Plazma-A: differenze tra le versioni
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'''Plazma-A''' (anche: '''Plasma-A''') è il nome di due [[satellite artificiale|satelliti]] sperimentali costruiti in [[Unione Sovietica]] nella seconda metà degli [[anni 1980|anni ottanta]]. Si trattava di banchi prova tecnologici realizzati nell'ambito del programma [[Ideogramma-Pirs]], relativo ad un sistema da sorveglianza oceanica che fosse in grado di sostituire i precedenti ed insoddisfacenti [[RORSAT]].▼
▲'''Plazma-A''' è il nome di due [[satellite artificiale|satelliti]] sperimentali costruiti in [[Unione Sovietica]] nella seconda metà degli [[anni 1980|anni ottanta]]. Si trattava di banchi prova tecnologici realizzati nell'ambito del programma [[Ideogramma-Pirs]], relativo ad un sistema da sorveglianza oceanica che fosse in grado di sostituire i precedenti ed insoddisfacenti [[RORSAT]].
Nonostante i buoni risultati ottenuti, comunque, il programma venne cancellato nel [[1988]].
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==Storia==
===Sviluppo===
La decisione di realizzare un sistema satellitare da sorveglianza oceanica in grado di sostituire i RORSAT (a propulsione nucleare) venne presa nel [[1978]]. Questo, infatti, era un apparato afflitto da numerosi problemi, che aveva la peggior affidabilità di qualunque altro sistema sovietico<ref name="Astronautix.com">Astronautix.com.</ref>.
Per valutare le tecnologie necessarie, nel [[1987]], furono mandati in orbita due satelliti sperimentali, i Plazma-A, con altrettante [[lista delle missioni Cosmos 1981-1990|missioni Kosmos]]. Tali satelliti erano equipaggiati con un nuovo tipo di [[reattore nucleare a fissione|reattore]], il '''Topaz-1''', con una potenza di 10 [[Chilowatt|kW]], oltre a nuovi sistemi propulsivi e per l'orientamento. I due satelliti, furono portati in orbita con [[vettore (astronautica)|vettori]] [[Tsiklon (lanciatore)|Tsiklon-2]].
*''Kosmos 1818'':
*''Kosmos 1867'':
Entrambi i test furono coronati da successo<ref name="Astronautix.com"/>.
La seconda fase avrebbe dovuto essere costituita dal lancio di satelliti ulteriormente evoluti, i '''Plazma-2''', equipaggiati con un reattore tipo '''Topaz-2''', più potente e sicuro<ref name="Astronautix.com"/>. Tuttavia, non si giunse mai a questo punto a causa della cancellazione del programma.
===Cancellazione===
Nel 1988, il [[Segretario generale del Partito comunista dell'Unione Sovietica|premier sovietico]] [[Michail Gorbačëv]] cancellò tutto il programma relativo ai satelliti con reattore nucleare a bordo. La decisione fu dovuta alla scarsa affidabilità dei sistemi RORSAT, oltre che alla volontà di evitare gli incidenti internazionali che si verificavano quando uno dei satelliti si schiantava sulla [[Terra]] con tutto il reattore<ref name="Astronautix.com"/> (come nel caso del [[Cosmos 954]]).
==Descrizione tecnica==
I Plazma-A erano satelliti posti in [[low earth orbit]] (774 [[chilometro|km]] per 803) con inclinazione di 65 [[grado
La [[carrozza (astronautica)|carrozza]] utilizzata era del tipo US, la medesima dei RORSAT prima generazione, ma i sistemi di bordo erano completamente nuovi.
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Il reattore insatallato, il già citato Topaz-1, era piuttosto potente, ed utilizzava un innovativo sistema a termo-emissioni per convertire il calore in [[elettricità]]. Questo aveva una potenza di 10 kW, necessaria per far funzionare i numerosi sistemi di bordo. In fase di rientro, il reattore veniva sganciato ed "abbandonato" in un'orbita di sicurezza.
A bordo di questi satelliti furono testati con successo tutta una serie di nuovi sistemi, tra cui motori elettrostatici per manovre orbitali (in dettaglio, si trattava di 6 [[motore al plasma|propulsori al plasma]] '''SPT-70''') ed a [[motore a ioni|ioni]] per l'orientamento e la stabilizzazione del satellite, oltre a sensori solari, compensatori di impulso magnetico, nuovi sistemi di trasmissione dati e speciali armi al plasma, che dovevano servire alla difesa contro armamenti antisatellite<ref name="Astronautix.com"/>.
Trattandosi di un modello per la valutazione di tecnologie, i Plazma non imbarcavano il [[radar]] dei modelli "di serie"<ref name="Skyrocket.de"/>.
==Note==
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==Collegamenti esterni==
*{{cita web|autore=Gunter Krebs|url=http://space.skyrocket.de/doc_sdat/plasma-a.htm|titolo=Plasma-A|accesso=26 marzo 2010|lingua=en|editore=|opera=http://www.skyrocket.de/|data=}}
*{{cita web|autore=Mark Wade|url=http://www.astronautix.com/craft/plazmaa.htm|titolo=Plazma-A|accesso=26 marzo 2010|lingua=en|editore=|opera= http://www.astronautix.com|data=}}
{{Portale|Astronautica|Guerra|Marina}}
[[Categoria:Satelliti spia]]
[[Categoria:Satelliti militari
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