Goda (re): differenze tra le versioni
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{{Monarca
|nome = Goda
|immagine = Vandal_coin.png
|legenda = Moneta vandalica ritrovata in Sardegna raffigurante Goda, con inscrizione latina: ''REX CVDA''.
|stemma =
|titolo = [[Re di Sardegna]]
|sottotitolo =
|regno =
|inizio regno = primavera [[533]]
|fine regno = estate [[533]]
|incoronazione =
|investitura =
|predecessore = ''titolo creato''<br>([[Regno dei Vandali|Dominio vandalo]])
|erede =
|successore = ''titolo abolito''<br>([[Regno dei Vandali|Dominio vandalo]])
|nome completo =
|trattamento = [[Re|Rex]]
|onorificenze =
|altrititoli =
|data di nascita = [[500]] circa
|luogo di nascita =
|data di morte = [[533]]
|luogo di morte = [[Cagliari]]?
|religione = [[Cristianesimo]]
|motto reale =
|firma =
}}
{{Bio
|Nome = Goda
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|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = [[500]] circa
|LuogoMorte = Cagliari?
|LuogoMorteLink = Cagliari
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Epoca = 500▼
|Attività = funzionario
|Nazionalità = vandalo
|Categorie = no
|PostNazionalità = , incaricato da [[Gelimero]] di governare in suo nome la [[Sardegna]] dall'inizio del [[530]] circa e che in seguito si ribellò, proclamandosi ''rex'' dell'isola
▲|Epoca=500
}}
La ribellione avvenne nella primavera del [[533]]; il suo nome appare, nella forma "'''''CVDA'''''", su di una moneta, l'unica attribuibile al suo regno<ref name=Casula715>[[Francesco Cesare Casula|Casula]], ''Dizionario Storico Sardo'', p.715</ref>.
== Biografia==▼
▲== Biografia ==
Non sappiamo nulla di certo su questo delegato barbaro
Nella primavera del
Entusiasta,
▲Nella primavera del 534 Goda, incoraggiato e sostenuto dal popolo sardo, svincolò le sorti dell'isola da quelle del [[regno vandalo]] assumendo il titolo di "''rex''". A questo punto Goda inviò una lettera a [[Giustiniano]], dichiarando di essere disposto ad allearsi ad un re giusto come lui e non ad un tiranno come Gelimero.
La ribellione sarda di Goda sarebbe stata fatale per il regno vandalo. Difatti, mentre il grosso delle forze barbariche era partito con Zazo alla volta della Sardegna, un'armata bizantina guidata da [[Belisario]] sbarcò a ''Caput Vada'' (odierna [[Chebba]], in [[Tunisia]]), avendo ragione delle truppe vandale nella [[battaglia di Ad Decimum]]<ref>[http://remacle.org/bloodwolf/historiens/procope/index.htm], [[Procopio di Cesarea]], ''Histoire de la guerre des Vandales'', Paris, Firmin-Didot, 1852, p. I. XXV. 3</ref>.
▲Entusiasta, Giustiniano predispose aiuti militari e inviò il suo governatore [[Eulogio]] con l'incarico di consegnare al re barbaro una sua lettera in cui si prometteva l'invio di una forza militare e di un comandante bizantino al suo comando, notizia quest'ultima per cui Goda dovette mandare una lettera di replica a [[Costantinopoli]] dicendo che di capi militari nell'isola bastava lui. Questa azione rappresenta uno dei pochi tentativi di creazione di un regime politico autonomo in Sardegna. Ma non si fece in tempo: nell'estate del 534 un esercito vandalo composto da 120 navi e 5000 uomini giunse in Sardegna al comando di [[Zazo]], fratello di Gelimero, e in breve tempo mise fine all'effimero regno sardo e al suo re che perse la vita presumibilmente nella battaglia che si svolse nelle vicinanza di cagliari.
== Note ==
<references/>
==Bibliografia==
*{{cita libro|autore=Francesco Cesare Casula |titolo=La storia di Sardegna |anno=1994}}
*{{Cita libro|nome=Omar|cognome=Onnis|nome2=Manuelle|cognome2=Mureddu|titolo=Illustres. Vita, morte e miracoli di quaranta personalità sarde|url=https://www.worldcat.org/oclc/1124656644|accesso=2019-12-06|data=2019|editore=Domus de Janas|città=Sestu|OCLC=1124656644|ISBN=978-88-97084-90-7}}
== Voci correlate ==
*[[Storia della Sardegna vandala]]
*[[Guerra vandalica]]
{{Re di Sardegna}}{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|Germani|Sardegna}}
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[[Categoria:Principi germanici]]
[[Categoria:Storia della Sardegna]]
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