminPrec
|25 febbraio 1992|24 aprile 1995|Guido Gozzi| 5 = Sindaco
|Nome =
|Inizio =
|Fine =
|Partito = [[Partito Democratico della Sinistra]]
|Note = <ref name=interno/>
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{{ComuniAmminPrec
|24 aprile 1995|14 giugno 1999|Guido Gozzi| 5 = Sindaco
|Nome =
|Inizio =
|Fine =
|Partito = [[lista civica]]
|Note = <ref name=interno/>
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{{ComuniAmminPrec
|14 giugno 1999|14 giugno 2004|Claudia Balboni| 5 = Sindaco
|Nome =
|Inizio =
|Fine =
|Partito = [[lista civica]]
|Note = <ref name=interno/>
Riga 165 ⟶ 167:
{{ComuniAmminPrec
|14 giugno 2004|8 giugno 2009|Claudia Balboni| 5 = Sindaco
|Nome =
|Inizio =
|Fine =
|Partito = [[lista civica]] Alleanza per Sant'Agostino
|Note = <ref name=interno/>
Riga 173 ⟶ 175:
{{ComuniAmminPrec
|8 giugno 2009|26 maggio 2014|Fabrizio Toselli| 5 = Sindaco
|Nome =
|Inizio =
|Fine =
|Partito = [[lista civica]]
|Note = <ref name=interno/>
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{{ComuniAmminPrec
|26 maggio 2014|5 maggio 2016|Fabrizio Toselli| 5 = Sindaco
|Nome =
|Inizio =
|Fine =
|Partito = [[lista civica]] Ricostruire il futuro
|Note = <ref name=interno/>