Palazzo Malacrida: differenze tra le versioni

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==Storia==
Dalla cronaca redatta da Ascanio Malacrida risulta che suo padre Giampietro Malacrida prese l'iniziativa di {{Citazione|riedificare la casa di sua abitazione nella contrada in cima alle case''. La ridusse a regolare architettura nella facciata, e nell'interno con bell'atrio, e scalone, e con tutto l'appartamento superiore, e spese circa cinque mille zecchini. L'architetto fu l'ingegnere civile Pietro Solari da Como}}<ref>{{cita web|url=https://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/1n120-00013/}}</ref>
 
I lavori iniziati nel 1758 si svolsero fino al 1762, il 1761 è la data segnata accanto alla firma sulle quadrature di Giuseppe Coduri detto il Vignoli nel salone da ballo.
 
==Descrizione==
L'atrio si presenta come una raccolta bomboniera [[rococò]] da cui parte lo scalone d'onore arricchito dalle belle balaustre in marmo bianco di [[Viggiù]] rifinite in oro zecchino e dal medaglione affrescato sul plafone con ''Il ratto di Ganimede'' opera del pittore morbegnese [[Giovan Pietro Romegialli]] ([[1761]]). Il cuore del palazzo è il Salone d'onore che occupa in altezza due piani del palazzo ed è interamente decorato dalle quadrature di [[Giuseppe Coduri]] detto il Vignoli (annoverato tra i più valenti decoratori del Settecento lombardo). Il soffitto è arricchito dal ''Trionfo della Verità tramite le Arti e le Scienze sopra l'Ignoranza'', soggetto illuminista interpretato con squisito gusto veneziano da [[Cesare Ligari]].
 
Il poeta morbegnese [[Guglielmo Felice Damiani]] così descrisse l'affresco del salone: {{Citazione|Sul primo piano a sinistra, c'è l'Ignoranza, bendata, che, rompendo l'orizzonte architettonico, precipita dal cielo, colle braccia aperte, le vesti svolazzanti, smarrita, tinte forti in ombra, e particolari assai studiati; è la figura più bella, anche per lo scorcio vigorosissimo. Più su, a sinistra, stanno la Musica, che suona il liuto, e la Pittura in atto di colorire l'arma, già scolpita, di casa Malacrida che un puttino sorregge. Sopra, a destra, è l'Astronomia col telescopio, e l'Architettura, col piombino ed una carta descritta; più in alto ancora, a sinistra, accanto al globo terrestre, la Geografia alata, cinta di stelle azzurre, accompagnata da un putto reggente la sfera armillare; e la Geometria con ali alla testa, reggente una tavola geometrica ed il compasso; un putto graziosissimo la ripara dal sole con un ombrello. Infine più su levasi in cielo la Verità, con la fiaccola ed il libro aperto nelle mani, felicemente scorciata, luminosissima.}}
 
Sempre del Ligari è da segnalare l'affresco delle ''Tre grazie'' nell'attiguo saloncello. Altre stanze si presentano decorata da affreschi, stucchi e camini.
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{portale|architettura}}
[[Categoria:Architetture di Morbegno]]
[[Categoria:Palazzi della provincia di Sondrio]]